976 resultados para Cloud Storage Google
Resumo:
Il Cloud Storage è un modello di conservazione dati su computer in rete, dove i dati stessi sono memorizzati su molteplici server, reali e/o virtuali, generalmente ospitati presso strutture di terze parti o su server dedicati. Tramite questo modello è possibile accedere alle informazioni personali o aziendali, siano essi video, fotografie, musica, database o file in maniera “smaterializzata”, senza conoscere l’ubicazione fisica dei dati, da qualsiasi parte del mondo, con un qualsiasi dispositivo adeguato. I vantaggi di questa metodologia sono molteplici: infinita capacita’ di spazio di memoria, pagamento solo dell’effettiva quantità di memoria utilizzata, file accessibili da qualunque parte del mondo, manutenzione estremamente ridotta e maggiore sicurezza in quanto i file sono protetti da furto, fuoco o danni che potrebbero avvenire su computer locali. Google Cloud Storage cade in questa categoria: è un servizio per sviluppatori fornito da Google che permette di salvare e manipolare dati direttamente sull’infrastruttura di Google. In maggior dettaglio, Google Cloud Storage fornisce un’interfaccia di programmazione che fa uso di semplici richieste HTTP per eseguire operazioni sulla propria infrastruttura. Esempi di operazioni ammissibili sono: upload di un file, download di un file, eliminazione di un file, ottenere la lista dei file oppure la dimensione di un dato file. Ogniuna di queste richieste HTTP incapsula l’informazione sul metodo utilizzato (il tipo di richista, come GET, PUT, ...) e un’informazione di “portata” (la risorsa su cui effettuare la richiesta). Ne segue che diventa possibile la creazione di un’applicazione che, facendo uso di queste richieste HTTP, fornisce un servizio di Cloud Storage (in cui le applicazioni salvano dati in remoto generalmene attraverso dei server di terze parti). In questa tesi, dopo aver analizzato tutti i dettagli del servizio Google Cloud Storage, è stata implementata un’applicazione, chiamata iHD, che fa uso di quest’ultimo servizio per salvare, manipolare e condividere dati in remoto (nel “cloud”). Operazioni comuni di questa applicazione permettono di condividere cartelle tra più utenti iscritti al servizio, eseguire operazioni di upload e download di file, eliminare cartelle o file ed infine creare cartelle. L’esigenza di un’appliazione di questo tipo è nata da un forte incremento, sul merato della telefonia mobile, di dispositivi con tecnologie e con funzioni sempre più legate ad Internet ed alla connettività che esso offre. La tesi presenta anche una descrizione delle fasi di progettazione e implementazione riguardanti l’applicazione iHD. Nella fase di progettazione si sono analizzati tutti i requisiti funzionali e non funzionali dell’applicazione ed infine tutti i moduli da cui è composta quest’ultima. Infine, per quanto riguarda la fase di implementazione, la tesi presenta tutte le classi ed i rispettivi metodi presenti per ogni modulo, ed in alcuni casi anche come queste classi sono state effettivamente implementate nel linguaggio di programmazione utilizzato.
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In just a few years cloud computing has become a very popular paradigm and a business success story, with storage being one of the key features. To achieve high data availability, cloud storage services rely on replication. In this context, one major challenge is data consistency. In contrast to traditional approaches that are mostly based on strong consistency, many cloud storage services opt for weaker consistency models in order to achieve better availability and performance. This comes at the cost of a high probability of stale data being read, as the replicas involved in the reads may not always have the most recent write. In this paper, we propose a novel approach, named Harmony, which adaptively tunes the consistency level at run-time according to the application requirements. The key idea behind Harmony is an intelligent estimation model of stale reads, allowing to elastically scale up or down the number of replicas involved in read operations to maintain a low (possibly zero) tolerable fraction of stale reads. As a result, Harmony can meet the desired consistency of the applications while achieving good performance. We have implemented Harmony and performed extensive evaluations with the Cassandra cloud storage on Grid?5000 testbed and on Amazon EC2. The results show that Harmony can achieve good performance without exceeding the tolerated number of stale reads. For instance, in contrast to the static eventual consistency used in Cassandra, Harmony reduces the stale data being read by almost 80% while adding only minimal latency. Meanwhile, it improves the throughput of the system by 45% while maintaining the desired consistency requirements of the applications when compared to the strong consistency model in Cassandra.
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In a general purpose cloud system efficiencies are yet to be had from supporting diverse applications and their requirements within a storage system used for a private cloud. Supporting such diverse requirements poses a significant challenge in a storage system that supports fine grained configuration on a variety of parameters. This paper uses the Ceph distributed file system, and in particular its global parameters, to show how a single changed parameter can effect the performance for a range of access patterns when tested with an OpenStack cloud system.
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Projeto para obtenção do grau de Mestre em Engenharia Informática e de Computadores
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I dati sono una risorsa di valore inestimabile per tutte le organizzazioni. Queste informazioni vanno da una parte gestite tramite i classici sistemi operazionali, dall’altra parte analizzate per ottenere approfondimenti che possano guidare le scelte di business. Uno degli strumenti fondamentali a supporto delle scelte di business è il data warehouse. Questo elaborato è il frutto di un percorso di tirocinio svolto con l'azienda Injenia S.r.l. Il focus del percorso era rivolto all'ottimizzazione di un data warehouse che l'azienda vende come modulo aggiuntivo di un software di nome Interacta. Questo data warehouse, Interacta Analytics, ha espresso nel tempo notevoli criticità architetturali e di performance. L’architettura attualmente usata per la creazione e la gestione dei dati all'interno di Interacta Analytics utilizza un approccio batch, pertanto, l’obiettivo cardine dello studio è quello di trovare soluzioni alternative batch che garantiscano un risparmio sia in termini economici che di tempo, esplorando anche la possibilità di una transizione ad un’architettura streaming. Gli strumenti da utilizzare in questa ricerca dovevano inoltre mantenersi in linea con le tecnologie utilizzate per Interacta, ossia i servizi della Google Cloud Platform. Dopo una breve dissertazione sul background teorico di questa area tematica, l'elaborato si concentra sul funzionamento del software principale e sulla struttura logica del modulo di analisi. Infine, si espone il lavoro sperimentale, innanzitutto proponendo un'analisi delle criticità principali del sistema as-is, dopodiché ipotizzando e valutando quattro ipotesi migliorative batch e due streaming. Queste, come viene espresso nelle conclusioni della ricerca, migliorano di molto le performance del sistema di analisi in termini di tempistiche di elaborazione, di costo totale e di semplicità dell'architettura, in particolare grazie all'utilizzo dei servizi serverless con container e FaaS della piattaforma cloud di Google.
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O presente projecto tem como objectivo a disponibilização de uma plataforma de serviços para gestão e contabilização de tempo remunerável, através da marcação de horas de trabalho, férias e faltas (com ou sem justificação). Pretende-se a disponibilização de relatórios com base nesta informação e a possibilidade de análise automática dos dados, como por exemplo excesso de faltas e férias sobrepostas de trabalhadores. A ênfase do projecto está na disponibilização de uma arquitectura que facilite a inclusão destas funcionalidades. O projecto está implementado sobre a plataforma Google App Engine (i.e. GAE), de forma a disponibilizar uma solução sob o paradigma de Software as a Service, com garantia de disponibilidade e replicação de dados. A plataforma foi escolhida a partir da análise das principais plataformas cloud existentes: Google App Engine, Windows Azure e Amazon Web Services. Foram analisadas as características de cada plataforma, nomeadamente os modelos de programação, os modelos de dados disponibilizados, os serviços existentes e respectivos custos. A escolha da plataforma foi realizada com base nas suas características à data de iniciação do presente projecto. A solução está estruturada em camadas, com as seguintes componentes: interface da plataforma, lógica de negócio e lógica de acesso a dados. A interface disponibilizada está concebida com observação dos princípios arquitecturais REST, suportando dados nos formatos JSON e XML. A esta arquitectura base foi acrescentada uma componente de autorização, suportada em Spring-Security, sendo a autenticação delegada para os serviços Google Acounts. De forma a permitir o desacoplamento entre as várias camadas foi utilizado o padrão Dependency Injection. A utilização deste padrão reduz a dependência das tecnologias utilizadas nas diversas camadas. Foi implementado um protótipo, para a demonstração do trabalho realizado, que permite interagir com as funcionalidades do serviço implementadas, via pedidos AJAX. Neste protótipo tirou-se partido de várias bibliotecas javascript e padrões que simplificaram a sua realização, tal como o model-view-viewmodel através de data binding. Para dar suporte ao desenvolvimento do projecto foi adoptada uma abordagem de desenvolvimento ágil, baseada em Scrum, de forma a implementar os requisitos do sistema, expressos em user stories. De forma a garantir a qualidade da implementação do serviço foram realizados testes unitários, sendo também feita previamente a análise da funcionalidade e posteriormente produzida a documentação recorrendo a diagramas UML.
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Dissertação para obtenção do Grau de Mestre em Engenharia Informática
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Tämä Diplomityö keskittyy tutkimaan pilvisovelluskehitystä Google App Engine – pilvisovellusalustalle perustuen kuusi –vaiheiseen vesiputousmalliin sekä tutkimaan Google App Engine -pilvisovellusalustan tarjoamia mahdollisuuksia ja rajoituksia sovelluskehityksen muodossa. Tutkimuksen perusteella kuusi –vaiheinen vesiputousmalli soveltuu pilvisovelluskehitykseen,mikäli vaatimusmäärittely on tarkka jo sovelluskehityksen alkuvaiheessa. Tutkimuksen tuloksena syntyi vaatimusmäärittely MikkoMail –pilvisovellukselle. Vaatimusmäärittelyn pohjalta luotiin MikkoMail –pilvisovellus Google App Engine –pilvisovellusalustalle. Google App Engine –pilvisovellusalusta tukee vain Python- ja Java –ohjelmointikieliä eikä sisällä lainkaan ulkoista tietokantapalveluiden tukea. Tästä syystä Google App Engine -pilvisovellusalusta soveltuu pieniin, keskisuuriin ja pilottiprojektinomaisiin sovelluskehitysprojekteihin.
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Cloud services are becoming ever more important for everyone's life. Cloud storage? Web mails? Yes, we don't need to be working in big IT companies to be surrounded by cloud services. Another thing that's growing in importance, or at least that should be considered ever more important, is the concept of privacy. The more we rely on services of which we know close to nothing about, the more we should be worried about our privacy. In this work, I will analyze a prototype software based on a peer to peer architecture for the offering of cloud services, to see if it's possible to make it completely anonymous, meaning that not only the users using it will be anonymous, but also the Peers composing it will not know the real identity of each others. To make it possible, I will make use of anonymizing networks like Tor. I will start by studying the state of art of Cloud Computing, by looking at some real example, followed by analyzing the architecture of the prototype, trying to expose the differences between its distributed nature and the somehow centralized solutions offered by the famous vendors. After that, I will get as deep as possible into the working principle of the anonymizing networks, because they are not something that can just be 'applied' mindlessly. Some de-anonymizing techniques are very subtle so things must be studied carefully. I will then implement the required changes, and test the new anonymized prototype to see how its performances differ from those of the standard one. The prototype will be run on many machines, orchestrated by a tester script that will automatically start, stop and do all the required API calls. As to where to find all these machines, I will make use of Amazon EC2 cloud services and their on-demand instances.
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Questa tesi si prefigge l’obiettivo di analizzare alcuni aspetti critici della sicurezza in ambito cloud. In particolare, i problemi legati alla privacy, dai termini di utilizzo alla sicurezza dei dati personali più o meno sensibili. L’aumento esponenziale di dati memorizzati nei sistemi di cloud storage (es. Dropbox, Amazon S3) pone il problema della sensibilità dei dati su un piano tutt'altro che banale, dovuto anche a non ben chiare politiche di utilizzo dei dati, sia in termini di cessione degli stessi a società di terze parti, sia per quanto riguarda le responsabilità legali. Questa tesi cerca di approfondire ed esaminare le mancanze più preoccupanti degli stessi. Oltre ad analizzare le principali criticità e i punti deboli dei servizi cloud, l’obiettivo di questo lavoro sarà quello di fare chiarezza sui passi e le infrastrutture che alcune aziende (es. Amazon) hanno implementato per avvicinarsi all’idea di 'safeness' nel cloud. Infine, l’ultimo obiettivo posto sarà l’individuazione di criteri per la valutazione/misura del grado di fiducia che l’utente può porre in questo contesto, distinguendo diversi criteri per classi di utenti. La tesi è strutturata in 4 capitoli: nel primo sarà effettuata una tassonomia dei problemi presenti nei sistemi cloud. Verranno presentati anche alcuni avvenimenti della storia recente, in cui queste problematiche sono affiorate. Nel secondo capitolo saranno trattate le strategie di 'safeness' adottate da alcune aziende, in ambito cloud. Inoltre, saranno presentate alcune possibili soluzioni, dal punto di vista architetturale. Si vedrà come il ruolo dell'utente sarà di estrema importanza. Il terzo capitolo sarà incentrato sulla ricerca di strumenti e metodi di valutazione che un utente, o gruppo di utenti, può utilizzare nei confronti di questi sistemi. Infine, il quarto capitolo conterrà alcune considerazioni conlusive sul lavoro svolto e sui possibili sviluppi di questa tesi.
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Under the brand name “sciebo – the Campuscloud” (derived from “science box”) a consortium of more than 20 research and applied science universities started a large scale cloud service for about 500,000 students and researchers in North Rhine-Westphalia, Germany’s most populous state. Starting with the much anticipated data privacy compliant sync & share functionality, sciebo offers the potential to become a more general cloud platform for collaboration and research data management which will be actively pursued in upcoming scientific and infrastructural projects. This project report describes the formation of the venture, its targets and the technical and the legal solution as well as the current status and the next steps.
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Cloud storage has rapidly become a cornerstone of many businesses and has moved from an early adopters stage to an early majority, where we typically see explosive deployments. As companies rush to join the cloud revolution, it has become vital to create the necessary tools that will effectively protect users' data from unauthorized access. Nevertheless, sharing data between multiple users' under the same domain in a secure and efficient way is not trivial. In this paper, we propose Sharing in the Rain – a protocol that allows cloud users' to securely share their data based on predefined policies. The proposed protocol is based on Attribute-Based Encryption (ABE) and allows users' to encrypt data based on certain policies and attributes. Moreover, we use a Key-Policy Attribute-Based technique through which access revocation is optimized. More precisely, we show how to securely and efficiently remove access to a file, for a certain user that is misbehaving or is no longer part of a user group, without having to decrypt and re-encrypt the original data with a new key or a new policy.
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Physical location of data in cloud storage is a problem that gains a lot of attention not only from the actual cloud providers but also from the end users' who lately raise many concerns regarding the privacy of their data. It is a common practice that cloud service providers create replicate users' data across multiple physical locations. However, moving data in different countries means that basically the access rights are transferred based on the local laws of the corresponding country. In other words, when a cloud service provider stores users' data in a different country then the transferred data is subject to the data protection laws of the country where the servers are located. In this paper, we propose LocLess, a protocol which is based on a symmetric searchable encryption scheme for protecting users' data from unauthorized access even if the data is transferred to different locations. The idea behind LocLess is that "Once data is placed on the cloud in an unencrypted form or encrypted with a key that is known to the cloud service provider, data privacy becomes an illusion". Hence, the proposed solution is solely based on encrypting data with a key that is only known to the data owner.