931 resultados para Interpretazione di tribunale, trauma vicario, fattori di stress


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This dissertation discusses the professional figure of interpreters working for the International Criminal Tribunal for Rwanda (ICTR). The objective is to investigate specific job-related stress factors, particularly the psychological consequences interpreters may have to face, the so-called vicarious trauma. People working for the ICTR are exposed to genocide victims’ violent and shocking testimonies, a situation that could have negative psychological impacts. Online interviews with some interpreters working for the ICTR were carried out in order to arrive at a more thorough understanding of this topic. The study is divided into four chapters. Chapter I outlines the historical aspects of the simultaneous interpreting service in the legal field at the International Military Tribunal, in the trials of the Nazi leaders, and then it analyses a modern international criminal jurisdiction, the ICTR. Chapter II firstly discusses the differences between conference interpreting and court interpreting and in the second part it investigates job-related stress factors for interpreters, focusing on the legal field. Chapter III contains a detailed analysis of vicarious trauma: the main goal is to understand what psychological consequences interpreters have to cope with as a result of translating abused people’s accounts. Chapter IV examines the answers given by ICTR interpreters to the online interviews. The data collected from the interview was compared with the literature survey and the information derived from their comparison was used to put forward some suggestions for studies to be carried out in the future.

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Questa tesi nasce con l’intento di indagare il rapporto tra l’interpretazione di conferenza e il mondo del volontariato, nonché di esplorare le dinamiche personali e professionali che originano da tale incontro. Nel primo capitolo viene presentata una cornice storica del fenomeno del volontariato quale premessa del suo emergere e imporsi sia a livello sociale e culturale, che a livello legislativo e giuridico. Nel secondo capitolo di questo studio si propone un breve quadro della situazione italiana odierna a partire dall’ultimo Censimento Istat sulle istituzioni non profit. In seguito, si presentano i caratteri strutturali dell’attività di volontariato così come individuati dalla legge-quadro sul volontariato, per passare poi ad indagare la natura giuridica dell’attività di volontariato con l’intento di collocarla all’interno di schemi qualificatori che assicurino la più adeguata tutela degli interessi del volontario e del beneficiario. Il terzo capitolo presenta l’indagine sperimentale condotta su un campione di interpreti di conferenza professionisti al fine di analizzare l’attività pro bono eventualmente svolta a partire da fattori come il tempo dedicato al volontariato, la natura delle motivazioni, i rapporti con le organizzazioni per le quali prestano i propri servizi. Viene presentata, inoltre, l’attività organizzata degli interpreti volontari tramite una disamina di alcune associazioni di interpreti pro bono attive a livello internazionale, nonché l’opinione delle associazioni di interpreti riguardo all’attività pro bono dei propri membri. Per ultimo, ci si soffermerà sulle difficoltà e i limiti che ostacolano lo svolgimento dell’interpretazione pro bono e che costituiscono, in pratica, la fonte delle critiche mosse nei suoi confronti dagli interpreti e dalle associazioni di interpreti. A tale scopo, verrà presentato, a titolo esemplificativo, il caso del Forum Sociale Mondiale tenutosi a Porto Alegre nel 2005.

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This is a study of education students’ conceptions of and experiences with academic stress and help-seeking. The study explored teacher education and Master of Education students’ academic stress by examining causes of academic stress and how these stressors affect students’ academic and university experiences. Stress-related help-seeking was also a focus of this study, and was explored using inquiries regarding where participants sought stress-related support. Additionally, exploring students’ use of the Internet for stress-related information or support was a goal of this study. These research goals were pursued using a qualitative methodology that applied grounded theory design. Consequently, data were used to develop a theory that would contribute to existing literature. Specifically, participant descriptions related to causes of and responses to academic stress aligned with Maslow’s (1954) theory of human motivation and Alderfer’s (1969) E. R. G. theory, and led to theoretical contributions that took a hierarchy of student needs and motivation into consideration.

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Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto Europeo Theseus (Innovative technologies for European coasts in a changing climate), volto a fornire una metodologia integrata per la pianificazione sostenibile di strategie di difesa per la gestione dell’erosione costiera e delle inondazioni che tengano in conto non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli sociali, economici e ambientali/ecologici. L'area oggetto di studio di questo elaborato di tesi è la zona costiera della Regione Emilia Romagna, costituita unicamente da spiagge sabbiose. In particolare si è focalizzata l’attenzione sulla zona intertidale, in quanto, essendo l’ambiente di transizione tra l’ambiente marino e quello terrestre può fornire indicazioni su fenomeni erosivi di una spiaggia e cambiamenti del livello del mare, unitamente alla risposta agli interventi antropici. Gli obiettivi della tesi sono sostanzialmente tre: un primo obiettivo è confrontare ecosistemi di spiagge dove sono presenti strutture di difesa costiera rispetto a spiagge che ne erano invece prive. Il secondo obiettivo è valutare l’impatto provocato sugli ecosistemi di spiaggia dall’attività stagionale del “bulldozing” e in ultimo proporre un sistema esperto di nuova concezione in grado di prevedere statisticamente la risposta delle comunità bentoniche a diversi tipi di interventi antropici. A tal fine è stato pianificato un disegno di campionamento dove sono stati indagati tre siti differenti per morfologia e impatto antropico: Cesenatico (barriere e pratica bulldozing), Cervia, dissipativa e non soggetta a erosione (assenza di barriere e ma con pratica del bulldozing) e Lido di Dante, tendenzialmente soggetta a erosione (senza barriere e senza pratica del bulldozing). Il campionamento è stato effettuato in 4 tempi (due prima del “bulldozing” e due dopo) nell’arco di 2 anni. In ciascun sito e tempo sono stati campionati 3 transetti perpendicolari alla linea di costa, e per ogni transetto sono stati individuati tre punti relativi ad alta, media e bassa marea. Per ogni variabile considerata sono stati prelevati totale di 216 campioni. Io personalmente ho analizzato i campioni dell’ultima campagna di campionamento, ma ho analizzato l’insieme dei dati. Sono state considerate variabili relative ai popolamenti macrobentonici quali dati di abbondanza, numero di taxa e indice di diversità di Shannon e alcune variabili abiotiche descrittive delle caratteristiche morfologiche dell’area intertidale quali granulometria (mediana, classazione e asimmetria), detrito conchigliare, contenuto di materia organica (TOM), pendenza e lunghezza della zona intertidale, esposizione delle spiagge e indici morfodinamici. L'elaborazione dei dati è stata effettuata mediante tecniche di analisi univariate e multivariate sia sui dati biotici che sulle variabili ambientali, “descrittori dell’habitat”, allo scopo di mettere in luce le interazioni tra le variabili ambientali e le dinamiche dei popolamenti macrobentonici. L’insieme dei risultati delle analisi univariate e multivariate sia dei descrittori ambientali che di quelli biotici, hanno evidenziato, come la risposta delle variabili considerate sia complessa e non lineare. Nonostante non sia stato possibile evidenziare chiari pattern di interazione fra “protezione” e “bulldozing”, sono comunque emerse delle chiare differenze fra i tre siti indagati sia per quanto riguarda le variabili “descrittori dell’habitat” che quelle relative alla struttura dei popolamenti. In risposta a quanto richiesto in contesto water framework directive e in maniera funzionale all’elevate complessità del sistema intertidale è stato proposto un sistema esperto basato su approccio congiunto fuzzy bayesiano (già utilizzato con altre modalità all’interno del progetto Theseus). Con il sistema esperto prodotto, si è deciso di simulare nel sito di Cesenatico due ripascimenti virtuali uno caratterizzato da una gralometria fine e da uno con una granulometria più grossolana rispetto a quella osservata a Cesenatico. Il sistema fuzzy naïve Bayes, nonostante al momento sia ancora in fase di messa a punto, si è dimostrato in grado di gestire l'elevato numero di interazioni ambientali che caratterizzano la risposta della componente biologica macrobentonica nell'habitat intertidale delle spiagge sabbiose.

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Ricostruzione della teoria delle funzioni affrontata nel corso "Einleitung in die Theorie der analytischen Funktionen" tenuto da K. Weierstrass attraverso l'analisi e il confronto dei saggi di due suoi studenti: A. Hurwitz e S. Pincherle.

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La tesi si occupa dell’integrazione di misure NMR e microscopiche per la descrizione quantitativa degli effetti di stress esterni su colture cellulari. Una maggiore comprensione dei dati ricavati tramite NMR potrebbe consentire di interpretare la vitalità e funzionalità cellulare attraverso la localizzazione spaziale degli idrogeni. L'ipotesi di partenza è che la compartimentazione degli idrogeni (associati a molecole di acqua) nel citoplasma possa fornire una stima del numero di cellule vitali (e quindi in grado di mantenere l'acqua al proprio interno mediante processi attivi). I risultati NMR, prodotti dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna della Prof.ssa Fantazzini, sono stati comparati con le informazioni acquisite dal candidato tramite metodologie di conteggio cellulare (sia vive che morte) presenti in un campione sottoposto a forte e prolungato stress (assenza di terreno di coltura e di bilanciamento del sistema tampone tramite CO2 per 400 ore). Cellule da una linea di glioblastoma multiforme (T98G) mantenute in condizioni di coltura standard sono state preparate secondo lo stesso protocollo per entrambe le tecniche di indagine, e monitorate per intervalli di tempo paragonabili. Le immagini delle cellule ottenute al microscopio ottico in modalità “contrasto di fase” sono state acquisite e utilizzate per l’analisi. Una volta definito un metodo di conteggio sperimentale, è stato possibile dedurre il comportamento delle concentrazioni di cellule sopravvissute in funzione del tempo di campionamento. Da una serie ripetuta di esperimenti è stato caratterizzato un andamento nel tempo di tipo esponenziale decrescente per il numero di cellule vive, permettendo la stima della costante di decadimento in buon accordo tra i vari esperimenti. Un analogo modello esponenziale è stato utilizzato per la descrizione dell'aumento del numero di cellule morte. In questo caso, la difficoltà nell'individuare cellule morte integre (per la frammentazione delle membrane cellulari dopo la morte) ha contribuito a determinare una sistematica sottostima nei conteggi. Il confronto dei risultati NMR e microscopici indica che la diminuzione del numero di cellule vive corrisponde ad una analoga diminuzione degli H1 compartimentalizzati fino ad un tempo specifico di circa 50-60 ore in tutti gli esperimenti. Oltre questo tempo, i dati di NMR mostrano invece un incremento di H1 compartimentalizzati, quando invece il numero di cellule vive continua a diminuire in modo monotono. Per interpretare i risultati ottenuti, è stato quindi ipotizzato che, a partire da cellule morte frammentate, strutture micellari e liposomiali formate dai lipidi di membrana in soluzione possano intrappolare gli H1 liberi, aumentando il segnale di risposta della componente compartimentalizzata come evidenziato in NMR.

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Il presente elaborato consiste in un'analisi dell'insegnamento di "Tecniche di Presentazione Orale" (TPO) inteso come modello di studio ed esperienza vocale per studenti di Interpretazione di Conferenza. L'argomento in esame riveste ad oggi un ruolo marginale negli studi sulla comunicazione e sull'interpretazione ma è in realtà di grande importanza nell'ambito della formazione di futuri interpreti che agiranno sul mercato in qualità di professionisti della comunicazione. Dopo un'iniziale panoramica sulle ricerche finora condotte in materia di prosodia, seguita dalla descrizione della fonazione come processo anatomo-fisiologico e successivamente integrata da uno studio della pedagogia vocale in relazione agli obiettivi espressivo-comunicativi di un interprete in formazione, l'elaborato propone un'analisi dell'insegnamento di TPO incentrata sugli obiettivi perseguiti, le attività proposte e le eventuali prospettive future di sviluppo.

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This study is based on a former student’s work, aimed at examining the influence of handedness on conference interpreting. In simultaneous interpreting (IS) both cerebral hemispheres participate in the decoding of the incoming message and in the activation of the motor functions for the production of the output signal. In right-handers language functions are mainly located in the left hemisphere, while left-handers have a more symmetrical representation of language functions. Given that with the development of interpreting skills and a long work experience the interpreters’ brain becomes less lateralized for language functions, in an initial phase left-handers may be «neurobiologically better suited for interpreting tasks» (Gran and Fabbro 1988: 37). To test this hypothesis, 9 students (5 right-handers and 4 left-handers) participated in a dual test of simultaneous and consecutive interpretation (CI) from English into Italian. The subjects were asked to interpret one text with their preferred ear and the other with the non-preferred one, since according neuropsychology aural symmetry reflects cerebral symmetry. The aim of this study was to analyze:1) the differences between the number of errors in consecutive and simultaneous interpretation with the preferred and non-preferred ear; 2) the differences in performance (in terms of number of errors) between right-handed and left-handed, both with the preferred and non-preferred ear; 3) the most frequent types of errors in right and left-handers; 4) the influence of the degree of handedness on interpreting quality. The students’ performances were analyzed in terms of errors of meaning, errors of numbers, omissions of text, omissions of numbers, inaccuracies, errors of nexus, and unfinished sentences. The results showed that: 1) in SI subjects committed fewer errors interpreting with the preferred ear, whereas in CI a slight advantage of the non-preferred ear was observed. Moreover, in CI, right-handers committed fewer mistakes with the non-preferred ear than with the preferred one. 2) The total performance of left-handers proved to be better than that of right-handers. 3) In SI left-handers committed fewer errors of meaning and fewer errors of number than right-handers, whereas in CI left-handers committed fewer errors of meaning and more errors of number than right-handers 4) As the degree of left-handedness increases, the number of errors committed also increases. Moreover, there is a statistically significant left-ear advantage for right-handers and a right-ear one for left-handers. Finally, those who interpreted with their right ear committed fewer errors of number than those who have used their left ear or both ears.

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Con questo progetto di tesi si è cercato di scoprire le ragioni alla base della fortissima presenza femminile all'interno dei corsi di laurea in Interpretazione. Il fenomeno è stato analizzato sia da un punto di vista scientifico che sociologico, con un'attenzione particolare agli stereotipi di genere. Infine è stato elaborato appositamente un questionario, sottoposto a studenti e studentesse dei corsi di laurea di Interpretazione e Ingegneria, con l'obiettivo di analizzare quanto ragazzi e ragazze siano consapevoli dell'esistenza di stereotipi di genere e su quali basi scelgano il loro percorso formativo.

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Preservare la qualita delle acque sotterranee e di primaria importanza nel contesto della gestione delle risorse idriche. Al fine di interpretare in modo corretto i processi di trasporto di contaminanti all'interno di mezzi porosi saturi, e utile analizzare esperimenti a scala di laboratorio, in cui le condizioni al contorno e iniziali sono sufficientemente controllate. In questo lavoro, si e interpretato un esperimento di trasporto conservativo presente in letteratura, al fine di valutare l'accuratezza di un modello advettivo-dispersivo e di individuare tecniche appropriate per la stima dei parametri chiave del modello stesso.

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Gli esperimenti condotti in questo progetto di ricerca sono volti allo studio degli effetti di integratori a base di clorofillina magnesiaca sullo stato di stress ossidativo sui tessuti murini. Per le analisi sono state prese in esame due corti di topi femmine da 48 e 44 esemplari ciascuna. Le due corti sono state sottoposte a un diverso tipo di trattamento, rispettivamente: trattamento cronico con diverse quantità di soluzione idroalcolica di clorofillina magnesiaca e trattamento acuto con unica dose standard di soluzione idroalcolica di clorofillina magnesiaca. In questo modo è stato possibile studiare l'efficacia degli integratori in base al tipo di trattamento. Le analisi sono state fatte con saggio TBARS sui topi della prima corte e con saggio FRAP sui topi di entrambe le corti. Il saggio TBARS mostra lo stato di tress ossidativo dei tessuti mediante quantificazione della malondialdeide. Il saggio FRAP descrive la capacità riducente della clorofilliana estratta dai campioni di tessuto. In un progetto parallelo a quello descritto in questa tesi è stata quantificata la clorofilla tramite spettrofluorimetria per costruire un parallelo fra quantità e potere riducente rilevato. Grazie all'analisi dei risultati è possibile dire che la clorofillina magnesiaca non è proossidante e presenta potere riducente. Tuttavia un trattamento acuto non è sufficiente a farla accumulare nei tessuti.

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Participants with posttraumatic stress disorder (PTSD) and participants with a trauma but without PTSD wrote narratives of their trauma and, for comparison, of the most-important and the happiest events that occurred within a year of their trauma. They then rated these three events on coherence. Based on participants' self-ratings and on naïve-observer scorings of the participants' narratives, memories of traumas were not more incoherent than the comparison memories in participants in general or in participants with PTSD. This study comprehensively assesses narrative coherence using a full two (PTSD or not) by two (traumatic event or not) design. The results are counter to most prevalent theoretical views of memory for trauma.

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The Centrality of Event Scale (CES) measures the extent to which a traumatic memory forms a central component of personnal identity, a turning point in the life story and a reference point for everyday inferences. In two studies, we show that the CES is positively correlated with severity of PTSD symptoms, even when controlling for measures of anxiety, depression, dissociation and self-consciousness. The findings contradict the widespread view that poor integration of the traumatic memory into one's life story is a main cause of PTSD symptoms. Instead, enhanced integration appears to be a key issue. Copyright © 2006 John Wiley & Sons, Ltd.