2 resultados para AUTOGRAFT

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Il rachide è stato suddiviso in tre colonne da Denis: anteriore e centrale comprendono la metà anteriore del corpo vertebrale, la metà posteriore e l’inizio dei peduncoli, mentre la colonna posteriore comprende l’arco e i peduncoli stessi. In caso di resezione o lesione della colonna anteriore e media è indicata la ricostruzione. Diverse tecniche e materiali possono essere usati per ricostruire il corpo vertebrale. Innesti vascolarizzati, autograft, allograft sono stati usati, così come impianti sintetici di titanio o materiale plastico come il PEEK (Poly etere etere ketone). Tutti questi materiali hanno vantaggi e svantaggi in termini di proprietà intrinseche, resistenza meccanica, modulo di elasticità, possibilità di trasmissione malattie, capacità di fondersi con l’osso ospite o meno. Le soluzioni più usate sono le cage in titanio o carbonio, il PMMA ( Poli methil metacrilato), gli innesti ossei massivi. Si è effettuato uno studio di coorte retrospettivo paragonando due gruppi di pazienti oncologici spinali trattati da due chirurghi esperti in un centro di riferimento, con vertebrectomia e ricostruzione della colonna anteriore: un gruppo con cage in carbonio o titanio, l’altro gruppo con allograft massivo armato di innesto autoplastico o mesh in titanio. Si sono confrontati i risultati in termini di cifosi segmenterai evolutiva, fusione ossea e qualità di vita del paziente. Il gruppo delle cage in carbonio / titanio ha avuto risultati leggermente migliori dal punto di vista biomeccanico ma non statisticamente significativo, mentre dal punto di vista della qualità di vita i risultati sono stati migliori nel gruppo allograft. Non ci sono stati fallimenti meccanici della colonna anteriore in entrambi i gruppi, con un Fu tra 12 e 60 mesi. Si sono paragonati anche i costi delle due tecniche. In conclusione l’allogar è una tecnica sicura ed efficace, con proprietà meccaniche solide, soprattutto se armato con autograft o mesi in titanio.

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Defects of the peripheral nervous system are extremely frequent in trauma and surgeries and have high socioeconomic costs. In case of peripheral nerve injury, the first approach is primary neurorrhaphy, which is direct nerve repair with epineural microsutures of the two stumps. However, this is not feasible in case of stump retraction or in case of tissue loss (gap > 2 cm), where the main surgical options are autologous grafts, allogenic grafts, or nerve conduits. While the gold standard is the autograft, it has disadvantages related to its harvesting, with an inevitable donor site morbidity and functional deficit. Fresh nerve allografts have therefore become a viable alternative option, but they require immunosuppression, which is often contraindicated. Acellular Nerve Allografts (ANA) represent a valid alternative, they do not need immunosuppression and appear to be safe and effective based on recent studies. The purpose of this study is to propose and develop an innovative method of nerve decellularization (Rizzoli method), conforming to cleanroom requirements in order to perform the direct tissue manipulation step and the nerve decellularization process within five hours, so as to accelerate the detachment of myelin and cellular debris, without detrimental effects on nerve architecture. In this study, the safety and the efficacy of the new method are evaluated in vitro and in vivo by histological, immunohistochemical, and histomorphometric studies in rabbits and humans. The new method is rapid, safe, and cheaper if compared with available commercial ANAs. The present study shows that the method, previously optimized in vitro and in vivo on animal model presented by our group, can be applied on human nerve samples. This work represents the first step in providing a novel, safe, and inexpensive tool for use by European tissue banks to democratize the use of nerve tissue transplantation for nerve injury reconstruction.