953 resultados para riconoscimento vocale, non udenti, mobile


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

E' un progetto utile per aiutare gli studenti non udenti per facilitare l'attività accademica tramite un'app Android di riconoscimento vocale.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Negli ultimi anni, l'avanzamento incredibilmente rapido della tecnologia ha portato allo sviluppo e alla diffusione di dispositivi elettronici portatili aventi dimensioni estremamente ridotte e, allo stesso tempo, capacità computazionali molto notevoli. Più nello specifico, una particolare categoria di dispositivi, attualmente in forte sviluppo, che ha già fatto la propria comparsa sul mercato mondiale è sicuramente la categoria dei dispositivi Wearable. Come suggerisce il nome, questi sono progettati per essere letteralmente indossati, pensati per fornire continuo supporto, in diversi ambiti, a chi li utilizza. Se per interagire con essi l’utente non deve ricorrere obbligatoriamente all'utilizzo delle mani, allora si parla di dispositivi Wearable Hands Free. Questi sono generalmente in grado di percepire e catture l’input dell'utente seguendo tecniche e metodologie diverse, non basate sul tatto. Una di queste è sicuramente quella che prevede di modellare l’input dell’utente stesso attraverso la sua voce, appoggiandosi alla disciplina dell’ASR (Automatic Speech Recognition), che si occupa della traduzione del linguaggio parlato in testo, mediante l’utilizzo di dispositivi computerizzati. Si giunge quindi all’obiettivo della tesi, che è quello di sviluppare un framework, utilizzabile nell’ambito dei dispositivi Wearable, che fornisca un servizio di riconoscimento vocale appoggiandosi ad uno già esistente, in modo che presenti un certo livello di efficienza e facilità di utilizzo. Più in generale, in questo documento si punta a fornire una descrizione approfondita di quelli che sono i dispositivi Wearable e Wearable Hands-Free, definendone caratteristiche, criticità e ambiti di utilizzo. Inoltre, l’intento è quello di illustrare i principi di funzionamento dell’Automatic Speech Recognition per passare poi ad analisi, progettazione e sviluppo del framework appena citato.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The addition of game design elements to non-game contexts has become known as gamification. Previous research has suggested that framing tedious and non-motivating tasks as game-like can make them enjoyable and motivating (e.g., de Oliveira, et al., 2010; Fujiki, et al., 2007; Chiu, et al., 2009). Smartphone applications lend themselves to being gamified as the underlying mobile technology has the ability to sense user activities and their surrounding environment. These sensed activities can be used to implement and enforce game-like rules based around many physical activities (e.g., exercise, travel, or eating). If researchers wish to investigate this area, they first need an existing gamified application to study. However if an appropriate application does not exist then the researcher may need to create their own gamified prototype to study. Unfortunately, there is little previous research that details or explains the design and integration of game elements to non-game mobile applications. This chapter explores this gap and shares a framework that was used to add videogame-like achievements to an orientation mobile application developed for new university students. The framework proved useful and initial results are discussed from two studies. However, further development of the framework is needed, including further consideration of what makes an effective gamified experience.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In this paper, a trajectory tracking control problem for a nonholonomic mobile robot by the integration of a kinematic neural controller (KNC) and a torque neural controller (TNC) is proposed, where both the kinematic and dynamic models contains disturbances. The KNC is a variable structure controller (VSC) based on the sliding mode control theory (SMC), and applied to compensate the kinematic disturbances. The TNC is a inertia-based controller constituted of a dynamic neural controller (DNC) and a robust neural compensator (RNC), and applied to compensate the mobile robot dynamics, and bounded unknown disturbances. Stability analysis with basis on Lyapunov method and simulations results are provided to show the effectiveness of the proposed approach. © 2012 Springer-Verlag.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La vera identità di un individuo è un'informazione molto preziosa. In generale le persone non hanno particolari remore a rivelare la propria identità e il riconoscimento non rappresenta un problema; l'unica motivazione che può portare un individuo a nascondere la propria identità è l'elusione dei rilevamenti delle forze dell'ordine per un certo tipo di attività criminale. In questi casi, risulta difficile procedere al riconoscimento attraverso caratteristiche biometriche come iride o impronte digitali, in quanto la loro acquisizione presuppone un certo grado di collaborazione da parte del soggetto. Il volto, invece, può essere ottenuto in modo segreto, non solo attraverso le ben note telecamere di videosorveglianza ma anche attraverso la ricostruzione fornita da un eventuale testimone oculare che assiste all'evento criminoso. Quest'ultimo, attraverso la descrizione verbale del sospettato e con l'ausilio delle capacità di un disegnatore, fornisce un contributo per la costruzione di un identikit o sketch del soggetto, favorendo quindi il processo di individuazione dell'identità del malvivente. Solitamente, una volta prodotto lo sketch, si effettua un confronto visivo con le fotografie segnaletiche già in possesso degli inquirenti e memorizzate all'interno di un'ipotetica banca dati. Tale confronto viene eseguito 'manualmente' da persone incaricate, comportando un inevitabile spreco di tempo; dotarsi di un sistema automatico in grado di ricercare la foto del sospettato più somigliante allo sketch a partire da quelle presenti all'interno di un database potrebbe aiutare le forze di polizia in una più celere individuazione del colpevole. Purtroppo, i metodi presenti allo stato dell'arte sul riconoscimento facciale non consentono un confronto diretto: fotografia e disegno sono due rappresentazioni del volto molto differenti in termini di ricchezza di dettagli e tessitura e pertanto non direttamente confrontabili. L'obiettivo del progetto di tesi è quello di esplorare una nuova strategia di valutazione automatica della similarità tra uno sketch e una fotografia consistente principalmente in un'analisi della conformazione dei volti, mediante estrazione dei contorni e calcolo di apposite feature.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Despite widespread controversy surrounding zero-rating—that is, the practice of subsidizing mobile data—the field suffers from a lack of inquiry into user understanding of and experience with zero-rated services. This paper explores how Ghanaian mobile users interact with zero-rated mobile applications Free Basics and Wikipedia Zero. Based on semi-structured interviews with users and non-users of the applications, I discuss how mobile phone users perceive Free Basics and Wikipedia Zero, what motivates them to use or not use the applications, and how the availability of the applications influences their data-buying strategies. Findings suggest that respondents, including those who did not actively use the applications, understood and experienced Free Basics and Wikipedia Zero in ways divergent from the providers’ aim of expanding access to online content and services.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Traditional Chinese medicine (TCM) is a great treasure of China, the analysis of which is an arduous task. The viewpoint that all chemical constituents of Chinese herbal complex prescription should be analyzed as a black box is elucidated for the first time. Intelligent multi-mode multi-column chromatographic system (IMMCC) with its hybrids is the basic method and HPLC Unified Method is the breakthrough for the black box analysis. Dang-Gui-Bu-Xue-Tang was selected as a typical TCM and a systematic separation method from non-aqueous mobile phase to pure water mobile phase was put forward in order to convert unknown sample to known sample. The a, c values and UV spectra of 66 components of Astragalus, 78 components of Angelica and 71 components of Dang-Gui-Bu-Xue-Tang were obtained. Intelligent optimization and peak identification method and software for complex samples were developed and the optimum multi-step multi-binary gradient curve of mobile phase for Astragalus was ascertained. The maximum error and minimum error of predicted retention time for all components of Astragalus are 8.62% and 0.05% respectively. All components of Astragalus were compared with those of Angelica and it is found that many components of Astragalus are the same as those of Angelica, while the contents of these components are different. Many components of Dang-Gui-Bu-Xue-Tang are also the same as those of Astragalus and Angelica with different contents.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The purpose of this study is to produce a series of Conceptual Ecological Models (CEMs) that represent sublittoral rock habitats in the UK. CEMs are diagrammatic representations of the influences and processes that occur within an ecosystem. They can be used to identify critical aspects of an ecosystem that may be studied further, or serve as the basis for the selection of indicators for environmental monitoring purposes. The models produced by this project are control diagrams, representing the unimpacted state of the environment free from anthropogenic pressures. It is intended that the models produced by this project will be used to guide indicator selection for the monitoring of this habitat in UK waters. CEMs may eventually be produced for a range of habitat types defined under the UK Marine Biodiversity Monitoring R&D Programme (UKMBMP), which, along with stressor models, are designed to show the interactions within impacted habitats, would form the basis of a robust method for indicator selection. This project builds on the work to develop CEMs for shallow sublittoral coarse sediment habitats (Alexander et al 2014). The project scope included those habitats defined as ‘sublittoral rock’. This definition includes those habitats that fall into the EUNIS Level 3 classifications A3.1 Atlantic and Mediterranean high energy infralittoral rock, A3.2 Atlantic and Mediterranean moderate energy infralittoral rock, A3.3 Atlantic and Mediterranean low energy infralittoral rock, A4.1 Atlantic and Mediterranean high energy circalittoral rock, A4.2 Atlantic and Mediterranean moderate energy circalittoral rock, and A4.3 Atlantic and Mediterranean low energy circalittoral rock as well as the constituent Level 4 and 5 biotopes that are relevant to UK waters. A species list of characterising fauna to be included within the scope of the models was identified using an iterative process to refine the full list of species found within the relevant Level 5 biotopes. A literature review was conducted using a pragmatic and iterative approach to gather evidence regarding species traits and information that would be used to inform the models and characterise the interactions that occur within the sublittoral rock habitat. All information gathered during the literature review was entered into a data logging pro-forma spreadsheet that accompanies this report. Wherever possible, attempts were made to collect information from UK-specific peer-reviewed studies, although other sources were used where necessary. All data gathered was subject to a detailed confidence assessment. Expert judgement by the project team was utilised to provide information for aspects of the models for which references could not be sourced within the project timeframe. A multivariate analysis approach was adopted to assess ecologically similar groups (based on ecological and life history traits) of fauna from the identified species to form the basis of the models. A model hierarchy was developed based on these ecological groups. One general control model was produced that indicated the high-level drivers, inputs, biological assemblages, ecosystem processes and outputs that occur in sublittoral rock habitats. In addition to this, seven detailed sub-models were produced, which each focussed on a particular ecological group of fauna within the habitat: ‘macroalgae’, ‘temporarily or permanently attached active filter feeders’, ‘temporarily or permanently attached passive filter feeders’, ‘bivalves, brachiopods and other encrusting filter feeders’, ‘tube building fauna’, ‘scavengers and predatory fauna’, and ‘non-predatory mobile fauna’. Each sub-model is accompanied by an associated confidence model that presents confidence in the links between each model component. The models are split into seven levels and take spatial and temporal scale into account through their design, as well as magnitude and direction of influence. The seven levels include regional to global drivers, water column processes, local inputs/processes at the seabed, habitat and biological assemblage, output processes, local ecosystem functions, and regional to global ecosystem functions. The models indicate that whilst the high level drivers that affect each ecological group are largely similar, the output processes performed by the biota and the resulting ecosystem functions vary both in number and importance between groups. Confidence within the models as a whole is generally high, reflecting the level of information gathered during the literature review. Physical drivers which influence the ecosystem were found to be of high importance for the sublittoral rock habitat, with factors such as wave exposure, water depth and water currents noted to be crucial in defining the biological assemblages. Other important factors such as recruitment/propagule supply, and those which affect primary production, such as suspended sediments, light attenuation and water chemistry and temperature, were also noted to be key and act to influence the food sources consumed by the biological assemblages of the habitat, and the biological assemblages themselves. Output processes performed by the biological assemblages are variable between ecological groups depending on the specific flora and fauna present and the role they perform within the ecosystem. Of particular importance are the outputs performed by the macroalgae group, which are diverse in nature and exert influence over other ecological groups in the habitat. Important output processes from the habitat as a whole include primary and secondary production, bioengineering, biodeposition (in mixed sediment habitats) and the supply of propagules; these in turn influence ecosystem functions at the local scale such as nutrient and biogeochemical cycling, supply of food resources, sediment stability (in mixed sediment habitats), habitat provision and population and algae control. The export of biodiversity and organic matter, biodiversity enhancement and biotope stability are the resulting ecosystem functions that occur at the regional to global scale. Features within the models that are most useful for monitoring habitat status and change due to natural variation have been identified, as have those that may be useful for monitoring to identify anthropogenic causes of change within the ecosystem. Biological, physical and chemical features of the ecosystem have been identified as potential indicators to monitor natural variation, whereas biological factors and those physical /chemical factors most likely to affect primary production have predominantly been identified as most likely to indicate change due to anthropogenic pressures.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The purpose of this study is to produce a series of Conceptual Ecological Models (CEMs) that represent sublittoral rock habitats in the UK. CEMs are diagrammatic representations of the influences and processes that occur within an ecosystem. They can be used to identify critical aspects of an ecosystem that may be studied further, or serve as the basis for the selection of indicators for environmental monitoring purposes. The models produced by this project are control diagrams, representing the unimpacted state of the environment free from anthropogenic pressures. It is intended that the models produced by this project will be used to guide indicator selection for the monitoring of this habitat in UK waters. CEMs may eventually be produced for a range of habitat types defined under the UK Marine Biodiversity Monitoring R&D Programme (UKMBMP), which, along with stressor models, are designed to show the interactions within impacted habitats, would form the basis of a robust method for indicator selection. This project builds on the work to develop CEMs for shallow sublittoral coarse sediment habitats (Alexander et al 2014). The project scope included those habitats defined as ‘sublittoral rock’. This definition includes those habitats that fall into the EUNIS Level 3 classifications A3.1 Atlantic and Mediterranean high energy infralittoral rock, A3.2 Atlantic and Mediterranean moderate energy infralittoral rock, A3.3 Atlantic and Mediterranean low energy infralittoral rock, A4.1 Atlantic and Mediterranean high energy circalittoral rock, A4.2 Atlantic and Mediterranean moderate energy circalittoral rock, and A4.3 Atlantic and Mediterranean low energy circalittoral rock as well as the constituent Level 4 and 5 biotopes that are relevant to UK waters. A species list of characterising fauna to be included within the scope of the models was identified using an iterative process to refine the full list of species found within the relevant Level 5 biotopes. A literature review was conducted using a pragmatic and iterative approach to gather evidence regarding species traits and information that would be used to inform the models and characterise the interactions that occur within the sublittoral rock habitat. All information gathered during the literature review was entered into a data logging pro-forma spreadsheet that accompanies this report. Wherever possible, attempts were made to collect information from UK-specific peer-reviewed studies, although other sources were used where necessary. All data gathered was subject to a detailed confidence assessment. Expert judgement by the project team was utilised to provide information for aspects of the models for which references could not be sourced within the project timeframe. A multivariate analysis approach was adopted to assess ecologically similar groups (based on ecological and life history traits) of fauna from the identified species to form the basis of the models. A model hierarchy was developed based on these ecological groups. One general control model was produced that indicated the high-level drivers, inputs, biological assemblages, ecosystem processes and outputs that occur in sublittoral rock habitats. In addition to this, seven detailed sub-models were produced, which each focussed on a particular ecological group of fauna within the habitat: ‘macroalgae’, ‘temporarily or permanently attached active filter feeders’, ‘temporarily or permanently attached passive filter feeders’, ‘bivalves, brachiopods and other encrusting filter feeders’, ‘tube building fauna’, ‘scavengers and predatory fauna’, and ‘non-predatory mobile fauna’. Each sub-model is accompanied by an associated confidence model that presents confidence in the links between each model component. The models are split into seven levels and take spatial and temporal scale into account through their design, as well as magnitude and direction of influence. The seven levels include regional to global drivers, water column processes, local inputs/processes at the seabed, habitat and biological assemblage, output processes, local ecosystem functions, and regional to global ecosystem functions. The models indicate that whilst the high level drivers that affect each ecological group are largely similar, the output processes performed by the biota and the resulting ecosystem functions vary both in number and importance between groups. Confidence within the models as a whole is generally high, reflecting the level of information gathered during the literature review. Physical drivers which influence the ecosystem were found to be of high importance for the sublittoral rock habitat, with factors such as wave exposure, water depth and water currents noted to be crucial in defining the biological assemblages. Other important factors such as recruitment/propagule supply, and those which affect primary production, such as suspended sediments, light attenuation and water chemistry and temperature, were also noted to be key and act to influence the food sources consumed by the biological assemblages of the habitat, and the biological assemblages themselves. Output processes performed by the biological assemblages are variable between ecological groups depending on the specific flora and fauna present and the role they perform within the ecosystem. Of particular importance are the outputs performed by the macroalgae group, which are diverse in nature and exert influence over other ecological groups in the habitat. Important output processes from the habitat as a whole include primary and secondary production, bioengineering, biodeposition (in mixed sediment habitats) and the supply of propagules; these in turn influence ecosystem functions at the local scale such as nutrient and biogeochemical cycling, supply of food resources, sediment stability (in mixed sediment habitats), habitat provision and population and algae control. The export of biodiversity and organic matter, biodiversity enhancement and biotope stability are the resulting ecosystem functions that occur at the regional to global scale. Features within the models that are most useful for monitoring habitat status and change due to natural variation have been identified, as have those that may be useful for monitoring to identify anthropogenic causes of change within the ecosystem. Biological, physical and chemical features of the ecosystem have been identified as potential indicators to monitor natural variation, whereas biological factors and those physical /chemical factors most likely to affect primary production have predominantly been identified as most likely to indicate change due to anthropogenic pressures.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This work addresses the dynamic control problem of two-wheeled differentially driven non-holonomic mobile robot. Strategies for robot positioning control and robot orientating control are presented. Such strategies just require information about the robot con¯guration (x, y and teta), which can be collected by an absolute positioning system. The strategies development is related to a change on the controlled variables for such systems, from x, y and teta to s (denoting the robot linear displacement) and teta, and makes use of the polar coordinates representation for the robot kinematic model. Thus, it is possible to obtain a linear representation for the mobile robot dynamic model and to develop such strategies. It is also presented that such strategies allow the use of linear controllers to solve the control problem. It is shown that there is flexibility to choice the linear controller (P, PI, PID, Model Matching techniques, others) to be implemented. This work presents an introduction to mobile robotics and their characteristics followed by the control strategies development and controllers design. Finally, simulated and experimental results are presented and commented

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente elaborato offre una panoramica generale del Remote Interpreting (RI) con l'obiettivo di strutturare un ipotetico seminario da tenere alla SLLTI (Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione, ex SSLMIT) di Forlì, in collaborazione con l'azienda VEASYT, spin-off dell’università Ca' Foscari di Venezia, per introdurre l'argomento agli studenti del corso di laurea in Interpretazione di Conferenza. A tal scopo la tesi è stata suddivisa in dieci capitoli, ognuno dei quali analizza una sfaccettatura dell'interpretazione da remoto; la prima parte verte sull'evoluzione storica delle nuove tecnologie nel mondo dell'interpretariato, con particolare attenzione all'introduzione degli impianti per l'interpretazione simultanea e delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC); si presentano inoltre i principali tipi di interpretazione a distanza, seguendo la loro comparsa in ordine cronologico, e i dispositivi necessari per effettuare una sessione di video-interpretazione. Nella seconda parte si descrivono alcuni ambiti di applicazione del RI (RI per non udenti, in ambito giuridico, in ambito medico-sanitario) e si illustra la situazione a livello mondiale passando in rassegna, a titolo di esempio, alcune aziende presenti in Australia, Stati Uniti, Germania, Austria e Gran Bretagna. Nella terza parte si presentano alcuni regolamenti e disposizioni raccomandati da associazioni di categoria e dalle istituzioni europee e si analizzano i principali vantaggi e svantaggi del RI. Nella quarta parte si mettono a confronto le caratteristiche e il tipo di formazione di un interprete che lavora in situ con quelle di un interprete che lavora a distanza, illustrando alcune strategie sviluppate dagli interpreti durante le sessioni di RI. L'ultima parte riguarda l'azienda VEASYT, la quale viene presentata come case study italiano, descrivendo la sua piattaforma per il servizio di interpretariato da remoto e la modalità di reclutamento degli interpreti. In conclusione si trova la proposta di seminario da tenere ipoteticamente alla SLLTI di Forlì, che viene articolata seguendo la successione dei capitoli precedenti.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Al giorno d'oggi l'accessibilità all’informazione e ai prodotti audiovisivi è un argomento particolarmente delicato. Spesso, le categorie più svantaggiate, come le persone affette da disabilità sensoriali e gli stranieri, non hanno pieno accesso alla programmazione televisiva o a eventi ricreativi, culturali o formativi (conferenze, workshop, spettacoli), a causa della mancanza di adeguati servizi di supporto linguistico. Tale carenza rappresenta una mancata opportunità d’integrazione e anche una potenziale perdita, in termini di pubblico e di introiti, per le emittenti e gli enti che organizzano programmi ed eventi di interesse generale. Questa tesi intende analizzare le tecniche attraverso le quali oggi viene realizzata la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che approfondendo la ricerca scientifica sul respeaking e su altre tecniche meno costose rispetto alla stenotipia, la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale non sarebbe più un miraggio. Il primo capitolo fornisce una panoramica sulla sottotitolazione intralinguistica e interlinguistica e sulla sottotitolazione preregistrata, in diretta e in semi-diretta. Nel secondo capitolo presenteremo il caso dell’azienda Ericsson in Olanda, l'unica a fornire sottotitolazione interlinguistica in tempo reale nei Paesi Bassi, tramite una tecnica che combina un interprete simultaneo, uno stenotipista e un "subtitle keyer" (figura che inserisce i sottotitoli al momento opportuno). La squadra lavora su un segnale dal vivo che viene però trasmesso al pubblico olandese con alcuni secondi di ritardo, permettendo di migliorare la qualità dei sottotitoli. Grazie ad una borsa di studio concessa dal Dipartimento d’Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna), abbiamo potuto intervistare il responsabile dell’unità di traduzione presso Ericsson, dott. Thijs de Korte, e abbiamo avuto modo di assistere in loco alla realizzazione dei sottotitoli interlinguistici in tempo reale. Il terzo capitolo si concentrerà sulla tecnica del respeaking, dagli ambiti d’uso ai requisiti per svolgere questa professione. Ci concentreremo in particolare sulle somiglianze tra respeaker e interprete simultaneo, che ci condurranno all'esperimento descritto nel capitolo 4. Infatti, date le somiglianze riscontrate tra interpretazione simultanea e respeaking e il potenziale in termini di accessibilità offerto dalla sottotitolazione interlinguistica dal vivo, abbiamo fornito un servizio sperimentale di sottotitolazione in diretta dall’italiano verso l’inglese durante la cerimonia di premiazione del Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Dopo aver descritto in dettaglio l’esperienza, analizzeremo i giudizi espressi da ospiti stranieri, pubblico italiano e membri dell'associazione "Sedicicorto", al fine di verificare la qualità del servizio e osservarne i benefici. La conclusione della nostra tesi è che sfruttando appieno il potenziale offerto della tecnologia moderna e approfondendo la ricerca sulle tecniche per la sottotitolazione interlinguistica dal vivo, si potrebbero ridurre i costi dei servizi di supporto linguistico a non udenti e stranieri, incoraggiando dunque aziende ed enti a garantire una maggiore accessibilità all’informazione e agli eventi culturali e formativi.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi è stata incentrata sul gioco «Indovina chi?» per l’identificazione da parte del robot Nao di un personaggio tramite la sua descrizione. In particolare la descrizione avviene tramite domande e risposte L’obiettivo della tesi è la progettazione di un sistema in grado di capire ed elaborare dei dati comunicati usando un sottoinsieme del linguaggio naturale, estrapolarne le informazioni chiave e ottenere un riscontro con informazioni date in precedenza. Si è quindi programmato il robot Nao in modo che sia in grado di giocare una partita di «Indovina chi?» contro un umano comunicando tramite il linguaggio naturale. Sono state implementate regole di estrazione e categorizzazione per la comprensione del testo utilizzando Cogito, una tecnologia brevettata dall'azienda Expert System. In questo modo il robot è in grado di capire le risposte e rispondere alle domande formulate dall'umano mediante il linguaggio naturale. Per il riconoscimento vocale è stata utilizzata l'API di Google e PyAudio per l'utilizzo del microfono. Il programma è stato implementato in Python e i dati dei personaggi sono memorizzati in un database che viene interrogato e modificato dal robot. L'algoritmo del gioco si basa su calcoli probabilistici di vittoria del robot e sulla scelta delle domande da proporre in base alle risposte precedentemente ricevute dall'umano. Le regole semantiche realizzate danno la possibilità al giocatore di formulare frasi utilizzando il linguaggio naturale, inoltre il robot è in grado di distinguere le informazioni che riguardano il personaggio da indovinare senza farsi ingannare. La percentuale di vittoria del robot ottenuta giocando 20 partite è stata del 50%. Il data base è stato sviluppato in modo da poter realizzare un identikit completo di una persona, oltre a quello dei personaggi del gioco. È quindi possibile ampliare il progetto per altri scopi, oltre a quello del gioco, nel campo dell'identificazione.