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Resumo:
Manual docente de la asignatura Procesado de la Señal del Grado en Ingeniería de las Tecnologías en Telecomunicación en la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria. Asignatura obligatoria de tercer curso en la mención de Sistemas de Telecomunicación.
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[ES] Manual docente de la asignatura Procesado de la Señal que se imparte en el segundo semestre del tercer curso (3B) del título del Grado en Ingeniería en tecnologías de la Telecomunicación. Forma parte del módulo de Tecnología Específica mención Sistemas de Telecomunicación y constituye, como asignatura única, la materia de Tratamiento de la señal. La segunda edición recoge las modificaciones fruto de la experiencia del primer año de impartición de la asignatura. Concisamente se ha agrupado todo el procesado de imagen y clasificación en un capítulo final y se han añadido al final de cada capítulo algunos problemas.
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[ES] Introducción a Matlab para alumnos de Procesado de la Señal
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[ES]La implantación de las nuevas tendencias educativas en la Universidad ha abierto un debate reformulando la actitud de los alumnos y el papel del profesor. Dicho debate ha originado cambios metodológicos más en el ámbito de las humanidades que en el científico técnico dónde ya se contaba con clases en laboratorios donde el alumno era innegablemente el centro del proceso de enseñanza/aprendizaje. Ya han pasado algunos años tras la implantación de los nuevos conceptos educativos. En este trabajo se propone una reflexión sobre la experiencia de los primeros años en el ámbito de la enseñanza y aprendizaje de los conceptos de Procesado de la Señal en los estudios de Grado en ingeniería de telecomunicación y electrónica a la vez que aportar nuevas directrices para el futuro inmediato.
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Gli squali bianchi sono tra i più importanti predatori dei Pinnipedi (Klimley et al., 2001; Kock, 2002). La loro principale strategia di caccia consiste nel pattugliare le acque circostanti ad una colonia di otarie e nell’attaccarle quando queste sono in movimento, mentre si allontanano o avvicinano all’isola (Klimley et al., 2001; Kock, 2002). Tuttavia, la strategia e la dinamica della predazione osservate anche in relazione al ciclo riproduttivo della preda e le tattiche comportamentali messe in atto dalla preda per ridurre la probabilità di predazione, e quindi diminuire la sua mortalità, sono ancora poco conosciute. Con questo studio, effettuato nell’area di Seal Island all’interno della baia di Mossel Bay in Sud Africa, abbiamo cercato di definire proprio questi punti ancora poco conosciuti. Per studiare la strategia e le dinamica di predazione dello squalo bianco abbiamo utilizzato il sistema di monitoraggio acustico, in modo da poter approfondire le conoscenze sui loro movimenti e quindi sulle loro abitudini. Per dare un maggiore supporto ai dati ottenuti con la telemetria acustica abbiamo effettuato anche un monitoraggio visivo attraverso l’attrazione (chumming) e l’identificazione fotografica degli squali bianchi. Per comprendere invece i loro movimenti e le tattiche comportamentali messi in atto dalle otarie orsine del capo per ridurre la probabilità di predazione nella baia di Mossel Bay, abbiamo utilizzato il monitoraggio visivo di 24 ore, effettuato almeno una volta al mese, dalla barca nell’area di Seal Island. Anche se gli squali bianchi sono sempre presenti intorno all’isola i dati ottenuti suggeriscono che la maggior presenza di squali/h si verifica da Maggio a Settembre che coincide con l’ultima fase di svezzamento dei cuccioli delle otarie del capo, cioè quando questi iniziano a foraggiare lontano dall'isola per la prima volta; durante il sunrise (alba) durante il sunset (tramonto) quando il livello di luce ambientale è bassa e soprattutto quando la presenza delle prede in acqua è maggiore. Quindi possiamo affermare che gli squali bianchi a Seal Island prendono delle decisioni che vanno ad ottimizzare la loro probabilità di catturare una preda. I risultati preliminari del nostro studio indicano anche che il numero di gruppi di otarie in partenza dall'isola di notte sono di gran lunga maggiori di quelle che partono durante il giorno, forse questo potrebbe riflettere una diminuzione del rischio di predazione; per beneficiare di una vigilanza condivisa, le otarie tendono in media a formare gruppi di 3-5 o 6-9 individui quando si allontanano dall’isola e questo probabilmente le rende meno vulnerabili e più attente dall’essere predate. Successivamente ritornano all’isola da sole o in piccoli gruppi di 2 o 3 individui. I gruppi più piccoli probabilmente riflettono la difficoltà delle singole otarie a riunirsi in gruppi coordinati all'interno della baia.
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BACKGROUND: Arterial puncture closure devices (APCD) are frequently used after cardiac catheterization. Here, the diagnosis and therapy of femoral artery complications after the use of the Angio-Seal APCD is reported. PATIENTS AND METHODS: The Angio-Seal APCD was deployed in 1600 patients undergoing transfemoral catheterization. RESULTS: In 7 of 1600 cases (0.4%) vascular complications occurred following Angio-Seal deployment. Diagnosis was made by duplex sonography. Intraoperative findings consisted of a complete occlusion with dissection of the femoral artery in all patients. In 6 cases, the femoral bifurcation had to be reconstructed after endarterectomy. Follow-up is complete with a mean of 6 months. CONCLUSION: The Angio-Seal device should not be used for closure of the superficial femoral artery and in patients with severe arteriosclerosis. The application of arteriography as well as the use of ultrasound-guided puncture is advisable. In all cases, surgical intervention was successful and an adequate therapy for management of complications.