3 resultados para Medicina legal-México

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L’aumento esponenziale del contenzioso medico-legale – originatosi negli USA negli anni Sessanta in proporzioni tali da far parlare di medical liability crisis, e sviluppatosi in Italia a partire dalla metà degli anni Ottanta – ha comportato e continua a comportare, unitamente ad altre conseguenze negative, il ricorso sempre più frequente dei sanitari alle pratiche di medicina difensiva, con elevatissimi costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale dovuti alla sovrabbondanza di trattamenti e ricoveri inutili e di procedure diagnostiche invasive non necessarie, peraltro produttive di stress emotivo nei pazienti. La causa dell’aumento della litigiosità deve essere ricercata in buona parte nella relazione medico-paziente, in particolar modo con riferimento al momento informativo che precede l’acquisizione del consenso informato al trattamento clinico. In Italia, i limiti che per lo più caratterizzano gli studi riguardanti il consenso informato derivano principalmente dal fatto che essi tendono a focalizzarsi unicamente sulla componente scritta del medesimo. Il fulcro del consenso informato, invece, deve ritenersi rappresentato da una comunicazione tra sanitario e paziente relativa ad un trattamento proposto ed alle possibili alternative, alla non sottoposizione ad alcun trattamento e ai rischi e benefici di ciascuna di queste opzioni. In un tale contesto il tema della comunicazione tra il professionista e la persona assistita sta suscitando interesse poiché ci si aspetta che esso conduca a miglioramenti degli outcome dei pazienti e alla diminuzione delle denunce da parte di questi ultimi per casi di responsabilità sanitaria. La maggiore attenzione al rapporto medico - paziente ha fatto emergere il bisogno di migliorare e potenziare le abilità comunicative dei medici, in un’ottica in cui il momento comunicativo possa essere percepito dal professionista come fulcro del rapporto medico-paziente, nella prospettiva di una elaborazione di strategie di prevenzione e contrasto ai fenomeni di medicina difensiva.

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Questo studio si concentra su tre direttrici fondamentali: la monomania religiosa, la medicina legale e il diritto penale nell'Italia postunitaria. Nell’ambito di un contesto temporale ben definito, i cui estremi cronologici coincidono con l’Unificazione italiana (1861) e con i primi anni del XX secolo, si sono approfondite le numerose implicazioni mediche e giuridiche della malattia mentale nella forma di monomania religiosa. In particolare, prendendo spunto da una serie di condotte criminali frutto di suggestione religiosa o di deliri ascetici in soggetti diagnosticati come ‛monomani’, si sono indagati i risvolti giuridico-processuali di alcune vicende fortemente rappresentative di tali percorsi. L'ampia documentazione d'archivio recuperata consente di verificare l'orientamento della magistratura all'indomani dell'entrata in vigore del Codice penale per il Regno d'Italia (1889). Nei casi esaminati, alla diagnosi di alienazione mentale degli imputati seguiva la dichiarazione di non imputabilità e l'affidamento degli stessi all'Autorità amministrativa che ne disponeva il ricovero in manicomio.

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Introduction. Synthetic cannabinoid receptor agonists (SCRAs) represent the widest group of New Psychoactive Substances (NPS) and, around 2021-2022, new compounds emerged on the market. The aims of the present research were to identify suitable urinary markers of Cumyl-CB-MEGACLONE, Cumyl-NB-MEGACLONE, Cumyl-NB-MINACA, 5F-EDMB-PICA, EDMB-PINACA and ADB-HEXINACA, to present data on their prevalence and to adapt the methodology from the University of Freiburg to the University of Bologna. Materials and methods. Human phase-I metabolites detected in 46 authentic urine samples were confirmed in vitro with pooled human liver microsomes (pHLM) assays, analyzed by liquid chromatography-quadrupole time-of-flight mass spectrometry (LC-qToF-MS). Prevalence data were obtained from urines collected for abstinence control programs. The method to study SCRAs metabolism in use at the University of Freiburg was adapted to the local facilities, tested in vitro with 5F-EDMB-PICA and applied to the study of ADB-HEXINACA metabolism. Results. Metabolites built by mono, di- and tri-hydroxylation were recommended as specific urinary biomarkers to monitor the consumption of SCRAs bearing a cumyl moiety. Monohydroxylated and defluorinated metabolites were suitable proof of 5F-EDMB-PICA consumption. Products of monohydroxylation and amide or ester hydrolysis, coupled to monohydroxylation or ketone formation, were recognized as specific markers for EDMB-PINACA and ADB-HEXINACA. The LC-qToF-MS method was successfully adapted to the University of Bologna, as tested with 5F-EDMB-PICA in vitro metabolites. Prevalence data showed that 5F-EDMB-PINACA and EDMB-PINACA were more prevalent than ADB-HEXINACA, but for a limited period. Conclusion. Due to undetectability of parent compounds in urines and to shared metabolites among structurally related compounds, the identification of specific urinary biomarkers as unequivocal proofs of SCRAs consumption remains challenging for forensic laboratories. Urinary biomarkers are necessary to monitor SCRAs abuse and prevalence data could help in establishing tailored strategies to prevent their spreading, highlighting the role for legal medicine as a service to public health.