968 resultados para ABC importer
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Journal of Bacteriology (Out 2010) 5312-5318
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Helicobacter pylori è un batterio Gram-negativo in grado di colonizzare la mucosa gastrica umana e persistere per l'intero arco della vita dell'ospite. E' associato a patologie gastrointestinali, quali gastrite cronica, ulcere gastriche e duodenali, adenocarcinomi e linfomi gastrici. Si tratta di uno dei patogeni più diffusi, presente in circa metà della popolazione mondiale, e il solo che si è adattato a vivere nell'ambiente ostile dello stomaco umano. Molteplici sono i fattori di virulenza che permettono al batterio la colonizzazione della nicchia gastrica e contribuiscono, anche attraverso l' induzione di una risposta infiammatoria, a profonde modificazioni dell' omeostasi gastrica. Queste ultime si associano, ad esempio, all'iperproduzione di fattori proinfiammatori, ad alterazioni sia della regolazione della secrezione acida gastrica sia del ciclo cellulare e della morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule epiteliali gastriche, a disordini nel metabolismo del ferro e a carenze di elementi essenziali. Studi sulla diversità genetica di H. pylori osservata in ceppi isolati da varie regioni del mondo, dimostrano che tale batterio ha avuto una coevoluzione col genere umano attraverso la storia, ed è verosimile che H. pylori sia stato un costituente del microbiota gastrico per almeno 50.000 anni. Scopo della tesi è stato quello di identificare e caratterizzare proteine importanti per la colonizzazione e l'adattamento di H. pylori alla nicchia gastrica. In particolare gli sforzi si sono concentrati su due proteine periplasmatiche, la prima coinvolta nella difesa antiossidante (l'enzima catalasi-like, HP0485), e la seconda nel trasporto di nutrienti presenti nell'ambiente dello stomaco all'interno della cellula (la componente solubile di un ABC transporter, HP0298). La strategia utilizzata prevede un'analisi bioinformatica preliminare, l'ottenimento del gene per amplificazione, mediante PCR, dal genoma dell'organismo, la costruzione di un vettore per il clonaggio, l'espressione eterologa in E. coli e la successiva purificazione. La proteina così ottenuta viene caratterizzata mediante diverse tecniche, quali spettroscopia UV, dicroismo circolare, gel filtrazione analitica, spettrometria di massa. Il capitolo 1 contiene un'introduzione generale sul batterio, il capitolo 2 e il capitolo 3 descrivono gli studi relativi alle due proteine e sono entrambi suddivisi in un abstract iniziale, un'introduzione, la presentazione dei risultati, la discussione di questi ultimi, i materiali e i metodi utilizzati. La catalasi-like (HP0485) è una proteina periplasmatica con struttura monomerica, appartenente ad una famiglia di enzimi a funzione per la maggior parte sconosciuta, ma evolutivamente correlati alla ben nota catalasi, attore fondamentale nella difesa di H. pylori, grazie alla sua azione specifica di rimozione dell'acqua ossigenata. HP0485, pur conservando il fold catalasico e il legame al cofattore eme, non può compiere la reazione di dismutazione dell'acqua ossigenata; possiede invece un'attività perossidasica ad ampio spettro, essendo in grado di accoppiare la riduzione del perossido di idrogeno all'ossidazione di diversi substrati. Come la catalasi, lavora ad alte concentrazioni di aqua ossigenata e non arriva a saturazione a concentrazioni molto elevate di questo substrato (200 mM); la velocità di reazione catalizzata rimane lineare anche a questi valori, aspetto che la differenzia dalle perossidasi che vengono in genere inattivate da concentrazioni di perossido di idrogeno superiori a 10-50 mM. Queste caratteristiche di versatilità e robustezza suggeriscono che la catalasi-like abbia un ruolo di scavenger dell'acqua ossigenata e probabilmente anche un'altra funzione connessa al suo secondo substrato, ossia l'ossidazione di composti nello spazio periplasmatico cellulare. Oltre alla caratterizzazione dell'attività è descritta anche la presenza di un ponte disolfuro, conservato nelle catalasi-like periplasmatiche, con un ruolo nell'assemblaggio dell'eme per ottenere un enzima attivo e funzionale. La proteina periplasmatica HP0298, componente di un sistema di trasporto ABC, è classificata come trasportatore di dipeptidi e appartiene a una famiglia di proteine in grado di legare diversi substrati, tra cui di- e oligopeptidi, nichel, eme, glutatione. Benchè tutte associate a trasportatori di membrana batterici, queste proteine presentano un dominio di legame al substrato che risulta essere conservato nei domini extracellulari di recettori specifici di mammifero e uomo. Un esempio sono i recettori ionotropici e metabotropici del sistema nervoso. Per caratterizzare questa proteina è stato messo a punto un protocollo di ligand-fishing accoppiato alla spettrometria di massa. La proteina purificata, avente un tag di istidine, è stata incubata con un estratto cellulare di H. pylori per poter interagire con il suo substrato specifico all'interno dell'ambiente naturale in cui avviene il legame. Il complesso proteina-ligando è stato poi purificato per cromatografia di affinità e analizzato mediante HPLC-MS. L'identificazione dei picchi differenziali tra campioni con la proteina e 5 campioni di controllo ha portato alla caratterizzazione di pentapeptidi particolarmente ricchi in aminoacidi idrofobici e con almeno un residuo carico negativamente. Considerando che H. pylori necessita di alcuni aminoacidi essenziali, per la maggior parte idrofobici, e che lo stomaco umano è particolarmente ricco di peptidi prodotti dalla digestione delle proteine introdotte con il cibo, il ruolo fisiologico di HP0298 potrebbe essere l'internalizzazione di peptidi, con caratteristiche specifiche di lunghezza e composizione, che sono naturalmente presenti nella nicchia gastrica.
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Universidade Estadual de Campinas. Faculdade de Educação Física
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Universidade Estadual de Campinas . Faculdade de Educação Física
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This report focuses on the effects of cholesterol on the expression and function of the ATP-binding cassette (ABCB1, ABCG2 and ABCC2) and solute-linked carrier (SLCO1B1 and SLCO2B1) drug transporters with a particular focus on the potential impact of cholesterol on lipid-lowering drug disposition. Statins are the most active agents in the treatment of hypercholesterolemia. However, considerable interindividual variation exists in the response to statin therapy. Therefore, it would be huge progress if factors were identified that reliably differentiate between responders and nonresponders. Many studies have suggested that plasma lipid concentrations can affect drug disposition of compounds, such as ciclosporin and amphotericin B. Both compounds are able to affect the expression and function of ABC transporters. Although still speculative, these effects might be owing to the regulation of drug transporters by plasma cholesterol levels. Studies with normo- and hyper-cholesterolemic individuals, before and after atorvastatin treatment, have demonstrated that plasma cholesterol levels are correlated with drug transporter expression, as well as being related to atorvastatin`s cholesterol-lowering effect. The mechanism influencing the correlation between cholesterol levels and the expression and function of drug transporters remains unclear. Some studies provide strong evidence that nuclear receptors, such as the pregnane X receptor and the constitutive androstane receptor, mediate this effect. In the near future, pharmacogenomic studies with individuals in a pathological state should be performed in order to identify whether high plasma cholesterol levels might be a factor contributing to interindividual oral drug bioavailability.
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Background. A decline in muscle mass and muscle strength characterizes normal aging. As clinical and animal studies show it relationship between higher cytokine levels and low muscle mass, the aim of this study was to investigate whether markers, of inflammation are associated with muscle mass and strength in well-functioning elderly persons. Methods. We Used baseline data (1997-1998) of the Health, Aging, and Body Composition (Health ABC) Study on 3075 black and white men and women aged 70-79 years. Midthigh muscle cross-sectional area (computed tomography), appendicular muscle mass (dual-energy x-ray ab absorptiometry). isokinetic knee extensor strength (KinCom). and isometric inip strength were measured. plasma levels of interleukin-6 (IL-6) and tumor necrosis factor-alpha (TNF-alpha) were assessed by enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Results. Higher cytokine levels were generally associated with lower muscle mass and lower muscle strength. The most consistent relationship across the gender and race groups was observed for IL-6 and grip strength: per SD increase in IL-6, grip strength was 1.1 to 2.4 kg lower (p < .05) after adjustment for age, clinic Site. health status, medications, physical activity. smoking. height. and body fat. Ail overall measure of elevated cytokine level was created by combining the levels of IL-6 and TNF-alpha. With the exception of white men, elderly persons having high levels of IL-6 (> 1.80 pg/ml) as well as high levels of TNF-alpha (> 3.20 pg/ml) had a smaller muscle area, less appendicular mass. a lower knee extensor strength. and a lower grip strength compared to those with low levels of both cytokines. Conclusions. Higher plasma concentrations of IL-6 and TNF-alpha are associated with lower muscle mass and lower muscle strength in well-functioning older men and women. Higher cytokine levels. as often observed in healthy older persons. may contribute to the loss Of muscle mass and strength that accompanies aging.
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Resistance to drug is a major cause of treatment failure in pediatric brain cancer. The multidrug resistance (MDR) phenotype can be mediated by the superfamily of adenosine triphosphate-binding cassette (ABC) transporters. The dynamics of expression of the MDR genes after exposure to chemotherapy, especially the comparison between pediatric brain tumors of different histology, is poorly described. To compare the expression profiles of the multidrug resistance genes ABCB1, ABCC1, and ABCG2 in different neuroepithelial pediatric brain tumor cell lines prior and following short-term culture with vinblastine. Immortalized lineages from pilocytic astrocytoma (R286), anaplasic astrocytoma (UW467), glioblastoma (SF188), and medulloblastoma (UW3) were exposed to vinblastine sulphate at different schedules (10 and 60 nM for 24 and 72 h). Relative amounts of mRNA expression were analyzed by real-time quantitative polymerase chain reaction. Protein expression was assessed by immunohistochemistry for ABCB1, ABCC1, and ABCG2. mRNA expression of ABCB1 increased together with augmenting concentration and time of exposure to vinblastine for R286, UW467, and UW3 cell lines. Interestingly, ABCB1 levels of expression diminished in SF188. Following chemotherapy, mRNA expression of ABCC1 decreased in all cell lines other than glioblastoma. ABCG2 expression was influenced by vinblastine only for UW3. The mRNA levels showed consistent association to protein expression in the selected sets of cell lines analyzed. The pediatric glioblastoma cell line SF188 shows different pattern of expression of multidrug resistance genes when exposed to vinblastine. These preliminary findings may be useful in determining novel strategies of treatment for neuroepithelial pediatric brain tumors.
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O texto possui quatro partes. A parte 1, Antecedentes, traz um hist??rico dos trabalhos conjuntos entre ENAP e ABC que justicam a solicita????o de apoio da ENAP para os desenvolvimentos sobre o projeto Cotton-4; a parte 2, A demanda da ABC a ENAP, contextualiza o projeto Cotton 4 e detalha a solicita????o original da ABC; a parte 3, Oportunidades para a ENAP, exp??e como a proposta foi complementada para potencializar outros trabalhos em curso da Escola. Finalmente, a parte 4, Implementa????o de a????es e seus principais resultados, resume os prop??sitos e a estrat??gia de execu????o do termo de coopera????o firmado entre ENAP e ABC
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O artigo discute as motivações e objetivos que levaram o Brasil a participar de negociações com a Argentina e o Chile, entre 1907 e 1915, para a assinatura de um tratado de "cordial inteligência política", conhecido como ABC. Com vistas a situar essa iniciativa no contexto internacional do período, examina a configuração do subsistema americano bem como o papel do pan-americanismo. A fim de identificar seu significado político, analisa os fundamentos da política externa de Rio Branco (1902-1912) e as mais relevantes interpretações do ABC na historiografia, utilizando como recursos metodológicos os conceitos de sistemas de Estados e de hegemonia.
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O presente trabalho visa abordar a aplicação do sistema de custeio Activity Based Costing (ABC) numa empresa de fabricação de carroçarias para autocarros, identificando os benefícios da sua adoção e os factores que mais influenciaram a sua implementação. Para o efeito utilizamos a metodologia de investigação qualitativa com recurso ao método do estudo de caso. Constatamos que o ABC é uma ferramenta de gestão que permite o apuramento dos custos indiretos de produção de uma forma mais precisa e racional do que os demais sistemas de custeio da contabilidade tradicional. Por outro lado, foi possível concluir que os fatores que mais influenciaram a implementação do ABC foram o apoio da gestão de topo, a familiaridade com outras ferramentas de gestão e a elevada formação dos recursos humanos.