998 resultados para Prima guerra mondiale


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L’autore ricostruisce ed esamina la storia dei rapporti italo-tedeschi negli anni immediatamente precedenti la riapertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Repubblica federale tedesca. Un riavvicinamento economico e politico progressivo, ma che suscitò forti contrasti tra i principali attori della diplomazia italiana. Il saggio si basa su una documentazione conservata presso l’Archivio storico del ministero degli Esteri, l’Archivio centrale dello Stato, l’Archivio storico della Banca d’Italia e l’Archivio Politico del ministero degli Esteri della Repubblica federale. L’autore sostiene che le relazioni economiche italo-tedesche assunsero un ruolo centrale nel processo di elaborazione della politica estera italiana sulla questione tedesca nel corso di questi anni. Prima dell’istituzione della Repubblica federale tedesca, l’Italia divenne un partner economico fondamentale per la Germania occidentale. Tra il 1945 e il 1949 l'Italia fu il primo paese europeo favorevole alla rinascita di un nuovo stato tedesco non sottoposto alla diretta influenza dell’Unione Sovietica. Il presidente del Consiglio De Gasperi e il ministro degli Esteri Sforza per sostenere la nuova Germania attuarono una precisa azione diplomatica di riavvicinamento politico, promuovendo diversi scambi di visite e di incontri con i rappresentanti tedeschi.

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La tesi si ripropone di analizzare la figura dell’immigrato italiano nella Lione del Periodo interbellico. Partendo da considerazioni generali sull’immigrazione in Francia, il primo capitolo fornisce una visione generale sulla percezione degli stranieri oltralpe e indaga su come essi vengano confrontati a una società che li inquadra in rigide classificazioni identitarie, favorendo o meno la loro integrazione a seconda della nazionalità. Svolte queste premesse, il secondo capitolo è incentrato sugli italiani stanziatisi nel capoluogo della regione Rodano-Alpi. Con una prima analisi sulle principali aree di provenienza dei migranti, l’attenzione viene successivamente spostata sulle zone di arrivo, esaminando soprattutto i nuclei periferici che si sviluppano attorno alle grandi industrie, spesso in condizioni igieniche e ambientali del tutto precarie, e che accolgono la maggior parte dei lavoratori italiani. Il terzo capitolo si focalizza sul delicato gioco di equilibri tra fascismo e antifascismo. Se, da un lato, il regime tenta di controllare la vita dei cittadini italiani all’estero, coinvolgendo i consolati italiani, le associazioni cattoliche, sportive e musicali, dall’altro, i fuoriusciti e gli ambienti di sinistra vogliono allontanare gli italiani dalla sfera di influenza fascista. Un attento approfondimento è dedicato ai protagonisti di questi scontri e ai loro ideali. Gli anni ’30 sono caratterizzati da una serie di avvenimenti che influenzano significativamente la vita dei singoli migranti. Innanzi tutto, la Grande Depressione, che scatena aspre reazioni di xenofobia, obbligando numerosi immigrati al rientro in patria. Ma non solo, l’adesione italiana al Fronte popolare e alla guerra civile spagnola sono altri oggetti di studio del quarto capitolo. Il quinto capitolo conclude infine questo percorso. Incentrato sulla Seconda guerra mondiale, analizza gli immigrati italiani divisi tra occupazione tedesca, regime di Vichy, esercito e Resistenza francese.

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Il mio elaborato è focalizzato sulla storia dell’Estonia durante l’occupazione nazista, il periodo che ricoprì gli anni tra il 1941 al 1944. Il lavoro parte dalla descrizione della panoramica storica generale della seconda guerra mondiale in Estonia per passare al racconto dettagliato di uno degli strumenti di terrore utilizzato dai nazisti: i campi di concentramento. In questo lavoro mi soffermo sulle peculiarità dell’organizzazione dei più importanti campi di concentramento, che erano in funzione in tutto il territorio del paese in vari periodi della guerra e sulle categorie degli internati, dedicando una particolare attenzione ai deportati ebrei e all’Olocausto. Nonostante l’insieme dei campi estoni sia solo una piccola macchia nella mappa di tutti i campi creati dai nazisti nei territori occupati, esso fa parte di una delle tappe storiche più tragiche per il paese. La cosa che spesso viene dimenticata in Estonia e completamente sconosciuta all’estero. Pertanto, l’obiettivo che mi ero prefissata era quello di avvicinare il lettore italiano alla storia della seconda guerra mondiale in Estonia, non tramite una descrizione generale del regime, ma focalizzandosi sulla piccola realtà dei deportati nei campi di concentramento. Il tema del mio elaborato è strettamente legato agli aspetti del collaborazionismo, della memoria e dell’interpretazione della storia del paese. Sono gli argomenti che, come si vedrà, causano ancora problematiche nel paese baltico e pertanto sono molto attuali.

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Premier feuillet de garde verso : titre du XVIe siècle, « Italien Leonard Aretin de la guerre punique ».F. 45v : texte rimé en italien d'une écriture cursive./

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Il quadro tematico della tesi è la storia politica e culturale delle relazioni tra il cattolicesimo democratico di origine «popolare» e la tradizione del liberalismo italiano, in un arco cronologico compreso tra l’antifascismo dell’Aventino e la fondazione della Democrazia Cristiana. L’ipotesi della ricerca è che proprio in questo «lungo viaggio» la classe dirigente del cattolicesimo politico (a cominciare dalla leadership di Alcide De Gasperi) abbia completato quel processo di acculturazione in senso «liberale» che le avrebbe consentito di guidare consensualmente l’uscita dal fascismo nel secondo dopoguerra.

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Dissertazione sull'immigrazione italiana in Francia dopo la seconda guerra mondiale, con una descrizione delle principali destinazioni scelte dagli italiani e le cause che hanno spinto gli italiani ad emigrare. In seguito vengono analizzate le condizioni di lavoro e i settori in cui gli italiani erano più impiegati, concludendo con una riflessione sull'integrazione all'interno della società francese degli italiani e più in generale sull'immigrazione di oggi

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In Scrittori classici italiani di economia politica. Milano, 1804. 22 cm. v.36, p.[7]-249.

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La presente ricerca affronta il tema delle esportazioni illecite e delle spoliazioni di opere d’arte attuate dai nazisti in Italia negli anni precedenti e durante la Seconda guerra mondiale. In particolare, all’interno di tale vasta questione, si è voluto far emergere il ruolo di Giorgio Castelfranco nella salvaguardia e tutela del patrimonio artistico italiano. Giorgio Castelfranco, funzionario di soprintendenza storico dell’arte, ha apportato il proprio contributo nella tutela del patrimonio grazie a diverse azioni da lui compiute durante la propria carriera. Contributo che si può far iniziare con i primi interventi di tutela, diremmo oggi, preventiva, come la compilazione del catalogo degli oggetti d’arte e degli elenchi dei monumenti, ma anche la salvaguardia delle bellezze naturali, compiuti negli anni Venti e Trenta del Novecento, presso le Soprintendenze della Puglia, dell’Umbria e della Toscana. Con l’emergenza della Guerra poi Castelfranco fu impegnato in una vera e propria opera di recupero e ricostruzione. Quest'ultima intesa non del solo patrimonio storico-artistico e monumentale, ma anche dell’amministrazione delle Belle Arti, a cui Castelfranco ha attivamente contribuito durante la reggenza della Direzione Generale sotto il Governo Badoglio. Inoltre, in occasione dei sopralluoghi ai depositi di opere d’arte toscani e durante la Missione per il recupero delle opere d’arte in Germania del 1946-1947, Castelfranco, grazie alle proprie competenze e all’esperienza maturata in decenni di attività professionale, ebbe l’occasione di dare il proprio fondamentale contributo all’individuazione e al recupero delle opere d’arte esportate illecitamente e trafugate dai nazisti.

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Il saggio, attraverso un'analisi delle riflessioni di Husserl e Scheler, si propone di esaminare la loro concezione sull'Europa e la tradizione culturale europea, mettendo in rilievo l'evoluzione e lo sviluppo delle loro posizioni avanti e dopo la prima Guerra mondiale.