76 resultados para REALIZACION CINEMATOGRAFICA


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Los avances tecnológicos y el desarrollo de las diferentes técnicas de anestesia regional; bloqueos de nervio periférico, han permitido el crecimiento de esta área expandiendo su uso a otros escenarios. El presente documento es una guía para su adecuada realización y busca incrementar la seguridad en una técnica que cada día tiene más adeptos. Es necesario conocer los principios fisiológicos de la neuroconducción y el funcionamiento del estimulador de nervio periférico, al igual que la anatomía de troncos y nervios periféricos, hecho que conducirá a un mejor aprendizaje de las técnicas de abordaje. El presente documento espera disminuir la presentación de complicaciones en esta técnica anestésica.Materiales y métodos: Búsqueda de literatura en las bases de datos referenciales de PubMed, Cochrane, Scielo, LILACS y se Amplio según la bibliografía encontrada en los artículos revisados por los autores; la búsqueda fue hecha en términos MeSH incluidos en las palabras claves. El Propósito de esta revisión es dar pautas generales fáciles de entender en la realización de bloqueos de nervio periférico, permitiendo su realización adecuada y segura.

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Os esforços de uma política· cultural destinados a imprimir eficiência e eficácia ao cinema" brasileiro, a julgar pelos resultados, não foram bem sucedidos. Tanto os interesses dos governantes brasileiros em salvaguardar os interesses estrangeiros no país, quanto as iniciativas de empresários ~ e mesmo ainda de cineastas -, pautadas em causa própria, levaram o cinema nacional à sua derrocada. Os recursos metodológicos de que dispõem o Brasil, para se estabelecer uma política governamental cinematográfica, revelam-se impotentes para se tentar construir uma indústria de cinema. Mas sabe-se, perfeitamente, que o problema de seu implante em solo nacional depende apenas de decisão política. Material artístico-humano, recursos técnicos e um grande manancial de histórias a contar não faltam. O entendimento do que vem a ser, na verdade, a cultura brasileira, no conceito corrente, e a identificação da política cultural cinematográfica pennitem chegar à conclusão única de que basta interesse político e o cinema nacional poderá se inserir no cenário da indústria cultural do próprio país e, também, do planeta. São estratégias voltadas para introduzir, nessa política cinematográfica, dois agentes até então freqüentemente de fora: o público e o empresário. Não mais como figurantes do processo decisório, mas como atores que se contracenam com a mesma relevância no cenário do poder.

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The thesis reconstructs the cinema’s experience of Italian missionaries during the XX century in a historical-pragmatic key. Italian missionaries, who started producing movies around the Twenties, have used cinema as a helpful instrument for religious propaganda. They have considered the rules of the Catholic Church, the political and social context and the audience’s expectations. Each chapter (1-4) analyses the phenomenon inside the context constituted by the Italian colonial experiences, the relationship between Catholic Church and images during the Evangelization, the history of cinema and the history of missions. A specific chapter (chapter 5) is dedicated to the archives of missionary’s cinema and to the value to be assigned to this film production (in terms of social memory and archive’s memory). At the end of the first part, the thesis presents a proposal about the relationship between missionary’s cinema and visual anthropology. The second part of the thesis includes the film cards of the missionary’s movies preserved in Italy: 339 cards of Italian movies and 149 cards of foreign movies placed in different archives and bureaus.

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La tesi riguarda il processo evolutivo dell’industria cinematografica italiana dal momento della sua prima espansione (biennio1906-1908) fino allo scoppio della I guerra mondiale. In particolare il lavoro si è concentrato sulle vicende societarie e produttive di una delle maggiori case di produzioni attive in Italia nel periodo preso in esame: la Milano Films. Le ricerche relative alla società milanese hanno portato al rinvenimento di una cospicua quantità di documenti finora inediti, attraverso i quali è stato possibile ricostruire nel dettaglio la vicenda societaria e produttiva della casa di produzione. Lo studio ha inoltre analizzato le peculiarità specifiche che, tra il 1908 e il 1914, contraddistinguono la cinematografia italiana dal punto di vista degli assetti societari e finanziari, dell’organizzazione produttiva, delle strategie distributive e commerciali, attraverso un costante confronto con il complessivo quadro industriale italiano coevo e, in particolare, con quei settori produttivi considerati più all’avanguardia nei primi anni del Novecento.

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Dal 1936 al 1939 la Spagna dovette fare i conti con gli orrori di una guerra che aveva diviso in due il paese, sia ideologicamente che geograficamente, facendogli vivere una tragedia ancora oggi tangibile nel tessuto sociale e politico della penisola iberica. Questo conflitto, che aveva suscitato l’interesse di molti, raggiunse un livello tale di sperimentazione, sia in campo militare, sia in quello civile, da essere considerato un banco di prova per la seconda guerra mondiale. Il progetto di tesi, attraverso l’analisi e il sottotitolaggio di due documentari, uno anarchico e l’altro franchista, intende presentare una ricerca che ha come focus primario lo studio della propaganda cinematografica durante il periodo della guerra civile spagnola. Il cinema che, proprio negli anni Trenta, si era definitivamente affermato anche grazie all’introduzione del sonoro, fu presto considerato un potente mezzo di comunicazione divenendo un’arma di persuasione della quale, entrambi gli schieramenti con tempistiche diverse, si servirono per indottrinare la popolazione e giustificare la propria azione militare. Il cinema, pertanto, fu messo al servizio della guerra. Nel primo capitolo di questo elaborato verrà presentato il quadro storico di riferimento con la definizione delle cause, dell’evoluzione e delle ideologie in campo durante il conflitto. Il secondo capitolo si concentrerà sull’analisi dei due sistemi di propaganda, quella repubblicana e quella nazionalista, con un’attenzione principale nei confronti della propaganda cinematografica e delle sue diverse espressioni politiche nella penisola iberica. In questo capitolo si farà, inoltre, accenno alla produzione cinematografica internazionale riferita al conflitto spagnolo durante gli anni della guerra e in quelli immediatamente successivi. Infine, nel terzo e ultimo capitolo, si prenderanno in analisi i due documentari sottotitolati (“Los Aguiluchos de la FAI por tierras de Aragón, Reportaje nº1, Estampas de la revolución antifascista” e “La Liberación de Madrid”, con la presentazione dell’analisi tecnica e contenutistica degli stessi. Per concludere, verranno indicate le strategie traduttive impiegate durante la fase di traduzione e riportati esempi concreti ad esse riferite.

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L’obiettivo primario di questo lavoro è quello di esplorare un insieme di documentari corti italiani di tipo etnografico e sociologico. Questi film hanno ricevuto pochissima attenzione critica, mentre sono essenziali alla comprensione del periodo di storia italiana compreso fra gli ultimi anni del Regime fascista e la fine del “Miracolo economico”. La prima parte della tesi è dedicata alla descrizione del contesto economico, sociologico, politico in cui questi lavori sono stati prodotti. La seconda parte si concentra su circa un centinaio di documentari corti analizzati sulla base di tre diversi criteri. Innanzitutto li abbiamo considerati a partire da un punto di vista autoriale, secondariamente a partire dalle loro caratteristiche produttive e distributive e infine sulla base di un criterio regionale. A partire dalla discussione antropologica coeva riguardante la scomparsa dei mondi contadini e su una precisa ricerca d’archivio focalizzata sullo stesso tema, abbiamo poi comparato il risultato dell’analisi del corpus con altre forme filmiche di rappresentazione dello stesso soggetto. Oltre a far riemergere un gruppo di autori e film quasi dimenticati, questo lavoro intende lanciare uno sguardo sul veloce, conflittuale e sbilanciato cambiamento compreso fra i mondi rurali tradizionali e la modernità, che ha caratterizzato la società italiana degli anni Cinquanta e Sessanta.

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Questa tesi illustra la presenza del cinema italiano in Iran e analizza come gli spettatori abbiano accettato il cinema straniero in concomitanza con le trasformazioni della società iraniana. L’indagine parte dagli aspetti economici derivati dal petrolio come motore di crescita e cambiamento della società iraniana. Elemento imprescindibile dai rapporti diplomatici con i paesi occidentali, la tesi ripercorre le tappe della nazionalizzazione petrolifera, analizza il ruolo giocato dall’Italia in questo contesto e la nascita del rapporto commerciale tra Italia e Iran. Lo studio prende poi in esame più nel dettaglio le relazioni italo-iraniane dal punto di vista cinematografico, e il successo dei film italiani in Iran. Pertanto, la tesi illustra le motivazioni della presenza cinematografica italiana in Iran e prende in esame l’influenza prodottasi attraverso le relazioni bilaterali. L’analisi attraversa le tappe del doppiaggio cinematografico in lingua persiana effettuato in Italia, il cinema popolare iraniano e il cinema intellettuale. Fermo restando una componente italiana nello studio, maggiore attenzione è dedicata al Paese d’arrivo, l’Iran, usando dati tratti da documenti storici, testi, giornali, risorse disponibili e interviste con persone informate in materia. Lo studio è concentrato su testi che approfondiscono la situazione economica e cinematografica iraniana all’epoca della monarchia di Mohammad Reza Pahlavi, coincidente con il secondo dopoguerra, durante il quale l’influenza cinematografica italiana si è fatta maggiormente sentire sul cinema iraniano. Obiettivo della tesi è definire le ragioni che hanno favorito lo sviluppo del rapporto cinematografico tra i due paesi, come il cinema italiano si sia manifestato nel cinema iraniano, e i presupposti che hanno comportato la crescita di quest’ultimo.

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La tesi si occupa di delineare una panoramica sul sistema dell'industria dei media e in particolare delle tendenze contemporanee produttive e di marketing volte ad attirare il maggior numero di consumatori. Si prende in esame il prodotto cinematografico dal punto di vista economico e di marketing delineandone i diversi processi: dal marketing mix alle tecniche di segmentazione, targeting e posizionamento fino alle diverse componenti del prodotto stesso che influenzano le scelte dei fruitori. Quest'ultimi esprimono esigenze diverse ed è per questo che è importante che si conosca la domanda a cui rivolgersi e saper comunicare nel modo più adeguato possibile. Nella contemporaneità lo spettatore è sempre più attivo e coinvolto poiché con la sovrabbondanza di offerta si cerca di produrre contenuti più complessi, serializzati e high concept proprio con l'obiettivo di attrarre. Nell'era della convergenza, come definita da Henry Jenkins, si parla di prosumer, ovvero di soggetti che partecipano attivamente al consumo dei prodotti producendo a loro volta contenuti. A queste dinamiche, il marketing contemporaneo risponde a sua volta con forme esperienziali e a forme virali che possano attirare l'attenzione. Analizzo a tal proposito la campagna marketing della serie tv Mr. Robot in quanto si inserisce all'interno della complessità produttiva e della transmedialità e il caso cinematografico della campagna di No Time to Die, l'ultimo film del franchise di 007, in era pandemica.

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L'elaborato illustra il percorso di evoluzione e affermazione della società di produzione e distribuzione cinematografica A24, nel contesto dell'odierna industria indipendente nordamericana. L'analisi prende in considerazione i presupposti storici e industriali che hanno favorito la nascita di A24, osservando poi i principali sviluppi manageriali, economici e artistici che hanno caratterizzato l'attività dello studio fino a oggi. La trattazione contestualizza l'operato dello studio all'interno dello scenario indipendente delineatosi tra la fine degli anni '80 e i primi anni duemila, enfatizzando le specificità e i punti di forza del modello di business di A24. Particolare attenzione è riservata alla costruzione e alla progressiva affermazione identitaria di A24 come brand riconoscibile e capace di fidelizzare significativi segmenti di audience. Lo studio dedica infatti ampio spazio a un'analisi delle metodologie di posizionamento adottate da A24 all'interno del mercato indipendente, prendendo in considerazione tanto la tipologia di proposta cinematografica offerta dallo studio, quanto le innovative ed efficaci modalità che ne favoriscono la circolazione presso il pubblico. La trattazione intende dunque individuare le principali ragioni del successo riscontrato dal modello A24, anche allo scopo di mettere in luce i meccanismi che regolano l'industria indipendente nordamericana, attualmente segnata da radicali cambiamenti imputabili all'ascesa degli operatori OTT, al parziale riposizionamento della sala all'interno del ciclo di sfruttamento commerciale del film e, negli ultimi mesi, alla crisi sistemica dettata dal Covid-19.

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Lo scopo di questo lavoro è confrontare il famoso romanzo Anna Karenina di Lev Tolstoj con la sua ultima versione cinematografica diretta dal regista britannico Joe Wright. Suddiviso in tre capitoli, l’elaborato dimostra come una storia possa acquisire una nuova e particolare chiave di lettura quando viene adattata per il grande schermo. In particolare, il confronto tra i due mezzi espressivi verte su due sfere tematiche: la società e il rapporto fra uomo e donna.

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El hombre, como agente modelador del paisaje, tiene una marcada injerencia en la modificación de los ambientes con la consiguiente alteración de los patrones de distribución de muchas especies de la fauna silvestre. La herpetofauna es un grupo que viene sufriendo fuerte presión por la alteración o desaparición de sus ambientes, estando muchas de sus especies al borde de la desaparición sin que todavía se tenga un acabado conocimiento sobre su biología. Para abordar un estudio que tenga en cuenta esta problemática, es preciso enfocarlo atendiendo diferentes escalas: a nivel regional, teniendo en cuenta principalmente variaciones ambientales naturales definidas por la geografía del lugar, a una escala de paisaje, donde la distribución, dimensiones y fragmentación de los ambientes naturales son atributos claves que se relacionan con la diversidad y riqueza de los ensambles de anfibios y reptiles, y por ultimo a escala de hábitat, dado que variaciones en la estructura del hábitat (vegetación, refugio, disponibilidad de alimento) puede provocar cambios sustanciales que definen la presencia o no de una especie particular en ese hábitat. En este proyecto se propone evaluar los factores ambientales y antropicos que operan a distintas escalas en la distribucion y diversidad de la herpetofauna de la región chaqueña en la provincia de Córdoba, dado que a pesar de ser el ecosistema con mayor biodiversidad de anfibios y reptiles, presenta una fuerte tasa de cambio y fisonomía de sus ambientes naturales. Las actividades previstas incluyen estimar distribucion potencial de los anfibios y reptiles presentes en la region chaqueña de la provincia de Córdoba, identificar las variables ambientales y topograficas regionales que mejor la explican la distribución potencial de cada especie, identificar áreas de conservación prioritaria para la herpetofauna de la región chaqueña en la provincia de Córdoba, a partir de la distribución de las especies, evaluar que componentes del paisaje afectan a la diversidad de los ensambles y ocurrencia de especies de anfibios y reptiles e identificar variables locales que se encuentren asociadas al uso de hábitat por especies clave correspondientes a distintos grupos funcionales. Para el cumplimiento de estas actividades se planean actividades de campo (algunas ya estan en marcha,como parte de una tesis doctoral) y análisis con imágenes satelitales de registros de presencia de especies. Al finalizar este proyecto se espera definir las áreas de conservacion prioritaria para la fauna de anfibios y reptiles en Cordoba, teniendo en cuenta la riqueza especifica y la representación de especies endémicas en esas áreas. Ademas.la realizacion de este proyecto permitira definir en que medida y a que escala distintas variables del paisaje y del ambiente influyen en la riqueza y diversidad de la fauna de anfibios y reptiles de la provincia.

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El cine es una de las actividades de entretenimiento o hobbies preferidos a nivel mundial, por lo que grandes empresas se han formando alrededor de este con el objetivo primordial de proveer todo los aspectos necesarios para crear y producir cine de calidad, que llame cada vez más la atención del público. Un ejemplo de esto es Hollywood, el clúster cinematográfico de Estados Unidos que se considera uno de los más importantes del mundo, en donde cada una de las películas producidas cuenta con los recursos necesarios tanto financieros, tecnológicos y laborales, para generar cine de buena calidad, garantizando así la mayoría de las veces éxito de taquilla, el cual les permite recuperar muy fácil la inversión. Sin embargo, con la globalización el mundo se ha convertido en un libro abierto, lo que implica poder conocer y ver las culturas de otros países, encontrando que las películas son un medio que facilita esta interacción, en las cuales se expone la cultura del país, sus costumbres, su arquitectura, su personalidad y su idioma, aspectos que hoy en día constituyen las industrias creativas o culturales, las cuales poseen un gran porcentajes de de crecimiento sobretodo en los países en vías de desarrollo. Para el caso de Colombia, vemos como a partir del año 2003 con la implementación de la ley de cine 814, nuestra producción empezó a florecer con películas como el Rey, Rosario Tijeras, la historia del Baúl Rosa, Te busco, Mi abuelo, mi papa y yo, entre otras. Películas que en un inicio presentaron una demanda alta, debido al furor y al apoyo nacional brindado. No obstante, demanda que cayó rápidamente debido a las historia repetitivas basadas en guerra sumándole la mala calidad de estas producciones, que fueron castigadas por los cinéfilos. Lo anterior, muestra como la falta de capacitación en todos los eslabones de la cadena productiva del cine, el difícil acceso a recursos financieros y el retraso en materia tecnología, son los mayores obstáculos para nuestro cine, obstáculos que no nos han detenido pero si atrasado, ya que vemos ejemplos como la Película María llena eres de gracia, dirigida por Joshua Marston, estrenada en el 2005, la cual se llevo varios premios internacionales y una nominación al óscar a mejor actriz. Trabajar en estos tres pilares y buscar cooperación internacional permitirá que el cine colombiano conquiste los mercado internacional y a la vez ir constituyendo las bases para crear un clúster latinoamericano de cine.