185 resultados para Digitaria nuda


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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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The experiment was carried out aiming to analyze the dry mass production and distribution and the content and accumulation of macronutrients in sourgrass (Digitaria insularis) plants cultivated under mineral nutrition standard conditions. Plants grew in 7-liter pots filled with sand substrate and daily irrigated with nutrient solution, being maintained under greenhouse conditions. Treatments consisted of times of evaluation (21, 35, 49, 63, 77, 91, 105, 119, and 133 days after emergence - DAE) and were arranged in a completely randomized design with four replicates. Sourgrass showed small accumulation of dry mass (0.3 g per plant) and macronutrients (3.7 mg of N per plant, 0.4 mg of P per plant, 5.6 mg of K per plant, 0.9 mg of Ca per plant, 0.7 mg of Mg per plant, and 0.3 mg of S per plant) at vegetative growth stage (< 49 DAE). Those accumulations increased mainly after 77 DAE, reaching the maximum theoretical value at 143, 135, 141, 129, 125, 120, and 128 DAE, for dry mass (12.4 g per plant), N (163.2 mg per plant), P (27.1 mg per plant), K (260.5 mg per plant), Ca (47.6 mg per plant), Mg (30.9 mg per plant), and S (13.7 mg per plant), respectively. K and N were found with higher rates and, as a consequence, they were required and accumulated in greater amounts in plant tissues of sourgrass.

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The objective of this study was to evaluate the possibility of reducing spray concentration and volume of Fluazifop-p-butyl applications on postemergence soybeans, while maintaining weed control and growth selectivity. The study was conducted in the experimental area of the Teaching and Research Farm of FCAV/Unesp - Jaboticabal Campus, during the agricultural season of 1998/99, carried out on a crop of soybean cultivar FT 2009. The experimental setup utilized was a randomized block design with 24 treatments, 20 following a factorial scheme 2 x 2 x 5 and 4 control treatments. The factors examined were: spray volume (100 and 200 L ha-1); reduced spray concentration - 75.2 and 112.8 g of fluazifop-p-butyl/ha (40 and 60% of the recommended concentration, respectively); and application schedule (5 A.M., 9 A.M., 1 P.M., 5 P.M. and 9 P.M.). The controls were applications at the recommended concentration (188.0 g fluazifop-p-butyl/ha), using volumes of 100 and 200 L ha-1, and treatments without weed control and weeds controlled with manual hoeing. The main species of weeds that emerged in the experimental area were: Cenchrus echinatus, comprising 60% of the infested sections; Digitaria horizontalis, 10%, and Eleusine indica, 30%. All fluazifop-p-butyl applications made up to 9 A.M. and from 5 P.M. effectively controlled the three species of weeds and provided a selective growth of soybeans. Therefore, the use of fluazifop-p-butyl can be optimized by reducing both the concentration and the volume of the spray for applications times providing favorable conditions for crop dusting.

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Estudos a respeito da composição florística e estrutura fitossociológica da vegetação são de grande importância não só para estabelecer parâmetros e associá-los a comunidades semelhantes em diferentes locais ou sob influência de condições ambientais diversas. Também servem para subsidiar medidas conservacionistas diante do cenário atual de intensa fragmentação, aplicáveis sob perspectivas da ecologia da paisagem. Neste estudo, analisamos a composição e estrutura do subbosque de um trecho de Floresta Ombrófila Densa Montana, e comparamos com o dossel. Amostramos todos os indivíduos arbustivo e arbóreos que tiveram altura superior ou igual a um metro e meio e perímetro à altura do peito (PAP) menor que quinze centímetros (H ≥ 1,5 m e PAP < 15 cm) em uma área de 0,4 ha, totalizando 2321 indivíduos. Encontramos 252 espécies, distribuídas em 43 famílias para o subbosque e 583 indivíduos, 129 espécies e 36 famílias para o dossel. Os valores do índice de diversidade de Shannon (H’) foram, respectivamente, 4,13 e 3,94 nat.ind.-1 e os valores de equabilidade de Pielou (J) foram 0,75 e 0,81. As famílias de maior riqueza em comum nos dois estratos foram Myrtaceae, Rubiaceae e Fabaceae. A espécie com o maior valor de importânica do sub-bosque foi Psychotria nuda (VI = 9,33%), abrangendo 12,3% dos indivíduos. Já para o estrato superior, Coussarea accedens foi a que mais se destacou, com VI = 7,94%, (12,5% dos indivíduos amostrados). A comparação entre as parcelas revela similaridade na composição, principalmente entre parcelas pouco distantes geograficamente. Em relação à riqueza, podemos perceber uma diferença significativa entre as parcelas, de forma que a parcela Q2 apresenta maior número de espécies para o sub-bosque. Quanto aos estratos, notamos que estes apresentam riqueza semelhante quando comparados... (Resumo completo, clicar acesso eletrônico abaixo)

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Pós-graduação em Agronomia (Produção Vegetal) - FCAV

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Ogni luogo, ogni città, reca i segni dell’evoluzione e della trasformazione dettata dal tempo. In alcuni casi il passato viene visto con un’accezione negativa, in altri positiva a tal punto da monumentalizzarla. Nel caso della città di Verucchio non è possibile mettere in ombra il valore, e la forza della Rocca del Sasso, che per la sua storia e la sua posizione, che la rende visibile sia dall’interno che dall’esterno del centro storico, la attesta come simbolo della città. Allo stesso tempo questa città di piccole dimensioni possiede un ricco passato che non è rintracciabile all’interno della città storica ma che emerge dal verde, nonchè dagli spazi nascosti sotto il parco che cinge perimetralmente la città. Questi momenti della storia, importanti e riconoscibili, possono essere connessi nonostante sia notevole il salto temporale che li divide. Lo strumento deve essere una forma che li unisca, uno spazio pubblico, limitato ma aperto, distinguibile ma integrato nel paesaggio, un nuovo “layer” che si sovrapponga a quelli precedenti esaltandone il valore. Il tema della direzione, del percorso, è alla base dei ragionamenti e delle soluzioni proposte per la realizzazione di un museo archeologico. A differenza dei luoghi pubblici come la piazza o il teatro, in questo caso l’esposizione prevede che l’utente si muova negli ambienti, che segua in maniera dinamica una serie di spazi, di figure, di affacci, che devono essere in grado si susseguirsi in maniera fluida, attraverso un “respiro” che mantenga alta l’attenzione del visitatore. Adottato questo tema si ha la possibilità di declinarlo più volte, attraverso non solo la disposizione degli spazi ma anche con la posizione dei volumi e degli assi che li generano. Il progetto del nuovo museo si pone in una zona che può essere definita come “di cerniera” tra il centro storico e il parco archeologico. A livello territoriale questa può essere giudicata una zona critica, poiché sono più di trenta i metri di dislivello tra queste due zone della città. La sfida è quindi quella di trasformare la lontananza da problema a opportunità e relazionarsi con la conformazione del territorio senza risultare eccessivamente impattanti ed invasivi su quest’ultimo. Poiché la città di Verucchio possiede già un museo archeologico, inserito all’interno dell’ex convento e della chiesa di Sant’Agostino, il percorso archeologico, che vede il museo progettato come fulcro del tutto, prevede che il turista abbia la possibilità di conoscere la civiltà villanoviana visitando sia il museo di progetto che quello esistente, avendo questi differenti allestimenti che non creano delle “sovrapposizioni storiche”, poiché sono uno tematico e l’altro cronologico. Il museo esistente si inserisce all’interno di un edificio esistente, adattando inevitabilmente i propri spazi espositivi alla sua conformazione. La realizzazione di un una nuova struttura porterebbe a una migliore organizzazione degli spazi oltre che ad essere in grado di accogliere anche i reperti presenti all’interno dei magazzini dell’ex convento e dei beni culturali di Bologna. La necropoli Lippi è solo una delle necropoli individuate perimetralmente alla città e i reperti, rilevati, catalogati e restaurati, sono in numero tale da poter essere collocati in una struttura museale adeguata. Il progetto si sviluppa su più fronti: l’architettura, l’archeologia ed il paesaggio. Il verde è una componente fondamentale del sistema della città di Verucchio, risulta essere un elemento di unione, che funge talvolta da perimetro del centro, talvolta da copertura della nuda roccia dove l’inclinazione del terreno non ha permesso nel tempo la realizzazione di edifici e strutture urbane, si mette in contrapposizione con la forma e i colori della città.

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Cytoplasmic dynein performs multiple cellular tasks but its regulation remains unclear. The dynein heavy chain has a N-terminal stem that binds to other subunits and a C-terminal motor unit that contains six AAA (ATPase associated with cellular activities) domains and a microtubule-binding site located between AAA4 and AAA5. In Aspergillus nidulans, NUDF (a LIS1 homolog) functions in the dynein pathway, and two nudF6 partial suppressors were mapped to the nudA dynein heavy chain locus. Here we identified these two mutations. The nudAL1098F mutation resides in the stem region, and nudAR3086C is in the end of AAA4. These mutations partially suppress the phenotype of nudF deletion but do not suppress the phenotype exhibited by mutants of dynein intermediate chain and Arp1. Surprisingly, the stronger DeltanudF suppressor, nudAR3086C, causes an obvious decrease in the basal level of dynein's ATPase activity and an increase in dynein's distribution along microtubules. Thus, suppression of the DeltanudF phenotype may result from mechanisms other than simply the enhancement of dynein's ATPase activity. The fact that a mutation in the end of AAA4 negatively regulates dynein's ATPase activity but partially compensates for NUDF loss indicates the importance of the AAA4 domain in dynein regulation in vivo.