998 resultados para TERRE NALDI cantina vinicola
Resumo:
“Terre Naldi” è al giorno d'oggi un vero e proprio punto di incontro tra insegnamento, sperimentazione, e “pratica agricola” che si estende su una superficie di circa cento ettari sulle colline faentine. Situato in località Tebano, al confine tra i comuni di Faenza e Castelbolognese, questo centro si trova in un contesto di rilevanza locale sia dal punto di vista paesaggistico che storico grazie alla sua prossimità alla diga sul torrente Senio e a tutto il sistema del Canale dei Mulini risalente al 1300. Da un punto di vista architettonico però, Terre Naldi si presenta tutt'oggi in maniera problematica. I continui ampliamenti hanno trasformato negli anni il complesso originale (casa, casone e aia) in un agglomerato disomogeneo di edifici dalle caratteristiche totalmente discordanti tra loro e decisamente fuori scala rispetto al contesto in cui si trova.
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“ Per anni ho creduto essere cresciuto in una periferia di Buenos Aires, periferia di strade avventurose e di tramonti visibili. In realtà sono cresciuto in un giardino, dietro le lance di un cancellata, e in una biblioteca di infiniti volumi inglesi. Quel Palermo del coltello e la chitarra (mi assicurano) era agli angoli delle strade, ma chi popolava le mie mattine e procurava un gradevole orrore alle mie notti erano il bucaniere cieco di Stevenson, agonizzante sotto gli zoccoli dei cavalli, e il traditore che abbandonò l’amico sulla luna, e il viaggiatore del tempo che riportò dal futuro un fiore appassito, e il genio prigioniero per secoli nell’anfora salomonica, e il profeta velato del Khorasan, che dietro le gemme e la seta nascondeva la lebbra. Cosa succedeva, nel frattempo, oltre le lance della cancellata? Quali destini vernacoli e violenti andavano compiendosi a pochi passi da me, nella sordida bettola o nello spazio turbolento? Com’era quel Palermo o come sarebbe stato bello che fosse? A tali domande vuole rispondere questo libro, più d’immaginazione che documentato.” E’ così che Jorge Luis Borges apre il libro Evaristo Carriego, saggio biografico che passò quasi inosservato all’interno degli ambienti intellettuali della capitale dei quali faceva parte lo scrittore stesso. Il libro era dedicato alla figura, estranea a quegli ambienti, del poeta “bohemien, tisico ed anarchico” Evaristo Carriego, vissuto tra otto e novecento nel quartiere Palermo, in quei tempi periferia malfamata di Buenos Aires. Buenos Aires è la città borgesiana per eccellenza: priva di caratteristiche tipologiche precise, volubile allo sguardo, specchio e metafora di tutte le grandi città del mondo. Ma soprattutto Buenos Aires è una città “inventata” da Borges, che le ha dato un’immagine letteraria che si relaziona in maniera complessa con quella reale. Segnerà nell’immaginario di Borges l’inizio e la fine della sua vita, una sorta di centralità, unico stralcio di stabilità, al quale l’inquieta mente dell’argentino possa far ritorno.
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Il sisma che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012 è stato il punto di partenza per ripensare la campagna di Motta di Cavezzo. Questa necessità è nata dall’abbandono delle campagne emiliane da parte dei propri abitanti a causa della paura e dei crolli. In seguito al drammatico evento, il paesaggio è rimasto gravemente danneggiato, perdendo una buona parte degli edifici tipici della tradizione costruttiva locale, come case coloniche, stalle, fienili e ville di campagna. L’intervento progettuale mira a riportare l’attenzione sulla campagna ed a rivitalizzarla attraverso l’inserimento di un’attività produttiva (la cantina vinicola), un’attività commerciale (un mercato dei prodotti tipici) e funzioni rivolte alla conoscenza del territorio, rispettando sempre la tradizione costruttiva e tipologica locale. Attraverso interventi puntuali e non troppo invasivi, sono state ricongiunte tra loro le preesistenze storiche, ovvero la Chiesa di Santa Maria ad Nives e Villa Molza e allo stesso tempo sono state messe a sistema con il fiume Secchia e con il paesaggio circostante. Si è andato così a sviluppare quello che può essere un esempio tipo di intervento per un’area di campagna.
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From October 2006 to May 2008, The WorldFish Center coordinated a ZoNéCo project to provide support to the Southern and Northern Provinces for decisions about how best to manage the sea cucumber fishery around La Grande Terre. We collected data during underwater population surveys, questionnaire-based interviews with fishers and processors, and landing catch surveys. A core aim was to furnish the Provinces with ‘ballpark’ estimates of the abundance and density of commercially important sea cucumbers on 50 lagoon and barrier reefs. Analysis and synthesis of the ecological and sociological data provide the basis for informed recommendations for fisheries management. Counts of trochus and giant clams on the reefs allow us to also describe the general status of those resources. We propose 13 recommendations for management actions and fishery regulations and advocate an adaptive management approach. This multidisciplinary study should serve as a useful template for assessing other fisheries, and we provide a series of generic ‘lessons learnt’ to aid future programmes. (PDF has 140 pages.)
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"Ao lado da obra de Hans Staden e, em menor grau, da de Thevet, o livro de Jean de Léry é das contribuições mais apreciáveis qe se conhecem para o estudo da História do Brasil e seus havitantes ao iniciar-se a colonização europeia", como afirma Rubens Borba de Moraes. Prossegue esclarecendo que a obra de Léry "supera por essas qualidades as de muitos dos seus contemporâneos". Esta edição crítica, realizada or Paul Gaffarel, for "baseada na de 1580, enriquecida com uma preciosa notícia bibliográfica e notas não menos preciosas, mas que apresesntam um certo número de erros no fim de cada um dos dois volumes. É sem dúvida lamentável que Gaffarel não tenha reproduzido as gravuras que acompanham o texto original" conforme observa Raeders.
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O que produzir. Estudo do ambiente. Escolha do local. Tamanho da cantina. Aspectos gerais da construção. Partes que compõem a cantina e etapas da vinificação. Recebimento da uva. Fermentação: recipientes de fermentação, maceração, remonstagens, descuba, prensagem, fermentação lenta. Fermentação malolática: temperatura, acidez, oxigênio, antissépticos, presença de borras. Estabilização do vinho: trasfegas e atestos, estabilização tartárica, filtração. Amadurecimento do vinho em barrica de carvalho. Engarrafamento. Envelhecimento do vinho na garrafa. Tratamento de efluentes vinícolas. Laboratório: determinação do babo, densidade, acidez total, teor alcoólico, acidez volátil, pH, dióxido de enxofre livre (SO2), dióxido de enxofre total, açúcar redutor, papel do ácido málico. Registro do estabelecimento enológico. Registro do vinho.
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Despite the compelling parallels between George Sand’s Laura; ou, le voyage dans le cristal and Jules Verne’s Voyage au centre de la Terre (both 1864), Sand’s place within the intertextual fabric of Verne’s novel has been occluded. By shifing the terms of the debate away from the vexed issues of borrowing, influence, or inspiration, and focusing on Verne’s sustained engagement with Sand’s work as a specifically geological fiction, this article sheds new light on the imbrication of the scientific and the fictional in Voyage au centre de la Terre, whereby geological and palaeontological references not only guarantee the text’s verisimilitude and underwrite its didactic objectives, but also fulfil an important metatextual function.
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1875/05/20 (A11,N9)- (A11,N10).
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1875/02/20 (A11,N3)- (A11,N4).
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1875/04/30 (A11,N7)- (A11,N8).
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Variante(s) de titre : La Terre sainte et les églises orientales