989 resultados para Bureau Veritas


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Enpresen hazkunde bide ezberdinak aztertzeko helburuarekin, 1821. urtean sortu zen Bureau Veritas konpainia aukeratu dut, gaur egun mundu mailan liderra den enpresa multinazionala. Lehenik eta behin, 180 urtetan zehar Bureau Veritas-ek izan duen ibilbidea aztertuko dugu enpresa hobeto ezagutzeko eta sortu zenetik lider izatera eraman dituen ekintzak edo aldagaiak zeintzuk izan diren ikusteko. Ondoren, Bureau Veritas-en azkenengo plan estrategikoak ikusiko ditugu. Alde batetik 2007-2011 urte bitartekoa eta bestetik, 2012-2015 urtetarako enpresak planteatutakoa. Azken hau, aurrekoan lortutako emaitzetan oinarritzen da eta geroago ikusiko dugun bezala, nahiz eta ingurune makroekonomikoak laguntzen ez duen, 2015 urterako plan estrategikoa proiektu garrantzitsua da konpainiarentzat eta irabazlearen estrategia bezala aurkezten dute. Hau guztia aztertu eta gero, dauden hazkunde bide ezberdinak eta kasu bakoitzean zein izango litzateke egokiena aztertuko dugu. Bureau Veritas-en kasuan, hauen artean, absortzio bidezko fusioa da nagusi eta horregatik, Bureau Veritas-ek 2007. urtean burutu zuen ECA (Entidad Colaboradora de la Administración) enpresa katalanaren eskuraketa aztertuko dugu, hau da, eskuraketa honekin Bureau Veritas-ek zituen helburuak, eskuraketa prozesua nolakoa izan zen, ECA-ren integrazioa prozesua, ondorioak…

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Questo elaborato si pone l'obiettivo di analizzare e valutare la sostenibilità dell'intera filiera dell'olio di palma, che viene importato da paesi del Sud Est asiatico per essere utilizzato in Europa per scopi sia energetici che alimentari. Nell'introduzione è inquadrata la problematica dei biocombustibili e degli strumenti volontari che possono essere utilizzati per garantire ed incentivare la sostenibilità in generale e dei biocombustibili; è presente inoltre un approfondimento sull'olio di palma, sulle sue caratteristiche e sulla crescita che ha subito negli ultimi anni in termini di produzione e compra/vendita. Per questa valutazione sono stati impiegati tre importanti strumenti di analisi e certificazione della sostenibilità, che sono stati applicati ad uno specifico caso di studio: l'azienda Unigrà SpA. La certificazione RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) è uno strumento volontario per la garanzia della sostenibilità della filiera dell'olio di palma in termini economici (vitalità nel mercato), ambientali (risparmio delle emissioni di gas ad effetto serra o GHG, conservazione delle risorse naturali e della biodiversità) e sociali (preservazione delle comunità locali e miglioramento nella gestione delle aree di interesse). La Global Reporting Initiative è un'organizzazione che prevede la redazione volontaria di un documento chiamato bilancio di sostenibilità secondo delle linee guida standardizzate che permettono alle organizzazioni di misurare e confrontare le loro performance economiche, sociali e ambientali nel tempo. La Direttiva Comunitaria 2009/28/CE (Renewable Energy Directive o RED) è invece uno strumento cogente nel caso in cui le organizzazioni intendano utilizzare risorse rinnovabili per ottenere incentivi finanziari. A seguito di un calcolo delle emissioni di GHG, le organizzazioni devono dimostrare determinate prestazioni ambientali attraverso il confronto con delle soglie presenti nel testo della Direttiva. Parallelamente alla valutazione delle emissioni è richiesto che le organizzazioni aderiscano a dei criteri obbligatori di sostenibilità economica, ambientale e sociale, verificabili grazie a degli schemi di certificazione che rientrano all'interno di politiche di sostenibilità globale. Questi strumenti sono stati applicati ad Unigrà, un'azienda che opera nel settore della trasformazione e della vendita di oli e grassi alimentari, margarine e semilavorati destinati alla produzione alimentare e che ha recentemente costruito una centrale da 58 MWe per la produzione di energia elettrica, alimentata in parte da olio di palma proveniente dal sud-est asiatico ed in parte dallo scarto della lavorazione nello stabilimento. L'adesione alla RSPO garantisce all'azienda la conformità alle richieste dell'organizzazione per la commercializzazione e la vendita di materie prime certificate RSPO, migliorando l'immagine di Unigrà all'interno del suo mercato di riferimento. Questo tipo di certificazione risulta importante per le organizzazioni perché può essere considerato un mezzo per ridurre l'impatto negativo nei confronti dell'ambiente, limitando deforestazione e cambiamenti di uso del suolo, oltre che consentire una valutazione globale, anche in termini di sostenibilità sociale. Unigrà ha visto nella redazione del bilancio di sostenibilità uno strumento fondamentale per la valutazione della sostenibilità a tutto tondo della propria organizzazione, perché viene data uguale rilevanza alle tre sfere della sostenibilità; la validazione esterna di questo documento ha solo lo scopo di controllare che le informazioni inserite siano veritiere e corrette secondo le linee guida del GRI, tuttavia non da giudizi sulle prestazioni assolute di una organizzazione. Il giudizio che viene dato sulle prestazioni delle organizzazioni e di tipo qualitativo ma non quantitativo. Ogni organizzazione può decidere di inserire o meno parte degli indicatori per una descrizione più accurata e puntuale. Unigrà acquisterà olio di palma certificato sostenibile secondo i principi previsti dalla Direttiva RED per l'alimentazione della centrale energetica, inoltre il 10 gennaio 2012 ha ottenuto la certificazione della sostenibilità della filiera secondo lo schema Bureau Veritas approvato dalla Comunità Europea. Il calcolo delle emissioni di tutte le fasi della filiera dell'olio di palma specifico per Unigrà è stato svolto tramite Biograce, uno strumento di calcolo finanziato dalla Comunità Europea che permette alle organizzazioni di misurare le emissioni della propria filiera in maniera semplificata ed adattabile alle specifiche situazioni. Dei fattori critici possono però influenzare il calcolo delle emissioni della filiera dell'olio di palma, tra questi i più rilevanti sono: cambiamento di uso del suolo diretto ed indiretto, perché possono provocare perdita di biodiversità, aumento delle emissioni di gas serra derivanti dai cambiamenti di riserve di carbonio nel suolo e nella biomassa vegetale, combustione delle foreste, malattie respiratorie, cambiamenti nelle caratteristiche dei terreni e conflitti sociali; presenza di un sistema di cattura di metano all'oleificio, perché gli effluenti della lavorazione non trattati potrebbero provocare problemi ambientali; cambiamento del rendimento del terreno, che può influenzare negativamente la resa delle piantagioni di palma da olio; sicurezza del cibo ed aspetti socio-economici, perché, sebbene non inseriti nel calcolo delle emissioni, potrebbero provocare conseguenze indesiderate per le popolazioni locali. Per una valutazione complessiva della filiera presa in esame, è necessario ottenere delle informazioni puntuali provenienti da paesi terzi dove però non sono di sempre facile reperibilità. Alla fine della valutazione delle emissioni, quello che emerge dal foglio di Biograce e un numero che, sebbene possa essere confrontato con delle soglie specifiche che descrivono dei criteri obbligatori di sostenibilità, non fornisce informazioni aggiuntive sulle caratteristiche della filiera considerata. È per questo motivo che accanto a valutazioni di questo tipo è necessario aderire a specifici criteri di sostenibilità aggiuntivi. Il calcolo delle emissioni dell'azienda Unigrà risulta vantaggioso in quasi tutti i casi, anche considerando i fattori critici; la certificazione della sostenibilità della filiera garantisce l'elevato livello di performance anche nei casi provvisti di maggiore incertezza. L'analisi del caso Unigrà ha reso evidente come l'azienda abbia intrapreso la strada della sostenibilità globale, che si traduce in azioni concrete. Gli strumenti di certificazione risultano quindi dei mezzi che consentono di garantire la sostenibilità della filiera dell'olio di palma e diventano parte integrante di programmi per la strategia europea di promozione della sostenibilità globale. L'utilizzo e l'implementazione di sistemi di certificazione della sostenibilità risulta per questo da favorire.

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Tipo de buque: Granelero de doble casco, cubierta corrida, castillo a proa. Habilitación y cámara de máquinas a popa, codaste abierto, proa y popa de bulbo y timón tipo Mariner. Clasificacion y cota: Bureau Veritas, AUT. Peso muerto: 50000 TPM. Propulsión/Velocidad: Motor 2T lento directamente acoplado a hélice de paso fijo. Velocidad en pruebas y plena carga con el motor al 100% MCR y 10% de margen de mar, 15 nudos. Autonomía/Capacidades: Capacidad de bodegas: 55000 m3. Capacidad de combustible: 2200 m3 (Tanques para contenidos de azufre de 4,5; 1,5 y 0,1%). Habilitación: 22 cabinas individuales con baño privado + rancho 6 personas. sistemas de carga: Sin medios de carga. Maquinaria auxiliar: 3 diesel generadores principales. Caldereta mixta gases/mecheros. Amarre: 2 molinetes combinados con maquinillas de amarre más 5 maquinillas dobles en cubierta. Todos los carreteles serán del tipo "Carretel partido"

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TIPO DE BUQUE: LNG con tanques tipo membrana. TRIPULACIÓN: 30 personas PESO MUERTO: 32000 Toneladas VELOCIDAD EN PRUEBAS: 17,5 nudos al 90% de la M.C.R, 21 % de margen de mar. PROPULSIÓN: Turbina marina a vapor. Hélice de palas fijas CAPACIDAD DE ALMACENAMIENTO: 4 bodegas con tanques de tipo membrana de capacidad total de 51000 m3 (100 % y –163ºC). Combustible 3000 m3. D.O 250 m3. Agua dulce 200 m3. Agua destilada 200 m3. Aceite 200 m3. EQUIPO DE MANIPULACIÓN DE CARGA: 8 bombas de descarga de 700 m3/h a 150 mcl, 4 bombas de achique de 25 m3/h a 150 mcl CLASIFICACIÓN Y COTA: Bureau Veritas.+I3/3, Liquified Gas Carrier, deep sea, AUT, AUTPORT. REGLAMENTOS Y LIMITACIONES: B.V, SOLAS código gas. OTROS REQUERIMIENTOS: Gas inerte. Generador de nitrógeno. Detección de gases en espacios vacíos y lastres.

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Tipo de buque: Ferry de día para 800 pasajeros. - Camarotes: 40 camarotes cuádruples y resto en salones. - Espacios públicos: 3.5 m2 / persona. - Capacidad de carga: 650 metros lineales de tráileres y 300 coches en carga simultánea. - Peso muerto: 4000 TPM. - Sociedad de clasificación: Bureau Veritas. - Reglamentos: Solas, Marpol, Convenio Líneas de Carga, Acuerdo de Estocolmo. - Velocidad: 26 nudos al 85% MCR en pruebas. - Autonomía: 4000 millas al 85% MCR y 15% margen de mar. - Tripulación: 40 personas. - Se instalaran 60 tomas de corriente para tráileres refrigerados. A efectos de peso muerto y estabilidad se considerara; - Coches: 0,350Tm por metro lineal. - Tráileres: Aproximadamente 2Tm por metro lineal - Las cargas para el proyecto de la estructura, se definirán durante el desarrollo del proyecto.

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El proyecto del buque a realizar tiene los siguientes requisitos: - Tipo de buque: Granelero de doble casco, cubierta corrida, castillo a proa. Habilitación y cámara de máquinas a popa, codaste abierto, proa y popa de bulbo y timón tipo Mariner. - Clasificación y cota: Bureau Veritas, AUT. - Peso muerto: 50000 TPM. - Propulsión/Velocidad: Motor 2T lento directamente acoplado a hélice de paso fijo. Velocidad en pruebas y plena carga con el motor al 100% MCR y 10% de margen de mar, 15 nudos. - Autonomía/Capacidades: Capacidad de bodegas: 55000 3 m . Capacidad de combustible: 2200 3 m (tanques para contenidos de azufre de 4.5; 1.5 y 0.1%). Capacidad de lastre: se podrá utilizar una bodega central como inundable. - Habilitación: 22 cabinas individuales con baño privado + rancho 6 personas. - Sistema de carga: Sin medios de carga. - Maquinaria auxiliar: 3 diesel generadores principales. Caldereta mixta gases/mecheros. - Amarre: 2 molinetes combinados con maquinillas de amarre más 5 maquinillas dobles en cubierta. Todos los carreteles serán del tipo “carretel partido”.

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Tipo de Buque: Remolcador de altura, de Salvamento contraincendios y Antipolución. - Tiro a punto fijo: 60 t - Clasificación y cota: bureau Veritas: AUT_UMS, Salvage TUG, OIL Recoveryship, FIREFIGHTING_E and UNRESTRICTED NAVIGATION. - Velocidad en pruebas: 12 nudos al 90% MCR - Autonomía: 6000 millas - Sistema de propulsión: la propulsión azimutal. - Personas : 10 tripulantes y 9 Náufragos

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Supplements were issued with several of the numbers.

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As the development of ICD-11 progresses, the Australian Bureau of Statistics is beginning to consider what will be required to successfully implement the new version of the classification. This paper will present early thoughts on the following: building understanding amongst the user community of upcoming changes and the implications of those changes; the need for training of coders and data users; development of analytical methods and conduct of comparability studies; processes to test, accept and implement new or updated coding software; assessment of coding quality; changes to data analyses and reporting processes; updates to regular publications; and assessing the resources required for successful implementation.

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This report presents the findings from a thorough literature review, workshops, and group and individual interviews conducted by STREAM in the Philippines in November and December 2003. The ambitious scope of the report combined with the limited time frame and funding available to compile it necessitated the extensive use of secondary data, including both published and unpublished material written by staff of the agencies / organisations involved, with very limited editing of material used. All possible efforts were made to generate information in participation with the government institutions responsible for managing the fisheries, and all contributors (as well as many other stakeholders) were provided with multiple opportunities to comment on the report content. The contributors are listed on the front page of the report. (Pdf contains 56 pages).

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In work of this nature it is advisable to state definitely the problem attempted in order that the reader may have a clear understanding of the object of the work undertaken. The problem involved is to determine the efficiency and inefficiency in the operation of the Bureau of Power and Light of Los Angeles, California, as it exists at the present time. This will be more on the order of a government investigation than a purely engineering thesis. An engineering thesis consists or reports based on experiments and tests, etc., while the present undertaking will consist of investigation of the facts concerning the organization, operation and conduct of the business of the Bureau of Power and Light. The facts presented were obtained from several sources: (1) the writer's knowledge of the business; (2) books written on municipal ownership; (3) reports published by the Bureau, and (4) personal interviews with men connected with the organization. I have endeavored to draw conclusions from the facts thus obtained, as to the present status of the Bureau of Power and Light.

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The biography of Charles Bradford Hudson that follows this preface had its seeds about 1965 when I (VGS) was casually examining the extensive files of original illustrations of fishes stored in the Division of Fishes, National Museum of Natural History, Smithsonian Institution. I happened upon the unpublished illustration of a rainbow trout by Hudson and was greatly impressed with its quality. The thought occurred to me then that the artist must have gone on to do more than just illustrate fishes. During the next 20 years I occasionally pawed through those files, which contained the work of numerous artists, who had worked from 1838 to the present. In 1985, I happened to discuss the files with my supervisor, who urged me to produce a museum exhibit of original fish illustrations. This I did, selecting 200 of the illustrations representing 21 artists, including, of course, Hudson. As part of the text for the exhibit, Drawn from the Sea, Art in the Service of Ichthyology, I prepared short biographies of each of the artists. The exhibit, with an available poster, was shown in the Museum for six months, and a reduced version was exhibited in U.S. and Canadian museums during the next 3 years.

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Kumataro Ito produced hundreds of beautiful color paintings of fishes and invertebrates during and after the 1907-10 Philippine Expeditin of the U.S. Bureau of Fisheries Steamer Albatross. The paintings are housed in the files of the Divisions of Fishes and Mollusks, United States National Museum of Natural History, and Smithsonian Institution Archives, Washington, D.C. Few of those paintings have been published in color, but many have been publishes in black and white. Two years after the expedition, Ito came to Washington, D.C., in 1912 for an extended period to render final paintings based on preliminary color sketches made during the expedition. He did not completly render all the sketches during his stay, probably because he was asked to produced a large number of black-and-white illustrations of Philippine fishes, and a few of North American fishes. Most of the black-and-white illustrations have been published. Few publications containing Ito's Philippine and North American illustrations have acknowledged him. The very little that is known about Ito's life is discussed, examples of his black-and-white and colored fish paintings are reproduced, and his previously unacknowledged illustrations in various publications are herein acknowledged. Another Japanese artist, Yasui, about whom almost nothing is known, joined the Albatross during Ito's second tour on board the ship. It appears, with few exceptions, that Yasui produced only preliminary color sketches of fishes, which, if rendered as final paintings, were done by Ito.