400 resultados para Traduzione Museo di storia naturale
Resumo:
UN DISEGNO IN EVOLUZIONE Lungo la via Emilia, a pochi chilometri da Bologna, tra i centri abitati di Osteria Grande ad est e Maggio ad ovest, sorge larea archeologica della citt di Claterna. Larea, soggetta a vincolo archeologico diretto, si trova nelle vicinanze di alcuni ambiti collinari di particolare interesse paesaggistico e ambientale, come il Parco dei Gessi Bolognesi e i Calanchi dellAbbadessa. Si presenta come una sconfinata piana, un tappeto verde che crea un continuo con lAppennino che le cresce alle spalle, facendole da sfondo. In questo spazio sconfinato, privo di elementi antropici, la vista si perde senza trovare elementi fissi che lo identificano. Il tempo in questo lembo di verde si fermato, arrestato a quel preciso istante, come uno scatto fotografico che immortala per sempre quel esatto momento, quasi per tutelare e farci pervenire la conoscenza racchiusa in quei pochi centimetri di profondit. Oggi dei numerosi scavi effettuati solo tre sono lasciati aperti: due a nord della via statale ed uno a sud. Due ci proiettano nel mondo domestico della domus, che con i suoi tanti ambienti ricchi di pavimentazioni mosaicate di varie fatture, articolava la complessit dei rapporti umani, mentre il terzo su quello pubblico della strada, in particolar modo lincrocio cardo massimo e via Aemilia, dove sono ben visibili i solchi del passaggio dei carri. Proprio la difficolt a leggere il contenuto nascosto del messaggio che la terra ha custodito tanto gelosamente, ha fatto scattare una molla allinterno del nostro gruppo, facendo nascere in noi la volont, oltre a proteggere e a coprire gli scavi aperti, di facilitare la lettura andando ad evidenziare tutte le conoscenze acquisite, senza per creare elementi disturbatori, che potrebbero essere fraintesi dai visitatori e pertanto dare unerrata lettura dellinsediamento romano di Claterna. La volont di non intaccare le poche tracce conosciute dellimpianto, ci ha condotti a cercare un approccio il meno invasivo possibile, dove gli unici elementi che devono prendere vita sono le impronte archeologiche. Lincompletezza e la frammentariet delle impronte archeologiche note, ci ha condotti nella ricerca di un sistema di approccio che tenesse conto del fatto che questa unarea ancora per la maggior parte da conoscere e da scavare. Dopo aver preso coscienza delle necessit, si cercato di trovare il modo di organizzare nellarea tutte le funzioni richieste in un territorio tanto delicato come quello di un sito archeologico. Restando ferma la volont, alla base del progetto, di costruire solo dove strettamente necessario, si deciso di creare un parco pubblico liberamente fruibile. Allinterno di questo parco alcuni strumenti, sempre di carattere naturale come piante o gabbioni riempiti di pietra locale aiutano nella rappresentazione e comprensione del sito archeologico. Proprio questi strumenti costituiscono lelemento di congiunzione tra il parco pubblico destinato allo svago e quello archeologico destinato alla conoscenza della citt romana. Allinterno del parco si andato a costruire solo dove vi era la necessit di proteggere e far meglio comprendere al visitatore gli scavi che non sono stati ritombati e si cercato di rispondere a questa necessit compromettendo il meno possibile i resti romani.
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La Pialassa Baiona una laguna sottoposta a diversi vincoli normativi, visto il suo inquadramento tra le aree SIC e ZPS, e soggetta a diverse sorgenti di disturbo antropico, pi intense negli anni 50-70. Questa tesi si propone lo scopo di valutare il rischio associato ai metalli bivalenti presenti nei sedimenti della Pialassa Baiona attraverso tre approcci: il primo riguarda la determinazione della frazione biodisponibile dei metalli presenti nei sedimenti attraverso la determinazione dei solfuri acidi volatili (AVS) e dei metalli simultaneamente estraibili (SEM), nonch la valutazione della potenziale tossicit dei sedimenti attraverso la valutazione del rapporto molare SEM/AVS, il secondo approccio considera invece il contenuto pseudo totale dei metalli bivalenti (Cd, Cu, Ni, Pb e Zn) e il loro confronto sia con i valori tipici di fondo naturale del Mar Adriatico che con i valori guida di riferimento internazionale (Threshold Effect Level, TEL e Probable Effect Level, PEL) al fine di valutare lo stato di qualit dei sedimenti della zona dindagine. Il terzo approccio considera linfluenza del gradiente naturale terra-mare tipico delle zone di transizione e del gradiente antropico legato alla vicinanza dellarea industriale alla Pialassa Baiona, sulla distribuzione spaziale dei metalli oggetto di questo studio. I risultati ottenuti evidenziano che larea pi prossima alla zona industriale e al contempo pi lontana dalleffetto del ricambio delle acque e di dilavamento ad opera del mare, risultata quella con livelli significativamente pi elevati per la maggior parte dei metalli analizzati. Questo permette di ipotizzare uninfluenza diretta delle sorgenti di inquinanti, ma anche un effetto dispersivo della circolazione. Gli AVS hanno invece evidenziato un gradiente terra-mare; ci comporta che nelle zone pi prossime allinfluenza del mare si sono riscontrate concentrazioni minori di AVS. La valutazione della potenziale tossicit dei metalli in termini di rapporto SEM/AVS non ha evidenziato la presenza di siti a rischio per il biota acquatico, se non per un unico sito prossimo allarea industriale.
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Questo lavoro mi ha dato la possibilit di unire tre grandi passioni: larchitettura, la storia e il teatro. Tali elementi hanno caratterizzato nel passato, come nel presente, vicissitudini e cambiamenti della citt di Pesaro, scenario nel quale si alternano larchitettura a carattere nazionale e quella locale, la storia dItalia e quella della comunit cittadina, gli spettacoli teatrali di richiamo internazionale a quelli di filodrammatica e dialettali. Con le dovute eccezioni, i cittadini pesaresi della mia generazione poco o nulla sanno della storia della citt e della sua evoluzione, perch sono nati e cresciuti in anni in cui questa rimasta pressoch invariata nella sua struttura urbana e nelle caratteristiche morfologiche; unico elemento visibile del continuo evolversi della citt lespansione dellarea abitata verso la periferia, la progressiva saturazione dello spazio tra lespansione urbana del dopoguerra e le zone periferiche. La memoria storica riguardante modifiche importanti che la citt ha subto , come spesso accade, riposta in chi ha vissuto quei cambiamenti, nonch in qualche giornalista o studioso locale che per lavoro o passione indaga quegli avvenimenti. Tralasciando le controversie meramente politiche, Pesaro ha vissuto in passato una stagione di forti dibattiti sulle vicende architettoniche ed urbanistiche della citt, tale fu il coinvolgimento e a volte lostruzionismo dellopinione pubblica a tali trasformazioni; basti citare le discussioni e i dubbi sollevati dal Piano Particolareggiato del Centro Storico nel 1974 elaborato dagli architetti dellIstituto Universitario di Architettura di Venezia - Carlo Aymonino, Costantino Dardi, Gianni Fabbri, Raffaele Panella, Gianugo Polesello, Luciano Semerani e Mauro Lena - nonostante negli anni seguenti solo pochi elementi del Piano vennero attuati e neanche compiutamente. Di questi dibattiti, negli anni seguenti, ve ne saranno pochi e limitati alla sfera politica, con scarso interesse e coinvolgimento da parte dei cittadini. Contrariamente, nellultimo periodo, si assiste parallelamente a due condizioni: un rinnovato interesse da parte dei cittadini per la storia della citt, promosso anche dal moltiplicarsi di eventi, mostre, conferenze, pubblicazioni sullargomento, e unattenzione nuova per quelli che sono i temi legati alla qualit degli interventi architettonici ed urbanistici, da parte dellamministrazione comunale. Primaria importanza nella promozione di questo interesse riveste lIstituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino e la BibliotecaArchivio Vittorio Bobbato, i quali congiuntamente a diversi autori hanno realizzato vari studi e pubblicazioni su tali argomenti. Il Comune si fatto promotore di diversi interventi, in attuazione di un Piano Regolatore Generale che, nelle intenzioni, mette al centro la qualit architettonica ed urbana degli interventi, puntando su nuove opere e, per quanto riguarda principalmente il Centro Storico, anche sul recupero dellesistente. I presupposti dellintervento progettuale si inseriscono in questo dibattito basandosi sullidea, attualmente in discussione presso i diversi livelli istituzionali coinvolti, della realizzazione di un nuovo polo ospedaliero congiunto con la citt di Fano; quando ci si realizzer, larea ora occupata dallospedale pesarese verr progressivamente liberata, interamente o in parte, determinando un grande vuoto urbano proprio alle porte del centro storico. Questo sito, di notevole privilegio sotto il profilo morfologico e posizionale rispetto alle infrastrutture, assolutamente appropriato per insediarvi un polo culturale legato al teatro, essendo larea confinante con quella sulla quale sorge il principale teatro cittadino, il Teatro Rossini. Larea di progetto una testimonianza della storia urbana della citt: presenta uno dei due esempi superstiti di quelli che furono i bastioni della cinta muraria cittadina, nella sua massima espansione, sotto il dominio dei Della Rovere ed il fatto che tale opera sia in parte arrivata ai giorni nostri, pi che della scelta degli amministratori locali passati, fu il risultato di vicissitudini politiche, del caso e della centenaria presenza dellospedale che di fatto ha vincolato larea preservandola da trasformazioni non idonee come accaduto per altre parti del centro storico. Se la storia urbana di Pesaro la base per poter pensare il suo futuro, non meno importanza ricoprono le manifestazioni e le istituzioni che hanno fatto di Pesaro un punto dincontro culturale a carattere internazionale, elementi anchessi che testimoniano la qualit della citt. La citt ospita principalmente due eventi internazionali: la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e il Rossini Opera Festival, ai quali si legano altre importanti manifestazioni e istituzioni culturali. Strutturalmente indipendente, ma legato indissolubilmente alla figura del grande compositore pesarese a cui dedicato il festival, vi il Conservatorio Statale di Musica Gioachino Rossini, anchesso un punto di riferimento nel panorama culturale e musicale internazionale. Uno degli elementi caratterizzanti del festival rossiniano quello di essere un evento che letteralmente coinvolge lintera citt, poich le varie rappresentazioni sceniche, i concerti, gli eventi collaterali, trovano spazio in diversi luoghi del centro storico e non solo, arrivando ad utilizzare anche lAdriatic Arena (palazzo dello sport), ubicato in periferia. Lallestimento di una struttura sportiva al fine di potervi svolgere spettacoli teatrali un onere ulteriore per lorganizzazione dellevento che viene ripagato solo dalla grande affluenza di pubblico che capace di garantire tale struttura, allontanandosi per dallintuizione iniziale dellevento che voleva nel centro cittadino il fulcro stesso della manifestazione. Sviluppare un progetto per un centro culturale legato al teatro e alla musica, oltre ad essere un argomento di elevato interesse personale, un tema ricorrente da oltre un decennio nei dibattiti cittadini, che per non ha trovato fino ad ora la possibilit di essere realizzato. Le motivazioni possono essere molteplici, dalla mancanza di una struttura univoca con cui la pubblica amministrazione possa confrontarsi, alla cronica mancanza di fondi pubblici che la obbligherebbero a ricercare figure private in grado di co-finanziare lintervento e, non meno importante, la mancanza, fino ad ora, di unarea idonea. Al di l dellutilizzo a cui sar destinata larea di progetto, di primaria importanza per lamministrazione comunale aprire un tavolo di confronto con la propriet dellarea ospedaliera, in modo da non lasciare nulla al caso nelle scelte che condizioneranno la trasformazione. Questa tesi unopportunit di confronto personale con la citt di oggi, le trasformazioni passate e quelle future; larchitettura, la storia della citt ed il teatro possono essere tre elementi cardine per una crescita ed una consapevolezza nuova delle potenzialit di Pesaro nel panorama culturale. La progettazione di un luogo per la cultura e lo spettacolo si fonda su tutte queste premesse, sulla necessit per la citt di dotarsi di luoghi idonei che possano finalmente accogliere al meglio tutte le manifestazioni legate al teatro e alla musica e che possa inserirsi quale ulteriore spunto di dibattito nella preparazione del dossier che punta a far riconoscere Pesaro quale Citt della Musica, inserita nella rete delle citt creative dellUNESCO.
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La produzione di materie plastiche da fonti rinnovabili oggi uno dei principali obiettivi della chimica dei polimeri. Anche se i materiali termoplastici da fonte bio sono stati gi ampiamente studiati, non si pu affermare lo stesso per i termoidurenti. Le resine epossidiche sono ampiamente usate come rivestimenti, adesivi e materiali strutturali grazie alle loro eccezionali propriet meccaniche e alla buona resistenza al calore. Nonostante ci, la ricerca svolta in questo campo su tali materiali molto limitata e la loro produzione deriva ancora dalla reazione tra epicloridrina, cancerogena, e bisfenolo A, sospettato di avere effetti sul sistema ormonale. Per questo, la possibilit di trovare un sostituto per il bisfenolo A un punto cruciale della chimica per dare una risposta eco-sostenibile alla domanda dei consumatori. Lacido difenolo stato identificato come un buon canditato per la sostituzione del bisfenolo A, grazie alla similarit delle loro strutture. Dal momento che esso deriva dalla reazione tra acido levulinico, derivante da biomassa e fenolo, possibile considerarlo un reagente di origine bio. Lo scopo di questo lavoro quello di sostituire il fenolo con composti fenolici di origine naturale come m-cresolo, guaiacolo, catecolo e resorcinolo. Le molecole risultanti saranno confrontate con il bisfenolo A per ci che concerne la possibilit di formare i rispettivi glicidil eteri tramite reazione con epicloridrina. Questo permetterebbe la formazione di un pre-polimero epossidico proveniente da fonte rinnovabile in un prossimo futuro.
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In questa tesi si trattano alcune delle propriet dei coefficienti binomiali, il cui nome deriva dal fatto che uno dei principali utilizzi di tali coefficienti proprio nel Teorema binomiale di Newton, che permette di calcolare in modo esplicito lo sviluppo di un generico binomio con esponente naturale. I coefficienti binomiali si ricavano anche dal noto Triangolo di Tartaglia, che prende nome dal matematico Niccol Fontana (1490-1557), il quale lo introdusse in Italia nel 1556 nella sua opera "General trattato di numeri et misure". Tuttavia, esso era gi noto agli indiani e ai cinesi nel XIV secolo. Successivamente, in Francia e nel mondo anglosassone, tale triangolo prese anche il nome di Triangolo di Pascal, quando nel 1654 il matematico francese pubblic il libro "Le triangle Aritmetique", interamente dedicato alle sue propriet. I coefficienti binomiali, inoltre, trovano largo uso in calcolo combinatorio, ossia in quella branca della matematica che si occupa di contare i modi di raggruppare, secondo determinate regole, gli elementi di un insieme finito di oggetti. Dunque, per quanto la definizione stessa di coefficienti binomiali sia semplice, essendo un rapporto di interi fattoriali, in realt essi trovano ampio utilizzo in vari ambiti e proprio per questo suscitano un notevole interesse ed hanno svariate applicazioni, giocando un ruolo fondamentale in parti della matematica come la combinatoria. In questa tesi, oltre alle propriet pi note, sono contenuti anche alcuni collegamenti tra i coefficienti binomiali e i polinomi di variabile naturale, nonch, nell'ultima parte, applicazioni alle differenze finite di progressioni geometriche.
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In questa tesi presenter una proposta di traduzione e di localizzazione verso litaliano del sito web tedesco Excellence Kochschulen, un portale dedicato alle scuole di cucina tedesche.L'obiettivo sar quello di dimostrare le difficolt che si incontrano in queste determinate circostanze e dimostrare limportanza del traduttore, che pone lattenzione maggiormente sulla cultura e sul simbolismo presenti nei diversi siti web piuttosto che sulla sostituzione lessicale del testo.
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Gli eventi sismici del 2012 in Emilia-Romagna hanno provocato una rinnovata attenzione su alcuni fenomeni di carattere geologico superficiale. Sono stati in particolare riferiti dalla stampa locale e osservati dagli abitanti gorgogliamenti di gas naturale nelle acque dei pozzi, nelle acque dei canali di bonifica ed emissioni di gas libero, in prevalenza metano. In questa tesi si voluto mettere in luce tutto lo sviluppo storico del metano Padano, facendo un particolare riferimento al metano pi superficiale, ossia al metano denominato biogenico, illustrando le sue origini, le sue prime manifestazioni, la sua scoperta, la sua derivazione dalla torba, le sue prime produzioni, considerando gli impatti ambientali possibili e verificati, arrivando fino allattuale periodo in cui esso si affermato diventando una delle fonti principali di energia ed una delle materie prime pi preziose. La Tesi ha lo scopo di meglio chiarire lorigine e la modalit di occorrenza del metano biogenico Padano. Viene inoltre sviluppata una indagine orientata a identificare gli orizzonti geologici pi produttivi di metano biogenico della regione Emilia-Romagna originato da torbe. Le aree effettivamente pi produttive sono una parte di quelle ricche in torba e sono caratterizzate da buone capacit di conservazione nel tempo delle caratteristiche chimico fisiche favorevoli alla degradazione batterica della sostanza organica. Ci avviene quando vengono mantenute particolari condizioni di isolamento tramite argille ecc. Il metano biogenico Padano viene costantemente espulso dai sedimenti e naturalmente disperso in atmosfera. Eventuali attivit di captazione del metano dalle aree maggiormente produttive potranno contribuire alla diminuzione delleffetto serra e alla contestuale produzione a piccola o piccolissima scala di energia nei limiti delle normative in vigore soggette ad eventuali possibili revisioni in analogia a quanto disposto per altre forme di generazione di metano come biogas, discariche ecc.
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Con il presente lavoro si intende portare a termine una ricerca terminologica in italiano e tedesco nell'ambito degli Organismi Geneticamente Modificati. L'obiettivo finale della tesi inoltre la realizzazione di un database terminologico bilingue, pensato per facilitare il lavoro di traduttori non necessariamente specializzati in tale ambito. L'idea della tesi nasce da uno stage svolto presso la Direzione Generale della Traduzione (DGT) di Lussemburgo, incentrato sulla revisione e l'aggiornamento di una parte della banca dati terminologica dellUnione Europea (IATE) legata al dominio degli OGM. L'esperienza di tirocinio, in particolare, verr descritta nella prima parte del lavoro, il quale si articoler poi in altri 4 punti fondamentali. Nel secondo capitolo si effettuer una panoramica generale sugli OGM, tematica di grande attualit che riscontra un ampio interesse anche tra la popolazione. Nel terzo capitolo si tratter l'argomento delle lingue speciali e della terminologia da un punto di vista generale, per poi evidenziare pi nel dettaglio le caratteristiche della lingua del dominio di indagine. Nel quarto capitolo, dopo una breve introduzione relativa alla linguistica dei corpora, si effettuer una descrizione dettagliata delle varie fasi del lavoro terminologico, in cui sono comprese la creazione dei corpora, l'estrazione della terminologia e la realizzazione dei sistemi concettuali. Il quinto capitolo, infine, sar incentrato sul database terminologico italiano-tedesco, il quale verr riportato integralmente alla fine della tesi.
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Il sito archeologico di Suasa stato oggetto di una lunga campagna di scavi iniziata negli anni sessanta, che ha portato alla pubblicazione di diversi saggi e ha stimolato lattenzione di numerosi studiosi nel corso degli ultimi anni. Questo interesse, per, rimane un fenomeno ristretto agli addetti al settore e non vede una vera riflessione sul piano turistico. Suasa, infatti, rimane un gioiello culturale scarsamente conosciuto nel territorio ed escluso dai principali percorsi turistici. Il primo obiettivo del nostro intervento quello di porre lattenzione su unarea di cos grande interesse e avvicinare le persone, esperti di storia e non, allantica citt, in modo che questa possa acquisire una nuova vita e ritrovare una sua valenza nel territorio. Il primo passo in questa direzione stato quello di mettere in relazione il parco archeologico con gli altri siti archeologici della zona inserendolo in un sistema di offerta culturale volto allesplorazione e allapprofondimento del territorio marchigiano e della sua storia. La posizione di Suasa sul fiume Cesano, inoltre, risulta particolarmente favorevole ad una integrazione dellarea con i percorsi cicloturistici, in quanto fornisce la possibilit di creare un parco fluviale di supporto a queste nuove tratte di collegamento, cos come alle esistenti, andando ad aggiungere valore allarea. Questo elemento risulter un fattore chiave per la collocazione e la definizione del visitor center del parco archeologico, il quale fa del rapporto tra il sito archeologico e il territorio il suo punto fondante. Lorganizzazione del parco richiama quella che era lorganizzazione della citt romana, cercando di restituire al visitatore non tanto limmagine precisa di una ricostruzione, ma la logica e la successione degli spazi che limpianto urbano poteva assumere. Gli interventi sulle emergenze, quindi, sono realizzati seguendo una coerenza progettuale e materica volta a minimizzare limpatto sullarcheologia e nel contesto.
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Intervenire su un sistema urbano che si fa portatore di storia e tradizioni complesse, nel tentativo di addurvi una risoluzione attraverso la costruzione logica del luogo, comporta limparare a leggere tra le sfumature di quei fatti da cui, quel luogo, stato plasmato. Fatti passati o attuali, le cui potenzialit, forma e struttura offrono delle modalit di comprendere lo spazio della citt, fissando gli eventi che hanno segnato le sue vicende architettoniche. Latto progettuale trae origine dalla volont di assolvere a necessit e bisogni espressi dalla citt, pensando la vicenda architettonica come un momento di riflessione, cercando un equilibrio nella dinamica urbana tra la citt in continua evoluzione ed il sistema progettuale fissato.
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La propoli una sostanza naturale prodotta dalle api operaie in seguito alla raccolta di resine ed estratti vegetali; impiegata nellalveare come materiale di costruzione con funzione cementante e protettiva. Essendo un prodotto di origine naturale, la sua composizione estremamente complessa ed allo stesso tempo peculiare: molteplici sono le sostanze chimiche che ne fanno parte, la loro presenza e concentrazione dipende dal luogo dorigine, dallape, dalla stagione, dalla specie vegetale bottinata e da numerose altre variabili. importante considerare la variabilit compositiva della propoli per poterne valutare le caratteristiche qualitative, che ancora oggi non sono ufficialmente definite a livello Europeo, ma che fanno riferimento principalmente allintensit con cui essa in grado di determinare effetti benefici nelluomo. Dalla peculiarit delle molecole che la compongono emergono le sue potenzialit come sostanza antimicrobica, antiossidante, antiinfiammatoria ed antitumorale, caratteristiche che la rendono sempre pi spesso oggetto di studi e ricerche scientifiche. In questo studio vengono messi a confronto i risultati ed i metodi analitici degli studi effettuati su tale matrice: ne deriva una forte difformit, data dallorigine dei campioni e dalla impossibilit, ad oggi, di ottenere un prodotto standardizzato.
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Il presente case-study ha lobiettivo di analizzare il progresso dellexpertise degli studenti nella tecnica di interpretazione simultanea dallo spagnolo allitaliano. A tal fine, stato condotto un esperimento che ha coinvolto due gruppi di studentesse: il primo gruppo composto da otto studentesse che frequentano il secondo anno del Corso di Laurea magistrale in Interpretazione del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dellUniversit di Bologna e il secondo da otto studentesse che hanno concluso il corso di studi. Le partecipanti hanno interpretato in simultanea un discorso dallo spagnolo allitaliano selezionato per la presenza di parametri che possono rappresentare delle difficolt durante lesecuzione dellIS (problem trigger). Le sedici rese delle studentesse sono state registrate, trascritte e analizzate, con lobiettivo di confrontare il modo in cui i due gruppi hanno gestito le difficolt, laccuratezza e la completezza della resa (frequenza di errori e omissioni), la forma (frequenza di interferenze dallo spagnolo) e la fluenza verbale (uso di collocazioni appropriate e formule fisse tipiche delle conferenze). Dallanalisi statistica sui risultati sono emerse delle differenze significative tra i due gruppi relativamente al numero di omissioni di frasi, di controsensi e di interferenze dallo spagnolo, parametri in cui le studentesse alla fine del corso di studi hanno riportato performance marcatamente superiori.
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Il presente elaborato consiste in una proposta di traduzione dellintroduzione, opera dalla curatrice Saa Obuchova, al catalogo della mostra "Performans v Rossi: kartografija istorii" [La performance in Russia: una cartografia della sua storia], tenutasi al museo darte contemporanea Gara di Mosca. Lelaborato consta di tre capitoli. Il primo, di carattere generale, descrive le caratteristiche del testo che si scelto di tradurre, presenta brevemente lautrice, la struttura del catalogo di cui tale testo fa parte e la mostra per la quale il catalogo stato pubblicato, e d infine qualche cenno sulla storia del museo Gara. Il secondo, di carattere artistico, propone una riflessione sul significato della parola performance e una breve sintesi della storia della performance-art in Russia. Infine, nel terzo, si trover la traduzione del testo "Ot slova k dejstvii" [Dalla parola allazione] della curatrice della mostra Saa Obuchova, preceduta da unintroduzione al testo e alla traduzione.
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La tesi considera il discorso di Dakar sotto vari aspetti: tenendo conto delle analisi gi pubblicate sull'argomento, pone particolare enfasi sul contesto enunciativo, sulle implicazioni del ruolo socio-politico dell'oratore, sull'utilizzo di determinate scelte linguistiche per trasmettere un messaggio non sempre in linea con quello apertamente dichiarato (e spesso contraddittorio). La tesi analizza inoltre in particolare il concetto di Africa nel discorso, nonch la visione della storia e della colonizzazione nel discorso (e le implicazioni colonialiste).
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This dissertation deals with the translation into Italian of selected passages from the Young Adult historical novel Apache Girl Warrior by English author Tanya Landman. The book was chosen after contacting Italian publisher Settenove, dedicated to preventing gender-based violence through children's books and essays. The novel, set in the second half of the Nineteenth Century, tells the story of Siki, a fourteen years old Native American girl who decides to become a warrior in order to avenge her family, killed by the Mexicans. The story also deals with the contact and conflict between Native Americans and white settlers during the so-called Apache Wars. Chapter I deals with Apache's genre; it consists in an overview of the historical novel form and its diffusion, both in Italy and in the English-speaking world. Typical features and themes are also dealt with in this chapter. Chapter II is dedicated to Apache's author. Landman's other works and her mission as a writer are taken into account, as well as the inspirations that led her to writing the novel and the process of research on American history it involved. This chapter also includes a comparison between Tanya Landman's and Louise Erdrich's works. In chapter III, Apache is compared to two well-known novels for children and young adults, The little house on the prairie and Caddie Woodlawn; the aim of this is to demonstrate how widespread misrepresentations about Native Americans are in mainstream literature. Chapter IV analyzes the novel and serves as an introduction to its translation, focusing on its plot, themes, characters and language, while chapter V presents the passages I've chosen to translate; their translation can be found later in the same chapter. In chapter VI, I comment on the choices made during the translation process; translation problems are divided into culture-specific, stylistic, semantic and linguistic.