966 resultados para Universitá de Pisa
Resumo:
At head of title, 1916- : R. Università di Pisa.
Resumo:
"Elenco degli alunni esciti dalla Scuola... [1850-95]"; v. 12, p. [1]-XXX
Resumo:
Reflected at any level of organization of the central nervous system, most of the processes ranging from ion channels to neuronal networks occur in a closed loop, where the input to the system depends on its output. In contrast, most in vitro preparations and experimental protocols operate autonomously, and do not depend on the output of the studied system. Thanks to the progress in digital signal processing and real-time computing, it is now possible to artificially close the loop and investigate biophysical processes and mechanisms under increased realism. In this contribution, we review some of the most relevant examples of a new trend in in vitro electrophysiology, ranging from the use of dynamic-clamp to multi-electrode distributed feedback stimulation. We are convinced these represents the beginning of new frontiers for the in vitro investigation of the brain, promising to open the still existing borders between theoretical and experimental approaches while taking advantage of cutting edge technologies.
Resumo:
In recent decades wild boar have greatly increased in Europe due a combination of environmental and human factors. Because of a high reproduction rate, wild boar cause conflicts with human activities and in particularly agriculture. However, there are concerns also about environmental impact and in particular on ground nesting birds. Our study aim to evaluate the potential impact of wild boar on pheasants nests. Predation rates were compared between two areas with different wild boar abundance and between nests placed in fenced plots with no wild boar access (but accessible to other predators) and open plots in which the wild boar gains access. Predation rate by wild boar in the area with higher wild boar abundance was 61.5% whereas in the area with lower abundance was 16.0%. In plots with free access, wild boar predation was 34.2% whereas in exclusion plots we did not registered predation by wild boar. Moreover, wild boar resulted the main nest predator (total loss 22.8%). Our findings suggest that wild boar could have e strong impact on pheasant reproductive success.
Resumo:
Bibliography of agriculture
Resumo:
Mode of access: Internet.
Resumo:
Mode of access: Internet.
Resumo:
Entre los modelos literarios que, en las epopeyas quinientistas acerca de la conquista de México, sirven para dar forma épica a la materia histórica tomada de las crónicas, la Eneida de Virgilio desempeña un papel fundamental. En el presente artículo se pretende mostrar cómo la identificación de Jerónimo de Aguilar con el Aqueménides virgiliano, que se encuentra por primera vez en el Carlo famoso de Luis Zapata, reaparece en Francisco de Terrazas, en Gabriel Lobo Lasso de la Vega y en Antonio de Saavedra Guzmán, así como proponer algunas consideraciones acerca de las relaciones que se hayan podido dar entre las obras de estos poetas.
Resumo:
Perchè, nelle competenze di matematica, i risultati riportati dagli studenti della Svizzera Italiana sono migliori di quelli dell'Italia? Domanda interessante in quanto nei due Paesi confinanti si utilizza la stessa lingua e in più molti italiani, lasciano l'Italia per trasferirsi in Ticino, una realtà quindi con cui l'Italia si confronta. Vengono presi in considerazione vari aspetti per cercare di dare una risposta.
Resumo:
L’elaborazione di questa tesi è stata svolta con l’ausilio di strumenti di Business Intelligence. In particolare, si è dapprima alimentato un data warehouse territoriale, in cui sono stati inseriti, dopo averli elaborati, i dati messi a disposizione dagli osservatori territoriali nazionali e dall’azienda Geofor spa. A partire da questi, sono stati prodotti degli indicatori statistici e dei report, utili per evidenziare andamenti e trend di crescita di alcuni particolari indici. Il principale strumento utilizzato è StatPortal, un portale Web di Business Intelligence OLAP per la realizzazione di Data warehouse territoriali. L’argomento sarà approfondito nel capitolo sette, dedicato agli strumenti utilizzati, ma in breve, questo sistema consente di raccogliere, catalogare e condividere informazione statistica e geostatistica, nonché di produrre indicatori e reportistica. Il lavoro è organizzato come segue: inizialmente c’è una prima parte di definizione e classificazione dei rifiuti che ha l’obiettivo di permettere al lettore di inquadrare il tema e prendere coscienza del problema. Successivamente, è stata sviluppata una parte più storica, con una rapida analisi temporale per comprendere il “tipping point”, cioè il momento in cui i rifiuti hanno iniziato a essere percepiti come un problema per la comunità, concludendo con un accenno agli scenari attuali e futuri. In seguito, si è indirizzata l’attenzione sul panorama italiano, europeo e mondiale citando alcuni interessanti e originali esempi di efficienza nella gestione dei rifiuti, che potrebbero servire da spunto per qualche stakeholder nazionale. Si è poi introdotta quella che è la normativa vigente, sottolineando quali sono gli obiettivi che impone ed entro quali tempi dovranno essere raggiunti, elencando quindi i principi fondamentali del D.lgs.152/2006 e del D.lgs 36/2003. Continuando su questo filo logico, si è voluto introdurre al lettore, la questione dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) nel Comune di Pisa. Sono stati definiti: lo stato dell’arte dell’igiene urbana pisana, i sistemi implementati nella città con i vari pregi e difetti e quali sono state le azioni pratiche messe in atto dall’Amministrazione per far fronte al tema. Il capitolo sei rappresenta uno dei due punti focali dell’intero lavoro: il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente della città di Pisa in tema di rifiuti urbani. Qui saranno analizzati i vari indici e report prodotti ad hoc con lo strumento Statportal appena menzionato, con lo scopo di segnalare evidenze e obiettivi dell’Amministrazione. Nel settimo capitolo si analizza la fase di progettazione del Data Warehouse. Sono elencati i passi fondamentali nella costruzione di un DW dimensionale, esponendone in primo luogo la specifica dei requisiti del progetto ed elencando per ognuno di essi le dimensioni, le misure e le aggregazioni relative. In seguito saranno descritti nel dettaglio la fase di progettazione concettuale e lo schema logico. In ultimo, sarà presentato l’altro punto focale di questa tesi, nonché la parte più interattiva: un portale web creato appositamente per il Comune con l’obiettivo di coinvolgere ed aiutare i cittadini nel conferimento dei rifiuti da loro prodotti. Si tratta di una sorta di manuale interattivo per individuare come eseguire una corretta differenziazione dei rifiuti. Lo scopo primario è quello di fare chiarezza alle utenze nella differenziazione, il che, in maniera complementare, dovrebbe incrementare la qualità del rifiuto raccolto, minimizzando i conferimenti errati. L’obiettivo principale di questo lavoro resta quindi il monitoraggio e l’analisi delle tecniche e dei processi di gestione dei rifiuti nel Comune di Pisa. Analogamente si vuole coinvolgere e suscitare l’interesse del maggior numero di persone possibile al tema della sostenibilità ambientale, rendendo consapevole il lettore che il primo passo verso un mondo più sostenibile spetta in primis a Noi che quotidianamente acquistiamo, consumiamo ed infine gettiamo via i residui senza troppo preoccuparci. Il fatto che anche in Italia, si stia sviluppando un senso civico e una forte responsabilizzazione verso l’ambiente da parte dei cittadini, fa ben sperare. Questo perché si è riusciti a imprimere il concetto che le soluzioni si ottengano impegnandosi in prima persona. E’ alla nostra comunità che si affida il dovere di non compromettere l’esistenza delle generazioni future, incaricandola del compito di ristabilire un equilibrio, ormai precario, tra umanità e ambiente, se non altro perché, come recita un vecchio proverbio Navajo: “il mondo non lo abbiamo in eredità dai nostri padri ma lo abbiamo in prestito dai nostri figli”.
L'area dei Lungarni di Pisa nel tardo Medioevo (XIV-XV secolo). un tentativo di ricostruzione in 3D.
Resumo:
Lo scopo di questa ricerca è la ricostruzione dei Lungarni di Pisa nel Tardo Medioevo (XIV-XV secolo); lo studio intende sottolineare le trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato il volto di Pisa nel corso del tempo e ricordare che l’area fluviale ebbe un ruolo di primo piano come baricentro commerciale ed economico della città, vocazione che si è in gran parte persa con l’età moderna e contemporanea. La metodologia seguita, affinata e perfezionata durante la partecipazione al progetto Nu.M.E. (Nuovo Museo Elettronico della Città di Bologna), si basa sull’analisi e il confronto di fonti eterogenee ma complementari, che includono precedenti studi di storia dell’urbanistica, un corpus di documentazione di epoca medievale (provvedimenti amministrativi come gli Statuti del Comune di Pisa, ma anche descrizioni di cronisti e viaggiatori), fonti iconografiche, tra cui vedute e mappe cinquecentesche o successive, e fonti materiali, come le persistenze medievali ancora osservabili all’interno degli edifici ed i reperti rinvenuti durante alcune campagne di scavo archeologiche. Il modello 3D non è concepito come statico e “chiuso”, ma è liberamente esplorabile all’interno di un engine tridimensionale; tale prodotto può essere destinato a livelli di utenza diversi, che includono sia studiosi e specialisti interessati a conoscere un maggior numero di informazioni e ad approfondire la ricerca, sia semplici cittadini appassionati di storia o utenti più giovani, come studenti di scuole medie superiori e inferiori.
Resumo:
The PISA assessment instruments for students’ scientific literacy in 2000, 2003 and 2006 have each consisted of units made up of a real world context involving Science and Technology, about which students are asked a number of cognitive and affective questions. This paper discusses a number of issues from this use of S&T contexts in PISA and the implications they have for the current renewed interest in context-based science education. Suitably chosen contexts can engage both boys and girls. Secondary analyses of the students’ responses using the contextual sets of items as the unit of analysis provides new information about the levels of performance in PISA 2006 Science. .Embedding affective items in the achievement test did not lead to gender/context interactions of significance, and context interactions were less than competency ones. A number of implications for context-based science teaching and learning are outlined and the PISA 2006 Science test is suggested as a model for its assessment.
Resumo:
Sob o rótulo da globalização, as ciências humanas e sociais têm sido forçadas a rever seu pensamento para encontrar novas maneiras de falar sobre as situações de mudança ao nosso redor e para reorientar-se conceitualmente em um aparente ‘mundo sem fronteiras’. Este artigo analisa algumas dessas formas, sugerindo que a pesquisa em currículo transnacional como tarefa, como talvez inclusiva de algo para além dos estudos curriculares como subárea, tem preocupações, pontos de entrada e horizontes de promulgação amplos, inconstantes, imprevisíveis, que levantam uma série de questões e considerações éticas que exigem maior compromisso nos espaços em que as fronteiras percebidas forem transgredidas no ato da investigação. Usando os relatórios sobre os resultados do PISA como disparador intelectual, este artigo discute quatro questões que surgem no ato investigativo em currículo transnacional: a comparação como princípio de produção de conhecimento; as estratégias de agrupamento onto-teo-filosóficas e a delimitação da ética; o retorno do sujeito centrado, humanista, racional e as críticas a esse sujeito inspirado no Iluminismo; as questões relativas à causalidade, ou seja, como os processos de atribuição são forjados e que tipos de ‘legitimação via procedimento’ operam na crítica social. Em vez de sugerir uma nova ordem, este artigo busca um questionamento mais profundo dos repetitivos pressupostos ocidentalistas.
Resumo:
The developing seeds of Actinodaphne hookeri were investigated to delineate their ability to synthesize large amounts of trilaurin. Until 88 days after flowering the embryos contained 71% neutral lipids (NL) and 29% phospholipids (PL) and both these components contained C-16:0, C-18:0, C-18:2, and C-18:3 as the major fatty acids (FA). At 102 days after flowering the seeds began to accumulate triacylglycerols (TAG) and to synthesize lauric acid (C-12:0). By 165 days after flowering, when the seeds were mature, they contained about 99% NL and 1% FL. At this stage the TAG contained exclusively C-12:0, while the PL consisted of long-chain fatty acids (LCFA) only. Leaf lipids in contrast did not contain any C-12:0. Experiments on [1-C-14]acetate incorporation into developing seed slices showed that at 88 days after flowering only 4% of the label was in TAG, 1% in diacylglycerols (DAG), and 87% in FL. One hundred two days after flowering seeds incorporated only 2% of the label into TAG, 30% into DAG, and 64% into FL. In contrast at 114 days after flowering 71% of the label was incorporated into TAG, 25% into DAG, and only 2% into FL. Analysis of labeled FA revealed that up to 102 days after flowering it was incorporated only into LCFA, whereas at 114 days after flowering it was incorporated exclusively into C-12:0. Furthermore, 67% of the label in PL at 114 days after flowering was found to be dilaurylglycerophosphate. Analysis of the label in DAG at this stage showed that it was essentially in dilaurin species. These observations indicate the induction of enzymes of Kennedy pathway for the specific synthesis of trilaurin at about 114 days after flowering, Homogenates of seeds (114 days after flowering) incubated with labeled FA in the presence of glycerol-3-phosphate and coenzymes A and ATP incorporated 84% of C-12:0 and 61% of C-14:0, but not C-16:0, C-18:2, and C-18:3, into TAG. In contrast the LCFA were incorporated preferentially into FL. It is concluded that, between 102 and 114 days after flowering, a switch occurs in A. hookeri for the synthesis of C-12:0 and trilaurin which is tissue specific. Since the seed synthesizes exclusively C-12:0 at 114 days after flowering onwards and incorporates specifically into TAG, this system appears to be ideal for identifying the enzymes responsible for medium-chain fatty acid as well as trilaurin synthesis and for exploiting them for genetic engineering. (C) 1994 Academic Press, Inc.