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Lavoro sviluppato attraverso unattivit sperimentale svolta su un motore Diesel 1.3 Multijet, presente al banco nei laboratori hangar della Scuola di Ingegneria e Architettura, sede di Forl. Lattivit stata incentrata sullo sviluppo di un sistema RCP (Rapid Control Prototyping) per il controllo del pattern di iniezione del motore, basato sullanalisi in tempo reale di un opportuno indice di rumore, calcolato in real time attraverso il processamento del segnale proveniente da un microfono da laboratorio affacciato al blocco motore.
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Luovo considerato lalimento pi completo dal punto di vista nutrizionale e allo stesso tempo altamente deperibile con perdita rapida delle caratteristiche qualitative. Esso infatti interagisce con latmosfera circostante determinando perdita di vapore dacqua e CO2 dal guscio. La diffusione di CO2 comincia immediatamente dopo la deposizione con un conseguente rapido aumento di pH, soprattutto nellalbume che determina maggiori rischi di contaminazione microbica. La regolamentazione dellUnione Europea non permette lutilizzo di interventi stabilizzanti tradizionali (lavaggio o conservazione refrigerata) sulle uova fresche con guscio e luso del confezionamento in atmosfera protettiva (MAP) potrebbe risultare una valida alternativa per il mantenimento delle caratteristiche qualitative delluovo durante la conservazione. Studi precedenti dimostrano come lutilizzo di MAP con elevati livelli di CO2 risulti benefico per mantenere delle caratteristiche complessive delluovo ma lutilizzo di materiali di imballaggio ad alta barriera, necessari per mantenere una certa concentrazione di CO2, pu provocare laumento dellumidit nello spazio di testa, con conseguenti problematiche legate allo sviluppo microbico sul guscio del prodotto possibilmente risolvibile con luso di imballaggi attivi dotati di assorbitori di umidit. Un alternativa, pu essere lutilizzo congiunto di trattamenti di decontaminazione e di confezionamento in MAP. Premesso questo, lobiettivo di questa ricerca stato quello di valutare leffetto congiunto del trattamento di decontaminazione con UV e di confezionamento in atmosfera modificata su alcune caratteristiche qualitative ed igienico sanitarie di uova fresche con guscio confezionate in MAP al 100% di CO2 e in aria durante 28 giorni di conservazione a 21C. Nella seconda fase della sperimentazione sono stati valutati gli effetti delle differenti modalit di imballaggio su alcune caratteristiche qualitative di pasta alluovo (tagliatelle). Sono stati realizzati campioni di pasta fresca (utilizzando le uova trattate) sui quali sono state valutate alcune caratteristiche qualitative prima e dopo cottura, confrontate con quelle di pasta ottenuta con uova non trattate.
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La necessit di indagine sul fronte dellinsufficienza cardiaca deriva dallelevato impatto sociale della patologia, non soltanto per leffetto invalidante sulla condizione del paziente che ne affetto, bens anche per la notevole incidenza sui servizi sanitari nazionali, per limportante valore di mortalit e morbilit che ne associato. Il numero di ospedalizzazioni per scompenso cardiaco consistente; ci rende ragione dellelevato assorbimento di risorse dovuto a questa patologia. Il razionale dellimpiego della Terapia di Resincronizzazione Cardiaca (CRT) consiste nella correzione della dissincronia cardiaca come causa di disfunzione meccanica atriale e ventricolare. Il metodo analitico sviluppato origina dalle indagini sugli spostamenti dellelettrocatetere posizionato in Seno Coronarico, sulla base del fatto che il sito di stimolazione risulta un fattore determinante per la buona risposta alla terapia. Dovendo studiare le posizioni nel tempo del catetere, si pensato di valutarne le variazioni nel periodo pre e post attivazione della CRT ricostruendone la traiettoria in 3D. Lo studio parametrico di questultima ha permesso di individuare un indice predittore della risposta alla CRT al follow-up a sei mesi. La prosecuzione della ricerca presentata ha lintento di migliorare gli algoritmi di elaborazione dei dati per rendere pi robuste le misure, sfruttando tecniche che possano aumentare riproducibilit, ripetibilit, e ininfluenza rispetto alla variabilit delle condizioni analitiche. Sviluppando nuovi modelli si eliminata l'interazione dell'operatore nelle fasi d'indagine, rendendo le analisi completamente automatiche. I metodi sono stati testati e applicati.
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La curva di durata di lungo periodo (POR) uno strumento grafico molto efficace che mette in evidenza la relazione fra intensit e frequenza delle portate osservate in un determinato intervallo temporale. Essa ricavata dall'idrogramma dei deflussi, ma presenta il problema della perdita di informazioni relative alla variabilit annuale e stagionali delle portate. Per tal motivo si reso necessario l'utilizzo di due nuove interpretazioni delle curve di durate: le curve di durata annuali (alle quali pu essere associato il concetto di percentile e quindi di probabilit di superamento di un particolare valore di portata) e le curve a base stagionale. La costruzione di tali curve, come nel caso delle POR complessive, ostacolata dall'insufficienza di dati di portata, per cui sono utilizzate, a tale scopo, procedure di stima basate sulla regionalizzazione dei deflussi. Tra di esse stato analizzata la tecnica geostatistica del Top-kriging applicata all'indice TND che sintetizza l'intera curva (Pugliese et al., 2014) nella ricostruzione, in cross-validazione, delle curve di durata annuali e stagionali di 182 bacini della regione sud-orientale degli Stati Uniti.
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Gli occhi dei Cetacei mostrano delle caratteristiche morfofunzionali necessarie per la vita in ambiente acquatico. Sebbene le caratteristiche strutturali dellocchio dei Cetacei siano state in passato oggetto di studio, i dati relativi alle caratteristiche istologiche e morfometriche della tonaca fibrosa appaiono, allo stato attuale, poco numerosi e non chiaramente noti in tutti i Delfinifi. Per questo motivo stato condotto il presente studio che, mediante luso della microscopia ottica e di opportuni software di analisi immagine, ha studiato le caratteristiche strutturali e morfometriche della cornea e della sclerotica nel Tursiope (Tursiops truncatus) e nella Stenella striata (Stenella coeruleoalba). La presente ricerca stata condotta su due Delfinidi, il Tursiope (Tursiops truncatus) (2 soggetti) e la Stenella striata (Stenella coeruleoalba) (1 soggetto). La cornea di Tursiope e Stenella striata mostra la struttura base presente negli altri Mammiferi; essa infatti, dall'esterno verso l'interno, appare costituita dai seguenti cinque strati: epitelio corneale, membrana basale, sostanza propria, membrana di Descemet ed endotelio. Nonostante le caratteristiche istologiche osservabili nei singoli strati non si differenzino da quelle presenti nei Mammiferi terrestri, esistono notevoli differenze per quanto riguarda lo spessore. La cornea di Tursiope e di Stenella striata, come accade per altri Cetacei, mostra uno spessore decisamente maggiore rispetto a quella presente dei Mammiferi terrestri. Come in questi ultimi, lo strato che contribuisce maggiormente a fornire spessore alla cornea rappresentato dalla sostanza propria. Lo spessore della cornea del Tursiope e della Stenella striata, come osservato in generale nei Cetacei, maggiore alla periferia rispetto al centro. Tale dato simile a quanto osservato nel Cavallo, ma si differenzia completamente dalla situazione osservabile in altri Mammiferi terrestri, dove lo spessore della cornea maggiore al centro (Bovino, Maiale e Cane) o si presenta uniforme per tutta la sua estensione (Gatto, Pecora e Coniglio). Nel Tursiope e nella Stenella striata la parte periferica della cornea, essendo pi ispessita di quella centrale, mostra un indice di rifrazione maggiore. Questa caratteristica, unita al fatto che la faccia posteriore pi curva di quella anteriore, rende la cornea una lente divergente in grado di compensare il potere rifrattivo del cristallino. In questo modo locchio diventa emmetrope in ambiente subacqueo. Nel Tursiope e nella Stenella striata, come del resto in molti Cetacei, la sclerotica particolarmente ispessita. Lo spessore della sclerotica particolarmente evidente nella sua parte posteriore. Tale adattamento svolge probabilmente il ruolo di proteggere locchio dalle variazioni di pressione legate all'immersione, tenuto conto anche dell'assenza di una vera e propria orbita di natura ossea.
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La tesi riguarda l'analisi della vulnerabilit sismica degli aggregati edilizi del centro storico di Pergola, condotta in termini di valutazione analitica e speditiva. Il metodo di analisi si basa sulla proposta di A.Giuffr per la definizione dei possibili meccanismi di danno associati all'azione sismica. Oltre alla definizione degli indici globali di vulnerabilit sismica si propongono metodi per tenere conto, nel metodo, del contributo dell'indice di qualit muraria, al fine di poter confrontare realt geo-materiali anche molto differenti.
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La mia tesi si compone di tre capitoli e analizza il concetto giapponese di MA da diverse prospettive. Nel primo capitolo, Il concetto giapponese di MA: un vuoto a rendere, viene introdotta la tematica. Si procede dunque alla spiegazione della presenza di caratteri cinesi nella lingua giapponese e delle ragioni del dibattito nato tra gli studiosi in merito alla sua origine. Segue una panoramica sullapplicazione del MA ai vari ambiti della vita (architettura, cerimonia del the, arti visive, teatro, sport/arti marziali, dimensione quotidiana). Nel secondo capitolo Speech is silver, silence is golden il silenzio viene analizzato da un punto di vista culturale. A questo proposito viene presentato lo studio dellantropologa Takie Sugiyama Lebra che ha individuato il silenzio come sintomo di onest, espressione dellapplicazione della discrezione sociale, indice del grado di intimit tra le persone ed infine come forma di sfida e ribellione. Nel terzo ed ultimo capitolo, Il silenzio una cosa che suona per chi ascolta avidamente, il silenzio viene invece analizzato da un punto di vista linguistico. Sulla base degli studi condotti da Yamada, Shigimetsu e Hosoda, la pausa viene dunque individuata come strumento per prendere la parola, feedback, modalit per cambiare eventualmente argomento ed infine come escamotage per evitare di dire di no.
Analisi petrografica delle ultramafiti del Passo Val Clapa (Austroalpino superiore, Alta Val di Non)
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Questo elaborato ha come obiettivo l'analisi petrografica di rocce ultramafiche facenti parte del basamento metamorfico cristallino affiorante in Alta Val di Non (Provincia autonoma di Trento). Tali rocce appartengono all'Unit di Ultimo (Falda del Tonale, Austroalpino superiore), caratterizzata da corpi ultramafici che affiorano al contatto tra i sottostanti paragneiss a granato e cianite e le soprastanti migmatiti. Il metamorfismo e l'anatessi registrati dalle rocce dell'Unit di Ultimo hanno et Ercinica (Carbonifero Sup.). Lo studio si concentrato su un corpo ultramafico situato in Alta Val di Bresimo, in localit Passo Val Clapa, costituito da una lente di harzburgite a granato attraversato da livelli di olivin-websterite a granato e anfibolo. L'harzburgite costituita al 65% da olivina, al 20% da serpentino (cresciuto a spese dell'olivina) e al 15% da ortopirosseno; sono presenti spinelli e clinopirosseni accessori. Nel campione analizzato, il granato sostituito da aggregati policristallini costituiti da kelifite e da anfibolo secondario. La websterite costituita al 40% da pirosseni (orto e clinopirosseni in uguale quantit), al 25% da anfibolo primario, al 25% da granato, al 5% da olivina e al 5% da minerali opachi. Sono presenti strutture coronitiche attorno ai granati (costituite da kelifite e anfibolo); si nota clorite cresciuta a spese di anfibolo e pirosseni e hyddingsite cresciuta a spese dell'olivina. L'olivin-websterite mostra gli stessi minerali indice riscontrati nell'harzburgite ospitante, segno che entrambi i corpi hanno seguito la medesima evoluzione P-T. In una prima fase la pirossenite si trovava, come la peridotite, in facies a spinello: ci confermato dalla presenza di spinelli relitti al nucleo dei granati. Questi ultimi si sono formati a spese dello spinello durante l'aumento di P, una volta superata la soglia di transizione tra le due facies. Le corone kelifitiche, presenti sia nella harzburgite che nella olivin-websterite, rappresentano un'evidenza di metamorfismo retrogrado.
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Per il presente lavoro, sono state seguite due perforazioni a carotaggio continuo, eseguite ai piedi di un versante potenzialmente instabile attraversato dalla linea ferroviaria Bologna-Pistoia. In primo luogo stata interpretata la stratigrafia del sito in esame su base della descrizione delle carote di sondaggio, e successivamente sono stati caratterizzati dal punto di vista geologico-tecnico alcuni campioni di terreno prelevati a diverse profondit. Sono state definite le caratteristiche granulometriche e i limiti di plasticit dei campioni, ed stata condotta una prova di taglio anulare su uno di essi. Si posta l'attenzione, in modo particolare, sull'interpretazione dei parametri di resistenza residua ottenuti in relazione alle propriet indice del terreno.
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Lobbiettivo principale della mia tesi stato di valutare le potenzialit applicative di un ceppo di Lactobacillus salivarius, un ceppo di Lactobacillus crispatus ed un ceppo di Lactococcus lactis nisina produttore per la produzione di squacquerone. I ceppi erano stati selezionati sulla base di propriet tecnologiche e antibatteriche. I ceppi oggetto di studio sono stati addizionati come colture aggiuntive, assieme alle colture starter normalmente utilizzate nel processo produttivo di formaggio squacquerone. I formaggi ottenuti sono stati caratterizzati e confrontati con il prodotto tradizionale per le loro caratteristiche microbiologiche, chimico-fisiche, in termini di vitalit delle colture microbiche impiegate e carico di microrganismi degradativi durante la conservazione refrigerata, per le loro caratteristiche reologiche, per il profilo in molecole volatili e per le caratteristiche sensoriali. Tutti i ceppi utilizzati hanno dimostrato una elevata capacit di sopravvivenza alle condizioni di maturazione/conservazione tipiche per questa tipologia di prodotto. Il ceppo di Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis hanno determinato un significativo incremento, rispetto al controllo, di molecole volatili quali chetoni e acidi grassi a corta catena che sono precursori di numerosissime molecole di aroma. Ulteriormente, i ceppi Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis hanno determinato una precoce diminuzione della durezza e della consistenza del prodotto (dopo 6 giorni), ed un incremento dopo 11 giorni di adesivit e viscosit rispetto ai campioni di controllo e a quelli ottenuti con Lactobacillus crispatus indice di una pi precoce proteolisi. I dati dellanalisi sensoriale indicano che i formaggi ottenuti con i ceppi Lactobacillus salivarius e Lactococcus lactis erano nettamente preferiti dai consumatori dopo 4, 6, e 8 giorni di conservazione. Concludendo, i risultati ottenuti dimostrano come laddizione delle colture aggiuntive selezionate pu rappresentare una strategia vincente per incrementare la shelf-life di formaggi freschi.
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Siracusa, importante citt della Sicilia sud orientale, si affaccia sul Mar Ionio ed situata in una zona altamente esposta al pericolo di tsunami, di tipo locale e non: fra i numerosi eventi che hanno colpito questarea si ricordano i maremoti dell11 gennaio 1693 e del 28 dicembre 1908. Lobiettivo di questa Tesi studiare la vulnerabilit sociale, esposizione e rischio legati a uneventuale inondazione di Siracusa dovuta a tsunami. Il presente lavoro strutturato come segue. Innanzitutto, si fornisce una descrizione della regione interessata illustrandone gli aspetti geografici e geologici e tracciando una breve sintesi della sequenza degli tsunami che lhanno colpita. Successivamente si prende in esame la vulnerabilit, in particolare la vulnerabilit sociale, facendo un breve excursus dei concetti e delle metodologie di analisi. Nella Tesi lo studio della vulnerabilit sociale sar diviso in tre fasi che si differenziano sia per lapproccio utilizzato che per le dimensioni dellarea in esame. Nella prima fase viene studiata tutta la costa orientale della Sicilia con lobiettivo di calcolare la vulnerabilit sociale su base comunale. Per ogni comune della costa verr calcolato un indice di vulnerabilit noto nella letteratura specialistica come SoVI (Social Vulnerability Index). Nella seconda fase ci si concentra sul comune di Siracusa e si stima il numero di persone potenzialmente colpite da tsunami sulla base di dati statistici disponibili a livello municipale. La terza fase consiste in unanalisi ancora pi dettagliata che studia puntualmente le strutture che si trovano nella zona inondata e quantifica il danno sia per le persone che per le costruzioni considerando per queste ultime anche il loro valore economico.
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Lobiettivo che questo elaborato di Tesi si pone quello di dimostrare lesistenza di una correlazione tra la produttivit agricola e le principali variabili climatiche rilevate per la Provincia di Ravenna. La prima parte del lavoro ha riguardato la raccolta dei dati da archivi digitali e cartacei inerenti landamento climatico dellultimo trentennio e la produzione agronomica di alcune colture selezionate. I dati meteo sono stati organizzati secondo variabili a livello annuale, stagionale e mensile; questi parametri climatici, assieme ai dati di produttivit, sono stati ordinati in un database che copre il periodo 1976 2014, dal quale si partito per procedere alla loro elaborazione statistica. Il lavoro stato organizzato in tre fasi: ricerca di quali variabili climatiche a scala locale hanno determinato maggiormente landamento della produzione agricola di specifiche colture; ricerca di una possibile relazione tra lindice climatico a scala continentale NAO (North Atlantic Oscillation) e le variabili climatiche locali; infine stato eseguito un tentativo per cercare di relazionare direttamente la produttivit agricola con landamento del NAO. La divisione dellanalisi dei dati in queste tre parti ha permesso uno studio pi dettagliato di quelle che potrebbero essere le relazioni fra gli elementi considerati, allo scopo di valutare una possibile relazione complessiva tra di essi. Tra i risultati ottenuti, le relazioni che hanno dimostrato maggiormente gli andamenti previsti si sono verificate nel caso della produzione dei cereali autunno vernini, sia rispetto alle variabili climatiche locali che rispetto allandamento del NAO. Inoltre, con la relazione tra NAO invernale e variabili climatiche locali, stata verificata leffettiva influenza di questo indice sui parametri climatici del territorio in oggetto.
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L'importanza dell'acciuga europea (Engraulis encrasicolus) come risorsa ittica, sia a livello economico che ecologico, nel Mar Mediterraneo, ha portato alla necessit di monitorare la biomassa deponente di questa specie per cercare di dare un limite al suo sovrasfruttamento (rappresentando il 22% delle catture nazionali). Lo studio effettuato riguarda le stime di fecondit dell'acciuga europea tramite l'applicazione di un metodo di analisi d'immagine, Whole Mount, su campioni di gonadi di adulti maturi e pronti alla deposizione. Il campionamento degli esemplari avvenuto durante due campagne oceanografiche, organizzate dall'U.O.S di Capo Granitola dell'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del CNR, che hanno coperto l'area dello Stretto di Sicilia e del Mar Tirreno, durante i mesi estivi che rappresentano il picco di deposizione della specie. Nel presente lavoro sono stati analizzati in totale 76 ovari di acciuga, provenienti da entrambe le aree di campionamento e che presentassero ovociti maturi e risultassero, quindi, in una fase di deposizione nota come "deposizione imminente". Per entrambe le aree di studio stata stimata una relazione lunghezza-peso con andamento esponenziale. I test statistici non parametrici di Kolmogorov-Smirnov e di Mann-Whitney hanno permesso di stimare se vi fossero differenze tra la fecondit, l'indice gonadosomatico (IGS) e il fattore di condizione (CF) nelle due aree, Stretto di Sicilia e piattaforma settentrionale siciliana. I valori di CF sono risultati significativamente differenti tra le due aree se valutati con il test di Kolmogorov-Smirnov, tuttavia tale differenza non stata confermata dal test di Mann-Whitney. L'IGS e la fecondit, invece, sono risultati significativamente diversi nelle due aree per entrambi i test. Si pu ipotizzare che valori di fecondit differenti nelle due aree, nonostante in entrambi i casi il campionamento sia avvenuto durante il picco di riproduzione della specie, possono essere dovuti alla variabilit dei fattori abiotici, quali temperature e nutrienti, differenti nello Stretto di Sicilia e nell'area lungo le coste settentrionali siciliane. Temperatura e nutrienti possono essere differenti, poich vi un diverso movimento delle masse d'acqua causato da correnti distinte nelle due aree. Conoscere la variabilit dei parametri riproduttivi di una specie di rilevanza commerciale cos alta, come l'acciuga, rappresenta uno strumento fondamentale per scegliere le misure di gestione sostenibile degli stock pi appropriate per aree differenti.
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La geometria frattale descrive la complessit strutturale di oggetti che presentano, entro certi limiti, invarianza a fattori di scala. Obiettivo di questa tesi lanalisi di indici frattali della morfologia cerebrale e cerebellare da immagini di risonanza magnetica (MRI) pesate T1 e della loro correlazione con let. A tale scopo sono state analizzate la dimensione frattale (D0) e la lacunarit (s), indice di eterogeneit strutturale, della sostanza grigia (GM) e bianca (WM), calcolate mediante algoritmi di box counting e di differential gliding box, implementati in linguaggio C++, e regressione lineare con scelta automatica delle scale spaziali. Gli algoritmi sono stati validati su fantocci 3D ed stato proposto un metodo per compensare la dipendenza di s dalle dimensioni dellimmagine e dalla frazione di immagine occupata. Lanalisi frattale stata applicata ad immagini T1 a 3T del dataset ICBM (International Consortium for Brain Mapping) composto da 86 soggetti (et 19-85 anni). D0 e s sono state rispettivamente 2.350.02 (mediadeviazione standard) e 0.410.05 per la GM corticale, 2.340.03 e 0.350.05 per la WM cerebrale, 2.190.05 e 0.170.02 per la GM cerebellare, 1.950.06 e 0.300.04 per la WM cerebellare. Il coefficiente di correlazione lineare tra et e D0 della GM corticale r=0.38 (p=0.003); tra et e s, r=0.72 (p<0.001) (mostrando che leterogeneit strutturale aumenta con linvecchiamento) e tra et e s compensata rispetto al volume della GM cerebrale (GMV), r=0.51 (p<0.001), superiore in valore assoluto a quello tra et e GMV (r=0.45, p<0.001). In un modello di regressione lineare multipla, dove let stata modellata da D0, e GMV della GM corticale, s risultato lunico predittore significativo (r parziale=0.62, p<0.001). La lacunarit s un indice sensibile alle variazioni strutturali dovute allinvecchiamento cerebrale e si candida come biomarcatore nella valutazione della complessit cerebrale nelle malattie neurodegenerative.
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L'espressione del gene MYCN un importante indicatore della severit del NBL. Poich il numero di copie di MYCN un indice grezzo della sua espressione quantificarle utilizzando tecniche come la fluorescent in situ hybridization (FISH) pu servire a formulare una stima del livello di espressione MYCN [Shapiro 1993]. Tuttavia, l'espressione aberrante di MYCN nel NBL non sempre associata all'amplificazione genica; pertanto la valutazione diretta del livello di espressione di questo gene sarebbe un miglior indicatore prognostico. Questa tesi stata sviluppata nell'ambito di un progetto che si propone di realizzare un sensore biomolecolare sintetico per l'identificazione del livello di espressione di MYCN. Di seguito saranno presentati i dettagli relativi alla progettazione della topologia circuitale e allanalisi in silico che sono state condotte per caratterizzare il comportamento dinamico del sistema. Questo lavoro stato svolto nel laboratorio di Ingegneria Cellulare e Molecolare "S. Cavalcanti", presso la Sede di Cesena del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia elettrica e dell'Informazione "Guglielmo Marconi" (DEI) dellAteneo di Bologna.