4 resultados para Oral hygiene.

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Relationships between oral health status in children with disability and their mothers’ depressive symptoms Aim. The purpose of the present study was to evaluate the relationships between oral health status in children with chronic medical conditions and their mothers’ depressive symptoms. Methods. Fifty-one children (25 male and 26 female, ranging from 2 to 18 years) affected by chronic systemic diseases followed at the Sant’Orsola-Malpighi Hospital in Bologna, ,and, were referred with their mothers at the Dental Department of Bologna. Children were subclassified in 3 groups according to the ASA classification and orally examined for hygiene status, gingival condition and dental caries. The indexes used were O’Leary plaque Index (PI), bleeding on probing index (BOP), dmft/DMFT. Mothers were interviewed on knowledge about oral diseases prevention for their children and daily management (hygiene habits, sugared aliments consumption). Statistical analysis was performed through the use of linear regression. Results. The relationships between ASA and IP as well as between ASA and BOP are statistically significant (α = 0,01). Seventy percent of patients and their relatives in ASA groups 3 and 4 never received information on oral health and prevention of oral diseases by paediatricians and/or dentists. The 53% of mothers present depressive symptoms. The relationships between degree of depressive symptoms and dmft/DMFt as well as between degree of depressive symptoms and sugared aliments daily consumption are statistically significant (α = 0,05). Conclusion. Our results give support to the hypothesis of an association between degree of systemic disease and oral hygiene status. The psychological mothers condition seams to play a role on the oral conditions of their sons. Our analysis shows the needs for an interdisciplinar approach in order to promote the oral health of children with disability.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Le patologie di pertinenza odontostomatologica in pazienti adulti istituzionalizzati affetti da disabilità neuropsichiatrica presentano un’alta prevalenza; scopo del presente lavoro è stato la valutazione della prevalenza di carie (DMFT, SIC) e lo stato di igiene orale (OHI-S) in un gruppo di 103 (72 maschi, 31 femmine, età media 51) pazienti degli Istituti del P.O. Corberi e della RSD Beato Papa Giovanni XIII di Limbiate (MB). E’ stato valutata la collaborazione alla visita con la scala di Frankl, si è definito lo stato funzionale del paziente, in base alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) e si è valutata con un questionario la motivazione degli operatori sanitari a stili di salute orale. Lo studio ha evidenziato un DMFT medio pari a 16,14 e SIC pari a 23,8, valori non correlabili con l'età del soggetto. L’OHI-S medio è pari a 3,46, dato che si presenza correlato con il tempo intercorso dall’ultima visita odontoiatrica. Dal confronto con un gruppo di soggetti sani della stessa età risultano significativamente più elevati i valori della componente (M) e (F) del DMFT e di tutte le componenti dell’OHI-S. Il campione è stato diviso in due gruppi a seconda della loro pregressa collaborazione al trattamento odontoiatrico e sono stati confrontati i dati ricavati dalla checklist ICF. Il gruppo collaborante ha mostrato livelli di funzionalità superiori per quanto riguarda le capacità di osservare, parlare e l’assistenza personale. Dalle risposte del personale socio-sanitario ermerge scarsa informazione sulle tecniche di igiene orale domiciliare quotidiana del paziente assistito. I risultati di questo studio confermano l'alta prevalenza di carie e scarsa igiene orale in soggetti istituzionalizzati con disabilità neuropsichiatrica. L'ICF si è dimostrata una utile guida per la valutazione dell�approccio comportamentale più idoneo in fase di trattamento. Infine, si evidenzia l’importanza di una formazione continua degli operatori socio-sanitari.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

La ricerca si è focalizzata su due degli aspetti di interesse odontoiatrico più diffusi: la carie dentaria e la parodontite cronica. Il problema della carie dentaria è stato studiato in una popolazione di 39 soggetti affetti da cardiopatia congenita in cui la scarsa igiene orale è fattore di rischio per problematiche di salute generale e soprattutto per lo sviluppo di endocardite infettiva. I dati osservati e confrontati con quelli di un omogeneo gruppo di controllo dimostrano che nella dentatura decidua questi bambini hanno più denti cariati, come dimostrato dalla significativa differenza dell'indice dmft. Nella dentatura permanente non si osservano differenze tra i due gruppi. La carica microbica totale rilevata nella saliva e la presenza di Streptococcus mutans non mostrano differenze tra i due gruppi. I problemi di parodontite cronica sono stati studiati in un gruppo di 352 soggetti italiani adulti in cui si è definita la prevalenza dei 6 più importanti patogeni parodontali e la possibile correlazione con parametri clinici (pus, sanguinamento al sondaggio - BOP, profondità di sondaggio della tasca parodontale – PPD). Tra le 6 specie batteriche ricercate, quello di più frequente riscontro è stato Fusobacterium nucleatum (95%), mentre quello con carica batterica più alta è stato Tannerella forsythia. La carica batterica di Porphyromonas gingivalis, Treponema denticola, Tannerella forsythia e Fusobacterium nucleatum ha mostrato una correlazione diretta con il BOP e la presenza di pus. Inoltre, si è riscontrato che la carica batterica di tutte le specie (tranne Aggregatibacterium actinomycetemcomitans) aumenta all'aumentare del PPD. Tra le variabili studiate, PPD rappresenta il più importante fattore di rischio per la presenza di parodontopatogeni, mentre BOP è un indicatore di rischio per la ricerca del complesso rosso.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Chromosomal and genetic syndromes are frequently associated with dental and cranio-facial alterations. The aim of our study is to identify and describe the dental and craniofacial alterations typical of six genetic and chromosomal syndromes examined. Materials and Methods- A dental visit was performed to 195 patients referred from Sant’Orsola Hospital of Bologna, University of Bologna, to Service of Special Need Dentistry, Dental Clinic, Department of Biomedical and Neuromotor Science, University of Bologna. The patients recruited were 137 females and 58 males, in an age range of 3-49 years (mean age of 13.8±7.4). The total sample consisted of subjects affected with Down Syndrome (n=133), Familiar Hypophosphatemic Ricket (n=10), Muscular Dystrophies (n=12), Noonan Syndrome (n=13), Turner Syndrome (n=17), Williams Syndrome(n=10). A questionnaire regarding detailed medical and dental history, oral health and dietary habits, was filled by parents/caregivers, or patients themselves when possible. The intra-oral and extra-oral examination valued the presence of facial asymmetries, oral habits, dental and skeletal malocclusions, dental formula, dental anomalies, Plaque Index (Silness&LÖe Index), caries prevalence (dmft/DMFT index), gingivitis and periodontal disease, and mucosal lesions. Radiographic examinations (Intraoral radiographies, Orthopanoramic, Skull teleradiography) were executed according to patient’s age and treatment planning. A review of literature about each syndrome and its dental and cranio-facial characteristics and about caries, hygiene status and malocclusion prevalence on syndromic and non-syndromic population was performed. Results - The data of all the patients were collected in the “Data Collection Tables” created for each syndrome. General anamnesis information, oral hygiene habits and dmft/DMFT, PI, malocclusion prevalence were calculated and compared to syndromic and non-syndromic population results found in literature. Discussions and conclusions - Guidelines of Special Care dentistry were indicated for each syndrome, in relation to each syndrome features and individual patient characteristics.