1000 resultados para Avidina, Biotina, bioconiugazione, complessi luminescenti, Iridio(III)
Resumo:
Recent studies on the use of bio-conjugating organometallic probes report on the possibility to use biotinylated-derivatives to selectively coordinate to a specific protein, avidin. In the present thesis, the synthesis of four new bifunctional ligands is described. The ligands contain both a pyridine triazolic unit able to coordinate a transition metal, and a biotin fragment able to bond avidin: the two functionalities are linked together by an appropriate aromatic linker (amide or ester). The obtained ligands were then employed to form luminescent Ir(III) complexes, that have been fully characterized also by a photophysical point of view both in organic and in aqueous solvent. Therefore, titrations of solutions of avidin with aqueous solutions of Ir(III)-complexes have been performed in order to estimate the luminescence variations of the complexes in the presence or in the absence of bio-conjugation.
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In this experimental thesis, two luminescent Ir(III) and Re(I) complexes which have a terminal alkynyl group on the tetrazole ligand were prepared. The aim was to use them as building blocks, in order to synthesize more complex structures. We explored two simple reactions: the first one was a coupling, for the formation of Ir(III)/Au(III) and Re(I)/Au(III) hetero binuclear complexes, and the second was a 1,3-dipolar Cu(I)-catalyzed Click cycloaddition, between the terminal alkyne and azide. The synthesized products were characterized through photophysical analysis, evaluating how the photoemissive properties of these substrates were affected by the formation of more complex structures. In questo lavoro di tesi sperimentale sono stati preparati due complessi luminescenti di Ir(III) e Re(I) che presentano un alchino terminale sul legante tetrazolico. Lo scopo stato quello di utilizzarli come building blocks per la sintesi di strutture pi complesse. Sono state esplorate due semplici reazioni: la prima di coupling, per la formazione di complessi etero binucleari Ir(III)/Au(III) e Re(I)/Au(III), e la seconda di click, ossia una cicloaddizione 1,3-dipolare Cu(I) catalizzata tra lalchino terminale e unazide. I prodotti sintetizzati sono stati caratterizzati attraverso analisi fotofisiche, valutando come le propriet fotoemissive di questi substrati siano influenzate in seguito alla formazione di strutture pi complesse.
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Sono stati sintetizzati materiali polimerici contenenti complessi di iridio luminescenti. In particolare stato messa a punto una via sintetica per la funzionalizzazione del gruppo terminale di catene metacriliche ottenute mediante ATRP.
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Negli ultimi anni si osservato un crescente sviluppo della ricerca nel campo dei materiali luminescenti per le loro diverse applicazioni reali e potenziali, fra cui limpiego in dispositivi elettroluminescenti, quali OLEDs (Organic Light-Emitting Diodes) e LECs (Light-Emitting Electrochemical Cells). In modo particolare, si rivolge grande attenzione ai complessi ciclometallati di Ir(III) grazie alle peculiari caratteristiche che li contraddistinguono fra i materiali luminescenti, come l'emissione fosforescente, alte rese quantiche di emissione, lunghi tempi di vita e buona stabilit nei dispositivi. Oltre a tali caratteristiche uno dei principali vantaggi presentati dai complessi di Ir(III) la possibilit di modulare la lunghezza d'onda di emissione modificando la struttura dei leganti ciclometallanti e ancillari. Considerata la versatilit di questi sistemi e la loro conseguente rilevanza, diverse sono state le strategie applicate per l'ottenimento di complessi di Ir(III) generalmente neutri e cationici; al contrario pochi esempi di complessi di Ir(III) anionici sono attualmente riportati in letteratura. Lo scopo del mio lavoro di tesi stato quindi quello di sintetizzare tre nuovi complessi anionici luminescenti di Ir(III) con tre diversi leganti ciclometallanti. Il piano di lavoro stato suddiviso in stadi successivi, partendo dalla sintesi dei tre leganti ciclometallanti, impiegati poi nella preparazione dei dimeri di Ir(III) precursori dei miei complessi; infine facendo reagire questi ultimi con un legante ancillare bisanionico, derivato dal di(1H-tetrazol-5-il)metano, si giunti all'ottenimento di tre complessi anionici luminescenti di Ir(III). Dopo questa prima parte, il lavoro di tesi proseguito con la caratterizzazione spettroscopica dei tre complessi anionici e la determinazione delle loro propriet fotofisiche tramite la registrazione di spettri di assorbimento, di emissione e la determinazione delle rese quantiche di emissione e dei tempi di vita. Infine si preparato un soft salt costituito da un complesso anionico e uno cationico di Ir(III) le cui caratteristiche sono tutt'ora oggetto di studio del gruppo di ricerca presso il quale ho svolto il mio lavoro di tesi.
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Diodi organici emettitori di luce bianca (WOLEDs) sono dei dispositivi promettenti per la realizzazione di sorgenti luminose a basso consumo di energia, in quanto essi combinano unalta efficienza e bassi costi di produzione con linteressante caratteristica di poter produrre grandi superfici che emettono luce bianca di buona qualit. Tuttavia, la durata, le prestazioni e i costi devono ancora essere ottimizzati affinch i WOLEDs possano diventare commercialmente competitivi con le altre pi comuni fonti di illuminazione; in particolare necessario migliorare la stabilit e lefficienza degli emettitori. Nella presente tesi viene trattata la sintesi di molecole organometalliche a singolo componente per ottenere unelettroluminescenza di un bianco pi puro possibile. In particolare lattenzione stata rivolta allottenimento di complessi eterometallici Ir-Eu. Sono stati sintetizzati tre diversi dimeri di Ir (III), con sistemi fenilpiridinici variamente fluorurati come leganti; a secondo del tipo di legante si hanno delle variazioni delle propriet fotofisiche del complesso di Ir (III) successivamente prodotto. In seguito sono stati sintetizzati leganti bifunzionali contenenti ununit isocianuro (in grado di coordinare selettivamente lIridio) e un gruppo acetilacetonato (in grado di coordinare selettivamente lEuropio). Tali leganti sono stati poi impiegati per formare il complesso di Eu (III). Infine, la reazione tra i dimeri di Ir (III) e il complesso di Eu (III) ha portato alla formazione dei complessi eterometallici Ir-Eu, che sono stati poi caratterizzati sia strutturalmente che fotofisicamente. Grazie ai due diversi centri emissivi presenti nella stessa molecola si ottenuta una complessiva luce bianca.
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A identificao de sangue ingerido pelos insetos um importante parmetro para elucidar aspectos ligados transmisso de zoonoses, dentre elas, as leishmanioses. Dos mtodos empregados para esclarecer a atrao de vetores por animais que possam atuar como reservatrios dessas parasitoses, destacam-se os imunolgicos. O estudo teve como objetivo, padronizar a tcnica imunoenzimtica de captura e titular amostras de sangue ingerido em fmeas de flebotomneos ingurgitadas de Lutzomyia longipalpis criadas em laboratrio e alimentadas experimentalmente em rato. Em vista da alta sensibilidade, favorecida pelo sistema avidina-biotina, foi possvel a realizao de pelo menos noventa testes, de cada uma das amostras em duplicata, e constatar a presena de sangue para todas as amostras com perodos de 12 e 24 horas ps-ingesto, observando-se diferena significativa entre os respectivos ttulos.
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Lutzomyia longipalpis e Lutzomyia almerioi, espcies integrantes da fauna flebotomnea da Serra da Bodoquena, no Estado de Mato Grosso do Sul, tm sido objeto de estudo devido s suas elevadas abundncias no Assentamento Guaicurus, foco de leishmaniose tegumentar humana e visceral canina. Em pesquisas que vem sendo realizadas neste acampamento para a identificao de vetores destas parasitoses, foram capturados no perodo de 2002 a 2004, com armadilhas automticas luminosas, instaladas em ambiente peridomstico (galinheiro), 83 exemplares ingurgitados de Lutzomyia longipalpis e Lutzomyia almerioi. O presente estudo teve como objetivo a investigao do hbito alimentar para ave das fmeas de ambas as espcies de flebotomneos, mediante o emprego da tcnica imunoenzimtica de captura,comparando-se a reatividade durante os anos de 2002 a 2004. Dentre 57 amostras de Lutzomyia longipalpis e 26 de Lutzomyia almerioi, foram encontradas 72% reagentes para ave em Lutzomyia longipalpis e 96% em Lutzomyia almerioi, o que justifica o estudo do hbito alimentar na regio, como medida de preveno e instituio de vigilncia epidemiolgica.
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Studi recenti sullutilizzo di sonde organometalliche per bioconiugazione sfruttano la possibilit di interazione di queste con una proteina, lavidina, per la sua capacit di coordinarsi selettivamente ad una particolare molecola organica, la biotina. In questa tesi viene descritta la sintesi di due leganti bi-funzionali contenenti sia ununit capace di fungere da legante per un opportuno metallo, che ununit di biotina in grado di legarsi allavidina. La differenza fra i due leganti risiede nello spaziatore che collega le due unit funzionali della molecola. Una volta ottenuti i leganti progettati, sono stati sintetizzati i corrispondenti complessi di Ir (III) e Re (I). Le propriet fotofisiche sono state misurate sia in solvente organico che in soluzione acquosa e quindi sono state effettuate titolazioni dellavidina con soluzioni acquose a titolo noto dei complessi sintetizzati, con il fine di comprendere come le propriet luminescenti dei complessi vengano influenzate dalla bio-coniugazione tra biotina ed avidina.
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In questo lavoro di tesi sperimentale si sintetizzata e caratterizzata la prima classe di complessi tetrazolici di Ir(III) anionici con formula generale [Ir(C^N)2(L)2]-, in cui oltre ai leganti ciclometallanti C^N quali 2-fenilpiridinato (ppy) o 2-(2,4-difluorofenil)piridinato (F2ppy), sono stati introdotti due anioni tetrazolato (L) come il 5-fenil tetrazolato (Tph) oppure 5-(4-cianofenil) tetrazolato (TphCN). I complessi di Ir(III) anionici ottenuti si sono mostrati intensamente fosforescenti, con emissioni centrate nella regione del blu o del verde (460 < max<520 nm). I derivati anionici sono stati poi combinati con complessi Ir(III) tetrazolici cationici in grado di fornire emissione nella regione del rosso (max > 650 nm), formando cos i primi esempi di coppie ioniche (soft salts) a matrice puramente tetrazolica. In tutti i casi si osservato come il colore emesso da parte dei soft salts sia il risultato di una vera propria sintesi additiva delle emissioni derivanti da componenti ioniche con propriet fotoemittive differenti. La sostanziale assenza di fenomeni di energy o electron transfer tra la componente anionica e cationica e il giusto bilancio tra le emissioni blu o verdi e rosse si sono tradotte, in taluni casi, nellottenimento di luce bianca, con la possibilit di variare ulteriormente i colori emessi in seguito allallontanamento dellossigeno molecolare disciolto nelle soluzioni dei soft salts stessi.
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OBJETIVO: avaliar a imunoexpresso da protena HER-2 em puno bipsia aspirativa de carcinoma de ductos infiltrantes da mama e nos espcimes cirrgicos correspondentes. Correlacionar a imunoexpresso da protena HER-2 com o grau histolgico. MTODO: foram examinados 48 esfregaos fixados em lcool, previamente corados pela tcnica de Papanicolaou, e cortes histolgicos de blocos de parafina do tecido correspondente. Todos foram submetidos tcnica de imuno-histoqumica, utilizando o mtodo da avidina-biotina-peroxidase com um anticorpo policlonal (A0485-Dako). As reaes foram realizadas simultaneamente com recuperao antignica. A avaliao dos resultados foi feita por mtodo semiquantitativo, segundo a graduao do HercepTest. Foram considerados positivos apenas os casos graduados em 3+. RESULTADOS: observou-se positividade de 39,6% nos esfregaos e 35,4% nos cortes histolgicos respectivos, sendo a concordncia cito-histolgica nos casos positivos quase perfeita (kappa 0,82). A utilizao do mtodo de avaliao dos cortes histolgicos mostrou-se reprodutvel nos esfregaos e padronizou a interpretao dos resultados. A correlao entre a positividade para protena HER-2 e o grau histolgico no foi significante, mas houve tendncia a imunoexpresso mais freqente em tumores menos diferenciados. CONCLUSO: a positividade das reaes imunocitoqumicas nos esfregaos foi comparvel obtida nos cortes histolgicos, podendo portanto o material de puno aspirativa por agulha fina, previamente corado pela tcnica de Papanicolaou, ser utilizado na avaliao da imunoexpresso da protena HER-2.
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OBJETIVOS: identificar Listeria monocytogenes (Lm) em placentas humanas pela tcnica de imuno-histoqumica (IHQ) e relacionar sua presena com as alteraes histolgicas encontradas com as alteraes histolgicas encontradas no exame convencional, com o trimestre gestacional, a idade das gestantes, casos de aborto e parto prematuro e a ocorrncia de aborto habitual. MTODOS: um estudo retrospectivo foi realizado no setor de patologia de um hospital-escola de Porto Alegre no ano 2000. O material dos blocos de parafina de 254 placentas (exames anatomopatolgicos), provenientes de aborto, de parto prematuro e de nascimento a termo, foi analisado pela tcnica histolgica convencional com a colorao de hematoxilina e eosina (HE). A tcnica de IHQ foi realizada no material de 148 exames anatomopatolgicos, que apresentaram alteraes inflamatrias, hemorragia, necrose e trombose, utilizando anticorpo policlonal Rabbit A "Listeria monocytogenes" B65420R (Biodesign) na diluio 1:1000 e complexo avidina-biotina-estreptavidina. O teste c foi aplicado para a anlise estatstica. RESULTADOS: a presena de Lm foi identificada em 33,7% das placentas analisadas pela tcnica IHQ. Corioamnionite e vilite foram as alteraes inflamatrias que estiverem associadas a diferena significativa nas placentas positivas. Lm esteve presente nas placentas de 1, 2 e 3 trimestre gestacional. No houve associao entre idade das gestantes, casos de aborto e/ou parto prematuro e a presena ou ausncia de Lm nas placentas. Abortos habituais ocorreram em pacientes com ou sem Lm no tecido placentrio. CONCLUSO: a tcnica de IHQ pode ser utilizada para confirmar o diagnstico histopatolgico de listeriose em todos os trimestres gestacionais.
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OBJETIVO: analisar a expresso da metaloproteinase da matriz 9 (MMP-9) e do fator de crescimento vascular endotelial (VEGF) em um grupo de pacientes com cncer primrio de mama, e correlacion-los entre si e com outros indicadores de prognstico. MTODOS: estudo transversal que analisou a expresso da MMP-9 e do VEGF em 88 casos consecutivos de tumores primrios de mama. As amostras foram obtidas de pacientes portadoras de cncer primrio de mama, submetidas a tratamento cirrgico no Hospital de Clnicas de Porto Alegre da Universidade Federal do Rio Grande do Sul, no perodo de janeiro de 2000 a dezembro de 2004. A tcnica de imuno-histoqumica, usando o complexo avidina-biotina-peroxidase, foi aplicada para avaliar a imunoreao dos antgenos nos tumores. A expresso qualitativa das protenas foi avaliada por meio da observao da intensidade da colorao acastanhada dos anticorpos no citoplasma das clulas malignas, considerando positiva quando pelo menos uma clula tumoral apresentava colorao ntida e inequvoca para cada um destes marcadores. Para a determinao do escore qualitativo (0=ausente, 1=fraca, 2=mdia e 3=forte), foi considerada a intensidade da colorao citoplasmtica mais forte na lmina, independente do nmero de clulas coradas. A expresso quantitativa foi determinada pela percentagem mdia de clulas coradas, observadas em pelo menos dez campos microscpicos. A quantificao final da expresso da MMP-9 e do VEGF foi feita por meio da aplicao do algoritmo HSCORE=Σ[(I+1)]xPC, no qual I e PC representam a intensidade da colorao e a percentagem das clulas coradas, respectivamente. RESULTADOS: a MMP-9 e o VEGF apresentaram alto percentual de positividade nos tumores estudados. A expresso final mostrou escore mediano de 180 e 190, respectivamente. Quando se comparou a expresso da MMP-9 e do VEGF com as variveis "idade", "dimetro tumoral", "tipo histolgico", "grau histolgico", "linfonodo axilar" e "invaso vascular", no foi encontrada nenhuma correlao significativa. Comparadas entre si, a MMP-9 e o VEGF apresentaram uma correlao significativa (rho=0,23; p=0,03). A positividade do linfonodo axilar apresentou uma correlao positiva com o maior dimetro tumoral (2,71,1 cm; p<0,01) e com a presena de invaso vascular (84,1%; p<0,01). CONCLUSES: os resultados encontrados no mostraram correlao entre a expresso da MMP-9 e do VEGF com os indicadores de prognstico selecionados, mas uma correlao significativa quando correlacionados entre si.
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Casos de tripanossomase por Trypanosoma evansi foram diagnosticados em eqinos no Rio Grande do Sul entre 2003 e 2004. Em uma propriedade (Propriedade A) com 125 eqinos, 52 morreram. A Propriedade A recebeu ao redor de 80 guas de outras propriedades para cobertura. Dessas, 66 adoeceram e 56 morreram aps voltarem para suas propriedades de origem. A doena clnica observada em 21 eqinos caracterizava-se por emagrecimento (apesar de apetite voraz), letargia, incoordenao e instabilidade dos membros plvicos, atrofia das grandes massas musculares dos membros plvicos, fraqueza muscular e palidez das mucosas. Exemplares de T. evansi foram observados na corrente sangnea de 4 eqinos. Anemia normoctica normo-crmica, com hematcritos que variavam de 15-31%, e leuco-citose por linfocitose associada presena de linfcitos atpicos foram observadas em vrios eqinos. Altos nveis de anticorpos contra T. evansi foram detectados em 6 eqinos da Propriedade A. Oito eqinos desenvolveram um quadro neurolgico enceflico caracterizado por andar em crculos, ataxia, cegueira, hiperexcitabilidade, quedas, embotamento, dficits proprioceptivos e desvio da cabea. Um eqino desenvolveu "posio de co sentado". Nas 13 necropsias, havia espleno-megalia, linfadenomegalia, hiperplasia linfide no bao e linfo-nodo, atrofia das grandes massas musculares dos membros plvicos, edema e malacia na substncia branca e cinzenta do encfalo. Histologicamente, uma panencefalite devastadora foi observada nos 7 casos e caracterizada por marcado edema, desmielinizao, necrose e infiltrado perivascular de 6-10 camadas de clulas linfoplasmocitrias afetando tanto a substncia branca quanto a cinzenta. Muitos plasmcitos do infiltrado inflamatrio continham numerosos grnulos eosinoflicos no citoplasma (clulas de Mott). Leses semelhantes foram observadas na medula espinhal do eqino que desenvolveu "posio de co sentado". Os encfalos de 5 eqinos com quadro enceflico foram submetidos tcnica de imunoistoqumica estrepto-avidina-biotina; em todos eles observou-se a marcao de nmeros moderados ou elevados de espcimes de T. evansi pelo anticorpo especfico nos espaos intravasculares e na neurpila. Os aspectos epidemiolgicos, clnicos, hematolgicos e patolgicos da tripanossomase por T. evansi em eqinos so discutidos.
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A estimulao neonatal tem sido utilizada como modelo experimental para examinar os mecanismos pelos quais variaes precoces do ambiente do animal afetam o desenvolvimento de sistemas neurais, dando origem a alteraes comportamentais e endcrinas estveis. A estimulao neonatal consiste na manipulao dos animais por alguns minutos diariamente durante os primeiros dias de vida. Esse procedimento provoca, na vida adulta, uma srie de alteraes comportamentais e endcrinas que se caracterizam pela diminuio do medo a ambientes novos e uma resposta menos acentuada da secreo de glicocorticides pela supra-renal quando os animais so expostos a estmulos estressantes. A dopamina um neurotransmissor que atua no sistema nervoso central, onde est envolvida na integrao de vrios aspectos da funo neuroendcrina, como, por exemplo, um regulador na secreo de prolactina e do hormnio liberador de corticotrofina. O objetivo do presente estudo foi investigar o papel da manipulao neonatal sobre o sistema dopaminrgico atravs da quantificao de neurnios contendo tirosina hidroxilase, a enzima inicial e limitante da sntese de catacolaminas, em ncleos hipotalmicos. Ratos machos Wistar foram divididos em dois grupos. Um grupo foi submetido manipulao por um minuto, uma vez por dia, durante os dez primeiros dias de vida (grupo manipulado) e outro grupo no sofreu manipulao (grupo no-manipulado, controle). Aos 75-80 dias, os animais foram anestesiados, perfundidos e os crebros processados para a deteco imunohistoqumica da tirosina hidroxilase. Foi utilizado um anticorpo monoclonal contra tirosina hidroxilase e o mtodo indireto avidina-biotina-peroxidase. A quantificao da expresso da tirosina hidroxilase consistiu na contagem dos neurnios imunorreativos tirosina hidroxilase nos ncleos arqueado, paraventricular e periventricular do hipotlamo em cada indivduo. A mdia EPM do nmero de neurnios positivos para tirosina hidroxilase de todos os indivduos foi comparada entre os grupos manipulado e no-manipulado atravs do teste t de Student. No houve diferena significativa no nmero de neurnios imunorreativos tirosina hidroxilase nos ncleos arqueado, paraventricular e periventricular do hipotlamo de ratos machos adultos entre os animais do grupo manipulado e controle no-manipulado. O estudo mostrou que a manipulao neonatal no se constituiu num estmulo suficiente para promover alteraes no nmero de neurnios imunorreativos tirosina hidroxilase nos ncleos arqueado, paraventricular e periventricular do hipotlamo de ratos machos adultos.
Resumo:
Fundao de Amparo Pesquisa do Estado de So Paulo (FAPESP)