950 resultados para training efficacy


Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

Background: sulla base delle evidenze emerse dalle rassegne sistematiche in materia (Johnstone, 1994; Cohen et al.,1998; Robson et al., 2012; Burke et al., 2006; Ricci et al., 2015) si è ipotizzato che la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro sia maggiormente efficace quando non è presentata come obbligatoria e venga articolata su più livelli di apprendimento, attraverso metodologie adeguate per ogni livello, con docenti che abbiano caratteristiche corrispondenti allo specifico obiettivo di apprendimento e la cui durata sia parametrata all’obiettivo stesso. Obiettivo di questa ricerca è valutare se esista e quanto sia intensa la relazione causale tra la formazione alla sicurezza sul lavoro e i suoi effetti sul miglioramento delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti, degli esiti per la salute, del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione. Metodo: la variabile indipendente è costituita dell’intervento formativo erogato, articolato in tre condizioni: formazione obbligatoria, formazione non obbligatoria, gruppo di controllo: sono stati posti a confronto due interventi di pari durata (16 settimane, per 10h complessive), realizzati con identiche modalità (step1 audio-visivo; step2 affiancamento su lavoro da parte del preposto; step3 discussione di auto-casi), ma differenziati rispetto all’essere presentati uno come formazione obbligatoria, l’altro come non obbligatoria. I due gruppi sono anche stati confrontati con un gruppo di controllo per il quale la formazione è prevista successivamente. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo con obbligo formativo, senza obbligo formativo, di controllo. Sono stati presi come indicatori (variabili dipendenti) per valutare l’effetto della formazione: I livello – conoscenze: riconoscimento o produzione di un maggior numero di risposte corrette. II livello – atteggiamenti e credenze: maggiore propensione a mettere in atto comportamenti auto ed etero protettivi. III livello – comportamenti: comportamenti osservati più adeguati per la tutela della salute propria e altrui. IV livello – salute: maggior grado di benessere bio-psico-sociale auto-riferito. Le misure di esito consistono nella variazione tra la rilevazione iniziale e ogni rilevazione successiva, sulla base delle diverse misure registrate per ognuno dei quattro livelli dell’intervento formativo. Lo stesso confronto del tempo è stato realizzato per le misure del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione, quest’ultimo misurato solo immediatamente al termine dell’intervento. Risultati: le condizioni di intervento non differiscono in termini di efficacia, la formazione determina infatti gli stessi risultati per i partecipanti del gruppo obbligo formativo e di quello non obbligo, con una significativa differenza post-intervento rispetto al gruppo di controllo. La formazione ha un effetto forte nel miglioramento delle conoscenze che solo parzialmente decade nel tempo, ma comunque mantenendo un livello maggiore rispetto ai valori iniziali. In relazione al miglioramento di atteggiamenti e comportamenti sicuri nel lavoro al Videoterminale, l’effetto della formazione è modesto: per gli atteggiamenti si registra solo un miglioramento verso l’applicazione delle procedure come utili realmente e non come mero adempimento, ma tale effetto decade entro quattro mesi riportando i partecipanti su valori iniziali; i comportamenti invece migliorano nel tempo, ma con deboli differenze tra partecipanti alla formazione e gruppo di controllo, tuttavia tale miglioramento non decade in seguito. Non si registrano invece effetti della formazione nella direzione attesa in termini di esiti per la salute, per il miglioramento del clima di sicurezza e come maggior controllo comportamentale percepito, non risultano nemmeno dati evidenti di moderazione degli effetti dovuti a caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Inoltre emerge che il gradimento per la formazione è correlato con migliori atteggiamenti (strumento audio-visivo), il miglioramento del clima di sicurezza e un maggior controllo comportamentale percepito (studio di auto-casi), ovvero gli step che hanno visto l’intervento di formatori qualificati. Infine, la formazione ha determinato migliori condizioni operative e l’adeguamento delle procedure interne. Conclusioni: la presente ricerca ci consente di affermare che la formazione erogata è stata efficace, oltre che molto gradita dai partecipanti, in particolare quando il formatore è qualificato per questa attività (step1 e 3). L’apprendimento prodotto è tanto più stabile nel tempo quanto più i contenuti sono in stretta relazione con l’esperienza lavorativa quotidiana dei partecipanti, mentre negli altri casi il decremento degli effetti è alquanto rapido, di conseguenza ribadiamo la necessità di erogare la formazione con continuità nel tempo. E’ risultato comunque modesto l’effetto della formazione per migliorare gli atteggiamenti e i comportamenti nel lavoro al VDT, ma, al di là di alcuni limiti metodologici, sono obiettivi ambiziosi che richiedono più tempo di quanto abbiamo potuto disporre in questa occasione e il cui conseguimento risente molto delle prassi reali adottate nel contesto lavorativo dopo il termine della formazione. Le evidenze finora prodotte non hanno poi chiarito in modo definitivo se attraverso la formazione si possano determinare effetti significativi nel miglioramento di esiti per la salute, anche eventualmente attraverso interventi di supporto individuale. Inoltre l’assenza di differenze significative negli effetti tra i partecipanti assegnati alla condizione di obbligo e quelli di non obbligo, eccezion fatta in direzione opposta alle attese per la misura del danno da lavoro, suggeriscono che nell’erogare la formazione, occorre sottolineare in misura molto rilevante l’importanza dell’intervento che viene realizzato, anche qualora esistesse una prescrizione normativa cogente. Infine, la ricerca ci ha fornito anche indicazioni metodologiche e misure valide che invitano ad estendere questa formazione, e la sua valutazione di efficacia, a diversi comparti economici e svariate mansioni. Nel fare questo è possibile fare riferimento, e testare nuovamente, un modello che indica la corretta percezione del rischio (conoscenza) come fattore necessario, ma non sufficiente per ottenere, con la mediazione di atteggiamenti favorevoli allo specifico comportamento, azioni sicure, attraverso le quali si rinforza l’atteggiamento e migliorano le conoscenze. La formazione, per raggiungere i propri obiettivi, deve tuttavia agire anche sui meccanismi di conformismo sociale favorevoli alla safety, questi originano da conoscenze e azioni sicure e reciprocamente le rinforzano.

Relevância:

60.00% 60.00%

Publicador:

Resumo:

The impact of whole body vibrations (vibration stimulus mechanically transferred to the body) on muscular activity and neuromuscular response has been widely studied but without standard protocol and by using different kinds of exercises and parameters. In this study, we investigated how whole body vibration treatments affect electromyographic signal of rectus femoris during static and dynamic squat exercises. The aim was the identification of squat exercise characteristics useful to maximize neuromuscular activation and hence progress in training efficacy. Fourteen healthy volunteers performed both static and dynamic squat exercises without and with vibration treatments. Surface electromyographic signals of rectus femoris were recorded during the whole exercise and processed to reduce artifacts and to extract root mean square values. Paired t-test results demonstrated an increase of the root mean square values (p<0.05) in both static and dynamic squat exercises with vibrations respectively of 63% and 108%. For each exercise, subjects gave a rating of the perceived exertion according to the Borg's scale but there were no significant changes in the perceived exertion rate between exercises with and without vibration. Finally, results from analysis of electromyographic signals identified the static squat with WBV treatment as the exercise with higher neuromuscular system response. © 2012 IEEE.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Current evidence increasingly suggests that very short, supra-maximal bouts of exercise can have significant health and performance benefits. The majority of research conducted in the area however, uses laboratory-based protocols, which can lack ecological validity. The purpose of this study was to examine the effects of a high intensity sprint-training programme on hockey related performance measures. 14 semi-professional hockey players completed either a 4-week high intensity training (HIT) intervention, consisting of a total of six sessions HIT, which progressively increased in volume (n=7), or followed their normal training programme (Con; n=7). Straight-line sprint speed with and without a hockey stick and ball, and slalom sprint speed, with and without a hockey stick and ball were used as performance indicators. Maximal sprint speed over 22.9m was also assessed. Upon completion of the four-week intervention, straight-line sprint speed improved significantly in the HIT group (~3%), with no change in performance for the Con group. Slalom sprint speed, both with and without a hockey ball was not significantly different following the training programme in either group. Maximal sprint speed improved significantly (12.1%) in the HIT group, but there was no significant performance change in the Con group. The findings of this study indicate that a short period of HIT can significantly improve hockey related performance measures, and could be beneficial to athletes and coaches in field settings.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Krysia M. Yardley-Matwiejczuk has addressed the clinical and psychological implications of role-play (Role Play: Theory and Practice, Sage Publications, 1997) and Judith Ackroyd has thoroughly reassessed the place of roleplay in education (Role Reconsidered, Trentham Books, 2004). But there has been no systematic analysis of the implications for actor training of this growing area of employment. This paper interrogates some of the implications of role-play for actor trainers, particularly in relation to the need for a clear ethical framework governing spontaneous performance in non-theatrical environments. The paper also suggests guidelines on ‘distancing’ and ‘presencing’ techniques to equip actors to cope with the unpredictability of role play-based performance.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Recovery of upper limb function after stroke is poor. The acute to subacute phase after stroke is the optimal time window to promote the recovery of upper limb function. The dose and content of training provided conventionally during this phase is however, unlikely to be adequate to drive functional recovery, especially in the presence of severe motor disability. The current study concerns an approach to address this shortcoming, through evaluation of the SMART Arm, a non-robotic device that enables intensive and repetitive practice of reaching by stroke survivors with severe upper limb disability, with the aim of improving upper limb function. The outcomes of SMART Arm training with or without outcome-triggered electrical stimulation (OT-stim) to augment movement and usual therapy will be compared to usual therapy alone.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Psychosocial interventions have proven to be effective in treating social cognition in people with psychotic disorders. The current study aimed to determine the effects of a metacognitive and social cognition training (MSCT) program, designed to both remediate deficits and correct biases in social cognition. Thirty-five clinically stable outpatients were recruited and assigned to the MSCT program (n = 19) for 10 weeks (18 sessions) or to the TAU group (n = 16), and they all completed pre- and post-treatment assessments of social cognition, cognitive biases, functioning and symptoms. The MSCT group demonstrated a significant improvement in theory of mind, social perception, emotion recognition and social functioning. Additionally, the tendency to jump to conclusions was significantly reduced among the MSCT group after training. There were no differential benefits regarding clinical symptoms except for one trend group effect for general psychopathology. The results support the efficacy of the MSCT format, but further development of the training program is required to increase the benefits related to attributional style.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

The purpose of the present study was to examine two leadership styles of personal trainers (bland versus enriched) to evaluate their effects on exercise-related outcomes. Participants were 103 university women with no previous experience weight training. Participants were randomly assigned to one of the two leadership style conditions. They completed primary measures prior to being introduced to the personal trainer. Next, participants completed an introductory weight training session, followed by post-manipulation measures. The leadership styles were successfully manipulated. Participants in the enriched leadership style condition reported significantly higher levels of enjoyment and intention to exercise. Participants in the bland leadership style condition reported significantly higher levels of social anxiety; no differences were found for task self-efficacy, self-presentational efficacy, social physique anxiety, or handgrip performance between groups. Thus, an enriched leadership style of personal trainers can increase positive psychological outcomes.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

This paper builds on previous work applying the concept of well-being to the field of housing. It uses the concepts of self-esteem, efficacy and social identity to explore the situations of a group of young homeless mothers. In particular, it focuses on the impact of well-being factors, among others, in understanding the uptake of education and training services. The paper concludes by arguing that well-being issues are crucial for housing agencies and others who want to engage with young homeless people.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Objective: Group training in communication skills [communication skills training (CST)] has become partly mandatory for oncology staff. However, so far, a comprehensive meta-analysis on the efficacy is lacking. Design: Included studies either compare the efficacy of a specific training with a control group or look at the additional effect of booster sessions on communication behaviour, attitudes or patient outcomes. Methods: Four electronic databases were searched up to July 2008 without language restriction, and reference lists of earlier reviews were screened. Effect sizes (ESs) were extracted and pooled in random effects meta-analyses. Results: We included 13 trials (three non-randomised), 10 with no specific intervention in the control group. Meta-analysis showed a moderate effect of CST on communication behaviour ES = 0.54. Three trials compared basic training courses with more extensive training courses and showed a small additional effect on communication skills ES = 0.37. Trials investigating participants' attitudes ES = 0.35 and patient outcomes ES = 0.13 (trend) confirmed this effect. Conclusions: Training health professionals by CST is a promising approach to change communication behaviour and attitudes. Patients might also benefit from specifically trained health professionals but strong studies are lacking. However, feasibility and economic aspects have to be kept in mind when considering providing a training of optimal length.