112 resultados para Personale Pädagogik


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Oggigiorno le aziende si trovano ad operare in mercati aventi caratteristiche comuni; le difficoltà presenti nelle catene del valore sono evidenti: risulta complicato non solo reperire la materia prima per realizzare il prodotto finito, ma anche l’energia necessaria per avviare i processi di trasformazione. Partendo da queste considerazioni, l’incremento dei costi aziendali risulta purtroppo scontato; è quindi necessario ricercare metodi per ridurli e per mantenere invariato il margine di contribuzione sul prodotto finito. Questo elaborato va ad esaminare le attività presenti all’interno del magazzino prodotti finiti di Marazzi Group, azienda leader nella produzione del grès porcellanato, cercando di proporre alcuni miglioramenti applicabili nella quotidianità. Nello specifico, tramite l’applicazione del principio di Pareto, siamo andati a suddividere gli articoli e le locazioni in classi cercando di determinare l’allocazione ottimale per ridurre al minimo le movimentazioni e i relativi sprechi. Una volta determinata la situazione attuale, abbiamo cercato di creare uno strumento che permettesse di monitorare in qualsiasi istante la gestione da parte del responsabile. Inoltre, considerando la saturazione delle varie locazioni, siamo andati a creare un file in grado di indirizzare il materiale in ingresso nella stiva più adeguata. L’introduzione di questi miglioramenti ha portato benefici sia da un punto di vista quantitativo sia qualitativo. A livello quantitativo è stato possibile osservare una riduzione dei costi collegati al personale, al carburante e alla manutenzione dei carrelli. D’altro canto, a livello qualitativo abbiamo riscontrato una riduzione nei tempi di preparazione e di spedizione, aumentando così la capacità produttiva del magazzino.

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Questa tesi ha l’obbiettivo di studiare e seguire la creazione un modello matematico che possa risolvere un problema logistico di Hub Facility Location reale, per l’individuazione del posizionamento ottimale di uno o più depositi all’interno di una rete distributiva europea e per l’assegnazione dei rispettivi clienti. Si fa riferimento alla progettazione della rete logistica per rispondere alle necessità del cliente, relativamente ad una domanda multiprodotto. Questo problema è stato studiato a partire da un caso reale aziendale per la valutazione della convenienza nella sostituzione di quattro magazzini locali con uno/due hub logistici che possano servire tutte le aree. Il modello distributivo può anche essere adoperato per valutare l’effetto della variazione, dal punto di vista economico, del servizio di trasporto e di tariffario. La determinazione della posizione ottimale e del numero dei magazzini avviene tramite un modello matematico che considera al proprio interno sia costi fissi relativi alla gestione dei magazzini (quindi costo di stabilimento, personale e giacenza) e sia i costi relativi al trasporto e alla spedizione dei prodotti sulle diverse aree geografiche. In particolare, la formulazione matematica si fonda su un modello Programmazione Lineare Intera, risolto in tempi molto brevi attraverso un software di ottimizzazione, nonostante la grande mole di dati in input del problema. In particolare, si ha lo studio per l’integrazione di tariffari di trasporto diversi e delle economie di scala per dare consistenza ad un modello teorico. Inoltre, per ricercare la migliore soluzione di quelle ottenute sono poi emersi altri fattori oltre a quello economico, ad esempio il tempo di trasporto (transit-time) che è un fattore chiave per ottenere la soddisfazione e la fedeltà del cliente e attitudine dell’area geografica ad accogliere una piattaforma logistica, con un occhio sugli sviluppi futuri.

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Paddler 4.0, attrezzatura sportiva acquatica circolare e smart si focalizza sul rapporto tra uomo-natura-sport, e su come queste tre dimensioni sono interconnesse tra di loro. Questa scelta è scaturita da una grande passione personale per l’ambiente marino e più in generale per il mare e ciò che rappresenta per moltissime persone. La tesi magistrale in Advanced Design è stata un’opportunità per approfondire meglio le diverse tematiche che avvolgono questo habitat e di poter realizzare un progetto inerente. Uomo-sport-natura sono tre dimensione che coesistono in una sola, la sostenibilità. In questa tesi vengono esposti diversi aspetti, tra cui la condizione ambientale odierna, gli sport acquatici analizzando la storia, la cultura, gli elementi tecnici e le diverse discipline, principalmente lo Stand Up Paddle “SUP” ed infine facendo un focus sui metodi e le tecnologie trasformative più utilizzate oggi. Il prodotto scaturito dall’argomento di tesi implementa al suo interno tutti questi elementi ponendo al centro il rispetto dell’ambiente, la circolarità e dando nuova vita a materiali di scarto, promuovendo e sensibilizzando l’utente verso comportamenti più etici. Inoltre, il progetto cerca di immettere sul mercato una nuova tipologia di prodotto che rispetta i criteri tecnico/funzionali del settore in cui si inserisce.

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L’obiettivo principale del presente studio osservazionale consiste nell’offrire una prospettiva su alcuni fenomeni linguistici e nell’analizzare le strategie adottate dalle/dagli interpreti innanzi ad esse. I fenomeni linguistici, in italiano, oggetto della nostra analisi sono i seguenti: metacommenti, verbi modalizzatori, avverbi, forme impersonali, aggettivi, il “noi” come pronome personale con funzione inclusiva, soggetto del verbo coniugato alla prima persona plurale e gli aggettivi possessivi che da esso derivano (“nostro”, “nostra”, “nostri”, “nostre”). Questi fenomeni sono da noi analizzati in veste di modulatori della forza illocutoria e, pertanto, comportano una sua mitigazione oppure un rafforzamento. Il Parlamento Europeo è un contesto in cui il dibattito politico si svolge sotto l’osservazione di norme che regolano la modalità degli scambi comunicativi, ma queste non escludono la possibilità che Membri del Parlamento Europeo si servano di modulatori della forza illocutoria che permettano loro di essere più persuasivi o persino giungere ad essere offensivi nei confronti di altri soggetti. In questo studio osservazionale, i fenomeni sopra menzionati sono analizzati nella combinazione linguistica dall’italiano verso l’inglese. Questa combinazione è stata scelta in quanto è la più frequente – nelle sessioni del Parlamento Europeo – con italiano come lingua di partenza dell’interpretazione. Il materiale oggetto dell’analisi è composto da discorsi che sono stati trascritti utilizzando alcune convenzioni del metodo di trascrizione Jefferson, applicato tanto nella versione originale del discorso, in italiano, pronunciata dal Membro del Parlamento Europeo, così come nella versione dell’interprete, in inglese. La dimensioni del corpus è di 121 minuti di discorso trascritto, in italiano e in inglese, per un totale di 242 minuti.

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Il presente elaborato analizza le rese del sistema di interpretazione automatica WT2 Plus di Timekettle in un reale contesto didattico. Nello specifico, sono state condotte tre sperimentazioni presso l’Accademia Europea di Manga utilizzando due modalità di interpretazione supportate dal dispositivo. L’obiettivo è valutare la qualità di un sistema di interpretazione automatica in un contesto reale, dato che allo stato attuale mancano studi che valutino la performance di questi dispositivi nei reali contesti per i quali sono stati sviluppati. Il primo capitolo ripercorre la storia dell’interpretazione automatica, cui fa seguito la spiegazione della tecnologia alla base dei sistemi disponibili sul mercato, di cui poi si presenta lo stato dell’arte. Successivamente si delinea in breve il prossimo passaggio evolutivo nell’interpretazione automatica e si analizzano tre casi studio simili a quello proposto. Il capitolo si conclude con l’approccio scelto per valutare la performance del dispositivo. Il secondo capitolo, dedicato alla metodologia, si apre con una panoramica su WT2 Plus e sull’azienda produttrice per poi descrivere il metodo usato nelle sperimentazioni. Nello specifico, le sperimentazioni sono state condotte durante alcune delle attività previste nel normale svolgimento delle lezioni presso l’Accademia Europea di Manga con il coinvolgimento di uno studente anglofono e di due membri del personale accademico. I dati raccolti sono analizzati e discussi rispettivamente nei capitoli 3 e 4. I risultati ottenuti sembrano suggerire che il dispositivo non sia, allo stato attuale, compatibile con un reale contesto didattico, per via del quasi mancato funzionamento di una delle modalità prescelte, per il servizio di interpretazione, che risulta ancora troppo letterale, la monotonia dell’intonazione della voce automatica e infine per la traduzione quasi completamente errata della terminologia tecnica.

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Il progetto si presenta come un miglioramento di una particolare terapia sanitaria, dove la maggior parte dei pazienti, soprattutto quelli in un’età delicata, possono avvertire determinati problemi fisici o psicologici. La terapia in questione è la Chemioterapia, che consiste nella somministrazione di una o più sostanze capaci di aggredire le cellule tumorali che si moltiplicano grazie a una fleboclisi, ovvero una procedura che è in grado di somministrare via endovenosa una sostanza come il trattamento appena citato, sfruttando alcune vene solide del braccio come la Basilica. Grazie a un’esperienza personale, pareri (dottoressa Antonella Sau) e coinvolgimenti di altri pazienti dell’associazione AGBE che hanno avuto un problema simile, è stato possibile progettare e inventare un tutore polimerico ad alta compatibilità dermatologica, in grado di immobilizzare l’arto usato nella terapia regalando una maggiore comodità e stabilità sia della fleboclisi che del braccio stesso. Inizialmente il tutore sarà ideato prendendo specifiche misure dell’avambraccio/gomito del singolo paziente, per poi stamparlo in 3D e portarlo ad effettuare i cicli somministrati per combattere la malattia. A fine di tutto, il paziente avrà sostenuto una cura delicata come la Chemioterapia con un maggiore comfort, maggiore stabilità psicologica e soprattutto meno complicanze come stravaso, infezioni varie, fuoriuscite di sostante chemioterapeutiche, gonfiori, depressione e irritazioni endovenose.

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Oggigiorno, quando una persona “ha un’idea” e vuole concretizzarla si rivolge agli incubatori: la diffusa metodologia Lean Startup è determinante nel far comprendere agli aspiranti founders la portata della propria “idea” abbattendo i rischi. Tuttavia, ci sono due problemi: accedere ai percorsi di incubazione non è scontato e, una volta concluso il percorso, si hanno diverse conoscenze per passare dalla validazione alla fase Seed, ma non sufficienti per un’efficace Execution. Partendo dalla personale esperienza del progetto Climby, si cercherà di dare un’overview sugli aspetti più importanti da considerare, evidenziando ciò che si potrebbe sottovalutare. Il fine è dunque supportare chi “ha un’idea” nell’intraprendere il percorso di incubazione in modo più consapevole e illustrare i limiti dei percorsi stessi, suggerendo approfondimenti di immediata applicazione ed utilità nelle diverse fasi citate, come integrazioni tratte dal Service Design. Pertanto, sarà posta particolare attenzione a ciò che è stato appreso in prima persona, considerando errori e aspetti positivi del percorso di un’“idea” nata nel 2019 e trasformatasi drasticamente durante l’incubazione, fino a ciò che accade dopo il Pitch Day. In tal modo, si intende anche esplicitare alcuni aspetti importanti, talvolta trascurati, ma rilevanti per le scelte da compiere prima ancora di iniziare un percorso. Il fine, quindi, è quello di produrre un contenuto complementare agli autorevoli scritti che trattano di Lean Startup, invece di proporne trattazione alternativa. Infine, conducendo queste riflessioni, si proporrà anche un confronto più specifico tra le metodologie e gli strumenti di Lean Startup e Service Design e - anticipando le conclusioni - suggerendo che sarebbe interessante approfondire l’integrazione di questi due ambiti, di cui emerge ancora una forte mancanza di reciproca conoscenza e che, invece, potrebbero rappresentare reciprocamente una risorsa se considerati senza visioni di parte.