3 resultados para Patient-Doctor Communication

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Il presente lavoro di ricerca intende analizzare l’importanza dei modelli organizzativi a reti per rispondere alla sfida della complessità del momento storico, politico, sociologico, economico; in modo particolare in Sanità per rispondere all’esigenza di mettere al centro la persona nel percorso di cura ed ottenere una migliore integrazione delle cure. Sebbene i vantaggi delle reti siano bene descritti in letteratura sono ancora pochi gli studi nell’ambito della valutazione. Il caso di studio ha riguardato la rete oncologica romagnola così come percepita dagli informatori chiave, dagli operatori (medici, infermieri, amministrativi) e dalle persone con esperienza di tumore. Dall’analisi degli informatori chiave emerge forte che la rete nasce per dare risposte di qualità ai bisogni dei pazienti, mentre per gli operatori quanto sia importante la dimensione delle relazioni umane e avere valori condivisi per raggiungere obiettivi di efficacia e qualità delle cure. Per quanto riguarda invece la percezione delle persone con esperienza di tumore si rileva quanto sia importante l’appropriatezza della traiettoria di cura nonché l’avere continuità in un percorso, già di per sé difficile, oltre all’importanza dell’umanizzazione dei servizi e della corretta comunicazione medico paziente.

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The work of the present thesis is focused on the implementation of microelectronic voltage sensing devices, with the purpose of transmitting and extracting analog information between devices of different nature at short distances or upon contact. Initally, chip-to-chip communication has been studied, and circuitry for 3D capacitive coupling has been implemented. Such circuits allow the communication between dies fabricated in different technologies. Due to their novelty, they are not standardized and currently not supported by standard CAD tools. In order to overcome such burden, a novel approach for the characterization of such communicating links has been proposed. This results in shorter design times and increased accuracy. Communication between an integrated circuit (IC) and a probe card has been extensively studied as well. Today wafer probing is a costly test procedure with many drawbacks, which could be overcome by a different communication approach such as capacitive coupling. For this reason wireless wafer probing has been investigated as an alternative approach to standard on-contact wafer probing. Interfaces between integrated circuits and biological systems have also been investigated. Active electrodes for simultaneous electroencephalography (EEG) and electrical impedance tomography (EIT) have been implemented for the first time in a 0.35 um process. Number of wires has been minimized by sharing the analog outputs and supply on a single wire, thus implementing electrodes that require only 4 wires for their operation. Minimization of wires reduces the cable weight and thus limits the patient's discomfort. The physical channel for communication between an IC and a biological medium is represented by the electrode itself. As this is a very crucial point for biopotential acquisitions, large efforts have been carried in order to investigate the different electrode technologies and geometries and an electromagnetic model is presented in order to characterize the properties of the electrode to skin interface.

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L’aumento esponenziale del contenzioso medico-legale – originatosi negli USA negli anni Sessanta in proporzioni tali da far parlare di medical liability crisis, e sviluppatosi in Italia a partire dalla metà degli anni Ottanta – ha comportato e continua a comportare, unitamente ad altre conseguenze negative, il ricorso sempre più frequente dei sanitari alle pratiche di medicina difensiva, con elevatissimi costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale dovuti alla sovrabbondanza di trattamenti e ricoveri inutili e di procedure diagnostiche invasive non necessarie, peraltro produttive di stress emotivo nei pazienti. La causa dell’aumento della litigiosità deve essere ricercata in buona parte nella relazione medico-paziente, in particolar modo con riferimento al momento informativo che precede l’acquisizione del consenso informato al trattamento clinico. In Italia, i limiti che per lo più caratterizzano gli studi riguardanti il consenso informato derivano principalmente dal fatto che essi tendono a focalizzarsi unicamente sulla componente scritta del medesimo. Il fulcro del consenso informato, invece, deve ritenersi rappresentato da una comunicazione tra sanitario e paziente relativa ad un trattamento proposto ed alle possibili alternative, alla non sottoposizione ad alcun trattamento e ai rischi e benefici di ciascuna di queste opzioni. In un tale contesto il tema della comunicazione tra il professionista e la persona assistita sta suscitando interesse poiché ci si aspetta che esso conduca a miglioramenti degli outcome dei pazienti e alla diminuzione delle denunce da parte di questi ultimi per casi di responsabilità sanitaria. La maggiore attenzione al rapporto medico - paziente ha fatto emergere il bisogno di migliorare e potenziare le abilità comunicative dei medici, in un’ottica in cui il momento comunicativo possa essere percepito dal professionista come fulcro del rapporto medico-paziente, nella prospettiva di una elaborazione di strategie di prevenzione e contrasto ai fenomeni di medicina difensiva.