2 resultados para Brazilian lower-middle-class
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The thesis analyses the making of the Shiite middle- and upper/entrepreneurial-class in Lebanon from the 1960s till the present day. The trajectory explores the historical, political and social (internal and external) factors that brought a sub-proletariat to mobilise and become an entrepreneurial bourgeoisie in the span of less than three generations. This work proposes the main theoretical hypothesis to unpack and reveal the trajectory of a very recent social class that through education, diaspora, political and social mobilisation evolved in a few years into a very peculiar bourgeoisie: whereas Christian-Maronite middle class practically produced political formations and benefited from them and from Maronite’s state supremacy (National Pact, 1943) reinforcing the community’s status quo, Shiites built their own bourgeoisie from within, and mobilised their “cadres” (Boltanski) not just to benefit from their renovated presence at the state level, but to oppose to it. The general Social Movement Theory (SMT), as well as a vast amount of the literature on (middle) class formation are therefore largely contradicted, opening up new territories for discussion on how to build a bourgeoisie without the state’s support (Social Mobilisation Theory, Resource Mobilisation Theory) and if, eventually, the middle class always produces democratic movements (the emergence of a social group out of backwardness and isolation into near dominance of a political order). The middle/upper class described here is at once an economic class related to the control of multiple forms of capital, and produced by local, national, and transnational networks related to flows of services, money, and education, and a culturally constructed social location and identity structured by economic as well as other forms of capital in relation to other groups in Lebanon.
Resumo:
DOMANDA DI RICERCA La cultura comprende il patrimonio collettivo materiale e immateriale, sia come frutto di pensiero e speculazione, sia come insieme di pratiche, compresi i festival. Con la loro ritualità e creazione di identità collettiva, i festival culturali hanno un impatto sociale, culturale ed economico sul territorio e sui cittadini coinvolti. Ma in che modo festival culturali, seppur con la loro temporaneità, contribuiscono alla creazione di cittadinanza attiva? TEORIE DI RIFERIMENTO La ricerca si inserisce nella crescente attenzione ai festival culturali nell'ambito degli Event Studies che approfondiscono le questioni relative a eventi e manifestazioni, compresi i festival. Allo scopo di comprendere se i festival siano dispositivi della crescita del benessere del territorio, si calerà il dibattito all’interno delle riflessioni sui temi dell’audience development e del welfare culturale. METODOLOGIA Il festival caso studio per la ricerca, seguendo alcuni criteri selettivi, è stato individuato come Teatro sull'Acqua, festival nato ad Arona nel 2011 diretto da Dacia Maraini. Il caso studio è stato analizzato in oltre un anno di osservazione (aprile 2021 - settembre 2022), con un approccio mixed method, combinano ricerca qualitativa e quantitativa, ovvero si sono effettuate l’osservazione partecipante; interviste semi-strutturata; quattro questionari. RISULTATI Tra i risultati raggiunti c'è l'individuazione delle tipologie di audience del festival analizzato. Il campione di riferimento restituisce l'immagine di un pubblico prevalentemente femminile, maturo, con un alto livello di istruzione, locale e appartenente a un ceto medio. Un pubblico fidelizzato e fortemente partecipe alle pratiche culturali, per i quali il festival diventa un momento relazione, di condivisione esperienziale e sociale. Il festival ha un forte impatto sulla comunità e ha avvicinato a materie culturali prima sconosciuti, incentivando la fruizione a nuove attività culturali.