407 resultados para Arquivistica Contemporanea


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Nos últimos vinte anos, as novas formas de produção documental e as tecnologias de informação têm levado os arquivistas a repensarem seu papel na sociedade, assim como os princípios e conceitos arquivísticos promulgados no século XIX. Neste contexto, emergem, notadamente no Canadá, novas abordagens para a organização do conhecimento arquivístico contemporâneo, destacando-se, dentre elas, a Arquivística Funcional, ou Pós-Moderna. O presente artigo aborda a contribuição dessa nova corrente para a constituição de uma disciplina contemporânea, notadamente a partir dos estudos de seu precursor e disseminador, Terry Cook.

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É uma coletânea do autor, com estudos, inclusive, do seu tempo de estudante. Aborda a cultura literária do País, analisando figuras como: João Ribeiro, Melo Moraes Filho, Barbosa Rodrigues, Araripe Júnior, Machado de Assis, Luís Delfino, Tobias Barreto e Émile Zola.

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The watershed constituted by the historical novels of Leonardo Sciascia (1921- 1989), Vincenzo Consolo (1933-2012) and Andrea Camilleri (born 1925), are starting points for analysing subsequent writings of history in Sicily, particularly those that deal with the hermeneutical function of literature as a means of critically reading official historiography. Nevertheless, whereas ample critical attention has been paid to male writers, whose work is deemed ‘mainstream’, there has been insufficient analysis of the role of female authors in relation to literary representations of Sicilian history. By considering the distinctiveness of the Sicilian literary tradition, the thesis identifies a series of transformations of the genre which have occurred in recent years within the context of feminine writing, and examines the historical narratives of contemporary Sicilian writers Maria Attanasio, Silvana La Spina and Maria Rosa Cutrufelli produced between 1990 and 2007. The study problematizes the lack of critical debate about feminine narratives in Sicily, and places these works in relation to developments in gender and genre theory, focusing particularly on Margherita Ganeri’s studies on the historical genre and the canon. After an introductory chapter which argues the case for examining Sicilian female historical fiction as a distinct literary practice, the subsequent chapters feature textual analyses of each author’s main historical fiction works, supporting the reading of the texts with theoretical readings, including the micro-history of Carlo Ginzburg, the écriture féminine of Hélène Cixous, the abjection theory of Julia Kristeva, the theoretical propositions on “experience” by Joan Wallach Scott and Teresa De Lauretis, and the theory of gender as performance proposed by Judith Butler. The analyses underline the importance of the authors’ distinct feminine perspective over Sicilian history and ultimately suggest that the three writers represent significant examples of a “nomadic writing” to be placed outside the Sicilian male literary tradition.

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Relatório de estágio de mestrado, Ciências da Documentação e Informação (Arquivistica), Universidade de Lisboa, Faculdade de Letras, 2010

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Organizado por : Rede de História Contemporânea ; Instituto de História Contemporânea Faculdade de Ciências Sociais e Humanas da Universidade Nova de Lisboa –IHC; Centro de Estudos Interdisciplinares do Século XX da Universidade de Coimbra - CEIS20

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UANL

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Conferencias de las Jornadas que sobre narrativa contemporánea se han desarrollado en la Universidad Cisneriana durante los días 17 al 26 de abril. Los autores responsables de estas conferencias son representantes de la nueva narrativa española Luis Mateo Díez, Juan José Millás, Javier Marías, José Manuel Caballero Bonald, José Antonio Gabriel y Galán y Lourdes Ortíz. Junto a las conferencias se exponen breves análisis biográficos y críticos..

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El objeto de la presente ponencia es analizar el desarrollo de la Arqueología, en los últimos 25 años, desde dos perspectivas importantes: la organización en el Ecuador de la arqueología como disciplina, y los logros de la arqueología contemporánea en la reconstrucción del pasado aborigen. Por consiguiente, no se contempla aquí una revisión bibliográfica de la producción científica de los últimos 25 años, sino más bien una evaluación de las cuestiones o problemas culturales que ha abordado la ciencia arqueológica en el período mencionado. El balance tiene dos facetas: por un lado, un sentimiento de satisfacción por el robustecimiento teórico metodológico del quehacer arqueológico en el país y, por otro, un sentimiento de profundo pesimismo por la arqueología nacional que atraviesa la crisis más grave de su historia.

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La ricerca si pone come obbiettivo principale quello di individuare gli strumenti in grado di controllare la qualità di una progettazione specifica che risponde alle forti richieste della domanda turistica di un territorio. Parte dalle più semplici teorie che inquadrano una costante condizione dell’uomo, “il VIAGGIARE”. La ricerca si pone come primo interrogativo quello definire una “dimensione” in cui le persone viaggiano, dove il concetto fisico di spazio dedicato alla vita si è spostato come e quanto si sposta la gente. Esiste una sorta di macroluogo (destinazione) che comprende tutti gli spazi dove la gente arriva e da cui spesso riparte. Pensare all'architettura dell’ospitalità significa indagare e comprendere come la casa non è più il solo luogo dove la gente abita. La ricerca affonda le proprie tesi sull’importanza dei “luoghi” appartenenti ad un territorio e come essi debbano riappropriarsi, attraverso un percorso progettuale, della loro più stretta vocazione attrattiva. Così come si sviluppa un’architettura dello stare, si manifesta un’architettura dello spostarsi e tali architetture si confondono e si integrano ad un territorio che per sua natura è esso stesso attrattivo. L’origine terminologica di nomadismo è passaggio necessario per la comprensione di una nuova dimensione architettonica legata a concetti quali mobilità e abitare. Si indaga pertanto all’interno della letteratura “diasporica”, in cui compaiono le prime configurazioni legate alla provvisorietà e alle costruzioni “erranti”. In sintesi, dopo aver posizionato e classificato il fenomeno turistico come nuova forma dell’abitare, senza il quale non si potrebbe svolgere una completa programmazione territoriale in quanto fenomeno oramai imprescindibile, la ricerca procede con l’individuazione di un ambito inteso come strumento di indagine sulle relazioni tra le diverse categorie e “tipologie” turistiche. La Riviera Romagnola è sicuramente molto famosa per la sua ospitalità e per le imponenti infrastrutture turistiche ma a livello industriale non è meno famosa per il porto di Ravenna che costituisce un punto di riferimento logistico per lo scambio di merci e materie prime via mare, oltre che essere, in tutta la sua estensione, caso di eccellenza. La provincia di Ravenna mette insieme tutti i fattori che servono a soddisfare le Total Leisure Experience, cioè esperienze di totale appagamento durante la vacanza. Quello che emerge dalle considerazioni svolte sul territorio ravennate è che il turista moderno non va più in cerca di una vacanza monotematica, in cui stare solo in spiaggia o occuparsi esclusivamente di monumenti e cultura. La richiesta è quella di un piacere procurato da una molteplicità di elementi. Pensiamo ad un distretto turistico dove l’offerta, oltre alla spiaggia o gli itinerari culturali, è anche occasione per fare sport o fitness, per rilassarsi in luoghi sereni, per gustare o acquistare cibi tipici e, allo stesso tempo, godere degli stessi servizi che una persona può avere a disposizione nella propria casa. Il percorso, finalizzato a definire un metodo di progettazione dell’ospitalità, parte dalla acquisizione delle esperienze nazionali ed internazionali avvenute negli ultimi dieci anni. La suddetta fase di ricerca “tipologica” si è conclusa in una valutazione critica che mette in evidenza punti di forza e punti di debolezza delle esperienze prese in esame. La conclusione di questa esplorazione ha prodotto una prima stesura degli “obbiettivi concettuali” legati alla elaborazione di un modello architettonico. Il progetto di ricerca in oggetto converge sul percorso tracciato dai Fiumi Uniti in Ravenna. Tale scelta consente di prendere in considerazione un parametro che mostri fattori di continuità tra costa e città, tra turismo balneare e turismo culturale, considerato quindi come potenziale strumento di connessione tra realtà spesso omologhe o complementari, in vista di una implementazione turistica che il progetto di ricerca ha come primo tra i suoi obiettivi. Il tema dell’architettura dell’ospitalità, che in questo caso si concretizza nell’idea di sperimentare l’ALBERGO DIFFUSO, è quello che permette di evidenziare al meglio la forma specifica della cultura locale, salvandone la vocazione universale. La proposta progettuale si articola in uno studio consequenziale ed organico in grado di promuovere una riflessione originale sul tema del modulo “abitativo” nei luoghi di prossimità delle emergenze territoriali di specifico interesse, attorno alle quali la crescente affluenza di un’utenza fortemente differenziata evidenzia la necessità di nodi singolari che si prestino a soddisfare una molteplicità di usi in contesti di grande pregio.