11 resultados para Loikala, Paula: Grammatica finlandese

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Puhe Eläinlääkäripäivillä 2001

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Ilmajoen rovastin Bartholdus Vhaelin (1667-1723) laatima suomen kielen kielioppi julkaistiin hänen kuolemansa jälkeen käsikirjoituksen pohjalta. Tässä kielen kuvauksessa esitetään mm. nominien sijamuodot, verbien taivutus, vokaalisointu ja astevaihtelu lähes nykyaikaisella tavalla. Vhael antaa tietoja myös ääntämisestä ja Suomen murteista. GRAMMATICA painettiin muuttamattomana uudestaan vielä vuonna 1821.

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Despite the increasing number of research on translating for children, no study has so far taken into consideration the translations of children’s literature from Finnish into Italian. This dissertation sets out to fill this gap with a comparative study of Finnish picturebooks and their translations into Italian. Besides being the first research in the field analysing the shifts between these two systems, the study thoroughly investigates the characteristics of the translation process of picturebooks. The works chosen as case study are the Finnish picturebooks by Mauri Kunnas and their Italian translations from the period 1979-2009 because they are characterized by a high number of linguistic and cultural complexities which challenge translators’ skills and knowledge. The dissertation establishes whether and how culture-specific elements (anthroponyms, toponyms, food and allusions) and the word-image interaction have a significant impact on the quality and the nature of the target works, and also whether these aspects are still consistent after the translation and the adaptation process to the target system. Since picturebooks are multimodal texts whose message is produced by both the verbal and the visual, it has been necessary to use a multimodal comparative analysis. Such a descriptive comparative study has allowed me to describe the textual and cultural manipulations undergone by Kunnas’s picturebooks translated into Italian. Indeed, it has helped to identify what kind of shifts occur when cultural specific elements are transferred from the source system to the target one, to determine the most frequent translation strategies used to ensure a higher degree of readability, and to establish whether particular translation choices have contributed to modify the word-image interaction. The results of the multimodal comparative analysis have shown that Italian translators have been deeply influenced by the preponderance of the illustrations and for this reason they have often verbalised the visual and added information not originally contained in the source written text. Moreover, the findings of the analysis together with the interviews to the Italian translator and publishing house have also demonstrated that the latter aimed at producing works “good for the child” – and at the same time “good for the adult” – and at minimizing Finnish cultural specificity, even to the detriment of the aesthetic nature of the original picturebooks.

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Nimeke otsikosta.

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Il monopolio statale si rompe in Italia già nel 1976 e le piccole antenne private sono nate come funghi. Talvolta gli studiosi hanno ipotizzato che questo settore radiofonico fiorisca e sia in continua crescita in Italia, comparato particolarmente alla situazione finlandese. Tra i radioascoltatori internazionali l'Italia è considerata il paradiso delle antenne locali per la gran quantità degli impianti radiofonici in ambito locale. Si ipotizza anche che la gran quantità delle stazioni di radio garantisca automaticamente l'obiettività dell'informazione, o almeno la polifonia della radio. Invece in Finlandia lo Stato ha limitato il diritto di impiantare una stazione radio e il numero delle stazioni in rete con una legge abbastanza rigida a livello europeo per controllare la privatizzazione del settore e la diffusione della nuova ideologia di radiofonia libera. Con la mia ricerca vorrei affermare la correttezza di tali ipotesi e, allo stesso tempo, verificare se l'Italia sia tuttora un paradiso di radiofonia locale. Uno degli scopi di questa ricerca è far capire che la formazione e la struttura del campo radiofonico dipende spesso della società intorno a sé. Dal momento che l'analisi si basa parzialmente sui metodi quantitativi, diamo un'occhiata ai numeri delle stazioni statali, reti nazionali e seminazionali e radio locali e provinciali nella provincia di Parma e in Finlandia Propria. Inoltre in questa tesi di laurea vorrei ricercare quali potrebbero essere i motivi storici, legislativi, culturali ed economici che hanno influito sul precoce sviluppo italiano nel campo della radiofonia locale. Per dare una più ampia visione della situazione italiana, ho fatto delle osservazioni sulla struttura del campo radiofonico in questi due paesi, sulle differenze essenziali tra Finlandia e Italia e sui motivi che influiscono nella nascita della radiofonia privata in ambito locale paragonando i fatti italiani con quelli finlandesi. Questa ricerca può dare un contributo importante agli appassionati del radioascolto ed essere utile come inizio di una più vasta valutazione di radiofonia locale per coloro che sono interessati ai mass media come mezzi di comunicazione, di potere e di democrazia. Contrariamente agli articoli anteriori e alle ricerche fatte, ormai la radiofonia provinciale non ha più molta importanza in Italia. Possiamo dire che non ci sia più un modello italiano da ammirare, perché le reti nazionali dominano le frequenze e raccolgono ormai un pubblico di dimensioni ragguardevoli e in continua crescita. Anche se il numero delle emittenti locali è diminuito notevolmente nella provincia di Parma, non possiamo concludere che la radiofonia locale in Italia sia morta basandosi su una sola ricerca che riguarda il cambiamento della struttura radiofonica in una località italiana.

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Il monopolio statale si rompe in Italia già nel 1976 e le piccole antenne private sono nate come funghi. Talvolta gli studiosi hanno ipotizzato che questo settore radiofonico fiorisca e sia in continua crescita in Italia, comparato particolarmente alla situazione finlandese. Tra i radioascoltatori internazionali l'Italia è considerata il paradiso delle antenne locali per la gran quantità degli impianti radiofonici in ambito locale. Si ipotizza anche che la gran quantità delle stazioni di radio garantisca automaticamente l'obiettività dell'informazione, o almeno la polifonia della radio. Invece in Finlandia lo Stato ha limitato il diritto di impiantare una stazione radio e il numero delle stazioni in rete con una legge abbastanza rigida a livello europeo per controllare la privatizzazione del settore e la diffusione della nuova ideologia di radiofonia libera. Con la mia ricerca vorrei affermare la correttezza di tali ipotesi e, allo stesso tempo, verificare se l'Italia sia tuttora un paradiso di radiofonia locale. Uno degli scopi di questa ricerca è far capire che la formazione e la struttura del campo radiofonico dipende spesso della società intorno a sé. Dal momento che l'analisi si basa parzialmente sui metodi quantitativi, diamo un'occhiata ai numeri delle stazioni statali, reti nazionali e seminazionali e radio locali e provinciali nella provincia di Parma e in Finlandia Propria. Inoltre in questa tesi di laurea vorrei ricercare quali potrebbero essere i motivi storici, legislativi, culturali ed economici che hanno influito sul precoce sviluppo italiano nel campo della radiofonia locale. Per dare una più ampia visione della situazione italiana, ho fatto delle osservazioni sulla struttura del campo radiofonico in questi due paesi, sulle differenze essenziali tra Finlandia e Italia e sui motivi che influiscono nella nascita della radiofonia privata in ambito locale paragonando i fatti italiani con quelli finlandesi. Questa ricerca può dare un contributo importante agli appassionati del radioascolto ed essere utile come inizio di una più vasta valutazione di radiofonia locale per coloro che sono interessati ai mass media come mezzi di comunicazione, di potere e di democrazia. Contrariamente agli articoli anteriori e alle ricerche fatte, ormai la radiofonia provinciale non ha più molta importanza in Italia. Possiamo dire che non ci sia più un modello italiano da ammirare, perché le reti nazionali dominano le frequenze e raccolgono ormai un pubblico di dimensioni ragguardevoli e in continua crescita. Anche se il numero delle emittenti locali è diminuito notevolmente nella provincia di Parma, non possiamo concludere che la radiofonia locale in Italia sia morta basandosi su una sola ricerca che riguarda il cambiamento della struttura radiofonica in una località italiana.