21 resultados para Island of Elba,Fluid inclusions,Petrography,Torre di Rio skarn,Iron ore deposits
Resumo:
The study and understanding of the motion of the fluid phases in a mechanically stirred reactor has always been, and still are, an open problem which absorbs the study and the work of many researchers. In recent decades, thanks to the growing opportunities offered by the development of technology, we have made great strides in the understanding of mixing, one of the major unit operations at the base of many industrial processes. A complete understanding of this process and its optimization for industrial applications is a challenging task due to the complex interactions between the many factors at play that include physical, chemical and biological. The purpose of this thesis is the study of a fluid-mechanically-agitated continuous reactor through the use of optical diagnostic techniques, which allowed to determine the range of motion and the time of perfect homogenization in a reactor of standard geometry in different operating conditions.
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L'indagine ha riguardato il profilo del vento nei primi 30 metri dello strato limite atmosferico stabile nell'ambito della teoria di similarità locale. Ad oggi, diversi esperimenti hanno confermato la validità della teoria per strati-limite su terreni livellati e superfici omogenee. Tali condizioni ideali sono però infrequenti nella realtà ed è perciò importante capire quali siano i limiti della similarità locale per strati-limite su terreni complessi e superfici disomogenee. Entrambe le condizioni sono presenti a Ny-Alesund (Svalbard, Norvegia) dove il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), nel 2009, ha installato una torre di 30 m, la Amudsen-Nobile Climate Change Tower (CCT), per lo studio dello strato-limite artico. Il lavoro di tesi ha riguardato misure di vento e turbolenza acquisite sulla CCT da maggio 2012 a maggio 2014. Il confronto tra le velocità del vento misurate dagli anemometri installati sulla CCT, ha rivelato criticità nel dato sonico manifestatesi con sovrastime sistematiche e maggiore erraticità rispetto alle misure provenienti dagli anemometri a elica. Un test condotto fra diversi metodi per il calcolo dei gradienti verticali della velocità del vento ha rivelato scarsa sensibilità dei risultati ottenuti al particolare metodo utilizzato. Lo studio ha riguardato i gradienti verticali adimensionali della velocità del vento nei primi 30-m dello strato limite stabile. Deviazioni significative tra i tra le osservazioni e i valori predetti dalla similarità locale sono state osservate in particolare per i livelli più distanti dal suolo e per valori crescenti del parametro di stabilità z/L (L, lunghezza di Obukhov locale). In particolare, si sono osservati gradienti adimensionali inferiori a quelli predetti dalle più usate relazioni di flusso-gradiente. Tali deviazioni, presenti perlopiù per z/L>0.1, sono state associate ad un effetto di accentuazione della turbolenza da parte delle irregolarità del terreno. Per condizioni meno stabili, z/L<0.1, scarti positivi tra i gradienti osservati e quelli attesi sono stati attribuiti alla formazione di strati limite interni in condizioni di vento dal mare verso la costa. Sono stati proposti diversi metodi per la stima dell'effetto della self-correlazione nella derivazione delle relazioni di flusso-gradiente, dovuta alla condivisione della variabile u*. La formula per il coefficiente lineare di self correlazione e le sue distribuzioni di probabilità empiriche sono state derivate e hanno permesso di stimare il livello di self-correlazione presente nel dataset considerato.
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Opera di recente pubblicazione, "The Story of Kullervo" è il racconto che più di tutti mostra l'esistenza di un profondo legame tra J. R. R. Tolkien e la lingua e cultura finlandese. Scopo di questo elaborato è quello di analizzare soprattutto il rapporto tra l'autore e il poema epico finlandese, il Kalevala, proponendo la traduzione della storia. L'elaborato è strutturato nel seguente modo: nel primo paragrafo viene trattato il Kalevala come opera letteraria e come fonte di ispirazione per Tolkien. Nel secondo paragrafo viene analizzato il testo del racconto in quanto testo letterario e nel terzo vengono commentate le scelte traduttive effettuate.
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Lo scopo di questa tesi è quello di presentare una proposta di ritraduzione per i primi tre capitoli del primo romanzo di A Song of Ice and Fire. La scelta di questo tema è stata dettata dalla contestata traduzione ufficiale di quest'opera alla quale sono personalmente appassionato, e dal conseguente desiderio di sfruttare le conoscenze acquisite durante i miei studi per ovviare ai problemi della resa di Sergio Altieri. Il lavoro è sviluppato in tre capitoli e un'appendice. Nel primo capitolo vengono analizzate le problematiche generali legate alla traduzione. Viene inoltre presentata una sinossi all'opera per semplificare la lettura della tesi. Nel secondo capitolo vengono esaminati i problemi principali della traduzione di Altieri. Il terzo capitolo è dedicato al confronto tra l'opera originale, la traduzione ufficiale e la proposta di ritraduzione dei primi capitoli. In appendice è presente la mia traduzione integrale dei tre capitoli del romanzo.
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Wearable biosensors are attracting interest due to their potential to provide continuous, real-time physiological information via dynamic, non-invasive measurements of biochemical markers in biofluids, such as interstitial fluid (ISF). One notable example of their applications is for glycemic monitoring in diabetic patients, which is typically carried out either by direct measurement of blood glucose via finger pricking or by wearable sensors that can continuously monitor glucose in ISF by sampling it from below the skin with a microneedle. In this context, the development of a new and minimally invasive multisensing tattoo-based platform for the monitoring of glucose and other analytes in ISF extracted through reverse iontophoresis in proposed by the GLUCOMFORT project. This elaborate describes the in-vitro development of flexible electrochemical sensors based on inkjet-printed PEDOT:PSS and metal inks that are capable of determining glucose and chloride at biologically relevant concentrations, making them good candidates for application in the GLUCOMFORT platform. In order to make PEDOT:PSS sensitive to glucose at micromolar concentrations, a biocompatible functionalization based on immobilized glucose oxidase and electrodeposited platinum was developed. This functionalization was successfully applied to bulk and flexible amperometric devices, the design of which was also optimized. Using the same strategy, flexible organic electrochemical transistors (OECTs) for glucose sensing were also made and successfully tested. For the sensing of chloride ions, an organic charge-modulated field-effect transistor (OCMFET) featuring a silver/silver chloride modified floating gate electrode was developed and tested.
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Marine litter and plastics are a significant and growing marine contaminant that has become a global problem. Macrolitter is subject to fragmentation and degradation due to physical, chemical and biological processes, leading to the formation of micro-litter, the so-called microplastics. The purpose of this research is to assess marine litter pollution by using remote sensing tools to identify areas of macrolitter accumulation and to evaluate the concentrations of microplastics in different environmental matrices: water, sediment and biota (i.e. mussels and fish) and to contribute to the European project MAELSTROM (Smart technology for MArinE Litter SusTainable RemOval and Management). The aim is to monitor the presence of macro- and microlitter at two sites of the Venice coastal area: an abandoned mussel farm at sea and a lagoon site near the artificial Island of Sacca Fisola; The results showed that both study areas are characterised by high amounts of marine litter, but the type of observed litter is different. In fact, in the mussel farm area, most of the litter is linked to aquaculture activities (ropes, nets, mooring blocks and floating buoys). In the Venice lagoon site, the litter comes more from urban activities and from the city of Venice (car tyres, crates, wrecks, etc.). Microplastics is present in both sites and in all the analysed matrices. Generally, higher microplastics concentrations were found at Sacca Fisola (i.e., in surface waters, mussels and fish). Moreover, some differences were also observed in shapes and colours comparing the two sites. At Sacca Fisola, white irregular fragments predominate in water samples, blue filaments in sediment and mussels, and transparent irregular fragments in fish. At the Mussel Farm, blue filaments predominate in water, sediment and mussels, while flat black fragments predominate in fish. These differences are related to the different types of macrolitter that characterised the two areas.