851 resultados para Vicenta del Ssmo. Sacramento , T.O.C.D.-Exequias


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Lo studio del processo produttivo del riciclo di materiali provenienti da attività di C&D in un impianto di nuova realizzazione, presentato in questa tesi di laurea,è così articolato: nel primo capitolo si analizza la complicata evoluzione della normativa in materia di rifiuti (non solo da C&D) su scala europea e nazionale accennando i provvedimenti legislativi su scala regionale, con particolare riferimento alla Regione Veneto. Si esamineranno, pertanto, le direttive e le decisioni della Comunità Europea che hanno ispirato, a partire dal 1975, i provvedimenti legislativi nazionali, tra cui vale la pena di ricordare il “Decreto Ronchi”, emanato nel febbraio del 1997, l’attuale D.Lgs. 3/4/2006 n.152, e i Decreti Ministeriali di riferimento per la materia di studio, ovvero il D.M. 5/2/1998, riguardante l’individuazione dei rifiuti per cui è possibile procedere al loro trattamento in regime semplificato e l’ancora poco attuato D.M.8/5/2003 n.203, riferito all’utilizzo di materiale riciclato nelle Pubbliche Amministrazioni. Il secondo capitolo definisce, invece, le caratteristiche principali dei rifiuti da C&D, appartenenti alla categoria dei rifiuti inerti, e delinea le odierne problematiche inerenti a tali materiali. A conferma di queste, nella seconda parte del capitolo, sono presentati alcuni dati che fotografano oggettivamente gli scenari attuali in Europa e in Italia in riferimento alla produzione, al recupero e allo smaltimento di questa categoria di rifiuti. In seguito, il terzo capitolo inizia a definire gli aspetti relativi alla realizzazione di un impianto di studio per il riciclo di rifiuti da C&D. In esso si evidenziano le procedure amministrative, gli adempimenti burocratici e in generale tutti gli aspetti inerenti alla gestione dei rifiuti da C&D per l’esecuzione delle attività di recupero e smaltimento previste dal D.Lgs. n.152/2006, così come modificato dal recentissimo D.Lgs. n.4/2008. Il quarto capitolo definisce i termini per poter considerare i rifiuti da C&D trattati in impianto come MPS. L’attenzione è riposta sulla Direttiva 89/106/CEE, che impone obbligatoriamente, dal 01/06/2004, la marcatura CE per tutti i prodotti da costruzione e, quindi, anche per gli aggregati riciclati. Pertanto, in questo capitolo, vengono definite le prove richieste obbligatoriamente dal D.M 11/4/2007 in accordo con la norma europea UNI EN 13242 recante “Aggregati per materiali non legati e legati con leganti idraulici per l'impiego in opere di ingegneria civile e nella costruzione di strade" ed, in conclusione, viene studiata la Circolare n.5205/2005 che dovrebbe dare attuazione nel settore edile, stradale e ambientale al D.M. n.203/2003. Successivamente, il quinto capitolo delinea le caratteristiche principali degli impianti di trattamento per il recupero dei rifiuti da C&D, delineando le principali differenze tra gli impianti fissi e i mobili ed esaminando le diverse fasi del ciclo produttivo, anche in relazione ad un impianto di studio situato nella provincia di Verona. Infine, il sesto capitolo riassume i risultati delle prove di marcatura CE per gli aggregati riciclati prodotti nell’impianto descritto. Tali prove sono state eseguite presso il Laboratorio di Strade della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna.

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Introducción: El cáncer de pulmón es el tipo de cáncer más mortal a nivel mundial, al cual se atribuyen una de cada cinco muertes anualmente. El objetivo de este estudio fue determinar los efectos de una intervención educativa en la promoción de la actividad física, otros comportamientos saludables y los conocimientos para la prevención del cáncer de pulmón en jóvenes estudiantes de una institución educativa pública en Bogotá, Colombia. Métodos: Estudio experimental no controlado en 243 estudiantes de sexo femenino (Edad 14±1,5 años). La intervención educativa se desarrolló en tres momentos: una sesión educativa con una duración de 60 minutos acorde a la Guía para la Comunicación Educativa en el Marco del Control del Cáncer, en Colombia. Segundo, se enviaron tres correos electrónicos con información acerca del cáncer pulmonar; finalmente se desarrollaron actividades grupales. Para la toma de datos se utilizaron el cuestionario Cáncer Awareness Measure (CAM) y el Sistema de Vigilancia de Factores de Riesgo del Comportamiento (BRFSS). La evaluación se realizó en un período de seguimiento a 1, 3 y 6 meses post-intervención. Resultados: La intervención educativa incrementó significativamente los conocimientos de las jóvenes sobre los signos de alarma del cáncer pulmonar y los principales factores de riesgo modificables, tales como el consumo de cigarrillo, la exposición al humo del mismo y el sedentarismo, al sexto mes post-intervención. Las mejoras en el cambio comportamental no lograron significancia estadística. Conclusiones: Una intervención educativa mejora los conocimientos acerca de la detección temprana y la prevención del cáncer de pulmón, así como los comportamientos saludables en jóvenes estudiantes en Bogotá, Colombia. Se requiere de estudios controlados aleatorizados.

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Aquest article presenta els resultats del procés d’implementació del portafoli a primer curs dels estudis d’infermeria, en l’assignatura d’estructura i funcionament del cos humà. La justificació del recurs didàctic s’identifica en el paradigma del marc europeu d’educació superior, el qual es basa en l’aprenentatge responsable i constant de l’estudiant. El principal objectiu del portafoli es centra en guiar als estudiants en la seva activitat d’aprenentatge, afavorint l’autopercepció del procés, fomentar la creativitat per poder assolir els objectius i continguts des de la seva perspectiva i coneixement emprant una visió crítica individual. Aquest marc, facilita l’adquisició competencial i la construcció de l’aprenentatge significatiu aconseguint aproximar el coneixement a la clínica assistencial real. El resultat final permetrà aconseguir les estratègies determinants del conegut aprendre a aprendre d’una forma significativa. Durant el procés d’implementació del portafoli s’ha avaluat una mostra de 180 estudiants, els quals s’han repartit en 2 grups, 130 han elaborat el portafoli i 50 no l’han elaborat. Es realitza una avaluació quantitativa dels resultats acadèmics de l’estudiant i qualitativa on es recullen els indicis del resultat de la implementació de l’instrument a partir del registre dels estudiants i professors. Els resultats configuren els punts forts i febles que representa l’instrument. Amb l’anàlisi quantitativa, s’observa que el 83% d’estudiants que lliuren el portafoli aproven a la primera o segona convocatòria amb una nota mitjana de 6.63/10. Mentre que, el 27% d’estudiants que no elaboren el portafoli aproven l’assignatura en primera o segona convocatòria amb una nota mitjana de 5,03/10. Amb l’anàlisi qualitativa s’observa que el recurs ofereix una informació àmplia i detallada de l’instrument didàctic com a eina d’ajuda i suport en el procés d’aprenentatge. Per altra banda, es detecta que suposa una sobrecàrrega per l’estudiant. És un producte personalitzat i individual en què l’estudiant assoleix les competències, fomenta la creativitat. En virtut dels resultats i amb l’anàlisi estadística es confirma que l’estratègia metodològica és un element clau per l’adquisició i consolidació del coneixement que motiva a l’autodisciplina, a l’autoaprenentatge i a l’autoavaluació, percebre l’avanç formatiu i ajustar l’esforç en relació al resultat acadèmic

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Il presente progetto di ricerca analizza quella particolare forma di affidamento diretto dei servizi pubblici denominata in house providing e si articola in tre sezioni. Nella prima sezione viene analizzata la disciplina dei servizi pubblici locali nell’ordinamento italiano mediante un excursus normativo dai primi del 900 ad oggi; la seconda sezione è dedicata alla disciplina dell’affidamento dei servizi pubblici locali di trasporto; la terza sezione, infine, descrive l’in house providing e l’elaborazione pretoria di tale istituto operata dalla giurisprudenza comunitaria. Come noto, la pubblica amministrazione può soddisfare le sue esigenze secondo due diverse modalità: ricorrendo al libero mercato come qualsiasi altro operatore economico oppure auto-producendo i beni e i servizi di cui necessita. Infatti, nonostante il diritto comunitario imponga il rispetto del principio di tutela della concorrenza, lascia impregiudicato il potere di auto-organizzazione in capo alle pubbliche amministrazioni negli Stati membri, le quali potranno scegliere di agire “in economia” o di ricorrere alle prestazioni di operatori terzi. Con la locuzione di derivazione comunitaria in house providing si definisce quel modello organizzativo mediante il quale le pubbliche amministrazioni realizzano le attività di loro competenza attraverso i propri organismi, cioè senza ricorrere al libero mercato per procurarsi i lavori, i servizi e le forniture ad esse occorrenti o per erogare alla collettività prestazioni di pubblico servizio, in deroga ai principi comunitari sulla tutela della concorrenza stabiliti nel Trattato istitutivo della Comunità Europea, che invece imporrebbero lo svolgimento di gare ad evidenza pubblica per l'affidamento di tali servizi. Tuttavia, come chiarito dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale, affinché la procedura di gara non sia necessaria, occorre che tra l’amministrazione e il prestatore ci sia sostanziale identità, nonostante le distinte personalità giuridiche, in modo tale da configurare il contratto tra le stesse intercorso come un atto di organizzazione interna.

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From the educational point of view, the most widespread method in developing countries is on-site education. Technical and economic resources cannot support conventional distance learning infrastructures and it is even worse for courses in universities. They usually suffer a lack of qualified faculty staff, especially in technical degrees. The literature suggest that e-learning is a suitable solution for this problem, but its methods are developed attending to educational necessities of the First World and cannot be applied directly to other contexts. The proposed methodology is a variant of traditional e-learning adapted to the needs of developing countries. E-learning for Cooperation and Development (c&d-learning) is oriented to be used for educational institutions without adequate technical or human resources. In this paper we describe the c&d-learning implementation architecture based on three main phases: hardware, communication and software; e.g. computer and technical equipping, internet accessing and e-learning platform adaptation. Proper adaptation of educational contents to c&d-learning is discussed and a real case of application in which the authors are involved is described: the Ngozi University at Burundi.