485 resultados para ingressione marina scenari di inondazione erosione costiera modellazione matematica
Resumo:
Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente una delle principali minacce per le risorse di acqua dolce della zone costiere italiane lintrusione salina. Lobiettivo di questa tesi magistrale la caratterizzazione idrogeologica di una frazione dellacquifero freatico costiero situato in due differenti corpi dunosi. Lindagine proseguita per cinque mesi ha evidenziano differenze tra unarea sottoposta a forte pressione antropica (Marina Romea) e unarea che mostra un relativo sviluppo naturale del sistema spiaggia-duna (Porto Corsini). La tecnica di campionamento utilizzata il sistema a minifiltri (multi level samplers), metodologia innovativa che garantisce tempistiche di monitoraggio rapide e una campionatura multi-livello puntuale e precisa. La campagna di monitoraggio ha coinvolto misure di freatimetria, conduttivit elettrica e analisi chimiche delle acque che hanno portato ad una loro classificazione geo-chimica. Dai risultati si evidenzia che lacquifero molto salinizzato, gli strati dacqua dolce sono isolati in lenti superficiali e i tipi di acque presenti sono dominati da ioni sodio e cloro. Tra i due siti il pi vulnerabile risulta essere Marina Romea per molti fattori: lerosione costiera che assottiglia la fascia dunale adibita alla ricarica di acqua dolce, unestensione spaziale della duna minore rispetto a Porto Corsini, la presenza di infrastrutture turistiche che hanno frazionato la duna, la vicinanza al canale di drenaggio che causa la risalita delle acque profonde saline, la presenza di specie arboree idro-esigenti che attingono e quindi assottigliano le lenti dacqua dolce. Si propone di migliorare la qualit dellacqua sotterranea con una migliore gestione del canale di drenaggio, sostituendo alcuni esemplari di pinacee con specie arbustive tipiche degli ambienti dunosi ed infine imponendo misure per il risparmio idrico durante la stagione turistica.
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La Tesi tratta della modellazione e dell'analisi di ponti ad arco in muratura. In particolare stato studiato il caso del vecchio ponte di Bagno di Piano, sito al km 14 della S.P. 18 "Palludese" in comune di Sala Bolognese in Provincia di Bologna. Lobiettivo della Tesi di Laurea duplice, nel senso che da un lato si cerca di risalire alle probabili cause del crollo e, dallaltra si intende mettere a punto un quadro operativo per lanalisi strutturale di ponti ad arco in muratura.
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Modellazione di pannelli in muratura mediante schemi semplificati; simulazioni numeriche relative a pannelli rinforzati tramite FRP
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In questi ultimi anni il tema della sicurezza sismica degli edifici storici in muratura ha assunto particolare rilievo in quanto a partire soprattutto dallordinanza 3274 del 2003, emanata in seguito al sisma che colp il Molise nel 2002, la normativa ha imposto un monitoraggio ed una classificazione degli edifici storici sotto tutela per quanto riguarda la vulnerabilit sismica (nel 2008, questanno, scade il termine per attuare questopera di classificazione). Si posto per questo in modo pi urgente il problema dello studio del comportamento degli edifici storici (non solo quelli che costituiscono monumento, ma anche e soprattutto quelli minori) e della loro sicurezza. Le Linee Guida di applicazione dellOrdinanza 3274 nascono con lintento di fornire strumenti e metodologie semplici ed efficaci per affrontare questo studio nei tempi previsti. Il problema si pone in modo particolare per le chiese, presenti in grande quantit sul territorio italiano e di cui costituiscono gran parte del patrimonio culturale; questi edifici, composti di solito da grandi elementi murari, non presentano comportamento scatolare, mancando orizzontamenti, elementi di collegamento efficace e muri di spina interni e sono particolarmente vulnerabili ad azioni sismiche; presentano inoltre un comportamento strutturale a sollecitazioni orizzontali che non pu essere colto con un approccio globale basato, ad esempio, su unanalisi modale lineare: non ci sono modi di vibrare che coinvolgano una sufficiente parte di massa della struttura; si hanno valori dei coefficienti di partecipazione dei varii modi di vibrare minori del 10% (in generale molto pi bassi). Per questo motivo lesperienza e losservazione di casi reali suggeriscono un approccio di studio degli edifici storici sacri in muratura attraverso lanalisi della sicurezza sismica dei cosiddetti macroelementi in cui si pu suddividere un edificio murario, i quali sono elementi che presentano un comportamento strutturale autonomo. Questo lavoro si inserisce in uno studio pi ampio iniziato con una tesi di laurea dal titolo Analisi Limite di Strutture in Muratura. Teoria e Applicazione all'Arco Trionfale (M. Temprati), che ha studiato il comportamento dellarco trionfale della chiesa collegiata di Santa Maria del Borgo a San Nicandro Garganico (FG). Suddividere un edificio in muratura in pi elementi il metodo proposto nelle Linee Guida, di cui si parla nel primo capitolo del presente lavoro: la vulnerabilit delle strutture pu essere studiata tramite il moltiplicatore di collasso quale parametro in grado di esprimere il livello di sicurezza sismica. Nel secondo capitolo si illustra il calcolo degli indici di vulnerabilit e delle accelerazioni di danno per la chiesa di Santa Maria del Borgo, attraverso la compilazione delle schede dette di II livello, secondo quanto indicato nelle Linee Guida. Nel terzo capitolo viene riportato il calcolo del moltiplicatore di collasso a ribaltamento della facciata della chiesa. Su questo elemento si incentrata lattenzione nel presente lavoro. A causa della complessit dello schema strutturale della facciata connessa ad altri elementi delledificio, si fatto uso del codice di calcolo agli elementi finiti ABAQUS. Della modellazione del materiale e del settaggio dei parametri del software si discusso nel quarto capitolo. Nel quinto capitolo si illustra lanalisi condotta tramite ABAQUS sullo stesso schema della facciata utilizzato per il calcolo manuale nel capitolo tre: lutilizzo combinato dellanalisi cinematica e del metodo agli elementi finiti permette per esempi semplici di convalidare i risultati ottenibili con unanalisi non-lineare agli elementi finiti e di estenderne la validit a schemi pi completi e pi complessi. Nel sesto capitolo infatti si riportano i risultati delle analisi condotte con ABAQUS su schemi strutturali in cui si considerano anche gli elementi connessi alla facciata. Si riesce in questo modo ad individuare con chiarezza il meccanismo di collasso di pi facile attivazione per la facciata e a trarre importanti informazioni sul comportamento strutturale delle varie parti, anche in vista di un intervento di ristrutturazione e miglioramento sismico.