373 resultados para klassillinen filologia
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The subject of the study is the classical Latin concept 'mundus muliebris', usually translated simply as women’s toiletry items. The task of the research is, on one hand, to find a more accurate and comprehensive literary definition for the concept as used in the early Imperial period, and on the other, to examine whether it is possible to find corresponding groupings of material objects among the finds from Pompeian houses destroyed by the eruption of Mount Vesuvius in AD 79. The study is based on two different bodies of evidence, literary and material, and consequently uses two independent methods of research. In the philological part of the study, all occurrences of the concept 'mundus muliebris' in classical Latin texts were identified and analysed in their proper literary context, paying special attention to information about the nature of the objects included (name, owner, quantity, value, location in the house). On the basis of this analysis, mirrors were chosen as the key elements of the archaeological research, being ̶ hypothetically ̶ the most probable objects to be found among any extant 'mundus muliebris' contexts in Pompeian houses. In the archaeological part of the study, all mirrors deposited in the Archaeological Storerooms of Pompeii, mostly unpublished, were examined, together with their original find contexts. For more detailed documentation, classification, as well as quantitative and functional analysis, the fifty-nine best preserved household or shop contexts were chosen. Among these contexts, only a few ‘ideal’ groups closely corresponding to the literary definitions were found. However, in most cases a functional artifact pattern of toiletry items could indeed be found grouped together with the mirror. The arrangement of the contexts in the domestic space also revealed a clear pattern. Firstly, the contexts consistently seem to be found in the place of storage, inside locked boxes, not in the place of use. Secondly, they show that for the storage of such objects small closed rooms flanking the main entrance of the house were preferred. Culturally, 'mundus muliebris' can be described as a very complex multi-layered concept intimately interrelated with the female gender, an instrument of its bodily creation and a symbol of its nature. Concretely, it has at its core mirrors and instruments for the care of skin and hair, and includes, in more technical definitions, washing equipment as well. In the Roman domus, lacking specific women’s quarters, this box containing toiletries and other personal objects could be defined as the true, although mobile, private space of the household’s female members.
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Treball resultat d’un seguit de recerques paral·leles a l’estudi de l’obra filològica d’Antoni de Bastero, considerat avui el més important filòleg del segle XVIII, precursor dels estudis literaris i lingüístics moderns al nostre país
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Este artículo forma parte de la monografía 'Editar avui' (Editar hoy)
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Article sobre l'Institut de llengua i Cultura Catalanes (ILCC) que parla sobre el per què de la creació d'un centre de recerca en filologia catalana, sobre les característiques i recursos, l' activitat investigadora del centre, la tasca docent de l'ILCC, les activitats de tranferència i les publicacions de l' ILCC amb motiu dels 25 anys d' existència de l' ILCC
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Questa tesi di dottorato ha per suo oggetto la ricognizione degli elementi teorici, di linguaggio politico e di influenza concettuale che le scienze sociali tra Ottocento e Novecento hanno avuto nell’opera di Antonio Gramsci. La ricerca si articola in cinque capitoli, ciascuno dei quali intende ricostruire, da una parte, la ricezione gramsciana dei testi classici della sociologia e della scienza politica del suo tempo, dall’altra, far emergere quelle filiazioni concettuali che permettano di valutare la portata dell’influenza delle scienze sociali sugli scritti gramsciani. Il lungo processo di sedimentazione concettuale del lessico delle scienze sociali inizia in Gramsci già negli anni della formazione politica, sullo sfondo di una Torino positivista che esprime le punte più avanzate del “progetto grande borghese” per lo studio scientifico della società e per la sua “organizzazione disciplinata”; di questa tradizione culturale Gramsci incrocia a più riprese il percorso. La sua formazione più propriamente politica si svolge però all’interno del Partito socialista, ancora imbevuto del lessico positivista ed evoluzionista. Questi due grandi filoni culturali costituiscono il brodo di coltura, rifiutato politicamente ma al tempo stesso assunto concettualmente, per quelle suggestioni sociologiche che Gramsci metterà a frutto in modo più organico nei Quaderni. La ricerca e la fissazione di una specifica antropologia politica implicita al discorso gramsciano è il secondo stadio della ricerca, nella direzione di un’articolazione complessiva delle suggestioni sociologiche che i Quaderni assumono come elementi di analisi politica. L’analisi si sposta sulla storia intellettuale della Francia della Terza Repubblica, più precisamente sulla nascita del paradigma sociologico durkheimiano come espressione diretta delle necessità di integrazione sociale. Vengono così messe in risalto alcune assonanze lessicali e concettuali tra il discorso di Durkheim, di Sorel e quello di Gramsci. Con il terzo capitolo si entra più in profondità nella struttura concettuale che caratterizza il laboratorio dei Quaderni. Si ricostruisce la genesi di concetti come «blocco storico», «ideologia» ed «egemonia» per farne risaltare quelle componenti che rimandano direttamente alle funzioni di integrazione di un sistema sociale. La declinazione gramsciana di questo problema prende le forme di un discorso sull’«organicità» che rende più che mai esplicito il suo debito teorico nei confronti dell’orizzonte concettuale delle scienze sociali. Il nucleo di problemi connessi a questa trattazione fa anche emergere l’assunzione di un vero e proprio lessico sociologico, come per i concetti di «conformismo» e «coercizione», comunque molto distante dallo spazio semantico proprio del marxismo contemporaneo a Gramsci. Nel quarto capitolo si affronta un caso paradigmatico per quanto riguarda l’assunzione non solo del lessico e dei concetti delle scienze sociali, ma anche dei temi e delle modalità della ricerca sociale. Il quaderno 22 intitolato Americanismo e fordismo è il termine di paragone rispetto alla realtà che Gramsci si prefigge di indagare. Le consonanze delle analisi gramsciane con quelle weberiane dei saggi su Selezione e adattamento forniscono poi gli spunti necessari per valutare le novità emerse negli Stati Uniti con la razionalizzazione produttiva taylorista, specialmente in quella sua parte che riguarda la pervasività delle tecniche di controllo della vita extra-lavorativa degli operai. L’ultimo capitolo affronta direttamente la questione delle aporie che la ricezione della teoria sociologica di Weber e la scienza politica italiana rappresentata dagli elitisti Mosca, Pareto e Michels, sollevano per la riformulazione dei concetti politici gramsciani. L’orizzonte problematico in cui si inserisce questa ricerca è l’individuazione di una possibile “sociologia del politico” gramsciana che metta a tema quel rapporto, che è sempre stato di difficile composizione, tra marxismo e scienze sociali.
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Il lavoro presenta le ricerche svolte ed i risultati ottenuti per consentire alle persone non vedenti lo studio quanto più autonomo del greco antico tramite sintesi vocale. Una introduzione storica ripercorre la prima vicenda professionale dell'esercizio della professione docente delle lettere classiche da parte di un soggetto privo di vista, mentre il riferimento alla legislazione contemporanea tenta di disegnare una cornice capace dei più moderni approdi supportati dalle tecnologie informatiche. La Tesi illustra infine il funzionamento dei vari dispositivi prodotti, mentre una importante appendice ripercorre le pubblicazioni via via curate dal Gruppo di Studio, accogliendo infine le trascrizioni dei codici di programmazione delle sintesi vocali realizzate. Essa affida così all'Università la prosecuzione delle ricerche delineando ulteriori ipotesi di sviluppo.