400 resultados para Traduzione Museo di storia naturale
Resumo:
Spesso il termine virtuale viene associato ad un mondo immateriale, lontano dalla realt e distante dagli elementi pi concreti che la caratterizzano. La virtualit, tuttavia, non solo questo. Se considerata, come lo stesso Levy sostiene, un mondo che non si contrappone al reale (ma allattuale), anzi lo potenzia e lo rafforza, il suo valore e lidea di essa cambiano notevolmente. Gi la fotografia, il cinema, la televisione possono essere considerate, ancora prima della pi moderna realt virtuale e delle innovative tecnologie forme di virtualit. Il loro utilizzo largamente diffuso ha ampliato le potenzialit del concreto ed oggi apprezzato e utilizzato da tutti. Il nostro progetto nasce dalla volont di sperimentare le nuove forme del virtuale associandole al campo dellarchitettura per potenziarne la conoscenza didattica, la diffusione e trasmettere gli importanti contenuti che le sottendono in maniera chiara ed efficace. Il progetto sviluppato affronta un tema concreto di concept di museo virtuale su web e una proposta di installazione interattiva allinterno del salone di Palazzo Barbaran a Vicenza. A cardine di questi due lavori vi il lascito Palladiano, a cominciare dallo sprawl di ville, palazzi e chiese diffusi nel paesaggio Veneto, passando per i progetti ideali rimasti solo su carta e concludendo con la sua opera bibliografica pi famosa: I quattro libri dellarchitettura. Palladio e il digitale dunque un progetto che vuole dimostrare limportanza e la versatilit delle installazioni virtuali, quali strumenti utili allapprendimento e alla trasmissione della conoscenza, e dallaltro rispondere concretamente ai cambiamenti della societ, cercando, attraverso queste sperimentazioni, di definire anche i nuovi caratteri dell evoluzione museale.
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Loggetto del progetto di restauro il Castello di Montebello, unantica fortezza inserita allinterno del circuito di costruzioni militari della Valle del Marecchia, dunque un oggetto della storia e nella storia. Dunque unattenta fase diagnostica-conoscitiva deve costituire la premessa indispensabile a qualsiasi intervento sulla preesistenza. Cos a partire dai dati conoscitivi assunti si sono delineati gli obiettivi del progetto. Lobiettivo conservativo viene, in questo caso specifico, raggiunto non solo attraverso la conservazione vera e propria, ma anche attraverso la demolizione: una quasi paradossale demolizione per la conservazione. Le strutture introdotte con lintervento di ricostruzione degli anni Sessanta del Novecento effettuato sul manufatto storico infatti, non solo, non introducono valore aggiuntivo allopera,ma ne compromettono, per soluzioni, materiali ed incertezza costruttiva, la spazialit e la sicurezza, dunque la conservazione. Cos, attraverso operazioni ora di conservazione, ora di demolizione e ricostruzione si cercato di predisporre la fabbrica affinch, in modo sicuro possa accogliere una funzione, necessariamente compatibile e rispettosa del manufatto, che ne consenta il prolungamento della vita e la conservazione nel tempo. La funzione museale, finalizzata alla valorizzazione del complesso difensivo e allesposizione della collezione epigrafica della famiglia proprietaria sembrano rispondere appieno alle domande del progetto di restauro.
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Ma la citt non dice il suo passato, lo contiene come le linee di una mano. Scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, virgole1 Calvino cos parla di Zaira in Le Citt Invisibili nella sezione dedicata a Le citt e la memoria. Forse nessuno meglio di lui ci restituisce una visione del concetto di memoria allinterno di citt. Il tema del passato, quindi della sua memoria, argomento imprescindibile per la progettazione di un museo archeologico. Lobbiettivo di questa tesi finalizzato alla realizzazione di un parco archeologico e di un nuovo museo archeologico che valorizzi i tesori del paese di Verucchio. Lo scopo ricercato quello cogliere i frutti di tante campagne archeologiche svoltesi in questa terra per restituire visibilmente alla memoria, leccezionale patrimonio storico di epoca Villanoviana-Etrusca. Parlare di archeologia significa, da sempre, indagare il tempo, la storia, e luomo. Dal momento in cui luomo riscopre il passato compie congiuntamente una revisione del presente e influenza il suo futuro. Le architetture che trattano il tema dellarcheologia riflettono su questioni ampie e complesse come la memoria storica, la salvaguardia e la rivitalizzazione delle risorse del territorio. Il museo, in particolare, un tema architettonico privilegiato essendo esso una delle istituzioni fondamentali del mondo occidentale degli ultimi secoli. Il ruolo civile di un architetto, svolto allinterno della societ, maggiormente sollecitato quando si deve confrontare con una delle tipologie architettoniche di maggiore rilievo nella cultura moderna. Per questo indispensabile acquisire una consapevolezza critica fondata sulla cultura e sulla conoscenza della realt dei luoghi, con le sue ricchezze e contraddizioni, con le sue dinamiche e le sue risorse.
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Scopo di questa tesi di valutare le tecnologie diffuse ai giorni nostri che possano consentire la realizzazione di un software per lesplorazione virtuale dei musei della musica. Lo studio si sofferma inizialmente sulla definizione di istituto museale, per capire precisamente i possibili requisiti e servizi che deve offrire unapplicazione ad essi dedicata. Con unanalisi di questi requisiti vengono poi valutati i dispositivi attualmente disponibili in commercio, tenendo in cosiderazione le caratteristiche hardware e software, oltre a valutare la diffusione in mercato di tali piattaforme. Buona parte dello studio dedicato alle scelte progettuali possibili per sviluppare il software, indicando per entrambi gli strumenti e gli ambienti di sviluppo e analizzando vantaggi e svantaggi dei diversi approcci. Lorientamento verso una delle scelte progettuali poi seguita da un approfondimento sulle tecnologie da adottare per limplementazione delle funzionalit valutate in sede di analisi dei requisiti, fornendo alcune documentazioni e dimostrazioni di fattibilit.
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Studio dell'avvento di nuove realt produttive energetiche da fonti rinnovabili nel settore del gas naturale. Il settore analizzato risulta quello relativo all'allacciamento di impianti di produzione di biometano alla rete del gas naturale. La finalit la valutazione degli effetti della generazione distribuita di biometano nel futuro sistema del gas naturale (Smart Grid Gas) in termini di progettazione e conduzione del sistema nel suo complesso.
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Progetto per un museo archeologico a Verucchio. Inserimento dell'edificio nel contesto territoriale e paesaggistico attraverso la progettazione di un vasto parco che si apre verso la Valmarecchia.
Analisi e sviluppo di un engine per l'interrogazione di endpoints SPARQL tramite linguaggio naturale
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Lo scopo della tesi quello di affrontare la progettazione con un approccio,quanto pi attuale e per certi versi avanguardista, chiamato Parametric design (progettazione parametrica), accoppiato efficacemente col concetto di Arte generativa (in questo caso Architettura). Gi nel 1957 Luigi Moretti affront il tema dellarchitettura parametrico-generativa fondando lIRMOU (Istituto per la Ricerca Matematica e Operativa applicata all'Urbanistica) e oggi una mentalit molto diffusa nei pi grandi studi del mondo. Il tema non solo tecnologico o informatico strumentale, ma proprio un modo di pensare e immaginare il possibile, costruito o naturale che sia. E un modo di vivere la propria creativit. Laggettivo generativa legato al fatto che larte in esame generata seguendo regole preimpostate e ben definite dal progettista, coerentemente agli obiettivi e alle finalit del progetto. Levoluzione delle stesse, seguendo relazioni molto semplici, pu dar vita a risultati sorprendenti e inaspettati, dotati di una notevole complessit che per, se letta nellinsieme, perfettamente in armonia con lidea progettuale di partenza. Il fascino di questa materia il legame entusiasmante che crea tra architettura, ingegneria, poesia, filosofia, matematica, biologia, fisica, pittura ecc ecc. Questo perch i concetti di evoluzione, di relazione e di generazione appartengono a tutto ci che ci circonda, e quindi alla concezione umana di vita. E possibile in questo modo permeare il costrutto progettuale con principi e regole oggettivamente riconoscibili e apprezzabili dallo spettatore perch instrisi di una forte veridicit processuale. Il titolo "Oxymoron" la traduzione inglese della figura retorica ossimoro,la quale strettamente connessa allispirazione progettuale: proviene dallindagine approfondita di processi evolutivi (distruttivi in questo caso) caratterizzanti realt naturali che, esplorate con sempre pi accuratezza, determinano morfologie e forme aventi profonde radici strutturali. La distruzione che crea lo spazio. La genesi stessa della forma segue predominanti algoritmi matematici governati e corretti da variabili di diversa natura che definiscono l'enviroment di influenze interagenti ed agenti sul campione di studio. In questo caso la ricerca focalizzata su processi erosivi fisici e chimici, di agenti esterni (quali vento e sali rispettivamente) ,di cui materiali inorganici, quali minerali e aggregati degli stessi (rocce), sono soggetti. In particolare, linteresse approfondito su fenomeni apparentemente emergenti dei tafoni e dei cosiddetti Micro canyon. A tal scopo si sfrutter un metodo di soft kill option (SKO) di ottimizzazione topologica (optimization topology) attraverso gli strumenti informatici pi idonei quali software di modellazione parametrica e di calcolo computazionale. La sperimentazione sta proprio nell'utilizzare uno strumento concepito per uno scopo, con un'ottica strettamente ingegneristica, per un'altra meta, ossia ricavare e ottenere se possibile un metodo di lavoro o anche solo un processo generativo tale da riprodurre o simulare casi e situazioni riscontrabili in natura negli eventi soggetti a erosione. Il tutto coerente con le regole che stanno alla base della genesi degli stessi. Il parallelismo tra singolarit naturale e architettura risiede nella generazione degli spazi e nella combinazione di questi. Lambizioso obiettivo quello di innescare un ciclo generativo, che messo in comunicazione diretta con un contesto variegato ed eterogeneo, dia vita a una soluzione progettuale dall'alto contenuto morfologico e spaziale.
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Dalla collaborazione fra il Comune di Ravenna ed ENI ha preso origine il progetto RIGED Ra ossia il Progetto di ripristino e gestione delle dune costiere ravennati. Nellambito di tale attivit sperimentale si voluto effettuare una caratterizzazione dellidrologia di una limitata, ma rappresentativa, porzione dellacquifero freatico costiero situata in un cordone di dune posto nella Pineta di Lido di Classe, a sud di Foce Bevano. Lo studio si pone di essere rappresentativo per le caratteristiche idrogeologiche delle dune costiere adriatiche nella zona di Ravenna. A tale fine stato valutato landamento di alcuni parametri chimico-fisici delle acque sotterranee; inoltre, stata monitorata mensilmente la profondit della tavola dacqua (water table - WT). Questi monitoraggi hanno permesso di descrivere la distribuzione delle acque dolci e di quelle salate nonch la loro dinamica stagionale. Infine, stata eseguita unanalisi idro-geochimica con lintento di valutare la tipologia delle acque presenti nellarea in esame e la loro eventuale variazione stagionale. Per la raccolta dei campioni stata sfruttata linnovativa metodologia a minifiltri utilizzata da alcuni anni nel nord dellEuropa, in modo particolare in Olanda. Questa tecnica ha due caratteristiche peculiari: i tempi di campionamento vengono ridotti notevolmente ed, inoltre, permette unottima precisione e rappresentativit delle acque di falda a diverse profondit poich si effettua un campionamento ogni 0,50 m. Lunico limite riscontrato, al quale vi comunque rimedio, il fatto che la loro posizione risulti fissa per cui, qualora vi siano delle fluttuazioni dellacquifero al di sopra del minifiltro pi superficiale, queste non vengono identificate. consigliato quindi utilizzare questo metodo di campionamento poich risulta essere pi performante rispetto ad altri (ad esempio al sistema che sfrutta lo straddle packers SolinstTM ) scegliendo tra due diverse strategie per rimediare al suo limite: si aggiungono minifiltri superficiali che nel periodo estivo si trovano nella zona vadosa dellacquifero oppure si accompagna sempre il campionamento con una trivellata che permetta il campionamento del top della falda. Per quanto concerne la freatimetria il campionamento mensile (6 mesi) ha mostrato come tutta larea di studio sia un sistema molto suscettibile allandamento delle precipitazioni soprattutto per la fascia di duna prossima alla costa in cui la scarsa vegetazione e la presenza di sedimento molto ben cernito con una porosit efficace molto elevata facilitano la ricarica dellacquifero da parte di acque dolci. Inoltre, sul cordone dunoso lacquifero si trova sempre al di sopra del livello medio mare anche nel periodo estivo. Per questa caratteristica, nel caso lacquifero venisse ricaricato artificialmente con acque dolci (Managed Aquifer Recharge), potrebbe costituire un efficace sistema di contrasto allintrusione salina. Lo spessore dacqua dolce, comunque, molto variabile proprio in funzione della stagionalit delle precipitazioni. Nellarea retro-dunale, invece, nel periodo estivo lacquifero freatico quasi totalmente al di sotto del livello marino; ci probabilmente dovuto al fatto che, oltre ai livelli topografici prossimi al livello medio mare, vi una foltissima vegetazione molto giovane, ricresciuta dopo un imponente incendio avvenuto circa 10 anni fa, la quale esercita una notevole evapotraspirazione. importante sottolineare come durante la stagione autunnale, con lincremento delle precipitazioni la tavola dacqua anche in questarea raggiunga livelli superiori a quello del mare. Dal monitoraggio dei parametri chimico fisici, in particolare dal valore dellEh, risulta che nel periodo estivo lacquifero un sistema estremamente statico in cui la mancanza di apporti superficiali di acque dolci e di flussi sotterranei lo rende un ambiente fortemente anossico e riducente. Con larrivo delle precipitazioni la situazione cambia radicalmente, poich lacquifero diventa ossidante o lievemente riducente. Dalle analisi geochimiche, risulta che le acque sotterranee presenti hanno una composizione esclusivamente cloruro sodica in entrambe le stagioni monitorate; lunica eccezione sono i campioni derivanti dal top della falda raccolti in gennaio, nei quali la composizione si modificata in quanto, il catione pi abbondante rimane il sodio ma non si ha una dominanza di un particolare anione. Tale cambiamento causato da fenomeni di addolcimento, rilevati dallindice BEX, che sono causati allarrivo delle acque dolci meteoriche. In generale, si pu concludere che la ricarica superficiale e la variazione stagionale della freatimetria non sono tali da determinare un processo di dolcificazione in tutto lacquifero dato che, nelle zone pi profonde, si rivela la presenza permanente di acque a salinit molto superiore a 10 g/L. La maggior ricarica superficiale per infiltrazione diretta nelle stagioni a pi elevata piovosit non quindi in grado di approfondire linterfaccia acqua dolce-acqua salata e pu solamente causare una limitata diluizione delle acque di falda superficiali.
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La tesi di laurea elaborata ha come oggetto Villa Torlonia, chiamata anche la Torre , un complesso edilizio risalente al Settecento. Il lavoro effettuato ha compreso prima di tutto uno studio della storia della Torre, levoluzione e il rapporto con il suo contesto. seguita poi unanalisi del complesso, effettuata dal punto di vista sia della consistenza che dello stato di conservazione, per poi studiare linsieme di interventi che lhanno caratterizzata e che le hanno conferito lattuale aspetto.Si tratta di opere di consolidamento, di recupero e di ripristino che hanno occupato unepoca che va dagli ultimi ventanni del Novecento fino ad ora. Solo dopo questa fase di studio e di ricerca si passati ad elaborare un programma di riutilizzo della Villa, che occupa il quinto capitolo della Tesi. Lidea progettuale sviluppata parte dall'intento di valorizzare questo complesso edilizio che, essendo di propriet comunale, spesso oggetto di manifestazioni culturali. La grande corte esterna, il piano terra del corpo centrale ed i vecchi magazzini al piano interrato sono oggigiorno sede di incontri di moda e di momenti espositivi temporanei, molti dei quali legati alla produzione calzaturiera locale. San Mauro Pascoli ospita infatti le sede di alcune delle pi note marche dell'alta moda calzaturiera e la sua economia cos come la sua storia, legata a questa attivit che da pi di un secolo rappresenta una vera e propria attrattiva locale. Il tipo di intervento che si viene a delineare parte quindi dal voler privilegiare questa tradizione del luogo, pertanto il progetto prevede linserimento di un Museo della scarpa e lo spostamento della scuola calzaturiera CERCAL, al fine di rendere Villa Torlonia un centro di attrazione turistica.