64 resultados para Mansoa difficili
Resumo:
ABSTRACT: Essential oil from the leaves of Mansoa difficilis was analyzed by GC/MS. Oct-1-en-3-ol (49.65%) was the major compound, but diallyl di- and trisulfide were also present (0.85 and 0.37%, respectively), justifying the garlic-like odor of the crushed leaves. The hexane and methanol extracts of the leaves and stems afforded as main constituents a mixture of linear hydrocarbons, spinasterol, stigmasterol, ursolic and oleanolic acids, two apigenin derivatives and verbascoside. The hexane and methanol extracts of leaves were tested for antimicrobial activity against ten microorganisms. The hexane extract was active against both Psedomonas aeruginosa and Staphylococcus aureus.
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Espécies de Mansoa são denominadas de "cipó-d'alho", por exalarem odor de alho das partes vegetativas e reprodutivas. Contudo, dados sobre morfologia e distribuição das estruturas secretoras presentes em Mansoa são escassos e ausentes para M. standleyi. O presente trabalho objetivou caracterizar a ocorrência e morfologia das estruturas secretoras do eixo vegetativo aéreo de M. standleyi. Para tanto, amostras da lâmina foliolar e de regiões nodais foram fixadas e submetidas às técnicas histológicas e de microscopia eletrônica de varredura. Testes histoquímicos, com os respectivos controles foram aplicados nas estruturas secretoras em fase secretora. Indivíduos de formigas e moscas, que visitavam a espécie foram amostrados, preservados e identificados por entomólogo. As estruturas secretoras do eixo vegetativo aéreo de M. standleyi estão representadas por tricomas glandulares dos tipos pateliformes e peltados. Todos com desenvolvimento assincrônico e presentes nas regiões nodais e lâmina foliolar, principalmente nas partes mais jovens. Nas regiões nodais, os tricomas formam um complexo secretor e, na lâmina foliolar, estão dispersos. As análises histoquímicas revelaram que os tricomas pateliformes são de fato nectários extraflorais e que os tricomas peltados, apresentam uma fração de alcaloides. Os visitantes das glândulas nodais correspondem a formigas Crematogaster (Formicidae) e Ectatomma brunea (Vespoidea, Formicidae) e moscas Oxysarcodexia (Sarcophagidae, subfamília Utitidae (Ulidiidae). Mansoa standleyi possui as estruturas secretoras do eixo vegetativo aéreo semelhantes às citadas pela literatura para Bignoniaceae, sendo esta a primeira vez, que um nectário extrafloral é descrito para a espécie.
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Essential oil from the leaves of Mansoa difficilis was analyzed by GC/MS. Oct-1-en-3-ol (49.65%) was the major compound, but diallyl di- and trisulfide were also present (0.85 and 0.37%, respectively), justifying the garlic-like odor of the crushed leaves. The hexane and methanol extracts of the leaves and stems afforded as main constituents a mixture of linear hydrocarbons, spinasterol, stigmasterol, ursolic and oleanolic acids, two apigenin derivatives and verbascoside. The hexane and methanol extracts of leaves were tested for antimicrobial activity against ten microorganisms. The hexane extract was active against both Psedomonas aeruginosa and Staphylococcus aureus.
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O gênero Mansoa pertence à família Bignoniaceae e inclui onze espécies que ocorrem principalmente nas florestas secas e úmidas do Brasil e da Argentina até o Sudeste do México. Essas espécies na Amazônia brasileira são conhecidas como "cipó-de-alho", em referência ao forte cheiro de alho das folhas quando esmagadas. O "cipó-de-alho" tem vários usos na medicina tradicional e entre eles, os mais citados são para tratamento de gripe, febre, dor e inflamação de artrite e reumatismo. Apesar de todos os usos, ainda tem pequena aplicação como fitoterápico quando comparado ao alho (Allium sativum). Os óleos essenciais de Mansoa spp. contêm polissulfetos de alila que contribuem para o aroma e sabor característicos. A composição química dos extratos orgânicos de Mansoa incluiu alcanos, alcanóis, triterpenóides, flavonóides, derivados do lapachol e o derivado sulfurado aliína. Os usos, composição química, atividades biológicas e aspectos agrícolas de espécies de Mansoa e sua relação com A. sativum são apresentados.
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La presente tesi è il frutto di un lavoro di ricerca sugli aspetti che rendono gli algoritmi esatti per CVRP presenti in letteratura poco efficienti su certi tipi di istanze. L'ipotesi iniziale era che gli algoritmi incontrassero difficoltà di risoluzione su istanze di CVRP dotate di un numero limitato di soluzioni di Bin Packing. Allo scopo di verificare la validità di tale supposizione, sono state create istanze di Bin Packing aventi poche soluzioni ottime e sono stati aggiunti tre differenti schemi di routing. Le istanze CVRP sono state risolte con l'algoritmo del dr. Roberti, già presente in letteratura.
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Lo studio presentato in questa sede concerne applicazioni di saldatura LASER caratterizzate da aspetti di non-convenzionalità ed è costituito da tre filoni principali. Nel primo ambito di intervento è stata valutata la possibilità di effettuare saldature per fusione, con LASER ad emissione continua, su pannelli Aluminum Foam Sandwich e su tubi riempiti in schiuma di alluminio. Lo studio ha messo in evidenza numerose linee operative riguardanti le problematiche relative alla saldatura delle pelli esterne dei componenti ed ha dimostrato la fattibilità relativa ad un approccio di giunzione LASER integrato (saldatura seguita da un post trattamento termico) per la realizzazione della giunzione completa di particolari tubolari riempiti in schiuma con ripristino della struttura cellulare all’interfaccia di giunzione. Il secondo ambito di intervento è caratterizzato dall’applicazione di una sorgente LASER di bassissima potenza, operante in regime ad impulsi corti, nella saldatura di acciaio ad elevato contenuto di carbonio. Lo studio ha messo in evidenza come questo tipo di sorgente, solitamente applicata per lavorazioni di ablazione e marcatura, possa essere applicata anche alla saldatura di spessori sub-millimetrici. In questa fase è stato messo in evidenza il ruolo dei parametri di lavoro sulla conformazione del giunto ed è stata definita l’area di fattibilità del processo. Lo studio è stato completato investigando la possibilità di applicare un trattamento LASER dopo saldatura per addolcire le eventuali zone indurite. In merito all’ultimo ambito di intervento l’attività di studio si è focalizzata sull’utilizzo di sorgenti ad elevata densità di potenza (60 MW/cm^2) nella saldatura a profonda penetrazione di acciai da costruzione. L’attività sperimentale e di analisi dei risultati è stata condotta mediante tecniche di Design of Experiment per la valutazione del ruolo preciso di tutti i parametri di processo e numerose considerazioni relative alla formazione di cricche a caldo sono state suggerite.
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L’elaborato si compone di cinque capitoli. Il primo è dedicato a un excursus della Letteratura per l’infanzia nel corso degli anni, soffermandosi sulla storia, lo sviluppo e la ricezione nel pubblico infantile di alcuni temi tabù quali il dolore, la sofferenza, l’assenza, la morte e la censura a cui spesso sono stati sottoposti. Il capitolo si sofferma, in particolare, sul tema della morte, cercando di tracciarne la presenza nella Letteratura per l’infanzia. Per permettere l’analisi di un così vasto tema, si è scelto di suddividere e analizzare alcune caratteristiche e simboli della morte presenti in racconti, romanzi e album illustrati dedicati al pubblico infantile. Infine, si è scelto di porre l’accento sulla pedagogia della morte, toccando il tema del lutto e della sepoltura. Il primo capitolo acquisisce importanza alla luce dell’analisi del racconto di Gonzalo Moure, nel quale queste tematiche sono molto presenti e vengono utilizzate senza ricorrere a censura. Il secondo capitolo analizza la vita dell’autore e propone i momenti più significativi della sua carriera artistica, professionale e personale, oltre al suo impegno sociale nell’associazione Bubisher a sostegno della causa saharawi. In questo capitolo troviamo, inoltre, un elenco dettagliato delle opere e delle collaborazioni letterarie dell’autore, un accenno al suo stile di scrittura e la trascrizione dell’intervista da me fatta in Spagna a settembre 2015. Nel terzo capitolo si propone l’analisi approfondita del racconto di Moure: l’aspetto paratestuale, le caratteristiche generali del libro, la trama, i personaggi, il tempo e lo spazio del racconto, così come i temi e i valori trattati. Sono inoltre presenti anche le interviste con l’illustratrice e con l’editor. Il quarto capitolo propone la traduzione del racconto En un bosque de hoja caduca, rispettando il layout della versione originale spagnola. Infine, il quinto capitolo vede il commento alla traduzione e le principali categorie di problemi linguistici riscontrati durante il processo traduttivo quali morfosintassi, lessico, toponimi e antroponimi, onomatopee, modi di dire e aspetti grafici.
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Confronto analitico tra il testo originale in lingua italiana "Gli Amori Difficili" e la versione tradotta verso il francese "Aventures". Parallelismo tra il sentimento amoroso e l'atto traduttivo.
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O estado do Amapá está localizado no norte do Brasil, possuindo rica biodiversidade, onde diferentes aspectos apresentam tênue conhecimento ou ainda são desconhecidos. Entre estes se destaca o conhecimento quanto a etiologia das infecções no homem, tendo como veículo o peixe, que representa relevante aspecto de saúde pública, especialmente quando consumido cru ou após tratamento térmico inadequado. Microrganismos podem permanecer viáveis nos peixes estocados a baixas temperaturas, condição física que os permite sobreviver, multiplicar e produzir fatores de virulência, capazes ainda de ocasionar infecções oportunistas. Assim, Staphylococcus aureus, Salmonella spp., Escherichia coli e Aeromonas spp. podem ser usados como marcadores de sanidade em alimentos. Existe ainda a preocupação quanto ao uso de fitoterápicos destinados ao tratamento de doenças em peixes, devido à probabilidade da existência de toxicidade ao animal. Dessa forma, são necessárias pesquisas que possam contribuir com o desenvolvimento de produtos naturais com atividade antibacteriana. A região amazônica é a maior fonte da biodiversidade vegetal do planeta, o que a tornar um grande potencial para os estudos sobre fitoterápicos de interesse na aquicultura, além do vasto conhecimento das populações tradicionais sobre o uso de plantas medicinais. Cipó-de-alho Mansoa alliacea (Bignoniaceae) é um arbusto com característica de trepadeira de origem amazônica, que atinge até 3 metros de altura. Seu caule e suas folhas possuem cheiro mais forte que o alho, podendo ser substituído no tempero dos alimentos e também como planta medicinal. A presente investigação tem como objetivo isolar microrganismos presentes em peixes oriundos de pisciculturas e feiras livres localizadas de Macapá-AP e avaliar através da atividade antimicrobiana in vitro do extrato bruto de M. alliacea em isolados bacterianos, através da determinação da sua Concentração Inibitória Mínima (CIM) e Concentração Bactericida Mínima (CBM). Os microrganismos foram isolados a partir de 10 amostras de peixes dentre as quais cinco adquiridas em pisciculturas e cinco em feiras livres de Macapá. As análises foram realizadas no Laboratório Especial de Microbiologia Aplicada (LEMA) e Laboratório Central de Saúde Pública do Amapá (LACEN-AP). Todas as amostras adquiridas nas feiras livres de Macapá apresentaram S. aureus, Salmonella spp. e E.coli em números superiores àqueles de tolerância segundo a legislação, enquanto as cinco amostras de peixes provenientes de pisciculturas encontravam-se dentro dos padrões microbiológicos sanitários. Não foi observada presença de Aeromonas spp. nas amostras avaliadas. Após os ensaios de CIM e CBM das amostras bacterianas ao extrato de M. alliacea, foi realizada a quantificação, isolamento e identificação dos microrganismos, observando-se atividade bacteriostática em S. aureus, Salmonella spp. e E. coli e atividade bactericida para E. coli. Foi possível observar que a utilização de extrato bruto hidro alcoólico nos ensaios de CIM e CBM demonstrou atividade antimicrobiana frente aos isolados. Novos estudos sobre a atividade antimicrobiana deverão ser conduzidos sobre a utilização de frações de compostos químicos de M. alliacea além da avaliação do extrato de M. alliacea para minimizar a contaminação microbiana e/ou conservação de peixes, para fins alimentícios.