485 resultados para ingressione marina scenari di inondazione erosione costiera modellazione matematica


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"I computer del nuovo millennio saranno sempre pi invisibili, o meglio embedded, incorporati agli oggetti, ai mobili, anche al nostro corpo. L'intelligenza elettronica sviluppata su silicio diventer sempre pi diffusa e ubiqua. Sar come un'orchestra di oggetti interattivi, non invasivi e dalla presenza discreta, ovunque". [Mark Weiser, 1991] La visione dell'ubiquitous computing, prevista da Weiser, ormai molto vicina alla realt e anticipa una rivoluzione tecnologica nella quale l'elaborazione di dati ha assunto un ruolo sempre pi dominante nella nostra vita quotidiana. La rivoluzione porta non solo a vedere l'elaborazione di dati come un'operazione che si pu compiere attraverso un computer desktop, legato quindi ad una postazione fissa, ma soprattutto a considerare l'uso della tecnologia come qualcosa di necessario in ogni occasione, in ogni luogo e la diffusione della miniaturizzazione dei dispositivi elettronici e delle tecnologie di comunicazione wireless ha contribuito notevolmente alla realizzazione di questo scenario. La possibilit di avere a disposizione nei luoghi pi impensabili sistemi elettronici di piccole dimensioni e autoalimentati ha contribuito allo sviluppo di nuove applicazioni, tra le quali troviamo le WSN (Wireless Sensor Network), ovvero reti formate da dispositivi in grado di monitorare qualsiasi grandezza naturale misurabile e inviare i dati verso sistemi in grado di elaborare e immagazzinare le informazioni raccolte. La novit introdotta dalle reti WSN rappresentata dalla possibilit di effettuare monitoraggi con continuit delle pi diverse grandezze fisiche, il che ha consentito a questa nuova tecnologia l'accesso ad un mercato che prevede una vastit di scenari indefinita. Osservazioni estese sia nello spazio che nel tempo possono essere inoltre utili per poter ricavare informazioni sull'andamento di fenomeni naturali che, se monitorati saltuariamente, non fornirebbero alcuna informazione interessante. Tra i casi d'interesse pi rilevanti si possono evidenziare: - segnalazione di emergenze (terremoti, inondazioni) - monitoraggio di parametri difficilmente accessibili all'uomo (frane, ghiacciai) - smart cities (analisi e controllo di illuminazione pubblica, traffico, inquinamento, contatori gas e luce) - monitoraggio di parametri utili al miglioramento di attivit produttive (agricoltura intelligente, monitoraggio consumi) - sorveglianza (controllo accessi ad aree riservate, rilevamento della presenza dell'uomo) Il vantaggio rappresentato da un basso consumo energetico, e di conseguenza un tempo di vita della rete elevato, ha come controparte il non elevato range di copertura wireless, valutato nell'ordine delle decine di metri secondo lo standard IEEE 802.15.4. Il monitoraggio di un'area di grandi dimensioni richiede quindi la disposizione di nodi intermedi aventi le funzioni di un router, il cui compito sar quello di inoltrare i dati ricevuti verso il coordinatore della rete. Il tempo di vita dei nodi intermedi di notevole importanza perch, in caso di spegnimento, parte delle informazioni raccolte non raggiungerebbero il coordinatore e quindi non verrebbero immagazzinate e analizzate dall'uomo o dai sistemi di controllo. Lo scopo di questa trattazione la creazione di un protocollo di comunicazione che preveda meccanismi di routing orientati alla ricerca del massimo tempo di vita della rete. Nel capitolo 1 vengono introdotte le WSN descrivendo caratteristiche generali, applicazioni, struttura della rete e architettura hardware richiesta. Nel capitolo 2 viene illustrato l'ambiente di sviluppo del progetto, analizzando le piattaforme hardware, firmware e software sulle quali ci appoggeremo per realizzare il progetto. Verranno descritti anche alcuni strumenti utili per effettuare la programmazione e il debug della rete. Nel capitolo 3 si descrivono i requisiti di progetto e si realizza una mappatura dell'architettura finale. Nel capitolo 4 si sviluppa il protocollo di routing, analizzando i consumi e motivando le scelte progettuali. Nel capitolo 5 vengono presentate le interfacce grafiche utilizzate utili per l'analisi dei dati. Nel capitolo 6 vengono esposti i risultati sperimentali dell'implementazione fissando come obiettivo il massimo lifetime della rete.

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Studio di una lamella di acciaio di dimensioni relativamente ridotte, a cui incollato un attuatore piezoelettrico che ne causa la vibrazione, sfruttando il fenomeno della risonanza. Tale struttura possiede numerose peculiarit geometriche e di funzionamento che ne determinano il comportamento dinamico. Ci si prefigge lobiettivo di studiare, con lausilio di prove sperimentali, il comportamento vibratorio del sistema, al fine di realizzare un modello agli elementi finiti che ne simuli il funzionamento e che sia impiegabile nella previsione degli effetti di modifiche strutturali e dinamiche.

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La green chemistry pu essere definita come lutilizzo di una serie di principi che riducono o eliminano luso o la formazione di sostanze pericolose nella progettazione, produzione e applicazione di prodotti chimici. . in questo contesto che si inserisce la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), come strumento di analisi e di valutazione. Lo scopo del presente lavoro di tesi lanalisi degli impatti ambientali associati a processi chimici, ambito ancora poco sviluppato nella letteratura degli studi di LCA. Viene studiato e modellato il ciclo di vita (dallottenimento delle materie prime fino alla produzione del prodotto) della reazione di ammonossidazione per la produzione di acrilonitrile, valutando e comparando due alternative di processo: quella tradizionale, che utilizza propilene ( processo SOHIO), e le vie sintetiche che utilizzano propano, ad oggi poco sviluppate industrialmente. Sono stati pertanto creati sei scenari: due da propene (SOHIO FCC, con propene prodotto mediante Fluid Catalytic Cracking, e SOHIO Steam), e quattro da propano (ASAHI, MITSUBISHI, BP povero e ricco in propano). Nonostante la produzione dellalcano abbia un impatto inferiore rispetto allolefina, dovuto ai minori stadi di processo, dai risultati emerge che lammonossidazione di propano ha un impatto maggiore rispetto a quella del propene. Ci dovuto ai processi catalitici che utilizzano propano, che differiscono per composizione e prestazioni, rispetto a quelli da propene: essi risultano meno efficienti rispetto ai tradizionali, comportando maggiori consumi di reattivi in input . Dai risultati emerge che gli scenari da propano presentano maggiori impatti globali di quelli da propene per le categorie Cambiamento climatico, Formazione di materiale e Consumo di combustibili fossili. Invece per la categoria Consumo di metalli un impatto maggiore viene attribuito ai processi che utilizzano propene, per la maggior percentuale di metalli impiegata nel sistema catalitico, rispetto al supporto. Lanalisi di contributo, eseguita per valutare quali sono le fasi pi impattanti, conferma i risultati. Il maggior contributo per la categoria Consumo di combustibili fossili ascrivibile ai processi di produzione del propano, dellammoniaca e del solfato di ammonio ( legato allammoniaca non reagita ). Stessi risultati si hanno per la categoria Cambiamento climatico, mentre per la categoria Formazione di materiale particolato, gli impatti maggiori sono dati dai processi di produzione del solfato di ammonio, del propano e dellacido solforico (necessario per neutralizzare lammoniaca non reagita). Per la categoria Consumo di metalli, il contributo maggiore dato dalla presenza del catalizzatore. stata infine eseguita unanalisi di incertezza tramite il metodo Monte Carlo, verificando la riproducibilit dei risultati.

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Il bacino ligure, pur facendo parte della pi grande area marina protetta del Mar Mediterraneo, il Santuario Pelagos, risulta essere una regione in cui le attivit umane stanno condizionando la presenza di numerose specie di Cetacei. Fra tutte Tursiops truncatus, in virt della sua distribuzione limitata per lo pi alle acque basse (<200 metri) la specie maggiormente soggetta alle conseguenze dirette e indirette dellimpatto antropico. Questo elaborato stato condotto allinterno del pi ampio progetto Delfini Metropolitani coordinato dallAcquario di Genova. Larea di studio presa in esame lintero levante ligure con tre stazioni di ormeggio: Genova, Rapallo e Lerici. Tramite la tecnica della cattura-ricattura fotografica stato possibile analizzare la distribuzione ed effettuare delle stime di abbondanza per il periodo di studio 2005 2012. Dai risultati e dal confronto con altri studi emerso che il tursiope vive entro la piattaforma continentale e sembrerebbe che allaumentare di questultima aumenti la dimensione della popolazione. Per il periodo di studio considerato la popolazione non fa registrare trend demografici significativi, rimanendo costante fra 150 - 250 individui. In questo elaborato si sono anche studiate le differenze fra maschi e femmine nellevoluzione dei marcaggi naturali. I risultati preliminari hanno mostrato una differenza significativa fra i due sessi. Il maschio ha un valore maggiore come cambiamento rispetto alle femmine, questo dovuto al fatto che gli individui maschi hanno interazioni spesso aggressive per poter accedere alle femmine. Infine grazie allanalisi dellevoluzione dei marcaggi naturali e delle differenze trovate, si proposto un nuovo metodo per poter sessare gli animali. Questo qui proposto, comunque, un metodo derivante da uno studio preliminare e si ha bisogno di successivi studi per testarne lefficienza e laffidabilit.

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Il progetto QRPlaces - Semantic Events, oggetto di questo lavoro, focalizza lattenzione sullanalisi, la progettazione e limplementazione di un sistema che sia in grado di modellare i dati, relativi a diversi eventi facenti parte del patrimonio turistico - culturale della Regione Emilia Romagna 1, rendendo evidenti i vantaggi associati ad una rappresentazione formale incentrata sulla Semantica. I dati turistico - culturali sono intesi in questo ambito sia come una rappresentazione di qualcosa che accade in un certo punto ad un certo momento (come ad esempio un concerto, una sagra, una raccolta fondi, una rappresentazione teatrale e quantaltro) sia come tradizioni e costumi che costituiscono il patrimonio turistico-culturale e a cui si fa spesso riferimento con il nome di Cultural Heritage. Essi hanno la caratteristica intrinseca di richiedere una conoscenza completa di diverse informa- zioni correlata, come informazioni di geo localizzazione relative al luogo fisico che ospita levento, dati biografici riferiti allautore o al soggetto che presente nellevento piuttosto che riferirsi ad informazioni che descrivono nel dettaglio tutti gli oggetti, come teatri, cinema, compagnie teatrali che caratterizzano levento stesso. Una corretta rappresentazione della conoscenza ad essi legata richiede, pertanto, una modellazione in cui i dati possano essere interconnessi, rivelando un valore informativo che altrimenti resterebbe nascosto. Il lavoro svolto ha avuto lo scopo di realizzare un dataset rispondente alle caratteristiche tipiche del Semantic Web grazie al quale stato possibile potenziare il circuito di comunicazione e informazione turistica QRPlaces 2. Nello specifico, attraverso la conversione ontologica di dati di vario genere relativi ad eventi dislocati nel territorio, e sfruttando i principi e le tecnologie del Linked Data, si cercato di ottenere un modello informativo quanto pi possibile correlato e arricchito da dati esterni. Lobiettivo finale stato quello di ottenere una sorgente informativa di dati interconnessi non solo tra loro ma anche con quelli presenti in sorgenti esterne, dando vita ad un percorso di collegamenti in grado di evidenziare una ricchezza informativa utilizzabile per la creazione di valore aggiunto che altrimenti non sarebbe possibile ottenere. Questo aspetto stato realizzato attraverso unin- terfaccia di MashUp che utilizza come sorgente il dataset creato e tutti i collegamenti con la rete del Linked Data, in grado di reperire informazioni aggiuntive multi dominio.

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Negli ultimi decenni le nuove scoperte mediche e il miglioramento dello stile di vita nei paesi occidentali hanno determinato un aumento del consumo di sostanze terapeutiche, nonch della gamma di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici comunemente utilizzati. Gli studi di cinetica dei farmaci dimostrano con certezza che essi, seppur metabolizzati, mantengono inalterato il loro potere dazione, rimanendo biodisponibili anche una volta escreti dallorganismo. A causa della loro eccessiva polarit tali molecole sono inoltre difficilmente trattenute dai convenzionali impianti di depurazione dei reflui urbani, dai quali confluiscono inevitabilmente verso le acque fluviali e/o costiere le quali risultano. In ragione di ci, la valutazione degli effetti che la loro presenza pu provocare sulla qualit dei sistemi di approvigionamento idrico e sulla biologia delle specie tipiche degli ecosistemi acquatici, ha classificato tali composti come una nuova classe di inquinanti emergenti, il cui impatto ambientale non risulta ancora del tutto arginato attraverso adeguate contromisure legislative. I farmaci sono sostanze bioattive progettate per avere effetti specifici a bassissime concentrazioni negli organismi target attraverso specifici meccanismi dazione. Nel caso in cui i bersagli cellulari su cui agiscono siano evolutivamente conservati negli organismi non target, essi possono esercitare le proprie funzioni attraverso i medesimi meccanismi di regolazione fisiologica attivati nelle specie target, dando origine a effetti specifici, o anche aspecifici, nel caso in cui tali bersagli siano deputati alla regolazioni di funzioni differenti. Pertanto lo scopo del presente lavoro di tesi stato quello di analizzare le possibili alterazioni di carattere fisiologico in individui di mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis) esposti a concentrazioni ambientali di fluoxetina, farmaco antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori selettivi del riassorbimento presinaptico della serotonina (SSRI). Pi nel dettaglio, a seguito di unesposizione per 7 giorni a dosaggi compresi tra 0.03 e 300 ng/L di FX, sono stati analizzati i livelli intracellulari di AMPc e lattivit dellenzima PKA nei diversi trattamenti sperimentali effettuati. Inoltre sono stati valutati i livelli di espressione genica del recettore serotoninergico 5HTmyt1 e della la P-glicoproteina (Pgp, gene ABCB1), trasportatore di membrana responsabile del sistema di detossificazione noto come Multi-xenobiotic resistance (MXR). Nella ghiandola digestiva, la FX causa una diminuzione statisticamente significativa dei livelli di AMPc, dellattivit della PKA e dellespressione del gene ABCB1 rispetto al controllo. Al contrario nel mantello il farmaco non produce alterazioni dei livelli intracellulari di AMPc e dellattivit della PKA mentre si apprezza una sottoespressione del gene ABCB1 nei trattamenti a dosaggi intermedi. In entrambi i tessuti si nota un aumento dellespressione genica di 5HTmyt1 alle minori concentrazioni di FX, mentre ai dosaggi pi alti non si registrano alterazioni significative rispetto al controllo. Nel loro insieme i risultati indicano che nei mitili, concentrazioni ambientali di FX producono significative alterazioni di diversi parametri fisiologici attraverso una modulazione specifica dei medesimi bersagli molecolari coinvolti nella terapia umana. La riduzione dei livelli di AMPc/PKA apprezzata nella ghiandola digestiva risulta in linea con la funzione inibitoria svolta dal recettore 5HTmyt1 su tale via di trasduzione, mentre lassenza di variazioni significative registrata nel mantello supporta lipotesi di uninterazione tra il sistema serotoninergico e catecolaminergico nella regolazione dei processi legati al ciclo riproduttivo che si verificano in tale tessuto. In conclusione, i dati dimostrano che lespressione del gene codificante la proteina Pgp regolata dalla FX attraverso uno specifico meccanismo d'azione AMPc-dipendente modulato dalla serotonina; tuttavia, ipotizzabile anche un effetto non specifico indotto dalla FX stessa, per esempio attraverso linduzione di stress ossidativo. Inoltre essi evidenziano la presenza di un meccanismo di regolazione retroattivo sulla espressione dei recettori 5HTmyt1 in funzione delle concentrazioni extracellulari di serotonina modulate dallazione della FX.

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Ho progettato un sistema semi automatico per il disimballo di bobine di film plastico formato da una rulliera motorizzata, una catenaria a denti di cane, un dispenser di euro pallet e una pinza end-effector. Inoltre mi sono concentrato sullo studio della logistica dei carrelli elevatori dell'azienda, producendo una mappatura dettagliata per individuare percorsi anomali o inefficienze. Prima di dedicarmi a modellazione 3D e calcoli, ho cercato di reperire pi informazioni possibili che mi potessero aiutare ad ottenere un prodotto che rispondesse a tutte le specifiche richieste. Per individuare le caratteristiche progettuali su cui concentrarmi ho elaborato delle tabelle QFD, compilate assieme agli operatori addetti al disimballo, ottenendo cos unoggettiva priorit sulle funzioni necessarie. La progettazione ha portato ad un macchinario sicuramente competitivo che risponde a pieno alle funzioni richieste, nei tempi e nei modi dettati dallazienda.

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The present work is part of the European project THESEUS (Innovative technologies for safer Europeans coasts in a changing climate). The main goals are to provide adequate integrated methodologies for strategic planning of sustainable coastal defence. The present study investigates the structure and composition of meiobenthonic populations of the intertidal zone in four beaches along the Northern Adriatic coast of Emilia Romagna: Lido di Spina, Bellocchio, Lido di Dante e Cervia. The four sites are different for the level of human impacts and for the different management interventions against coastal erosion. The analysis of biotic and abiotic variables revealed different responses due mainly to site-specific characteristics of the investigated sites, in particular as regards the site of Bellocchio. The growing interest in ecosystems of sandy beaches has recently highlighted the importance of the ecological role of meiofauna, emphasizing the need to develop studies aimed to conservation as well as to the use of these organisms as descriptors of the environmental status. The present study showed that the response of the organisms of meiofauna was highly sensitive to the specific environmental conditions of the four sites considered. Therefore it appears to be possible to consider the response of meiofauna to environmental and anthropogenic stressors as supplementary information to the responses of macrobenthic communities, which have been, until now, widely recognized and used as syncretic indicators of the ecosystem status.

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Languilla europea (Anguilla anguilla) una specie eurialina catadroma, la cui area di riproduzione si trova a grande distanza dallareale di distribuzione. Presenta un ciclo biologico piuttosto complesso caratterizzato da due metamorfosi: la prima, tipicamente larvale permette al leptocefalo, forma larvale marina tipica degli anguilliformi, di trasformarsi in anguilla ceca; la seconda, invece, trasforma languilla gialla in argentina attraverso un processo definito di argentinizzazione nel quale si delineano preadattamenti alla maturazione sessuale che sar completa durante la migrazione riproduttiva verso il Mar dei Sargassi. Largentinizzazione innesca modificazioni fisiologiche (regressione del tratto digestivo), e morfologiche (aumento della massa corporea, ispessimento della pelle, modificazione dellocchio e nuova pigmentazione). Il colore bruno verdastro con ventre giallo prerogativa delle anguille in fase trofica, cio quelle gialle, sessualmente immature. Quelle argentine presentano, invece, una colorazione pi scura sul dorso e argenteo sul ventre. Inoltre le anguille argentine vanno incontro a cambiamenti ormonali per adattarsi allambiente marino, compiere la lunga migrazione e riprodursi. Per avere a disposizione risorse energetiche anche senza nutrirsi per molti mesi, devono accumulare grandi riserve di cui il 60% destinato per lo sviluppo delle gonadi. Tuttavia i processi metabolici che consentono alle anguille argentine di effettuare lunghe migrazioni mantenendo unalta efficienza del nuoto e nel contempo utilizzando limitate risorse, non sono sufficientemente conosciuti. Per fornire nuove informazioni, questo lavoro di tesi ha indagato se vi sia una modificazione del quadro proteico del siero delle anguille argentine rispetto alle gialle, e quali proteine eventualmente risultino sovra- o sotto- espresse in ciascuna delle due fasi del ciclo biologico. A tale fine si applicata una tecnica innovativa, quale lanalisi proteomica, che permette di identificare in modo sistematico le proteine allinterno di un substrato biologico come iin questo caso il siero. Le anguille gialle ed argentine prese in esame sono state prelevate nelle Valli di Comacchio (FE). La valutazione quantitativa delle proteine, separate tramite elettroforesi bidimensionale su gel di poliacrilamide, si fondata sullanalisi delle immagini attraverso specifici programmi (Proteomweaver). A tale proposito, si sono confrontati i gel di anguilla gialla ed argentina individuando gli spot corrispondenti alle proteine e quantificandoli. Gli spot differenzialmente espressi sono stati prelevati per essere poi identificati tramite spettrometria di massa (MS/MS), arrivando al riconoscimento di diverse proteine. Tra queste, sono state identificate due diverse isoforme di apolipoproteina, luna pi espressa nellanguilla gialla, laltra nellargentina; tali proteine svolgono un ruolo importante nella facilitazione del trasporto lipidico e nellassorbimento dei lipidi associato anche con la crescita degli ovociti. Il treno di spot relativo alla transferrina decisamente pi evidente nelle anguille argentine, il che potrebbe essere correlato al ruolo del ferro nellemoglobina, mirato ad un maggiore apporto di ossigeno ai tessuti durante la lunga migrazione riproduttiva di questi animali. Lo studio del tutto nuovo e al momento non sono disponibili sufficienti informazioni al contorno per trarre pi ampie conclusioni; tuttavia esso merita di essere proseguito per contribuire alla comprensione degli eventi di metamorfosi in questa specie dal ciclo vitale complesso e in gran parte sconosciuto.

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Lo scopo del progetto di calcolare, tramite un modello agli elementi finiti, lo stato di sollecitazione delle parti costituenti lala di un velivolo ultraleggero, e di visualizzare i risultati della soluzione del calcolo in maniera grafica. Laeromobile oggetto di studio lo Yuma 912 S commercializzato da Alisport, un velivolo di categoria ULM (UltraLeggero Motorizzato) con capacit STOL (Short TakeOff and Landing decollo ed atterraggio corti). Tutto il lavoro di progettazione, modellazione e calcolo stato eseguito con ununica tipologia di programma, CATIA V5, disponibile commercialmente, al fine di evitare conflitti tra diversi programmi CAD (per disegno assistito dal calcolatore) e CAE/FEA (per analisi ingegneristica del prodotto). Il lavoro si articolato nelle seguenti fasi: progettazione assistita dal calcolatore, sviluppo del modello, valutazione della soluzione. I carichi introdotti nellanalisi sono stati scelti considerando le caratteristiche del velivolo ed il proprio diagramma di manovra, quindi calcolati in maniera teorica e successivamente applicati al modello in esame. La soluzione stata poi visualizzata tramite simulazione della struttura deformata ed applicazione di una scala di colori sulle zone sottoposte ai diversi stati di sollecitazione.

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Le nuove teorie di rete come Software Defined Networking Network Function Virtualization, insieme alle teorie Cognitive/Autonomics consentono di abilitare scenari futuri disruptive di rete. Lo scopo di questa tesi quello di esplorare questi scenari futuri e di capire il ruolo della migrazione di funzioni di rete, sotto forma di Virtual Machine. Si vuole affrontare la migrazione di Virtual Machine dal punto di vista delle performance, ma anche come strumento di gestione delle risorse in uno scenario di rete d'accesso autonomica.

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Descrizione delle attivit preliminari di progettazione di una turbina eolica auto-montante. Scopo di questo studio di fattibilit ridurre la necessit di impiego di gru pesanti per il montaggio delle torri delle turbine eoliche. Nella tesi sono affrontati il progetto concettuale, un disegno di massima del sistema studiato per sollevare autonomamente la torre. Sono inoltre presenti alcune verifiche dei componenti pi critici per confermare l'attuabilit della soluzione.

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La ricerca iniziata allinterno del Laboratorio di Sintesi Finale, e che ha continuato ad approfondirsi parallelamente al progetto durante lo sviluppo della tesi, si basata sullo studio del tessuto urbano e sulla sperimentazione della sostituzione di porzioni dello stesso come strumento progettuale. Oggi, il patrimonio immobiliare italiano in gran parte caratterizzato da edifici costruiti nel periodo dellemergenza, degli anni Cinquanta e Sessanta; la maggior parte di esso costituito da edilizia che ora necessita di interventi di manutenzione e rinnovo (anche dai punti di vista energetico, impiantistico e sismico), perch nel periodo della loro realizzazione sono stati usati sistemi costruttivi sbrigativi e si cercato di ridurre i costi. Si tratta di un fenomeno diffuso che interessa anche la zona della costa dellEmilia-Romagna: oltre 130 km di riviera caratterizzati da diversi paesaggi che sono il risultato diretto del rapporto uomo-natura. La presenza e lazione delluomo ed stata dominante sul paesaggio costiero mediterraneo, a volte con grande sapienza, equilibrio e rispetto dei luoghi, altre volte con devastante consumo e depauperamento dellambiente e delle sue risorse. Rimini e le sue frazioni fanno parte di un paesaggio fortemente antropizzato, che mostra chiaramente i segni di quegli anni di costruzione privi di pianificazione che hanno favorito lo sviluppo di una serie di nuclei costieri contigui, addensati allinterno di una porzione di territorio delimitata da due linee: quella ferroviaria e quella di costa. Il caso di Viserba emblematico, perch oggi rappresenta il risultato di una edilizia che ha seguito unottica prevalentemente privatistica e speculativa. Il territorio, estremamente parcellizzato e denso, ha favorito la creazione di una sorta di confusione urbana tale da rendere difficilmente riconoscibili i caratteri originari del luogo. Il lungomare diventato il manifesto di questo intervento, tanto che se si rivolgono le spalle al mare per osservare il primo fronte, ci che si nota non sono di certo i villini storici, i quali passano inevitabilmente in secondo piano. Il nostro esercizio progettuale si concentrato proprio sulla fascia litoranea che oggi non dialoga pi con il mare, ponendoci come obiettivi, non solo lo sviluppo di una strategia di riqualificazione urbana, ma anche la ricerca di un modo per ristabilire attraverso un nuovo segno urbano, il legame perso tra acqua e terra. Fondamentali per il recupero del rapporto della citt con il mare sono stati linserimento di spazi destinati alla collettivit, percorsi, accessi al mare in grado di ricostituire la facciata marittima e di fungere da legante di un sistema unico che comprende sia la struttura urbana sia la fascia costiera, estendendoci fino alle barriere frangiflutti, che oggi costituiscono solo un limite visivo molto forte. La sfida che, pertanto, stata lanciata gi allinterno del laboratorio era quella di cercare una risposta progettuale, una strategia chiara e condivisa, che aspirasse a risolvere i problemi generati da quegli anni di edificazione compulsiva e senza regole allinterno del particolare contesto viserbese. La nostra ricerca stata supportata dallapprofondimento di un tema comune principale, la sostituzione di tessuto urbano, che diventato per noi lo strumento chiave per lo sviluppo del progetto. Lanalisi si concentrata, tra i vari aspetti, anche sulla situazione attuale italiana che apparsa critica e poco incoraggiante a causa del basso livello qualitativo degli edifici nelle principali aree urbane (circa il 35% stato costruito attorno agli anni Cinquanta ed inefficiente da diversi punti di vista), della crisi del mercato immobiliare e del disagio sociale derivante da ragioni di vario tipo. LItalia un paese eccessivamente radicato a una scelta urbanistica conservativa e perci ancora molto lontano dalla logica della sostituzione urbana. Questultima pu costituire il mezzo per redigere un coraggioso progetto strategico che, nellottica del lungo periodo, permetta di delineare un disegno dello sviluppo urbano delle nostre citt, migliorandone le loro realt urbane? Il dibattito oggi molto acceso. Ed proprio per tentare di trovare una possibile risposta a questo interrogativo che il nostro esercizio progettuale ha sperimentato questo tipo di intervento.