973 resultados para produzione associata bosoni Higgs Z LHC
Resumo:
Uno dei cardini nel programma di ricerca attuale del Large Hadron Collider (LHC) al CERN è l’approfondimento della conoscenza relativa al bosone di Higgs e agli accoppiamenti di questa particella, di recente scoperta, con le altre del Modello Standard. Il prossimo Run di LHC sarà caratterizzato da collisioni di fasci di protoni con un'energia di 6.5 TeV ciascuno e renderà possibile l’acquisizione di grandi campioni di dati nei quali si prevede un aumento della statistica per tipologie di eventi che fino a questo momento è stato problematico studiare. Tra questi la produzione per Higgs-strahlung del bosone di Higgs associato al bosone vettore Z, che, essendo caratterizzata da una bassa sezione d’urto, è sempre stata considerata un processo molto difficile da investigare. Questa tesi fornisce uno studio preliminare della fattibilità di recuperare in modo efficiente questo canale, con l’obiettivo di individuare alcuni tagli che permettano di ripulire il grande fondo adronico prodotto nelle collisioni protone-protone a LHC. La presente analisi è stata effettuata su campioni di dati ottenuti tramite una generazione Monte Carlo e una simulazione parametrica del rivelatore ATLAS. Sebbene la statistica dei campioni MC sia ancora limitata e la simulazione della risposta del detector non sia dettagliata, le tecniche e i tagli utilizzati in questo lavoro di tesi potranno dare utili indicazioni per futuri studi più dettagliati e per l'investigazione di questo processo una volta che i dati del prossimo Run di LHC a √s=13 TeV saranno disponibili.
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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L’obiettivo di tutto il mio lavoro è stato quello di misurare le sezioni d’urto di produzione dei bosoni deboli W ± e Z nei loro decadimenti leptonici (e, μ) coi dati raccolti dal rivelatore ATLAS a LHC con un’energia del centro di massa di √s = 13 TeV relativi all’estate 2015. Gli eventi selezionati sono gli stessi di quelli del recente articolo della Collaborazione ATLAS sullo stesso argomento, in modo anche da poter operare un confronto tra i risultati ottenuti. Confronto peraltro necessario, poichè i risultati sono stati ottenuti con due metodologie differenti: tradizionale (classica) per l’articolo, bayesiana in questa tesi. L’approccio bayesiano permette di combinare i vari canali e di trattare gli effetti sistematici in modo del tutto naturale. I risultati ottenuti sono in ottimo accordo con le predizioni dello Standard Model e con quelli pubblicati da ATLAS.
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L'obiettivo di questa tesi è studiare la fattibilità dello studio della produzione associata ttH del bosone di Higgs con due quark top nell'esperimento CMS, e valutare le funzionalità e le caratteristiche della prossima generazione di toolkit per l'analisi distribuita a CMS (CRAB versione 3) per effettuare tale analisi. Nel settore della fisica del quark top, la produzione ttH è particolarmente interessante, soprattutto perchè rappresenta l'unica opportunità di studiare direttamente il vertice t-H senza dover fare assunzioni riguardanti possibili contributi dalla fisica oltre il Modello Standard. La preparazione per questa analisi è cruciale in questo momento, prima dell'inizio del Run-2 dell'LHC nel 2015. Per essere preparati a tale studio, le implicazioni tecniche di effettuare un'analisi completa in un ambito di calcolo distribuito come la Grid non dovrebbero essere sottovalutate. Per questo motivo, vengono presentati e discussi un'analisi dello stesso strumento CRAB3 (disponibile adesso in versione di pre-produzione) e un confronto diretto di prestazioni con CRAB2. Saranno raccolti e documentati inoltre suggerimenti e consigli per un team di analisi che sarà eventualmente coinvolto in questo studio. Nel Capitolo 1 è introdotta la fisica delle alte energie a LHC nell'esperimento CMS. Il Capitolo 2 discute il modello di calcolo di CMS e il sistema di analisi distribuita della Grid. Nel Capitolo 3 viene brevemente presentata la fisica del quark top e del bosone di Higgs. Il Capitolo 4 è dedicato alla preparazione dell'analisi dal punto di vista degli strumenti della Grid (CRAB3 vs CRAB2). Nel capitolo 5 è presentato e discusso uno studio di fattibilità per un'analisi del canale ttH in termini di efficienza di selezione.
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We revisit the issue of considering stochasticity of Grassmannian coordinates in N = 1 superspace, which was analyzed previously by Kobakhidze et al. In this stochastic supersymmetry (SUSY) framework, the soft SUSY breaking terms of the minimal supersymmetric Standard Model (MSSM) such as the bilinear Higgs mixing, trilinear coupling, as well as the gaugino mass parameters are all proportional to a single mass parameter xi, a measure of supersymmetry breaking arising out of stochasticity. While a nonvanishing trilinear coupling at the high scale is a natural outcome of the framework, a favorable signature for obtaining the lighter Higgs boson mass m(h) at 125 GeV, the model produces tachyonic sleptons or staus turning to be too light. The previous analyses took Lambda, the scale at which input parameters are given, to be larger than the gauge coupling unification scale M-G in order to generate acceptable scalar masses radiatively at the electroweak scale. Still, this was inadequate for obtaining m(h) at 125 GeV. We find that Higgs at 125 GeV is highly achievable, provided we are ready to accommodate a nonvanishing scalar mass soft SUSY breaking term similar to what is done in minimal anomaly mediated SUSY breaking (AMSB) in contrast to a pure AMSB setup. Thus, the model can easily accommodate Higgs data, LHC limits of squark masses, WMAP data for dark matter relic density, flavor physics constraints, and XENON100 data. In contrast to the previous analyses, we consider Lambda = M-G, thus avoiding any ambiguities of a post-grand unified theory physics. The idea of stochastic superspace can easily be generalized to various scenarios beyond the MSSM. DOI: 10.1103/PhysRevD.87.035022
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Nesta dissertação apresento as atividades que foram desenvolvidas durante o período de mestrado, que teve como objetivo o desenvolvimento da Técnica de Análise de dados através do Método de Elemento de Matriz (ME) para procura do Bóson de Higgs no experimento CMS. A proposta foi utilizar uma técnica de análise de dados relativamente nova, conhecida como Método do Elemento de Matriz (ME). Esta técnica foi desenvolvida e utilizada recentemente para aplicação na física do quark top nos experimentos D0 e CDF do Tevatron (FERMILAB). Entretanto, ainda não existem estudos envolvendo a aplicação da mesma para a física do Higgs no LHC. O método de ME foi aplicado na procura do Higgs no canal de decaimento H → W+ W- →+ν-ν, qual os estudos atuais apontam como sendo um dos canais com maior potencial de descoberta, principalmente nesta fase inicial em que a estatística ainda será muito limitada.
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This thesis describes methods for the reliable identification of hadronically decaying tau leptons in the search for heavy Higgs bosons of the minimal supersymmetric standard model of particle physics (MSSM). The identification of the hadronic tau lepton decays, i.e. tau-jets, is applied to the gg->bbH, H->tautau and gg->tbH+, H+->taunu processes to be searched for in the CMS experiment at the CERN Large Hadron Collider. Of all the event selections applied in these final states, the tau-jet identification is the single most important event selection criterion to separate the tiny Higgs boson signal from a large number of background events. The tau-jet identification is studied with methods based on a signature of a low charged track multiplicity, the containment of the decay products within a narrow cone, an isolated electromagnetic energy deposition, a non-zero tau lepton flight path, the absence of electrons, muons, and neutral hadrons in the decay signature, and a relatively small tau lepton mass compared to the mass of most hadrons. Furthermore, in the H+->taunu channel, helicity correlations are exploited to separate the signal tau jets from those originating from the W->taunu decays. Since many of these identification methods rely on the reconstruction of charged particle tracks, the systematic uncertainties resulting from the mechanical tolerances of the tracking sensor positions are estimated with care. The tau-jet identification and other standard selection methods are applied to the search for the heavy neutral and charged Higgs bosons in the H->tautau and H+->taunu decay channels. For the H+->taunu channel, the tau-jet identification is redone and optimized with a recent and more detailed event simulation than previously in the CMS experiment. Both decay channels are found to be very promising for the discovery of the heavy MSSM Higgs bosons. The Higgs boson(s), whose existence has not yet been experimentally verified, are a part of the standard model and its most popular extensions. They are a manifestation of a mechanism which breaks the electroweak symmetry and generates masses for particles. Since the H->tautau and H+->taunu decay channels are important for the discovery of the Higgs bosons in a large region of the permitted parameter space, the analysis described in this thesis serves as a probe for finding out properties of the microcosm of particles and their interactions in the energy scales beyond the standard model of particle physics.
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We examine the effect of a general HZZ coupling through a study of the Higgs decay to leptons via Z bosons at the LHC. We discuss various methods for placing limits on additional couplings, including measurement of the partial width, threshold scans, and asymmetries constructed from angular observables. We find that only the asymmetries provide a definitive test of additional couplings. We further estimate the significances they provide.
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While the recent discovery of a Higgs-like boson at the LHC is an extremely important and encouraging step towards the discovery of the complete Standard Model (SM), the current information on this state does not rule out possibility of beyond standard model (BSM) physics. In fact the current data can still accommodate reasonably large values of the branching fractions of the Higgs into a channel with `invisible' decay products, such a channel being also well motivated theoretically. In this study we revisit the possibility of detecting the Higgs in this invisible channel for both choices of the LHC energies, 8 and 14 TeV, for two production modes; vector boson fusion (VBF) and associated production (ZH). We perform a comprehensive collider analysis for all the above channels and project the reach of LHC to constrain the invisible decay branching fraction for both 8 and 14 TeV energies. For the ZH case we consider decays of the Z boson into a pair of leptons as well as a b (b) over bar pair. For the VBF channel the sensitivity is found to be more than 5 sigma for both the energies up to an invisible branching ratio (Br-inv) similar to 0.80, with luminosities similar to 20/30 fb(-1). The sensitivity is further extended to values of Br-inv similar to 0.25 for 300 fb(-1) at 14 TeV. However the reach is found to be more modest for the ZH mode with leptonic final state; with about 3.5 sigma for the planned luminosity at 8 TeV, reaching 8 sigma only for 14 TeV for 50 fb(-1). In spite of the much larger branching ratio (BR) of the Z into a b (b) over bar channel compared to the dilepton case, the former channel, can provide useful reach up to Br-inv greater than or similar to 0.75, only for the higher luminosity (300 fb(-1)) option using both jet-substructure and jet clustering methods. (C) 2013 Elsevier B.V. All rights reserved.
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In the context of the minimal supersymmetric standard model (MSSM), we discuss the possibility of the lightest Higgs boson with mass M-h = 98 GeV to be consistent with the 2.3 sigma excess observed at the LEP in the decay mode e(+)e(-) -> Zh, with h -> b (b) over bar. In the same region of the MSSM parameter space, the heavier Higgs boson (H) with mass M-H similar to 125 GeV is required to be consistent with the latest data on Higgs coupling measurements at the end of the 7 + 8 TeV LHC run with 25 fb(-1) of data. While scanning the MSSM parameter space, we impose constraints coming from flavor physics, relic density of the cold dark matter as well as direct dark matter searches. We study the possibility of observing this light Higgs boson in vector boson fusion process and associated production with W/Z-boson at the high luminosity (3000 fb(-1)) run of the 14 TeV LHC. Our analysis shows that this scenario can hardly be ruled out even at the high luminosity run of the LHC. However, the precise measurement of the Higgs signal strength ratios can play a major role to distinguish this scenario from the canonical MSSM one.
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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A study is presented of the mass and spin-parity of the new boson recently observed at the LHC at a mass near 125 GeV. An integrated luminosity of 17.3 fb-1, collected by the CMS experiment in proton-proton collisions at center-of-mass energies of 7 and 8 TeV, is used. The measured mass in the ZZ channel, where both Z bosons decay to e or μ pairs, is 126.2±0.6(stat) ±0.2(syst) GeV. The angular distributions of the lepton pairs in this channel are sensitive to the spin-parity of the boson. Under the assumption of spin 0, the present data are consistent with the pure scalar hypothesis, while disfavoring the pure pseudoscalar hypothesis. © 2013 CERN. Published by the American Physical Society under the terms of the Creative Commons Attribution 3.0 License. Further distribution of this work must maintain attribution to the author(s) and the published article's title, journal citation, and DOI.
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A search for a standard-model-like Higgs boson in the H→WW and H→ZZ decay channels is reported, for Higgs boson masses in the range 145
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A search for the standard model Higgs boson produced in association with a top-quark pair is presented using data samples corresponding to an integrated luminosity of 5.0 fb-1 (5.1 fb-1) collected in pp collisions at the center-of-mass energy of 7 TeV (8 TeV). Events are considered where the top-quark pair decays to either one lepton+jets (tt̄ → ℓvqq̄bb̄) or dileptons (tt̄ → ℓ+vl- rfvn1̄bb̄), ℓ being an electron or a muon. The search is optimized for the decay mode H → bb̄. The largest background to the tt̄H signal is top-quark pair production with additional jets. Artificial neural networks are used to discriminate between signal and background events. Combining the results from the 7 TeV and 8 TeV samples, the observed (expected) limit on the cross section for Higgs boson production in association with top-quark pairs for a Higgs boson mass of 125 GeV is 5.8 (5.2) times the standard model expectation. [Figure not available: see fulltext.] © 2013 Cern for the benefit of the CMS collaboration.