990 resultados para Prima Esposizione Italiana (1861 : Florence, Italy)
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Subtitle varies.
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The "elenco" (list of subscribers) in vol. 11 is transcribed in full by Bertelli & Innocenti; see also their remarks on p. cxliv-cxlv.
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"Biographies of the authors": v. 1, p. ix-xviii.
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Vol. 3, edited by Langton Douglas; v. 4, by Langton Douglas, assisted by G. de Nicola; v. 5-6, by Tancred Borenius.
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Tr. of:Istorie fiorentine.
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A translation of vol. 2 of the author's "Voyage en Italie."
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Nel corso degli ultimi quindici anni, il dibattito letterario italiano si è rivolto soprattutto alla persistenza dei caratteri del postmoderno italiano nella produzione letteraria nazionale, e parallelamente sulla ricerca dei sintomi e dei segnali che possano dimostrare un superamento di questo periodo storico e letterario. Le posizioni prese dalla critica letteraria sono polarizzate, da una parte i sostenitori di un necessario recupero dei caratteri al contempo realisti e modernisti e dall’altra coloro che ritengono che il postmoderno sia evoluto verso una forma più matura. In questo lavoro, sulla scorta di Luperini, Donnarumma e Cortellessa, consideriamo il postmoderno come una fase artistica e storica consumata. Pertanto, abbiamo indagato le forme che rappresentano i nodi tematici più riconoscibili della nuova produzione letteraria italiana; lo si è fatto attraverso le opere di alcuni autori che più di altri mostrano una sensibilità comune e degli elementi problematici affini, malgrado delle differenze stilistiche profonde. Abbiamo scelto di concentrarci sulla produzione di Giorgio Falco, Nicola Lagioia, Laura Pugno e Giorgio Vasta. Nella prima parte, abbiamo osservato la presenza della corporalità in alcune opere di tali autori, alfine di verificare le modalità del ritorno alla dimensione fisica dell’esistenza. Nella seconda parte, abbiamo indagato il ritorno all’impegno, osservando la rappresentazione degli anni Settanta e Ottanta e lo sguardo degli autori verso la città diffusa del nord Italia.
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La presente tesi di dottorato propone uno studio sulla casa editrice “Dalla parte delle bambine” di Adela Turin. Attiva dal 1975 al 1982 a Milano, si tratta della prima impresa editoriale femminista per l’infanzia in Italia. Nonostante l’originalità e il successo internazionale dei suoi libri, è stata riscontrata una sorprendente scarsità di studi sull’argomento. Questa ricerca interdisciplinare si propone quindi di colmare questa lacuna, inserendosi nel vivace ambito dello studio della letteratura per l’infanzia in prospettiva di genere. La dissertazione è divisa in cinque capitoli, a cui si aggiunge un’appendice iconografica che raccoglie le copertine dell’intero catalogo di DPDB. Nel primo capitolo viene introdotto il quadro teorico della ricerca, dalla complessità della letteratura per il giovane pubblico all’indagine in ottica di genere. Il secondo capitolo si concentra sulle pubblicazioni per bambine e bambini negli anni Settanta, passando in rassegna innovative esperienze editoriali nonché l’opera di scrittori e scrittrici sensibili alle questioni di genere. La terza sezione si occupa di ricostruire il profilo biografico di Turin e il suo decennale impegno contro il sessismo veicolato dai libri per l’infanzia, per poi concentrarsi sulla storia, il catalogo, la diffusione e la ricezione di DPDB. Il quarto capitolo propone un’analisi qualitativa e quantitativa di un corpus di 20 albi illustrati scritti da Turin, oltre a un confronto fra questi libri e diverse ricerche sulla rappresentazione di genere, allo scopo di evidenziare la peculiarità delle proposte di DPDB. La quinta sezione, infine, si occupa del rapporto con la contemporaneità. Dopo aver tracciato un quadro della complessa situazione dell’educazione di genere in Italia e aver proposto una panoramica di esperienze editoriali per il giovane pubblico attente alle questioni di genere, quest’ultima parte indagherà i contesti in cui gli albi di Turin vengono oggi letti e consigliati, offrendosi come narrazione alternativa e tutt’ora attuale.
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L’ article fa un repàs de l’evolució del concepte de districte industrial des de l’ òptica de l’experiència italiana. Partint de la constatació dels canvis que hi ha hagut en les formes d’organització de la producció en els tres darrers decennis, s’exposa l’evolució del model del districte industrial com a paradigma d’ Alfred Marshall, de principis del segle XX, s’ha anat enriquint a mesura que ha madurat l’ experiència districtual, que avui afronta els reptes de la globalització econòmica
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In everyday debates on topics such as cultural differences, it seems relevant to analyze not only institutional conversations or speeches, but also mass-media communications. The way the media portray social events contributes to the construction of our categories of explanation of the world. The main purpose of this research is to analyze the representations of the Arabs before and after September 11, 2001 in the Italian and U.S. press. Results show that in Italy articles mainly focus on contrasting illegal immigration and on the consequent political and legislative decisions. Instead, U.S. press is focused on enhancing the sense of ingroup belonging, relying on the sense of threat of the Arabs to Western culture.