999 resultados para A Wonder Book
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The Gorgon's head.--The golden touch.--The paradise of children.--The three golden apples.--The miraculous pitcher.--The Chimaera.
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"Entered according to Act of Congress in ... 1853 ... in ... Massachusetts."
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The Gorgon's head.--The golden touch.--The paradise of children.--The three golden apples.--The miraculous pitcher.--The Chimaera.
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Illustrated lining-papers.
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This article examines two American books for children: Nathaniel Hawthorne’s A Wonder Book for Girls and Boys (1851) and Elizabeth Stoddard’s Lolly Dinks’s Doings (1874). In both books, fairy tales or myths are framed by a contemporary American setting in which the stories is told. It is in these realistic frames with an adult storyteller and child listeners that metafictional features are found. The article shows that Hawthorne and Stoddard use a variety of metafictional elements. So, although metafiction has been regarded as a postmodernist development in children’s literature, there are in fact instances of metafiction in nineteenth-century American children’s literature.
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Questa ricerca mostra l’evoluzione della letteratura mitologica per ragazzi in Italia. Il primo libro italiano di mitologia per bambini è stato pubblicato nel 1911 (lo stesso anno di un’importante e violenta guerra coloniale tra l’Italia e la Libia): la scrittrice italiana Laura Orvieto pubblicò allora “Storie della storia del mondo”, in cui riunì antichi racconti greci per giovani lettori. Queste storie erano ispirate al libro mitologico per bambini “Il libro delle meraviglie” di Hawthorne (titolo originale “A Wonder Book for Girls and Boys”). In seguito molti scrittori italiani scrissero libri mitologici per giovani lettori: serie importanti di libri di mitologia per bambini furono pubblicate durante il regime mussoliniano – talvolta per diffondere l’ideologia fascista della superiorità romana. Durante questo periodo, i libri mitologici spesso mostravano uno stile letterario solenne. Dopo la seconda guerra mondiale, la letteratura mitologica per bambini cambiò lentamente prospettiva: gli scrittori italiani cominciarono ad usare il mito per parlare di problemi sociali (p.e. Gianni Rodari descriveva re Mida come un capitalista) e per spiegare le diverse condizioni umane (p.e. Beatrice Masini fa riferimento alle dee e alle eroine greche per descrivere la condizione femminile). La ricerca analizza anche la relazione tra mito e scuola in Italia: i racconti mitologici hanno sempre fatto parte dei programmi scolastici italiani per bambini dagli 8 agli 11 anni. Le riforme scolastiche – deliberate negli anni ’20 e ’40 – fissarono pratiche didattiche sui miti ancora oggi in uso. I racconti mitologici erano soprattutto un supporto per gli studi storici e letterari. Tuttavia, negli ultimi decenni, i miti sono divenuti un importante aiuto per gli insegnamenti scientifici e artistici.
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v. 1-2. Twice-told tales. -- v. 3. The snow-image and other twice-told tales. -- v. 4. Mosses from an old manse. -- v. 6. The scarlet letter. -- v. 7. The house of the seven gables. -- v. 8. The Blithedale romance. -- v. 9-10. The marble faun; or, The romance of Monte Beni. -- v. 11. Our old home. -- v. 12. The whole history of grandfather's chair, and Biographical stories. -- v. 13. A wonder book for girls and boys, and Tanglewood tales. -- v. 14. The Dolliver romance and kindred tales. -- v. 15. Doctor Grimshaw's secret, ed. with preface and notes by Julian Hawthorne. -- v. 16. Tales and sketches. -- v. 17. Miscellanies; biographical and other sketches and letters. -- v. 18. Passages from the American note-books. -- v. 19-22. Notes of travel.