797 resultados para Composizione percezione progetto analisi torre studentato cesena vista
Resumo:
La spina dorsale è uno dei principali siti di sviluppo di metastasi ossee. Queste alterano sia la composizione strutturale che il comportamento meccanico delle vertebre metastatiche, riducendone la resistenza meccanica ed aumentandone il rischio di rottura. Questo studio ha valutato la composizione microstrutturale ed il comportamento meccanico a rottura in specifiche regioni all’interno di vertebre metastatiche. 11 segmenti vertebrali da cadavere, costituiti da una vertebra sana ed una con metastasi (litica, mista o blastica), sono stati testati con carichi graduali di compressione e scansionati con microCT. Le deformazioni interne sono state misurate tramite un algoritmo globale di Digital Volume Correlation (DVC). I risultati dall’analisi microstrutturale hanno mostrato l’ influenza sulla microstruttura delle diverse tipologie di metastasi in corrispondenza della lesione, mentre le caratteristiche microstrutturali nelle regioni intorno alla lesione sono risultate simili a quelle delle vertebre sane. L’analisi delle deformazioni ha inoltre permesso di valutare l’ effetto delle diverse tipologie di metastasi nel compromettere la stabilità spinale. Le vertebre con metastasi litiche hanno raggiunto deformazioni maggiori in corrispondenza della lesione, regione meccanicamente più debole e con una microstruttura maggiormente compromessa a causa della metastasi. Le vertebre con metastasi blastiche hanno raggiunto deformazioni minori nella lesione, regione che ha mostrato una maggiore resistenza meccanica ai carichi, e deformazioni maggiori nelle zone più lontane. Le vertebre con metastasi miste hanno mostrato un comportamento meccanico non univoco, legato alla predominanza di una lesione sull’altra. Infatti, la posizione e la proporzione tra le due lesioni sembra influenzare il comportamento meccanico. I risultati di questo studio, una volta generalizzati, potrebbero portare alla spiegazione delle cause di instabilità meccanica nelle vertebre metastatiche.
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Le lesioni del menisco sono le più comuni nella società di oggi: si verificano per un trauma meccanico o per cambiamenti degenerativi nella composizione dei tessuti. In caso di rottura o danneggiamento si interviene mediante riparazione del menisco, menisectomia parziale o totale, o allotrapianto, ma tali tecniche portano a degenerazione della cartilagine articolare, aumento dello stress sull'articolazione tibiale e infiammazione. Gli impianti di sostituzione presenti in commercio non riescono a ricreare il tessuto naturale del ginocchio o a prevenire malattie degenerative della cartilagine; si cerca quindi di creare un menisco meccanicamente e chimicamente simile a quello nativo. In questo studio è realizzato, tramite stampante 3D, uno scaffold di alginato e nanocellulosa, con condrociti umani al suo interno. Le cellule sono opportunamente coltivate, raggruppate a formare sferoidi di diverse concentrazioni (5000 e 10000 cellule/sferoide) e inserite all'interno di scaffold caratterizzati rispettivamente da 4000 e 2000 sferoidi/ml di inchiostro. Le loro proprietà meccaniche, insieme a quelle del campione costituito dal solo bio-inchiostro, sono caratterizzate mediante nanoindentazione. Un'analisi statistica (0.05% di significatività), ha appurato una differenza nelle proprietà meccaniche dei campioni con diverse concentrazioni di sferoidi, e tra questi e il campione senza sferoidi. Il modulo elastico e la durezza riscontrati (kPa): E=23.97±13.05, H=3.15±1.23 nel controllo negativo, E=35.34±7.28, H=4.37±0.79 nel campione da 2000 sferoidi/ml e E=49.28±9.75, H=5.44±0.87 nel campione da 4000 sferoidi/ml. In conclusione, la formazione di agglomerati di cellule e la loro introduzione all'interno di uno scaffold è possibile ed è un buon metodo per controllare il numero di cellule inserite, in termini di sferoidi. Gli organoidi contribuiscono al modulo elastico e alla durezza del campione, determinando un incremento e una maggiore equità nelle proprietà meccaniche.
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Ogni anno milioni di persone, tra anziani e giovani, subiscono lesioni al tessuto tendineo/legamentoso. L’ingegneria tissutale sta cercando metodi alternativi per migliorare e velocizzare la loro guarigione. Negli ultimi vent’anni nel campo dell’ingegneria tissutale la tecnica dell’elettrofilatura si è rivelata particolarmente utile nella produzione di scaffold composti da nanofibre polimeriche in grado di mimare le fibrille di collagene che compongono la matrice extracellulare di questi tessuti. Parallelamente, al fine di incrementare la proliferazione e la differenziazione cellulare sugli scaffold, l’utilizzo di bioreattori per colture dinamiche ha acquisito sempre maggiore importanza. Esistono molti tipi di bioreattore, il più comune è quello meccanico, il quale ha la capacità di imprimere deformazioni meccaniche allo scaffold, permettendo alle cellule coltivate al suo interno di orientarsi in maniera più efficiente lungo la direzione del carico applicato. Il seguente elaborato vuole mostrare come l’uso di colture dinamiche effettuate in scaffold elettrofilati attraverso dei bioreattori, può migliorare notevolmente la rigenerazione dei tessuti interessati. Dopo una puntuale descrizione delle proprietà e caratteristiche dei tendini, dei legamenti, delle varie tipologie di scaffold e dei bioreattori, la tesi si sofferma sull’analisi dello stato dell’arte dei lavori scientifici che hanno utilizzato stimolazione dinamica in bioreattore su scaffold elettrofilati per tendini e legamenti. Da queste si è osservato come l’uso di sistemi dinamici possa aumentare notevolmente la produzione di matrice extracellulare, le proprietà meccaniche dei costrutti, la proliferazione, la crescita e l’orientamento delle cellule, velocizzando e migliorando i processi di guarigione rispetto ad una coltura statica.
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L’obiettivo di questa tesi consiste nel progetto e nella realizzazione di un PCB (Printed Circuit Board) per la gestione di micropotenze per nodi sensori energeticamente autonomi, implementato con software di progettazione CAD. In primo luogo è affrontato il tema dell’ Energy Harvesting, sono descritte le tipologie di fonti energetiche principali previste e le prospettive future di questa nuova tecnologia. In secondo luogo sono descritti i processi e i meccanismi per la conversione dell’energia, con un particolare sguardo ai circuiti integrati per la conversione e gestione della potenza (PMIC). Successivamente vengono illustrate le fasi del progetto, basato su un PMIC commerciale: la progettazione dello schema elettrico, la scelta dei componenti (BOM - Bill of Materials) e la progettazione del layout del circuito stampato. Infine sono mostrati il processo di montaggio della scheda e i test realizzati mediante oscilloscopio insieme ad alcune stime di potenza.
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La memoria semantica, e la sua correlazione con il linguaggio, sono alla base di molti studi di neuroscienze cognitive e della formulazione di diverse teorie volte a comprendere la loro organizzazione, le unità neurali coinvolte e i meccanismi di apprendimento. In passato si cercava di rispondere a queste domande attraverso lo studio anatomico di lesioni della corteccia cerebrale in relazione al danno mnemonico che ne derivava per andare ad ipotizzare in quale area del cervello una determinata informazione veniva immagazzinata. Ricerche sempre più recenti hanno introdotto nel metodo di studio strumenti ed apparecchiature volte ad aiutare l’indagine e la ricerca, in modo da poter osservare e visualizzare quale area della corteccia viene attivata o disattivata in funzione ad uno specifico stimolo esterno. Infatti, l’attenzione dei ricercatori sui sintomi dei disturbi e sui disturbi stessi della memoria semantica, ha dato luce a molti aspetti importanti riguardo i meccanismi cerebrali fondamentali per la funzione corretta di tale memoria. Nel corso degli anni quindi attraverso questi studi sono stati sviluppati diversi modelli teorici con lo scopo di analizzare e studiare i meccanismi alla base delle diverse memorie, in questo caso della memoria semantica. È grazie a questi modelli che si può cercare di comprendere come la conoscenza del significato di parole e concetti sia immagazzinata nel sistema nervoso e successivamente utilizzata. Pertanto, si esaminano i modelli computazionali tradizionali nell'ambito dei modelli di rete (basati su associazioni libere), dei modelli di caratteristiche (basati su norme di generazione di proprietà) e dei modelli distributivi, discutendo il loro contributo a importanti dibattiti in letteratura sulla rappresentazione della conoscenza e apprendimento. Inoltre, si valuta come i moderni modelli computazionali, ad esempio modelli basati sul recupero, stanno rivisitando il tradizionale concetto di memoria "statica".
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La scoliosi è una delle patologie più importanti che affliggono la colonna vertebrale, che può essere trattata chirurgicamente con un intervento di fissazione posteriore per ripristinare l’allineamento della colonna vertebrale sul piano coronale. Questa chirurgia ha al momento un alto tasso di fallimento. Una delle principali complicazioni che portano al fallimento è l’insorgenza di patologia giunzionale lombare distale. In letteratura l’influenza dello sbilanciamento coronale non è stata ancora sufficientemente approfondita. Per questo, l’obiettivo di questo studio è quello di verificare l’esistenza di possibili correlazioni tra i parametri spinopelvici nel piano coronale e l’incidenza della patologia giunzionale distale nella regione lombare. Sono stati selezionati tutti i pazienti affetti da scoliosi che sono stati sottoposti a fissazione spinale strumentata nel 2017 e 2018 all’Istituto Ortopedico Rizzoli. Questi pazienti sono stati poi divisi in due gruppi, un gruppo di controllo che comprendeva 66 pazienti e un gruppo di 31 pazienti che hanno presentato patologia giunzionale distale, andando così incontro a revisione. In entrambi i gruppi sono stati estratti i dati demografici dei pazienti e sono stati misurati i parametri spinopelvici su radiografie in ortostatismo in proiezione anteroposteriore sia precedentemente che successivamente all’intervento di fissazione; per i pazienti affetti da patologia giunzionale distale sono state esaminate anche le radiografie precedenti alla revisione. L'analisi dei risultati di questo studio ha consentito di ipotizzare possibili correlazioni tra il fallimento di un intervento di fissazione spinale e alcune caratteristiche del paziente, quali età, BMI, sbilanciamento coronale , deviazione della vertebra apice e ampiezza (misurata secondo il metodo di Cobb) delle curve scoliotiche.
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Lo scopo delle reti mobili è fornire ai dispositivi wireless accesso a una grande varietà di servizi dati, in un’ampia area geografica. Nonostante le reti cellulari odierne, basate sulla tecnologia Massive MIMO, possano raggiungere elevate performance in condizioni favorevoli (centro cella) esse, presentano all’interno dell’area di copertura, zone soggette a data-rate notevolmente ridotti. In questo elaborato, viene brevemente descritta la rete cell-free; una nuova architettura di rete pensata per superare i vecchi limiti delle reti cellulari tradizionali. Successivamente, vengono presentati attraverso simulazioni i due principali vantaggi che queste nuove reti cell-free offrono. Inoltre, viene analizzato uno schema random access in grado di gestire l’accesso multiplo per queste nuove architetture di rete. Questo schema rappresenta un’estensione di un protocollo già presente in letteratura e perfettamente funzionante per reti Massive MIMO, appartenente alla famiglia dei protocolli Coded Slotted ALOHA. Infine, un'analisi delle prestazioni e alcuni possibili scenari sono stati presentati, con lo scopo di valutare l'effetto che algoritmi di tipo SIC possono avere su queste reti.
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Questa tesi è stata svolta in collaborazione con un’azienda di Cesena che si occupa della progettazione e costruzione di caricabatterie e saldatrici e si pone come scopo di analizzare quello che viene chiamato carico "rigenerativo" un dispositivo che permette di testare e collaudare questo tipo di macchine consumando la minor energia elettrica possibile. In particolare si discuterà come avviene il funzionamento del circuito di interfaccia e la sua resa energetica attraverso alcune simulazioni con vari tipi di carichi. Verrà anche presa in esame una prova con il circuito realizzato e confrontata con quella analoga svolta al simulatore.
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Il fumetto, spesso definito come “arte sequenziale” o “letteratura disegnata”, ha appassionato e appassiona tuttora i lettori di tutto il mondo, a partire dai comics statunitensi fino ad arrivare ai manga giapponesi. Ma quali sono invece le principali tendenze russe nella fumettistica? Il presente elaborato, suddiviso in tre capitoli, parte da un excursus sul fumetto e i suoi albori negli Stati Uniti e in Italia. Proseguendo si propone un approfondimento del panorama fumettistico russo, con un particolare riguardo per “ŠUV” dell’artista Olga Lavrenteva, una Graphic Novel investigativa ambientata negli anni ’90 e pubblicata nel 2016 dalla casa editrice Bumkniga. L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di definire a livello teorico i principali aspetti della traduzione dei fumetti, sia da un punto di vista grafico sia linguistico. Inoltre ambisce a identificare a livello pratico attraverso un’analisi metodologica le difficoltà testuali e grafiche e le strategie adottate nella stesura della traduzione di “ŠUV”. In particolar modo dall’analisi viene confermata una peculiarità imprescindibile del fumetto, che non può essere trascurata nel corso della traduzione: l’indissolubilità della componente verbale e della componente visiva. Nell’appendice si può trovare la traduzione integrale della Graphic Novel e l’estratto dello scambio di messaggi con la fumettista Olga Lavrenteva, contenente domande e risposte relative a “ŠUV”.
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Questa tesi tratterà principalmente la fase di studio preliminare e successivamente la progettazione del retrotreno di una moto supersportiva. Il lavoro centrale della tesi si è focalizzato quindi sul forcellone posteriore di questa nuova motocicletta. È stato dunque indispensabile valutare, definire e progettare anche altri componenti meccanici ad esso collegati come ad esempio lo schema sospensivo posteriore e l’ingombro dell’impianto di scarico. Alla base di questo progetto c’è la volontà di creare una moto supersportiva con cilindrata pari a 1000 cm3 e capace di erogare oltre 200 cv che possa essere venduta nel mercato europeo ad un prezzo concorrenziale. Per tale scopo sono state prese in considerazione e successivamente studiate in modo molto approfondito motociclette già in commercio capaci di rispettare tali vincoli progettuali. L’evoluzione naturale di tale studio si è fondata sulla valutazione delle diverse scelte progettuali e le diverse metodologie di produzione. Le motociclette sono state scansionate per intero per valutarne le geometrie fondamentali e successivamente è stato creato un modello dei componenti passando da una valutazione preliminare degli ingombri fino ad ottenere dei veri e propri componenti realizzabili attraverso le diverse tecnologie. Il componente è stato simulato attraverso analisi FEM seguendo una procedura standard all’interno dell’azienda che ha permesso di evidenziare le geometrie critiche che successivamente sono state migliorate alla luce di tali risultati. Per ottenere un buon prodotto a livello di leggerezza e proprietà meccaniche si è scelto come materiale la lega di alluminio da fonderia che in futuro sarà anche utilizzata per la produzione di serie. Questo processo produttivo è funzionale per ridurre i costi in fase di realizzazione per una produzione in serie ed un altro importante vantaggio è dato dal fatto che in questo modo si possono evitare spiacevoli fenomeni legati alla saldatura dell’alluminio.
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L’attività di tesi ha come oggetto l’ipotesi di restyling del fan coil appartenente alla gamma Estro. Il progetto è nato durante il percorso di tirocinio curricolare ed è poi proseguito durante quello per tesi presso la Galletti s.p.a. Quando parliamo di restyling si intende inizialmente un intervento sulla parte estetica del prodotto, per poi arrivare ad un’analisi critica ed un ripensamento relativo alle funzionalità ed alle peculiarità che deve avere questo tipo di prodotto. Ciò si rende necessario perché il progetto della gamma Estro è ormai datato e nel corso degli anni le esigenze impiantistiche e le tendenze progettuali si sono notevolmente modificate, ad esempio si è passati da una prevalenza di modelli dotati di mobile di copertura, poiché installati a vista, ad una percentuale crescente di unità desinate ad essere installate a scomparsa ed incasso nei contro soffitti o in vani tecnici. Per l’ipotesi di redesign di Estro si è partiti col ripensare l’estetica del prodotto e affiancare tale cambiamento a nuove funzionalità da implementare attraverso un approccio sinestetico, rendendo così il fan coil capace di interfacciarsi con la sfera sensoriale della persona. Una prima ricerca si è focalizzata infatti sull’approfondimento di quella che la sfera sensoriale delle persone, andando ad individuare e studiare quelli che sono i sensi e gli organi di senso. Si è poi studiato come questa percezione simultanea di sensi avviene e quanto incida sul benessere indoor dell’utente, migliorandone le prestazioni psico-fisiche e aiutando le persone a sentirsi concentrate ed in forma. Infine si è deciso di implementare Estro facendolo interagire con i sensi, scegliendone le modalità adatte, il tutto affiancato anche dallo studio della nuova forma che va ad integrarsi con le nuove funzionalità che mirano al benessere dell’utente.
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Il progetto di tesi è stato svolto all’interno del reparto R&D dell’azienda Modena40, startup con sede a Rimini (RN) che si occupa di design e progettazione di motociclette. Il progetto a cui ho preso parte è stato commissionato dal produttore cinese CF Moto, di cui Modena40 rappresenta il reparto ricerca e sviluppo europeo. Esso riguarda la progettazione di un primo prototipo marciante di motocicletta sportiva, con lo scopo di svolgere test su strada per la definizione di geometrie, ergonomia ed aerodinamica. La progettazione inizierà con un benchmark delle sportive con motore V4 attualmente sul mercato. Successivamente verranno progettate tutte le componenti utili allo studio preliminare. Ho ricoperto il ruolo di ingegnere progettista, con il compito di progettare il telaio e curarne le fasi di prototipazione. Si progetterà un telaio modulare suddiviso in più parti avvitate tra loro, ognuna con un processo di produzione dedicato, per consentire una facile realizzazione e facili modifiche in fase di sviluppo. Il telaio sarà progettato tenendo conto di scelte target come ingombri, ergonomia e calcoli strutturali. All’interno della tesi sarà quindi illustrata la teoria di base e le successive scelte tecniche, discutendo e giustificando il processo che ha portato alle conclusioni raggiunte.
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Log4Shell è una vulnerabilità scoperta nel 2021 che affliggeva il popolare sistema di log Log4J. Permetteva di utilizzare le richieste verso Log4J per eseguire codice arbitrario su un dispositivo che lo utilizza permettendo di accedere a dati riservati. A questa vulnerabilità è stato assegnato un punteggio CVSS di 10 (il massimo). Questa tesi è il completamento di un progetto di tirocinio svolto presso il CINECA in cui si sfrutta il SIEM IBM QRadar per tracciare i log, a cui si accede tramite le sue API da uno script scritto in Phyton per rilevare i tentativi di sfruttamento di questa vulnerabilità e tra questi quale è andato a buon fine.
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Siamo sempre stati abituati fin dal principio ad interagire con l’ambiente che ci circonda, utilizzando gli oggetti fisici presenti attorno a noi per soddisfare le nostre esigenze, ma se esistesse di più di questo? Se fosse possibile avere attorno a noi oggetti che non sono propriamente corpi fisici, ma che hanno un comportamento coerente con l’ambiente circostante e non venisse percepita la differenza tra essi e un vero e proprio oggetto? Ci si sta riferendo a quella che oggi viene chiamata Mixed Reality, una realtà mista resa visibile tramite appositi dispositivi, in cui è possibile interagire contemporaneamente con oggetti fisici e oggetti digitali che vengono chiamati ologrammi. Un aspetto fondamentale che riguarda questa tipologia di sistemi è sicuramente la collaborazione. In questa tesi viene esaminato il panorama delle tecnologie allo stato dell'arte che permettono di vivere esperienze di Collaborative Mixed Reality, ma soprattutto ci si concentra sulla progettazione di una vera e propria architettura in rete locale che consenta la realizzazione di un sistema condiviso. Successivamente all'applicazione di varie strategie vengono valutati i risultati ottenuti da rigorose misurazioni, per determinare scientificamente le prestazioni dell'architettura progettata e poter trarre delle conclusioni, considerando analogie e differenze rispetto ad altre possibili soluzioni.
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L'oggetto del presente elaborato è un confronto tra l'opera Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart e il racconto Don Juan di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. A una sezione dedicata alla vita dello scrittore e alle sue opere segue un'analisi della figura del Don Giovanni nella storia, in Hoffmann e in Mozart. Un parallelo tra i due capolavori è invece il tema dell'ultimo capitolo, con un focus specifico sui personaggi, i temi, e l'interpretazione.