14 resultados para Sarsina violascens
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This is the first report of Trichospilus diatracae (Hymenoptera: Eulophidae) found in the field, parasitizing pupae of the eucalyptus defoliating Sarsina violascens (Herrich-Schaeffer, 1856) (Lepidoptera: Lymantriidae) in Brazil. This offers a new perspectives for the use of this parasitoid in biological control programs against caterpillars of forestry importance.
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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)
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This is the first report on the parasitoid Palmistichus elaeisis, genus Eulophidae, found in the field parasitizing pupae of defoliating eucalyptus. Lepidopterous pests occur in eucalyptus plantations in Brazil, reaching high population levels. Due to the complexity of pest control in eucalyptus forests, alternative control methods have been proposed, for instance biological control through use of parasitoids. Natural enemies play an important role in regulating host populations because their larvae feed on the eggs, larvae, pupae or adults of other insects. The parasitic Hymenoptera are important agents in biological control programs against forest pests, and may provide economic and environmental benefits. The generalist endoparasitoid Palmistichus elaeisis Delvare and LaSalle, 1993 (Hymenoptera: Eulophidae) can develop in its host’s pupae, which overcome the host’s physiology and can therefore be used for biological control of agricultural and forest pests. This study aimed to evaluate the impact of P. elaeisis as a pupal parasitoid of S. violascens in providing a potential alternative to chemical control of the pest and creation of an alternative host. The experiment was developed in the Laboratory for Biological Control of Forest Pests, Universidade Estadual Paulista "Julio Mesquita Filho”. Parasitoids used in this test were originally collected on pupae of E. eucerus. (Lepidoptera: Riodinidae) in eucalyptus plantations at Lençois Paulistas, São Paulo state, Brazil, in 2011. Thereafter, a laboratory culture has been maintained, using pupae of Spodoptera frugiperda (J. E. Smith) (Lep.: Noctuidae) as hosts. S. violascens eggs were collected in a eucalyptus clonal plantation in Sao Paulo state (Brazil). Larvae were reared under ambient conditions on Eucalyptus urophylla S.T. Blake (Myrtaceae) leaves. The following parameters were determined: parasitism level, numbers of emerged and non-emerged parasitoids and duration of egg-adult cycle. The S. violascens pupae were dissected to evaluate the non-emerged parasitoids. The parasitism level reached 100%, with a 100% emergence rate. It was verified that 113.2±0.8 parasitoids emerged per individual pupa versus only 0.7±0.1 that did not emerge. The P. elaeisis egg-adult cycle was 20.3±0.6 days in S. violascens pupae. This opens new perspectives for utilizing this parasitoid in biological control programs against caterpillars important to forestry. Sarsina violascens in Brazil.
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The new cyanobacterial species Cyanoarbor violascens was found and described from subaerophytic habitats (wet lateritic soils) in the northwest region of São Paulo State, Brazil. The phenotypic generic features of the population were confirmed and the genus Cyanoarbor Wang 1989 was revised with four species recognized. Cyanoarbor rupestris Wang was first described from subaerophytic habitats in China. Cyanoarbor violascens Branco sp. nov. is here described from subaerophytic habitats (wet lateritic soils) in the northwest region of São Paulo State, Brazil, differing from other species by violet-coloured sheaths, cell sizes and ecotopic preference. Additionally, material previously identified as Chlorogloea cf. microcystoides from Nepal was recognized as belonging to Cyanoarbor and is here described as C. himalayensis M. Watanabe et Komdrek sp. nov. Chlorogloea gessneri Schiller is transferred to the genus Cyanarbor, as C. gessneri (Schiller) nov. comb. All four species can be differentiated based on a combination of morphological characters and biotopic preferences. Descriptions and an identification key of the four species of this genus are provided.
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Il Palazzo delle Cento Finestre è situato nel comune di Sarsina, sulla sommità del colle prospiciente la città, in una posizione strategica da cui si domina gran parte della valle. E' sorto come presidio militare in età medievale (è già citato nella "Descriptio Romandiole" del 1371 con il nome "Castrum Casalecli"), ma ha visto nel corso della storia il succedersi di numerose trasformazioni. Nel Cinquecento, con l'avvento dei nuovi signori, i Conti Bernardini della Massa, è stato trasformato in palazzo e residenza nobiliare e, nell'Ottocento, a seguito della morte dell'ultima erede della famiglia Bernardini, il palazzo è stato convertito in casa colonica e negli anni è diventato residenza di più nuclei familiari. Nonostante le numerose trasformazioni subite, il manufatto conserva il proprio fascino storico a partire dall'androne di ingresso, coperto da una volta a botte su cui sono ancora visibili tracce di alcuni affreschi, da qui è possibile accedere al cortile interno o entrare nella piccola chiesa, nella quale è visibile la tomba del conte Achille Bernardini. All'interno si sono conservati preziosi ambienti, tra cui stanze voltate su tutti i piani, un nobile scalone in pietra ed un ampio salone contenente un camino su cui è scolpito lo stemma dei Conti Bernardini. Il progetto di conservazione e valorizzazione prevede l'inserimento di un ristorante al piano terra, un B&B al primo piano e di una cantina-enoteca al piano seminterrato. In questo modo vengono rispettate le destinazioni d'uso originarie del palazzo, permettendo di limitare il più possibile l'invasività degli interventi previsti. Sono stati approfonditi il tema impiantistico, tramite un accurato rilievo degli impianti esistenti e il progetto di nuove soluzioni integrate, e paesaggistico, con la riorganizzazione dell'area circostante il manufatto e il progetto di percorsi nel bosco limitrofo.
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La ricerca condotta per questa tesi è incentrata sulla cosmesi naturale e rappresenta il risultato di un tirocinio avanzato svolto in collaborazione con l'azienda Remedia di Quarto di Sarsina (FC), i cui settori principali sono l'erboristeria e la cosmesi naturale. Lo scopo del progetto consiste nella preparazione di un interprete ad una conferenza sul tema della cosmesi naturale per le lingue italiano e tedesco. L'enfasi viene posta sul metodo da adottare per acquisire sia la terminologia sia le nozioni basilari del dominio in un arco di tempo limitato. Si tratta quindi di una ricerca linguistica incentrata sui termini e sulla fraseologia che ricorrono con maggiore frequenza nel corpus in italiano sul tema trattato. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo tratta la pelle, la cosmesi tradizionale, gli ingredienti più controversi, i principali marchi di certificazione biologica per la cosmesi, infine descrive l'azienda e i metodi utilizzati per la trasformazione delle piante officinali. Il secondo capitolo introduce la metodologia adottata e i problemi riscontrati nel corso del progetto. Tratta inoltre la linguistica dei corpora connessa agli studi di terminologia, il ruolo svolto dall'esperto, la creazione di corpora specialistici e paragonabili nelle lingue di lavoro, nonchè l'analisi dei termini più ricorrenti e dei loro equivalenti interlinguistici nel loro contesto naturale. Infine introduco il prototipo di tesauro utilizzato per registrare 300 dei termini che ricorrono più frequentemente nel corpus in italiano. Il terzo capitolo presenta una disamina degli aspetti generali della terminologia, delle sue origini e delle principali scuole, in particolare la scuola di Vienna e il contributo di Eugen Wüster. Affronta inoltre le caratteristiche della comunicazione specialistica, ponendo l'accento su tecnicismi collaterali, equivalenza e variazione. Il quarto capitolo tratta nel dettaglio i risultati del progetto corredati da alcune osservazioni a livello cognitivo e terminologico.
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ICCU,