871 resultados para San, Biagio, Padule, sisma, 2012, Emilia, ricostruire, ruderi, contemporaneo, aula, sopraelevata
Resumo:
Il progetto indaga principalmente le modalità di approccio ai manufatti in rovina, crollati dopo il sisma di maggio 2012, in Emilia; nello specifico, sulla chiesa di San Biagio in Padule. In particolare, si è cercato di comprendere la relazione che è possibile instaurare tra la preesistenza e la nuova costruzione: il concetto di contemporaneità in architettura. Quest'ultimo, diventa concept dell'intero progetto che vede la realizzazione della nuova chiesa, all'interno dei ruderi di quella antica, creando una promenade che si sviluppa sui tre livelli (interrato: museo del terremoto, piano terra: cappelle e spazi per la meditazione, piano primo: aula della chiesa).
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El presente trabajo se estableció en las comunidades Susuli Arriba, Piedra Colorada, El Carrizal y El Corozo, del municipio de San Dionisio Matagalpa, en la época de postrera 2012. El objetivo planteado fue caracterizar y evaluar, preliminarmente, en base a características agromorfológicas y determinar la adaptabilidad en base al rendimiento de grano de tres variedades criollas o acriolladas (H-Vaina blanca, H-Vaina roja y Rojo Claro) y una mejorada (INTA-Rojo) de frijol común (Phaseolus vulgaris L.) para el ensayo se estableció una sola repetición de los tratamientos por comunidad, se utilizaron parcelas con dimensiones de 5 metros de ancho por 10 metros de largo, tomando como parcela útillos 5 surcos centrales de 5 metros de largo cada uno. Para la caracterización se evaluaron 13 variables cuantitativas y 9 variables cualitativas. El análisis de adaptabilidad se hizo por medio del modelo de efectos principales aditivos e interacción multiplicativa (AMMI). Entre los resultados se destacan que las variedades estudiadas presentaron una gran variabilidad fenotípica en las diferentes localidades en la mayoría de las variables cualitativas y cuantitativas. En cuanto a la adaptabilidad, las variedades acriolladas H-Vaina blanca y H-Vaina roja con las localidades El Carrizal y Susuli Arriba contribuyeron grandemente a la interacción variedad x localidad. La variedad mejorada INTA Rojo resultó más estable que las criollas o acriolladas. Al considerar la adaptación local específica de las variedades a determinada localidad el análisis AMMI mostró interacciones positiva entre localidades y variedades. La adaptabilidad de las variedades consideradas en este estudio fue bastante similar, aunque difieren en estabilidad de rendimiento.
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El presente trabajo se realizó con el objetivo de determinar la variabilidad fenotípica y adaptabilidad de tres variedades criollas o acriolladas (CCR, HVR, Rojo Nica) de frijol común ( Phaseolus vulgaris L .) y una variedad mejorada (INTA Rojo) en tres fincas del municipio de San Ramón, Matagalpa (Guadalupe: 1, 2 y 3) durante el cic lo agrícola postrera, 2012. Para el ensayo se estableció una sola repetición de los tratamientos por localidad en parcelas de cinco metros de ancho por diez metros de largo . Como parcela útil se tomó los cinco surcos centrales de cinco metros de largo por dos metros de ancho ( 10 m 2 ) . P ar a la caracterización se utilizaron 13 variables cualitativas donde el tamaño de muestra fue de 25 plantas por parcela útil . Para las 12 variables cuantita tivas la muestra varió de acuerdo a la variable evaluada . La interacción Genotipo x Ambiente (G x A) se determinó a través del Análisis Efectos Principales Aditivos e Interacciones Multiplicativas (AMMI), esto permitió una mejor interpretación del efecto principal de las variedades y de los ambientes. Los resultados de dicha interacción demostraron que los materiales genéticos se comportaron de manera diferente en las distintas fincas. La variedad acriollada CCR y la finca Guadalupe 2 mostraron los mayores valores promedios en cuanto al rendimiento de grano, aunque t ambién resultaron los más inestables. El análisis AMMI permitió detectar interacciones positivas y negativas entre los diferentes materiales genéticos y fincas resaltando el comportamiento de INTA Rojo en la finca Guadalupe 2 (ambiente de alta productividad) y la variedad H - vaina roja en la finca Guadalupe 3 (ambiente de baja productividad) . Las variedades Rojo Nica y H - vaina roja resultaron estables pero deficientes en cuanto al rendimiento . En términos generales, el presente estudio permitió c onocer mejor fenotípicamente las variedades criollas o acriolladas del frijol común que están siendo utilizadas por los agricultores de la comunidad de Guadalupe.
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Nella tesi che si presenta si è determinata la riduzione percentuale di vulnerabilità sismica di un edificio residenziale, sito a Reggiolo (RE), in seguito ad interventi di riabilitazione e miglioramento sismico con l'introduzione di setti e travi di coronamento in cemento armato. Il punto di partenza è l'analisi delle caratteristiche geometriche dell'edificio, ottenute mediante gli elaborati originali, e le caratteristiche meccaniche dei materiali che compongono la struttura, ottenute mediante prove in situ distruttive e non distruttive. Il punto successivo è stato la creazione di un modello numerico dell'edificio pre-intervento utilizzando il programma commerciale PROSAP, su cui si è eseguita un'analisi dinamica lineare con spettro di progetto da cui si sono determinare le principali criticità e inadeguatezze della struttura nei confronti di un carico sismico. Lo studio è passato alla struttura post-intervento modellando la presenza dei setti verticali e delle travi di coronamento. Dal confronto fra l'analisi dinamica lineare pre e post-intervento si è dedotto un elevato miglioramento sismico con passaggio da un indice di vulnerabilità iniziale pari a 0.02 ad un indice post-intervento pari a 1. Per validare numericamente questi risultati si è eseguita una analisi statica non lineare (pushover) dell'edificio pre-intervento.
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Analysis of the collapse of a precast r.c. industrial building during the 2012 Emilia earthquake, focus on the failure mechanisms in particular on the flexure-shear interactions. Analysis performed by a time history analysis using a FEM model with the software SAP2000. Finally a reconstruction of the collapse on the basis of the numerical data coming from the strength capacity of the elements failed, using formulation for lightly reinforced columns with high shear and bending moment.
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Il Palazzo Borsari, ora Palazzo Rossi, situato a Finale Emilia in provincia di Modena, viene edificato intorno alla fine del XVIII secolo. A partire dal 2012 il Palazzo muta il suo valore identitario: da edificio rappresentativo della città, che conserva esternamente il suo aspetto originario, a testimonianza del sisma che colpisce gravemente Finale Emilia. La prima parte di questa Tesi riguarda la conoscenza del manufatto,acquisita a seguito di un lavoro di ricerca archivistica condotto parallelamente ad un rilievo che combina diverse tecnologie. La seconda parte riguarda, invece, la valutazione del rischio sismico,eseguita secondo le direttive delle “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale – allineamento alle nuove Norme tecniche per le costruzioni” (D.M. 14/01/2008). Il calcolo è stato condotto fino al livello di conoscenza LV1, che consiste nell’analisi qualitativa e nella valutazione con modelli meccanici semplificati. Le prime due parti sono state punto di partenza per il progetto di restauro, sviluppato secondo un duplice aspetto: da un lato il consolidamento e la conservazione del manufatto, dall’altro il reintegro delle lacune secondo una rilettura di ciò che resta e il recupero dell’immagine persa.
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La Sequenza Sismica Emiliana del 2012 ha colpito la zona compresa tra Mirandola e Ferrara con notevoli manifestazioni cosismiche e post-sismiche secondarie, soprattutto legate al fenomeno della liquefazione delle sabbie e alla formazione di fratturazioni superficiali del terreno. A fronte del fatto che la deformazione principale, osservata tramite tecniche di remote-sensing, ha permesso di individuare la posizione della struttura generatrice, ci si è interrogati sul rapporto tra strutture profonde e manifestazioni secondarie superficiali. In questa tesi è stato svolto un lavoro di integrazione di dati a varia scala, dalla superficie al sottosuolo, fino profondità di alcuni chilometri, per analizzare il legame tra le strutture geologiche che hanno generato il sisma e gli effetti superficiali percepiti dagli osservatori. Questo, non solo in riferimento allo specifico del sisma emiliano del 2012, ma al fine di trarre utili informazioni in una prospettiva storica e geologica sugli effetti di un terremoto “tipico”, in una regione dove le strutture generatrici non affiorano in superficie. Gli elementi analizzati comprendono nuove acquisizioni e rielaborazioni di dati pregressi, e includono cartografie geomorfologiche, telerilevamenti, profili sismici a riflessione superficiale e profonda, stratigrafie e informazioni sulla caratterizzazione dell’area rispetto al rischio sismico. Parte dei dati di nuova acquisizione è il risultato dello sviluppo e la sperimentazione di metodologie innovative di prospezione sismica in corsi e specchi d’acqua continentali, che sono state utilizzate con successo lungo il Cavo Napoleonico, un canale artificiale che taglia ortogonalmente la zona di massima deformazione del sisma del 20 Maggio. Lo sviluppo della nuova metodologia di indagine geofisica, applicata ad un caso concreto, ha permesso di migliorare le tecniche di imaging del sottosuolo, oltre a segnalare nuove evidenze co-sismiche che rimanevano nascoste sotto le acque del canale, e a fornire elementi utili alla stratigrafia del terreno. Il confronto tra dati geofisici e dati geomorfologici ha permesso di cartografare con maggiore dettaglio i corpi e le forme sedimentarie superficiali legati alla divagazione fluviale dall’VIII sec a.C.. I dati geofisici, superficiali e profondi, hanno evidenziato il legame tra le strutture sismogeniche e le manifestazioni superficiali seguite al sisma emiliano. L’integrazione dei dati disponibili, sia nuovi che da letteratura, ha evidenziato il rapporto tra strutture profonde e sedimentazione, e ha permesso di calcolare i tassi geologici di sollevamento della struttura generatrice del sisma del 20 Maggio. I risultati di questo lavoro hanno implicazioni in vari ambiti, tra i quali la valutazione del rischio sismico e la microzonazione sismica, basata su una caratterizzazione geomorfologico-geologico-geofisica dettagliata dei primi 20 metri al di sotto della superficie topografica. Il sisma emiliano del 2012 ha infatti permesso di riconoscere l’importanza del substrato per lo sviluppo di fenomeni co- e post-sismici secondari, in un territorio fortemente eterogeneo come la Pianura Padana.
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El trabajo de grado titulado “Propuesta de Computación en la Nube para los Libreros del Sector de San Victorino en Bogotá para el Año 2012. Estudio de Caso”, tiene como objetivo elaborar una propuesta de computación en la nube que sea aplicable a uno de los sectores más dinámicos del centro de Bogotá como es el de los libreros de San Victorino; Este trabajo busca la apropiación de las herramientas que proporcionan las nuevas tecnologías de la información y las comunicaciones en la disciplina de la administración de empresas, como un nuevo escenario de competitividad ajustado a las nuevas condiciones de las organizaciones. La computación en la nube como nueva herramienta tecnológica, permite que diversos usuarios - empresas accedan a la información consolidada, la cual puede ser aportada por ellos mismos, para brindar a los clientes un servicio más eficiente y eficaz, con bajos costos y generando innumerables ventajas que aportan a la competitividad de cada una de las unidades de negocio, las cuales se consolidan como una única organización o clúster. En este sentido se determinó, cómo el sector de San Victorino, en particular el de los libreros, comparten una serie de características y metas similares, que permiten su implantación con los beneficios que se señalan en este trabajo de grado, permitiendo el acceso a información general de productos editoriales e inventarios y la ubicación exacta del librero que lo posee.
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Esta investigación científica tiene como objetivo analizar y comparar las estrategias pedagógicas, y el tipo de comunicación desarrollados en los 7mos Años de las escuelas: “Ángel Isaac Chiriboga” y Pensionado “San Vicente” de Quito. 2012- 2013; en el primer quinquemestre; a través de, la aplicación de guías de observación de clase para conocer el tipo de estrategias pedagógicas desarrolladas en el proceso de enseñanza-aprendizaje y el uso de encuestas a los/as alumnos/as para identificar la clase de interacción que existe entre alumno-maestro y alumno-alumno. De esta manera, reconocer los factores que contribuyen a generar la violencia escolar y brindar recomendaciones alternativas, que propicien la disminución de la violencia escolar. De hecho, este trabajo consta de la Introducción que contiene: planteamiento del problema, pregunta central de la investigación, propósito de la investigación, justificación, objetivos: general, específicos, antecedentes legales, alcances, limitaciones y metodología que guía el trabajo y tipo de fuentes. El Capítulo I aborda el Marco Contextual (descripción física y organización: funcional y estructural de la escuela). El Capítulo II describe al Marco Conceptual de: conceptualización básica de violencia, agresión, características y Teorías del Aprendizaje: Conductistas (Watson- Pavlo, Skinner), Cognoscitivas (Piaget, Vigotzky), y por Modelación (Bandura) y de la Inteligencia Emocional, (Goleman) El Capítulo III contiene el Marco Empírico que consiste en el análisis e interpretación de la información. Finalmente, constarán las conclusiones, recomendaciones, bibliografía y anexos.
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Il Building Information Modelling nasce da un processo di integrazione sostenibile, basato sull'interoperabilità dei processi. La caratteristica vincente è la circolarietà delle informazioni: ogni informazione è gestita come parametro di un ricco e complesso modello parametrico dell'edificio; la geometria, i materiali, i costi ed i tempi sono gestiti come parametri internamente collegati e quindi variabili di uno stesso sistema. Nel caso di beni storici, la maggior parte degli edifici possiede vincoli intrinseci che influenzano tali parametri. I materiali non possono essere scelti liberamente, in quanto parte di un organismo esistente, la geometria dell'edificio è definita e difficilmente sarà variata negli interventi di recupero. Nella presente tesi si applica il metodo CLOUD2FEM al mondo dell'Historic Building Information Modelling (HBIM) concentrandosi sullo studio della Rocca Estense di San Felice sul Panaro, colpita dal sisma dell'Emilia e attualmente inagibile. La procedura CLOUD2FEM permette di trasformare le informazioni ricavate dal laser scanner in mesh chiuse e regolari, generando in modo semi-automatico un modello FEM 3D. Nel caso di costruzioni complesse, la cui geometria non può essere ricondotta a modelli semplificati, è necessario valutare l'attendibilità del modello strutturale. Nel caso in esame, la validazione è stata condotta mediante il confronto del danno rilevato con il danno simulato. La flessibilità del modello permette di aggiungere dettagli inizialmente non rilevati: ogni informazione è inserita nel modello attraverso un parametro differente, al fine di eseguire analisi sullo stato di fatto e su futuri stati di progetto con semplice aggiornamento dei parametri.
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Load in distribution networks is normally measured at the 11kV supply points; little or no information is known about the type of customers and their contributions to the load. This paper proposes statistical methods to decompose an unknown distribution feeder load to its customer load sector/subsector profiles. The approach used in this paper should assist electricity suppliers in economic load management, strategic planning and future network reinforcements.
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A core component for the prevention of re-occurring incidents within the rail industry is rail safety investigations. Within the current Australasian rail industry, the nature of incident investigations varies considerably between organisations. As it stands, most of the investigations are conducted by the various State Rail Operators and Regulators, with the more major investigations in Australia being conducted or overseen by the Australian Transport Safety Bureau (ATSB). Because of the varying nature of these investigations, the current training methods for rail incident investigators also vary widely. While there are several commonly accepted training courses available to investigators in Australasia, none appear to offer the breadth of development needed for a comprehensive pathway. Furthermore, it appears that no single training course covers the entire breadth of competencies required by the industry. These courses range in duration between a few days to several years, and some were run in-house while others are run by external consultants or registered training organisations. Through consultations with rail operators and regulators in Australasia, this paper will identify capabilities required for rail incident investigation and explore the current training options available for rail incident investigators.
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Normative influences on road user behaviour have been well documented and include such things as personal, group, subjective and moral norms. Commonly, normative factors are examined within one cultural context, although a few examples of exploring the issue across cultures exist. Such examples add to our understanding of differences in perceptions of the normative factors that may exert influence on road users and can assist in determining whether successful road safety interventions in one location may be successful in another. Notably, the literature is relatively silent on such influences in countries experiencing rapidly escalating rates of motorization. China is one such country where new drivers are taking to the roads in unprecedented numbers and authorities are grappling with the associated challenges. This paper presents results from qualitative and quantitative research on self-reported driving speeds of car drivers and related issues in Australia and China. Focus group interviews and questionnaires conducted in each country examined normative factors that might influence driving in each cultural context. Qualitative findings indicated perceptions of community acceptance of speeding were present in both countries but appeared more widespread in China, yet quantitative results did not support this difference. Similarly, with regard to negative social feedback from speeding, qualitative findings suggested no embarrassment associated with speeding among Chinese participants and mixed results among Australian participants, yet quantitative results indicated greater embarrassment for Chinese drivers. This issue was also examined from the perspective of self-identity and findings were generally similar across both samples and appear related to whether it is important to be perceived as a skilled/safe driver by others. An interesting and important finding emerged with regard to how Chinese drivers may respond to questions about road safety issues if the answers might influence foreigners’ perceptions of China. In attempting to assess community norms associated with speeding, participants were asked to describe what they would tell a foreign visitor about the prevalence of speeding in China. Responses indicated that if asked by a foreigner, people may answer in a manner that portrayed China as a safe country (e.g., that drivers do not speed), irrespective of the actual situation. This ‘faking good for foreigners’ phenomenon highlights the importance of considering ‘face’ when conducting research in China – a concept absent from the road safety literature. An additional noteworthy finding that has been briefly described in the road safety literature is the importance and strength of the normative influence of social networks (guanxi) in China. The use of personal networks to assist in avoiding penalties for traffic violations was described by Chinese participants and is an area that could be addressed to strengthen the deterrent effect of traffic law enforcement. Overall, the findings suggest important considerations for developing and implementing road safety countermeasures in different cultural contexts.
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Australia is rich in renewable energy resources such as wind, solar and geothermal. Geographical diversity of these renewable resources combined with developing climate change policies poses a great challenge for the long term interconnection planning. Intermittency of wind and solar potentially driving the development of new transmission lines bring additional complexity to power system operations and planning. This paper provides an overview of generation and transmission planning studies in Australia to meet 20% renewable energy target by 2020. Appraisal of the effectiveness of dispersed energy storage, non schedulable peaking plants, wide area controls and demand management techniques to aid the penetration of renewables is presented in this paper