7 resultados para Prime de financement externe

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Il recupero dei materiali di scarto è un aspetto di grande attualità in campo stradale, così come negli altri ambiti dell’ingegneria civile. L’attenzione della ricerca e degli esperti del settore è rivolta all’affinamento di tecniche di riciclaggio che riducano l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni meccaniche finali. Tali indagini cercano di far corrispondere le necessità di smaltimento dei rifiuti con quelle dell’industria infrastrutturale, legate al reperimento di materiali da costruzione tecnicamente idonei ed economicamente vantaggiosi. Attualmente sono già diversi i tipi di prodotti rigenerati e riutilizzati nella realizzazione delle pavimentazioni stradali e numerosi sono anche quelli di nuova introduzione in fase di sperimentazione. In particolare, accanto ai materiali derivanti dalle operazioni di recupero della rete viaria, è opportuno considerare anche quelli provenienti dall’esercizio delle attività di trasporto, il quale comporta ogni anno il raggiungimento della fine della vita utile per centinaia di migliaia di tonnellate di pneumatici di gomma. L’obiettivo della presente analisi sperimentale è quello di fornire indicazioni e informazioni in merito alla tecnica di riciclaggio a freddo con emulsione bituminosa e cemento, valutando la possibilità di applicazione di tale metodologia in combinazione con il polverino di gomma, ottenuto dal recupero degli pneumatici fuori uso (PFU). La ricerca si distingue per una duplice valenza: la prima è quella di promuovere ulteriormente la tecnica di riciclaggio a freddo, che si sta imponendo per i suoi numerosi vantaggi economici ed ambientali, legati soprattutto alla temperatura d’esercizio; la seconda è quella di sperimentare l’utilizzo del polverino di gomma, nelle due forme di granulazione tradizionale e criogenica, additivato a miscele costituite interamente da materiale proveniente da scarifica di pavimentazioni esistenti e stabilizzate con diverse percentuali di emulsione di bitume e di legante cementizio.

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MATERIALI E METODI: Tra il 2012 e il 2013, abbiamo analizzato in uno studio prospettico i dati di 48 pazienti sottoposti a ThuLEP con approccio autodidatta. I pazienti sono stati rivalutati a 3, 6, 12 e 24 mesi con la valutazione del PSA, il residuo post-minzionale (RPM), l'uroflussometria (Qmax), l'ecografia transrettale e questionari validati (IPSS: international prostate symptom score e QoL: quality of life) RISULTATI: Il volume medio della prostata è di 63 ± 5,3 ml. Il tempo operatorio medio è stato di 127,58 ± 28.50 minuti. Il peso medio del tessuto asportato è stato di 30,40 ± 13,90 gr. A 6 mesi dopo l'intervento l'RPM medio è diminuito da 165,13 ± 80,15 ml a 7,78 ± 29.19 ml, mentre il Qmax medio è aumentato da 5.75 ± 1.67ml / s a 18.1 ± 5.27 ml / s. I valori medi dei IPSS e QoL hanno dimostrato un progressivo miglioramento: da 19.15 (IQR: 2-31) e 4 (IQR: 1-6) nel preoperatorio a 6.04 (IQR: 1-20) e 1.13 (IQR: 1-4), rispettivamente. Durante la curva di apprendimento si è assistito ad un progressivo aumento del peso del tessuto enucleato e ad una progressiva riduzione del tempo di ospedalizzazione e di cateterismo. Tra le principali complicanze ricordiamo un tasso di incontinenza transitoria del 12,5% a 3 mesi e del 2.1% a 12 mesi. CONCLUSIONI: ThuLEP rappresenta una tecnica chirurgica efficace, sicura e riproducibile indipendentemente dalle dimensioni della prostata. I nostri dati suggeriscono che la ThuLEP offre un miglioramento significativo dei parametri funzionali comparabili con le tecniche tradizionali, nonostante una lunga curva di apprendimento.

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The time-dependent CP asymmetries of the $B^0\to\pi^+\pi^-$ and $B^0_s\toK^+K^-$ decays and the time-integrated CP asymmetries of the $B^0\toK^+\pi^-$ and $B^0_s\to\pi^+K^-$ decays are measured, using the $p-p$ collision data collected with the LHCb detector and corresponding to the full Run2. The results are compatible with previous determinations of these quantities from LHCb, except for the CP-violation parameters of the $B^0_s\to K^+K^-$ decays, that show a discrepancy exceeding 3 standard deviations between different data-taking periods. The investigations being conducted to understand the discrepancy are documented. The measurement of the CKM matrix element $|V_{cb}|$ using $B^0_{s}\to D^{(*)-}_s\mu^+ \nu_\mu$ is also reported, using the $p-p$ collision data collected with the LHCb detector and corresponding to the full Run1. The measurement leads to $|V_{cb}| = (41.4\pm0.6\pm0.9\pm1.2)\times 10^{-3}$, where the first uncertainty is statistical, the second is systematic, and the third is due to external inputs. This measurement is compatible with the world averages and constitutes the first measurement of $|V_{cb}|$ at a hadron collider and the absolute first one with decays of the $B^0_s$ meson. The analysis also provides the very first measurements of the branching ratio and form factors parameters of the signal decay modes. The study of the characteristics ruling the response of an electromagnetic calorimeter (ECAL) to profitably operate in the high luminosity regime foreseen for the Upgrade2 of LHCb is reported in the final part of this Thesis. A fast and flexible simulation framework is developed to this purpose. Physics performance of different configurations of the ECAL are evaluated using samples of fully simulated $B^0\to \pi^+\pi^-\pi^0$ and $B^0\to K^{*0}e^+e^-$ decays. The results are used to guide the development of the future ECAL and are reported in the Framework Technical Design Report of the LHCb Upgrade2 detector.

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Questo lavoro, che si sviluppa in due tomi, si propone di stabilire nuove ipotesi di datazione per le prime cento pagine dello Zibaldone di pensieri, attraverso uno studio comparato dei temi trattati, incrociato con un’analisi paleografica, filologica e linguistica. Estremi cronologici dell’indagine sono l’estate del 1817, anno in cui Leopardi avvia il rapporto epistolare con Pietro Giordani, legge per la prima volta la Vita di Alfieri, primo momento di rivolgimento esistenziale e poetico, l’anno del “primo amore” e della “conversione letteraria”; e il gennaio del 1820, nella coda dei perturbamenti derivati dalla “mutazione totale”. Nella prima parte della tesi l’analisi è condotta attraverso uno studio preliminare delle vicende che hanno interessato l’autografo nei momenti di emersione dal privato della scrittura leopardiana e le successive vicende editoriali (cap. I.1); al centro della prima parte della tesi il lettore troverà una descrizione minuta del manoscritto (cap. I.2), e infine l’analisi del ruolo e della ‘funzione Zibaldone’ in rapporto alla formazione e alla produzione leopardiana (cap. I.3). La seconda parte prende in esame i “pensieri-guida” per la datazione, mettendo a sistema i diversi dati raccolti che diano riferimenti cronologici (cap. II.1), individua le diverse campagne di aggiunte successive (cap. II.2), infine le letture che trovano posto nelle cento pagine vengono analizzate anche in rapporto a una riflessione sui modi e i tempi di lettura leopardiani (cap. II.3). Il secondo tomo si apre con le edizioni delle prime cento pagine, la cartacea, provvista delle date che verranno stabilite nella seconda parte della tesi, e il prototipo di edizione digitale. In coda si troveranno “gli strumenti”, quei dati che si sono raccolti e che nella tesi vengono messi a sistema, consentendo di guardare allo Zibaldone e alla vita intellettuale di Leopardi negli anni che coinvolgono le prime cento pagine attraverso una luce nuova.