336 resultados para Verona


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La técnica de producción en Floating system constituye una alternativa económica y veloz de producción en hidroponia. Este sistema permite obtener hojas de vegetales de pequeño tamaño “Baby leaf” listas para consumir (IV Gama), cuyo consumo a nivel mundial muestra una tendencia creciente. Dicha técnica no se encuentra aún muy difundida para la producción de radicchio rosso. El objetivo de este trabajo fue evaluar el efecto del tamaño de celda, del substrato y de la técnica de floating system sobre la producción de radicchio. Los ensayos se realizaron en cámara a 25 ºC con un fotoperíodo de 16 hs de luz y 8 de oscuridad y con una intensidad de luz de 10 000 Lux. Se utilizó un diseño experimental factorial totalmente aleatorizado, con 5 repeticiones y 3 factores, cuyos niveles fueron: 1) Tamaño de celda, (T), con 3 niveles: grande, mediano y pequeño, 2) Técnica de producción, (F), con 2 niveles: floating system y sistema convencional, 3) Sustrato, (S), con 2 niveles: vermiculita y mezcla. Se analizaron las siguientes variables: 1) peso fresco, 2) peso seco, 3) largo de planta, 4) número de hojas y 5) área foliar. Los resultados obtenidos resultan alentadores respecto del empleo de la técnica de floating system. Para la obtención de plántulas con calidad de IV Gama resulta más conveniente el empleo de celdas de 80 cm3 y sustrato mezcla.

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Colbertinus

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Màster Oficial en Gestió del Patrimoni Cultural

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An overview of the architectural history of Verona 1509-1630

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To study plant growth and yield of cauliflower, two field trials were carried out: the first spring-summer (Oct. 07, 2006 to Jan. 28, 2007) and the second autumn-winter (Apr. 04, 2007 to Jul. 09, 2007). The experimental design was randomized complete blocks in 4 x 4 factorial design with three replications. The following factors: line spacing (0.6, 0.8, 1.0 and 1.2 m) and plant spacing (0.4, 0.5, 0.6 and 0.7 m). The used cultivar was cv. Verona 284. The characteristics, number of leaves by plant, diameter of stem, diameter of inflorescence, inflorescence mass and yield were evaluated. With the reduction in spacing, were observed lower numbers of leaves, stem diameter, diameter and mass of the inflorescence, but there was an increase in yield. The maximum yield (23 t ha(-1)) was obtained with 0.6 x 0.4 m, ie, in higher plant population (41,667, plants ha(-1)).

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This work consisted in an experiment installed at Unesp, Campus of Jaboticabal, from January to May 2006 and the objective was to evaluate dry matter accumulated and nutrients by cauliflower, hybrid Verona, during the cycle. The experimental design was randomized blocks, in plots subdivided on the time, with three replications. The plants were sampled at 30, 45, 60, 75, 90, 105 and 120 days after sowing (DAS), and were evaluated: number of leaves, stem length, stem and curd diameter, leaf area, stem, leaves and curd dry matter and accumulate of nutrients. The cauliflower growth had four different phases. In the first one, from 0 to 30 DAS, was correspondent of the period from sowing to transplant. In the second phase, from 30 to 75 DAS, the dry matter accumulated in leaves and stem were small in comparison with the total. The third growth phase, from 75 to 97 DAS, was characterized with great dry matter accumulated, increase in the number of leaves and leaf area. This phase ended with visualization of the curd, and was the beginning to the fourth phase, from 97 to 120 DAS. In the culture estimated in 25,000 plants/ha and productivity of 25.2 t ha(-1) the accumulated quantities with of N, P, K, Ca, Mg and S were, corresponding to, 224.5; 54; 156; 136; 21.75; 63.5 kg ha(-1) and 714.8; 270; 236.7 and 33.3 g ha(-1), corresponding to Fe, Mn, Zn and Cu.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Knowledge of plant nutritional status allows an understanding of the physiological responses of plants to crop fertilization. A hydroponic experiment evaluated the symptoms of macronutrient deficiency in cauliflower 'Verona'and determined: a) the macronutrient contents of foliar tissues when visual symptoms were observed, b) macronutrients content of foliar and inflorescence tissues at harvest. The effect of nutrient deficiency on inflorescence mass was also evaluated. Nitrogen deficiency caused chlorosis followed by purple color in the old leaves, while P deficiency caused only chlorosis in old leaves. Chlorosis at the edge of old leaves progressing to the center of the leaves was observed with the omission of K, and after was observed necrosis in the chlorotic areas. Ca deficiency caused tip burn in new leaves, while Mg deficiency caused internerval chlorosis in old leaves. The omission of eachmacronutrient reduced inflorescence dry matter. This deleterious effect was larger for N, P, and K deficiencies, reducing inflorescence dry matter by 87, 49, and 42%, respectively. When the nutrient solutions without N, P, K, Ca, or Mg were supplied to cauliflower plants, the macronutrient contents at harvest were 8.8, 0.6, 3.5, 13.0, and 0.8 g kg(-1) in the foliar tissues and 27.3, 2.2, 21.6, 1.1, and 0.7 g kg(-1) in the inflorescence tissues, respectively.

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Il trasporto intermodale ha acquisito un ruolo sempre più importante nello scenario dei trasporti comunitari merci durante gli ultimi quindici anni. La sfida che si era posta a inizi anni novanta in Europa consisteva nello sviluppo di una rete europea di trasporto combinato strada-ferrovia. A questo fine è stata fondamentale la cooperazione tra gli operatori del settore e le istituzioni (comunitarie e nazionali), nonché l’impulso dato dalla liberalizzazione del trasporto ferroviario, che fortemente influenza il trasporto combinato. Questa tesi, in particolare, intende studiare il ruolo del Sistema Gateway come strumento innovativo e di nuovo impulso per lo sviluppo della rete di trasporto combinato strada-rotaia in ambito europeo. Grazie a questo sistema, le unità di carico, dirette in una determinata regione, giungono ad un "Terminal Gateway", dove secondo un sistema di tipo “hub-and-spoke” vengono trasbordate a mezzo gru su treni “Shuttle” verso la destinazione finale. Tutto ciò avviene con operazioni fortemente automatizzate e veloci con sensibile vantaggio in termini di tempo e costi. La tesi parte da una descrizione del trasporto intermodale, facendo un focus sugli aspetti strutturali, tecnici e organizzativi del trasporto combinato strada – rotaia e del suo funzionamento. Passando attraverso l’analisi delle reti di trasporto merci in Europa, nel secondo capitolo. Il terzo capitolo entra nel vivo della Tesi introducendo l’oggetto dell’indagine: il Sistema Gateway nell’ambito dello sviluppo della rete europea del traffico combinato strada-ferrovia. Nella seconda parte della tesi è voluto studiare il Sistema Gateway con l’ausilio dei metodi d’analisi che vengono applicati per la scelta fra progetti alternativi nel campo della pianificazione dei trasporti, pertanto sono stati presi in rassegna e descritti i metodi più utilizzati: l’Analisi Benefici-Costi e l’Analisi Multicriteria. Nel caso applicativo è stata utilizzata l’Analisi Benefici-Costi. Infine nel capitolo sesto è stato presentato dettagliatamente il caso reale di studio che riguarda il progetto per la trasformazione del terminal di Verona Quadrante Europa in un terminal gateway.

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Ad un progetto architettonico, sia che si parli di composizione che di restauro, si dovrebbe assegnare un motto il quale, insito direttamente nell'idea progettuale , abbia la capacità di dare forza al lavoro stesso sia, simultaneamente, di motivare il progettista nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. "Ritorno al castello" diviene quindi il motto più consono per il progetto (che ci si appresta a sviluppare) di recupero dell'edificio monumentale noto come "castello" di Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. Come motto "Ritorno al castello" racchiude in se tre fondamentali chiavi di lettura: innanzitutto fa riferimento al ritorno, dopo adeguato restauro conservativo, del manufatto storico architettonico come fulcro urbanistico monumentale principale del paese. Tale significativa architettura infatti nel tempo ha mutato forma e funzione andando a perdere il suo ruolo nella vita del paese "scadendo" nel dimenticatoio degli abitanti stessi tanto da passare quasi inosservata. In secondo luogo il ritornare è riferito agli abitanti stessi che, nel voler riscoprire il loro castello attraverso la futura destinazione ad uso pubblico, saranno spinti, come antichi pellegrini a raggiungere la rocca. In ultimo nel motto vi è insita la nuova destinazione d'uso. Un tempo i castelli non rappresentavano soltanto baluardi difensivi, dimore del Signore e della sua corte ma al contempo erano luoghi dove venivano coltivate arte, musica e poesia, ospitando talvolta i grandi illuminati dell'epoca. In un certo qual modo i castelli potevano definirsi roccaforti della cultura e del sapere ed il "ritono" sta appunto nel portare il castello di Castelnuovo a diventare un edificio pubblico per la cultura.

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La tesi ha per oggetto lo studio delle politiche pubbliche locali ed in particolare delle politiche sociali che dal 2011 sono diventate politiche esclusivamente territoriali. L’obiettivo è quello di verificare se il differente orientamento politico delle amministrazioni genera politiche differenti. Per verificare le ipotesi si sono scelti 2 Comuni simili sul piano delle variabili socio-economiche, ma guidati da giunte con orientamento politico differente: il Comune di Modena a guida Partito Democratico e il Comune di Verona con un sindaco leghista a capo di una giunta di centro-destra. Nella prima parte vengono esposti ed analizzati i principali paradigmi di studio delle politiche (rational choice, paradigma marxista, economia del benessere, corporativismo e pluralismo, neo-istituzionalismo e paradigma relazionale) e viene presentato il paradigma che verrà utilizzato per l’analisi delle politiche (paradigma relazionale). Per la parte empirica si è proceduto attraverso interviste in profondità effettuate ai due Assessori alle Politiche sociali e ai due Dirigenti comunali dei Comuni e a 18 organizzazioni di Terzo settore impegnate nella costruzione delle politiche e selezionate attraverso la metodologia “a palla di neve”. Sono analizzate le disposizioni normative in materia di politica sociale, sia per la legislazione regionale che per quella comunale. L’analisi dei dati ha verificato l’ipotesi di ricerca nel senso che l’orientamento politico produce politiche differenti per quanto riguarda il rapporto tra Pubblica Amministrazione e Terzo settore. Per Modena si può parlare di una scelta di esternalizzazione dei servizi che si accompagna ad un processo di internalizzazione dei servizi tramite le ASP; a Verona almeno per alcuni settori delle politiche (disabilità e anziani) sono stati realizzati processi di sussidiarietà e di governance. Per la fase di programmazione l’orientamento politico ha meno influenza e la programmazione mostra caratteristiche di tipo “top-down”.