954 resultados para rigenerazione, riqualificazione, comfort, efficienza, sostenibilità, edilizia,


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Il progetto di questa tesi affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale di 15 unit abitative situato nella zona della Bolognina in Via Tibaldi. Le condizioni di vetust delledificato e levoluzione economico sociale del quartiere hanno portato negli anni allinsorgere di nuove situazioni di criticit. Si sono riscontrati problemi relativi alle dimensioni degli alloggi (troppo grandi per le esigenze dei nuovi nuclei familiari), ai bassi livelli di comfort interni (rapporti illuminanti non rispettati e dimensioni dei vani non confacenti a normativa), allaccessibilit (vano ascensore inefficiente) e alla bassa efficienza energetica, che produce elevati costi di esercizio. Lanalisi degli spazi esterni invece ha evidenziato uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre a una carenza del numero di posti auto necessari agli abitanti dellisolato. Lobiettivo che si pone la tesi quello di adeguare larea alle nuove esigenze dellutenza e di migliorare gli standard qualitativi delledificato, considerando la fattibilit dellintervento e ipotizzando misure che si pongano in alternativa ad una demolizione completa delledificio. Inoltre, le soluzioni proposte sono state studiate in modo da poter essere applicate non solo sul caso studio, ma anche sullintero isolato, in unottica di riqualificazione urbana.Per gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e ricostruzione puntuali delle murature non portanti o collaboranti e lampliamento delle superfici finestrate, conformando a normativa i vani degli alloggi, dotandoli di una maggior superficie utile e riducendo la condizione di discomfort luminoso interno. La stessa strategia stata adottata anche per ridefinire e diversificare il taglio degli alloggi. Infine per migliorare laccessibilit alledificio e agli alloggi le soluzioni prevedono linserimento un sistema loggiato per rendere raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unit abitative collocate nel piano rialzato si previsto di innalzare la quota del terreno fino allaltezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si occupati della riprogettazione degli spazi esterni, optando per unazione a scala urbana. La riorganizzazione delle aree avvenuta attraverso linserimento di nuovi percorsi pedonali di collegamento alledificato e mediante la progettazione e riqualificazione di spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilit carrabile e gli spazi verdi attraverso linserimento di un parcheggio seminterrato.

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Il progetto affronta le tematiche relative agli interventi di riqualificazione, adeguamento e rigenerazione urbana di un edificio residenziale degli anni 20, di 15 unit abitative situato a Bologna, nella zona della Bolognina in Via Pellegrino Tibaldi. In tale edificio i problemi riscontrati riguardavano le dimensioni degli alloggi, i bassi livelli di comfort interni, laccessibilit e la bassa efficienza energetica. Dallanalisi degli spazi esterni invece si evidenziava uno stato di abbandono della corte, caratterizzata dalla disorganizzazione dei percorsi e delle aree verdi oltre che dalla carenza di posti auto necessari agli abitanti dellisolato. Per quanto concerne gli spazi interni, le scelte adottate riguardano la demolizione e la ricostruzione puntuale delle murature non portanti o collaboranti e lampliamento delle superfici finestrate mentre per riconfigurare e diversificare il taglio degli alloggi si intervenuti solo sul quarto piano dove sono stati ricavati degli appartamenti di taglio inferiore. Infine per migliorare laccessibilit alledificio e agli alloggi si previsto un sistema loggiato che rende raggiungibili direttamente dal vano ascensore preesistente, che presentava uno sbarco solo interpiano, due appartamenti per piano (dal primo al quarto). Per raggiungere invece le unit abitative collocate nel piano rialzato si previsto di innalzare la quota del terreno fino allaltezza della soglia di ingresso ai vani. Parallelamente ci si occupati della riprogettazione degli spazi esterni dotando le aree di nuovi percorsi pedonali di collegamento alledificato e progettando spazi per la socializzazione. Infine, per arginare le problematiche relative al fabbisogno di parcheggi, si agito diversificando e ponendo su livelli differenti la viabilit carrabile e gli spazi verdi attraverso linserimento di un parcheggio seminterrato.

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Loggetto di questa tesi un intervento di rigenerazione, riqualificazione ed adeguamento di un comparto residenziale di circa 22 ettari a Corticella, zona del quartiere Navile, pianificato tramite il PEEP di Bologna del 1963 e realizzato tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso. L'area si trova nella periferia nord di Bologna ai limiti con la campagna e comprende 34 fabbricati, di cui 27 residenziali. L'evoluzione economico sociale degli ultimi decenni ha causato l'insorgenza di diverse criticit dell'area, tra cui: scarsa efficienza energetica degli edifici con elevati costi di esercizio; inadeguatezza sismica degli edifici; bassi livelli di comfort abitativo; scarsa variet dei tagli degli alloggi; scarsa qualit degli spazi pubblici e di relazione; mancanza di connessioni a livello urbano (sia in termini di continuit morfologica che di viabilit). L'obiettivo che si pone la tesi quello di adeguare l'area alle nuove esigenze, in modo da proiettarla avanti nel tempo e renderla una zona vivibile oggi e in futuro, con un progetto che tenga conto della fattibilit dell'intervento e delle caratteristiche e delle risorse degli Enti e dei proprietari privati coinvolti nella gestione dellarea. Per ottenere questi risultati, il progetto ha riorganizzato i collegamenti urbani, che oggi rendono l'area una zona emarginata, e ha previsto la riqualificazione funzionale e prestazionale degli edifici, adottando due diverse ipotesi di progetto. Per quanto riguarda la situazione urbana, si previsto di inserire nuovi elementi per migliorare la viabilit, in particolare nuovi percorsi ciclopedonali ed uno shared space che rimette in comunicazione l'area con il centro storico di Corticella. Per la riqualificazione degli edifici sono stati selezionati due edifici campione, rappresentativi delle situazioni e tipologie pi ricorrenti nellarea, che sono stati affrontati con due approcci diversi. Delledificio che presenta le criticit pi acute, si valutata non conveniente una riqualificazione pesante e si quindi previsto un intervento minimo di miglioramento dellefficienza energetica e della distribuzione interna. Per il secondo edificio invece stato progettato laggiornamento del taglio degli alloggi,ladeguamento delle prestazioni energetiche fino a raggiungere la classe energetica A(originariamente classe G), il miglioramento delle capacit antisismiche e del comfort luminoso. Gli alloggi di standard decisamente superiore a quello attuale, la riconfigurazione dello spazio di pertinenza degli edifici come shared space, e la realizzazione di nuovi collegamenti urbani migliorano lappetibilit e il valore immobiliare degli edifici, ma anche le condizioni ambientali e labitabilit dellintera area di intervento.

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Loggetto di questa tesi un intervento di rigenerazione, riqualificazione ed efficientamento energetico di un edificio residenziale di 40 alloggi a Bologna, zona Bolognina. Questultimo, vittima dei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale fu ricostruito nel 1952 mantenendo le caratteristiche di quello precedente. Come in molti edifici analoghi per epoca di costruzione e aratteristiche, anche in questo caso si manifestano alcune criticit ricorrenti, in particolare: - Scarsa efficienza energetica; - Inadeguatezza sismica; - Comfort abitativo insoddisfacente; - Taglio degli alloggi pensato per nuclei famigliari diversi da quelli attuali; - Spazi pubblici, dotazioni e arredi urbani carenti. L'obiettivo che si pone la tesi quello di migliorare la vivibilit dell'edificio e dell'area in cui si colloca, adattandolo alle esigenze di oggi e di domani. Il progetto propone un insieme di interventi coordinati, definiti con attenzione per la loro fattibilit tecnica e tenendo conto del fatto che si tratta di un complesso di edilizia residenziale pubblica del patrimonio ACER Bologna. In termini pratici, il progetto interviene sia sugli spazi circostanti l'edificio, sia sul manufatto architettonico. A scala micro-urbana stata prevista la riorganizzazione e il riordino delle aree scoperte di pertinenza, ridefinendo la viabilit dotandole di elementi di arredo che ne consentano la fruizione. A scala edilizia stato progettato un efficientamento energetico che portasse l'edificio in classe A dalla attuale classe energetica F. Ci ha richiesto di ridefinire le stratigrafie delle chiusure verticali ed orizzontali in coerenza con gli aspetti di composizione delle facciate. Piccole riconfigurazioni interne hanno poi portato ad un riassetto del taglio degli alloggi per disporre in maggior numero di unit di piccole dimensioni, adatte alla domanda oggi prevalente.

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Nellottica della pianificazione di interventi di Retrofit Energetico che possano migliorare lefficienza energetica del comparto edilizio-residenziale, in relazione agli obiettivi della vigente normativa energetica di ispirazione comunitaria, obiettivo della tesi la ricerca e validazione di strumenti economici che possano guidare le committenze nella scelta del migliore rapporto tra costi e benefici delle opere. La tesi affronta lapproccio dellanalisi del Costo Globale come previsto dalla normativa comunitaria formato dalla direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, dal regolamento delegato UE n244 del 16 gennaio 2012 e dalla norma EN 15459 del 2008. Obiettivo la comparazione di tre interventi alternativi di retrofit energetico per un edificio ad uso misto sito nel centro di Bologna. Si tratta di interventi mirati allefficientamento e allabbattimento del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale dello stabile, con gradi successivi di approfondimento, come definiti dalla attuale normativa (ristrutturazione importante di primo livello, di secondo livello e riqualificazione energetica). Lo studio si sviluppa definendo le criticit dello stato attuale del costruito e i possibili interventi migliorativi necessari. Definiti i pacchetti tecnici delle soluzioni di intervento si passato alla ricerca dei dati necessari comprendenti dati finanziari su tassi di sconto e di inflazione e sui costi di investimento iniziali, costi di gestione e manutenzione, costi di sostituzione e costi energetici relativi alle varie alternative di progetto. I risultati dellanalisi economica delle alternative progettuali, nel periodo di studio considerato, vengono poi confrontati con i dati relativi allimpatto energetico e delle emissioni di CO2 e con le relative classi energetiche.

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IMPARARE LA SOSTENIBILITA Oggetto di questa tesi di laurea la progettazione di un asilo nido in prossimit della scuola dellinfanzia Coccinella di Bertinoro (FC) per rispondere alle esigenze espresse dallaAmministrazione Comunale, orientate a realizzare un ampliamento della struttura esistente, completando cos il polo scolastico comprendente anche la scuola elementare comunale adiacente. La strategia di intervento che il progetto ha adottato prevede due scenari: uno che assume integralmente gli obiettivi dellAmministrazione e prevede la realizzazione di una struttura per la prima infanzia ad ampliamento di quella esistente, e un secondo che invece propone anche la realizzazione di una nuova scuola materna, in sostituzione di quella attualmente presente. Il progetto ha adottato un approccio integrato dal punto di vista formale e costruttivo, mostrando particolari attenzioni alle tematiche ambientali, assunte come determinanti per ottenere elevati livelli di benessere per i fruitori. La scuola diventa cos promotrice di una progettazione orientata a principi di sostenibilit ambientale, efficienza e risparmio energetico, attraverso scelte in cui, sin dalle prime fasi, tecnologia, ambiente, comfort e salute cercano un reciproco equilibrio. A scala urbana si scelto di recuperare e ampliare il sistema di percorsi pedonali che consente il collegamento tra le diverse parti della citt, valorizzando il paesaggio quale risorsa primaria. A scala locale, per garantire lintegrazione del nuovo intervento con lambiente e il territorio, il progetto ha richiesto unapprofondita analisi preliminare del sito, comprendente lo studio di elementi del contesto sociale, culturale, ambientale e paesaggistico. A questi si sono affiancati gli aspetti climatologici, funzionali alla scelta dellesposizione da attribuire alledificio in modo da mitigare gli effetti delle variazioni climatiche e ottimizzare la qualit indoor. Dal punto di vista funzionale e distributivo il progetto ha risposto a criteri di massima flessibilit e fruibilit degli ambienti interni, assecondando le esigenze di educatori e bambini. Particolare attenzione stata rivolta alla scelta della tipologia costruttiva, adottando elementi prefabbricati in legno assemblati a secco. Questo sistema consente la realizzazione di strutture affidabili, durevoli nel tempo e rispondenti a tre criteri fondamentali nellottica della sostenibilit: impiego di materiali rinnovabili, minimizzazione dei rifiuti e del consumo di acqua in cantiere e possibilit di recupero tramite smontaggio. Per garantire un corretto rapporto tra costruito e contesto urbano si deciso di utilizzare materiali da rivestimento della tradizione locale, quali la pietra, e di attenuare limpatto visivo dellintervento attraverso limpiego di coperture verdi. Queste, oltre a restituire in copertura il suolo occupato dai volumi edificati, contribuiscono alla mitigazione del microclima, sia allinterno delledificio che nel suo intorno. Rispetto agli obiettivi di benessere degli utenti, il progetto si posto lobiettivo di superare i confini determinati dalla normativa sui requisiti energetici, puntando al raggiungimento di condizioni ottimali in termini di salubrit del costruito e confort abitativo. Questo intervento si propone di sperimentare un approccio ecologico di sensibilizzazione ai criteri di sostenibilità, capace di coinvolgere tutti i protagonisti della vita scolastica: i bambini, gli insegnanti, i genitori e la citt. Imparare la sostenibilit lobiettivo del progetto e la linea guida della tesi, i percorsi di sostenibilit, rappresenta il frutto degli studi, delle analisi, delle scelte che ci hanno spinto ad ottenere lo scopo prefissato e racchiude in un significato sia fisico che metaforico i risultati finali, sia a scala urbana, che a scala delledificio. Il termine percorsi ci permette di comprendere sia la nuova rete di collegamenti tra larea di intervento e il resto della citt quali strumento di rigenerazione e di contatto con il paesaggio, ma anche il processo di crescita e formativo che il bambino, destinatario e protagonista del progetto, intraprender in questi luoghi. La realizzazione di edifici tecnologicamente efficienti dal punto di vista delle prestazioni energetiche (raggiungimento classe B per la struttura esistente, classe A per le ipotesi di ampliamento) ma anche dal punto di vista del confort luminoso rappresenta la premessa per la formazione di una nuova generazione pi responsabile e rispettosa nei confronti dellambiente che la circonda.

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La Tesi affronta il tema della rigenerazione di un comparto urbano localizzato a ridosso del centro storico di Forl. Coerentemente con le indicazioni dellAmministrazione comunale, obiettivo dellintervento ladeguamento degli edifici esistenti agli standard funzionali ed energetici e la rivitalizzazione dellisolato, tramite nuove edificazioni e il riordino della viabilit, del verde e degli spazi pubblici. Della preesistenza pi rilevante presente nel comparto, un edificio residenziale realizzato tra le due guerre stata progettata la riqualificazione, preferendola alla ricostruzione per il valore testimoniale del manufatto e il pi favorevole bilancio ambientale. Gli interventi di miglioramento si sono posti il limite di non snaturare i caratteri formali e la fisionomia strutturale delledificio, ma di aumentarne i livelli di comfort e lefficienza energetica, puntando a rientrare in classe A secondo la classificazione dellEmilia Romagna. A scala urbana il progetto propone la riqualificazione dellintero isolato con lobiettivo di rivitalizzarlo e di rivalutare la sua presenza allinterno del centro storico. Nonostante la sua favorevole collocazione, lisolato vive una situazione di marginalizzazione, a causa dello scarso mix funzionale delle attivit che ospita, della presenza di edifici incongrui e parzialmente abbandonati e della scarsa permeabilit verso lesterno, che lo fanno percepire come una zona non sicura e ne abbattono i valori immobiliari. Per raggiungere lobiettivo, il progetto intervenuto sullassetto della viabilit, dei parcheggi, degli spazi pubblici e del verde, puntando alla ricucitura del tessuto urbano con le preesistenze. Queste azioni hanno implicato la demolizione di manufatti di scarso pregio e la progettazione di nuovi edifici, condotta con particolare attenzione alla sostenibilit ambientale. Il progetto approfondisce la riqualificazione di un edificio esistente e la definizione di un nuovo intervento residenziale, ma investe anche il contesto urbano, considerando contemporaneamente i diversi aspetti ambientali, sociali e architettonici in modo coordinato e coerente alle diverse scale progettuali.

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La tesi individua alcune strategie di rigenerazione urbana e di riqualificazione edilizia, al fine di ottenere una serie di linee guida per lintervento sul patrimonio di edilizia abitativa situata nelle periferie urbane. Tali principi sono stati poi applicati ad un edificio ACER collocato nella prima periferia di Forl, per sperimentare lefficacia delle strategie individuate. Dalla ricerca svolta sulle strategie di intervento volte alla riqualificazione sociale delle periferie, in particolare la teoria del Defencible space di Jacobs, si evidenzia limportanza di accentuare nei residenti il sentimento di territorialit, ovvero la consapevolezza di far parte di una comunit specifica insediata in un particolare spazio, alimentata attraverso la frequentazione e lappropriazione percettivo-funzionale degli spazi pubblici. Si deciso quindi di allargare il campo di intervento alla rigenerazione dellinterno comparto, attraverso la riorganizzazione degli spazi verdi e la dotazione di attrezzature sportive e ricreative, in modo da offrire spazi specifici per le diverse utenze (anziani, giovani, bambini) e la definizione di un programma funzionale di servizi ricreativi e spazi destinati a piccolo commercio per integrare le dotazioni carenti dellarea. Dallanalisi approfondita delledificio sono emerse le criticit maggiori su cui intervenire: - lintersezione dei percorsi di accesso alledificio - la struttura portante rigida, non modificabile - la scarsa variet tipologica degli alloggi - lelevato fabbisogno energetico. La riqualificazione delledificio ha toccato quindi differenti campi: tecnologico, funzionale, energetico e sociale; il progetto stato strutturato come una serie di fasi successive di intervento, eventualmente realizzabili in tempi diversi, in modo da consentire il raggiungimento di diversi obiettivi di qualit, in funzione della priorit data alle diverse esigenze. Secondo questottica, il primo grado di intervento, la fase 1 - riqualificazione energetica, si limita alladeguamento dello stato attuale alle prestazioni energetiche richieste dalla normativa vigente, in assenza di adeguamenti tipologici e spaziali. La fase 2 propone la sostituzione degli impianti di riscaldamento a caldaie autonome presenti attualmente con un impianto centralizzato con pompa di calore, un intervento invasivo che rende necessaria la realizzazione di un involucro polifunzionale che avvolge completamente ledificio. Questo intervento nasce da tre necessit fondamentali : - architettonica: poter ampliare verso lesterno le superfici degli alloggi, cos da intervenire sulle unit abitative rendendole pi rispondenti alle necessit odierne; - statica: non dover gravare in ci sulledificio esistente apportando ulteriori carichi, difficilmente sopportabili dalla struttura esistente, assicurando il rispetto della normativa antisismica in vigore; - impiantistica/tecnologica: alloggiare i condotti del nuovo impianto centralizzato per il riscaldamento, raffrescamento e acs; La fase 3 invece incentrata sullampliamento dellofferta abitativa, in modo da rispondere anche a necessit legate ad utenze speciali, come utenti disabili o anziani. Laddizione di nuovi volumi si sviluppa in tre direzioni: - un volume parassita, che aderisce alledificio nel fronte sud/est, indipendente dal punto di vista strutturale, ruotato per sfruttare al meglio lorientamento ottimale. - un volume satellite, indipendente, connesso alledificio esistente tramite un elemento di raccordo, e nel quale sono collocati alcuni alloggi speciali. - unaddizione in copertura, che non appoggia direttamente sul solaio di copertura esistente, ma grava sullelemento di chiusura delinvolucro realizzato nella fase 2 Completano il progetto le addizioni volumetriche a piano terra, destinate a servizi quali un centro diurno, un micronido e un bar, i quali costituiscono la traduzione alla scala delledificio delle strategie applicate nel progetto di comparto. Questi interventi hanno consentito di trasformare un edificio costruito negli anni 80 in un complesso residenziale moderno, dotato spazi accessori di grande qualit, tecnologie moderne che ne garantiscono il comfort abitativo, servizi alla persona disponibili in prossimit delledificio.

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Lintenzione che ha mosso la ricerca stata quella di ridare valore alla casa pubblica, perch unopportunit per la popolazione, soprattutto per le fasce sociali pi deboli e perch non pu non essere espressione di qualit architettonica, urbanistica e sociale. A ci si aggiunge la scelta di un modo di operare sostenibile, dove alle nuove costruzioni si predilige lidea del recupero. Ecco da dove nasce lidea di ripartire dallesistente, scegliendo unarea del sistema urbano di propriet pubblica, per definire, in una prospettiva di miglioramento, un sistema di strategie di intervento e un progetto di riqualificazione. Capire come agire su unarea di questo tipo, ha stimolato ad una lettura degli interventi statali sul tema delledilizia pubblica attraverso le azioni in campo legislativo. La ricerca ha preso poi avvio da una lettura dellevoluzione del quadro normativo nazionale in materia, per poi concentrarsi sul contesto locale con il racconto dei fatti storici della citt di Faenza fino ai giorni nostri attraverso le sue vicende urbanistiche. Una considerazione sulla legislazione passata d la possibilit di vedere come lo Stato abbia nel tempo prestato attenzione e risposto in maniera diversa al problema della casa. In ogni periodo le iniziative dellAmministrazione in merito alla programmazione, si mostrano come risultati di una risposta sociale e culturale, rilanciando poi, a seconda del momento, varie tematiche, ieri la carenza degli alloggi, oggi il tema della qualit urbana, del recupero e la necessit di contenere i costi e i consumi energetici. Lo studio si quindi spostato e concentrato sulle tappe ed i risvolti della programmazione a livello locale, cercando di comprendere, anche sulle carte, il risultato di queste azioni amministrative, si legge come il susseguirsi delle diverse politiche urbanistiche abbia lasciato tracce e segni nel disegno della citt. Nel loro esito formale gli interventi hanno assunto un valore nella vicenda della citt poich ne hanno determinato lespansione in un certo modo. Dopo un lavoro di ricerca di documenti, consultando anche diversi archivi, gli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica presenti a Faenza sono stati schedati al fine di creare un repertorio di informazioni riguardanti la localizzazione, la data di costruzione e informazioni riguardanti il tipo di intervento a livello normativo, in questo modo si potuto inquadrare ciascun quartiere in una determinata stagione di politiche abitative. Queste informazioni sono state poi tradotte in schemi che comprendono tutto il territorio della citt fino ad ottenere una visione dinsieme e cogliere le relazioni che i singoli interventi intrattengono con il resto della citt. Si esplorano poi le relazioni in base alle stagioni delle politiche abitative e in base ai soggetti che ne hanno promosso la costruzione. La ricerca si propone quindi di riflettere sugli strumenti con cui agire nei casi di degrado, assecondando la logica del recupero e del riuso. Il processo per definire il "come" intervenire ha portato alla creazione di un abaco di possibili strategie di riqualificazione suddivise per grandi tematiche (connessione e mobilit, mixit funzionale e verde, risparmio energetico, nuovi modi dellabitare e relazioni e identit). Ogni tematica viene poi declinata in sottotemi che descrivono le operazioni possibili per la rigenerazione, correlati da una definizione e da piccoli progetti applicativi. Ciascun progetto schematizzato pensato su unarea di edilizia residenziale pubblica di Faenza. Le strategie vengono poi effettivamente applicate ad un caso studio: il PEEP Orto Paganella. Il progetto di riqualificazione si struttura in due parti. Una riguarda limpianto del quartiere, inserendo un nuovo volume destinato a servizi, laltra si concentra su un edificio esistente per un progetto di recupero allo scopo di ridare valore al manufatto, riscattarne limmagine e creare unofferta abitativa adeguata, che assicuri abitazioni in affitto e tipi di alloggi destinati a nuovi soggetti della popolazione, con le loro specifiche esigenze. Il progetto di riqualificazione si sviluppa a partire dallorientamento delledificio e dei suoi affacci. Viene sviluppato il tema dellinvolucro, che circonda ledificio e si declina sui diversi fronti in modo diverso. La proposta della facciata verso sud, trasparente e aperta sul parco pubblico ritrova la giusta considerazione per lorientamento, sfruttandone le potenzialit e aprendosi alla vista del parco, mentre il fronte a nord rimane chiuso e protetto. Creando nuovi spazi e nuovi affacci e restituendo una nuova immagine delledificio si cerca di stimolare una riappropriazione del senso di appartenenza al quartiere.

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A partire dallo studio del masterplan di progetto urbano dello studio Mbm di Bohigas, per la riqualificazione del quadrante Nord-Ovest della citt di Parma, viene formulata una proposta alternativa con l'approfondimento di un lotto adiacente al Torrente Parma. Si sviluppa il progetto di un edificio polifunzionale a contatto con il parco urbano e con il parco fluviale, di una piazza e di una passerella ciclopedonale che congiunge le sponde del torrente Parma. la progettazione segue i temi della sostenibilit e del risparmio energetico con l'impiego di sistemi solari, facciata ventilata, sistemi geoterici e fitodepurazione. Si approfondiscono temi quali i sistemi di controllo dell' edificio e la domotica, volti al risparmio energetico, di gestione e alla sicurezza. Le conclusioni volgono lo sguardo alla situazione del mercato nazionale e europeo in termini di valutazione del valore dell'immobile e della sua commerciabilit.

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La tesi qui presentata stata svolta allinterno del Laboratorio di Sintesi Finale Architettura sostenibile" e propone la riqualificazione di un edificio ACER, sito a Bologna in via Gandusio, unarea strategicamente centrale a ridosso del centro storico e al contempo inserita allinterno delle dinamiche urbane della prima periferia. Si tratta di un complesso di edilizia residenziale sociale e, perci, stato necessario elaborare preliminarmente una sorta di quadro conoscitivo per individuare le problematiche e le tendenze comuni sia a casistiche italiane che europee. Dopo un inquadramento generale sulla situazione dei modelli famigliari e dellabitare; stata effettuata una panoramica su alcuni interventi europei, dai quali si cercato di attingere e elaborare soluzioni e metodologie di intervento innovative, prendendo in considerazione sia elementi di rigenerazione del tessuto urbano, sia soluzioni tecnologiche e costruttive applicate a casi specifici. La situazione delledilizia residenziale sociale, attualmente, vede una forte scarsit di alloggi, tale da non riuscire a soddisfare tutte le richieste della popolazione. Negli ultimi trenta anni, la quota di produzione di alloggi di edilizia sociale progressivamente calata, contrariamente agli altri paesi europei, caratterizzati da un andamento costante. Al contempo, si registrato laumento di persone in condizioni di disagio abitativo e sociale. Il progetto risponde alle eterogenee esigenze dei rinnovati modelli famigliari contemporanei, prevedendo opere di completamento funzionale e una diversificazione dellofferta tipologica degli alloggi, unita allintegrazione di nuovi servizi per gli abitanti e alla rivalorizzazione dellidentit delledificio in quanto manufatto polarizzante. Il progetto adotta il metodo della riqualificazione sostenibile e delle tematiche ad essa inerenti, approfondite durante il percorso di lavoro svolto allinterno del Laboratorio di Sintesi Finale Architettura Sostenibile. Tutti gli interventi eseguiti sul manufatto sono stati incentrati sul tema della sostenibilità, per ridurre luso dei materiali e luso del territorio. Sono stati ridotti i deficit tecnologici e soprattutto energetici dellinvolucro edilizio, combinando allapplicazione di soluzioni tecnologiche la riqualificazione dello spazio urbano e della funzionalit degli spazi dellabitare. Questo lavoro si propone di confrontarsi con la condizione attuale dellhousing sociale, cercando di rispondere alle esigenze abitative contemporanee, riqualificando e ripensando gli spazi e migliorandone il comportamento strutturale in caso di evento sismico. Per evitare di trattarlo come un episodio sporadico, unanomalia, lintervento ha cercato di collocarsi allinterno del contesto urbano e del tessuto insediativo, dialogando con essi per fornire risposte a problematiche concrete e reali. Per questo si deciso di intervenire anche sulle aree adiacenti, provando a fornire soluzioni alle dinamiche incompiute e alle esigenze sociali del quartiere.

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Il presente studio si colloca nellambito di una ricerca il cui obiettivo la formulazione di criteri progettuali finalizzati alla ottimizzazione delle prestazioni energetiche delle cantine di aziende vitivinicole con dimensioni produttive medio-piccole. Nello specifico la ricerca si pone lobiettivo di individuare degli indicatori che possano valutare linfluenza che le principali variabili progettuali hanno sul fabbisogno energetico delledificio e sullandamento delle temperature allinterno dei locali di conservazione ed invecchiamento del vino. Tali indicatori forniscono informazioni sulla prestazione energetica delledificio e sullidoneit dei locali non climatizzati finalizzata alla conservazione del vino Essendo la progettazione una complessa attivit multidisciplinare, la ricerca ha previsto lideazione di un programma di calcolo in grado di gestire ed elaborare dati provenienti da diversi ambiti (ingegneristici, architettonici, delle produzioni agroindustriali, ecc.), e di restituire risultati sintetici attraverso indicatori allo scopo individuati. Il programma stato applicato su un caso-studio aziendale rappresentativo del settore produttivo. Sono stati vagliati gli effetti di due modalit di vendemmia e di quattro soluzioni architettoniche differenti. Le soluzioni edilizie derivano dalla combinazione di diversi isolamenti termici e dalla presenza o meno di locali interrati. Per le analisi sul caso-studio ci si avvalsi di simulazioni energetiche in regime dinamico, supportate e validate da campagne di monitoraggio termico e meteorologico allinterno dellazienda oggetto di studio. I risultati ottenuti hanno evidenziato come il programma di calcolo concepito nellambito di questo studio individui le criticit delledificio in termini energetici e di benessere termico del vino e consenta una iterativa revisione delle variabili progettuale indagate. Esso quindi risulta essere uno strumento informatizzato di valutazione a supporto della progettazione, finalizzato ad una ottimizzazione del processo progettuale in grado di coniugare, in maniera integrata, gli obiettivi della qualit del prodotto, della efficienza produttiva e della sostenibilit economica ed ambientale.

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Il progetto di tesi focalizzato sulla riqualificazione di un edificio di edilizia sociale situato nel quartiere Pilastro di Bologna. La tesi intende operare su due fronti, gli spazi chiusi e - Migliorare lefficienza energetica delledificio, gli spazi aperti: considerando che la propriet frazionata che caratterizza il contesto richiede soluzioni non unitarie ma a pezzi nel corso del tempo e in base alla volont dei proprietari; - Riqualificare gli spazi esterni mettendo in relazione due registri: quello qualitativo/percettivo e quello del comfort esterno come mezzo per limitare le ricadute sugli ambienti interni agli edifici.

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La nostra tesi propone un progetto di riqualificazione funzionale ed energetica di una porzione dellarea dismessa delle Ex Officine Reggiane a Reggio Emilia che comprende uno spazio scoperto di circa 42.500 m2 e un fabbricato, nel quale proponiamo di realizzare il museo delle officine, spazi per esposizioni temporanee e il nuovo polo archivistico di Reggio Emilia. Le Officine Meccaniche Reggiane sono state un polo industriale di particolare rilevanza a livello nazionale ed internazionale, diventando negli anni 40 la quarta potenza industriale italiana dopo Fiat,Ansaldo e Breda. Dismesse dal 2009, si presentano oggi come unarea abbandonata di ben 260.000 m2 nella quale convivono la memoria e la speranza futura di rilancio della citt di Reggio Emilia nel panorama europeo. Sulle tracce dei progetti gi messi in atto dallAmministrazione comunale, abbiamo fornito una proposta progettuale che consideri le vocazioni funzionali dellarea e le strategie energetiche possibili per rendere il progetto sostenibile sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Il lavoro partito dalla definizione di un quadro conoscitivo dellarea attraverso una prima fase di analisi a livello territoriale e microclimatico servendosi per queste ultime del software di simulazione in regime dinamico ENVI-met. Questa prima fase si conclusa con lelaborazione di un masterplan, in seguito al quale ci siamo soffermate sul progetto di riqualificazione del capannone 15 e del grande spazio vuoto antistante ad esso. Lintervento sul costruito si pu riassumere in tre parole chiave: conservare, aggiornare, integrare. Abbiamo scelto infatti di mantenere la robusta e ritmata struttura in acciaio, ripensare linvolucro edilizio in termini di una maggiore efficienza energetica e confinare i locali climatizzati in volumi autoportanti, garantendo, nellatrio, condizioni di comfort termico accettabili unicamente attraverso strategie energetiche passive. Per verificare leffettiva opportunit della soluzione ipotizzata ci siamo servite del software di simulazione fluidodinamica IES VE, il quale, attraverso la simulazione oraria del cambiamento dei parametri ambientali pi rilevanti e degli indicatori di benessere (PMV, Comfort index, PPD..), ha confermato le nostre aspettative verificando che non necessario intervenire con lintroduzione di sistemi di climatizzazione convenzionale. Per quanto riguarda i padiglioni entro i quali sono pensate le attivit di servizio e supporto al museo e larchivio, stata verificata la soddisfacente prestazione energetica raggiunta attraverso lutilizzo del software Termolog Epix5, il quale ha attestato che essi rientrano nella classe A con un consumo energetico di 4,55 kWh/m3annuo.