998 resultados para Castello, Coriano, conservazione, restauro, valorizzazione, paesaggio
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Potamotrygonocestus Brooks & Thorson, 1976 is currently represented by six recognised species of tetraphyllidean cestodes inhabiting Neotropical freshwater stingrays. Potamotrygonid stingrays examined to date have included only a single specimen of Plesiotrygon iwamae. Only one species of tetraphyllidean, Potamotrygonocestus chaoi Marques, Brooks & Araujo, 2003, has been described from this host, and this description was based on limited material. New efforts to document the diversity in this host species resulted in the collection of eight additional specimens of P. iwamae, one of these from the upper Rio Solimoes, at Sao Paulo de Olivenca Amazonas during September, 2003, and seven from the Baia do Marajo, Para, during November, 2003. The specimen from the upper Solimoees was found to be infected with P. chaoi. Voucher material from this stingray was used for the redescription of this cestode, which is characterized by strobila 8.78-22.83 mm long and a great number of proglottides, 58-93; the new material provided strobilar length and proglottis counts for complete worms. Potamotrygonocestus marajoara n. sp. is the second species of this genus reported from Plesiotrygon iwamae, although it appears to be restricted to the lower Amazon. This new species resembles P. chaoi in possessing filitriches and blade-like spinitriches on the scolex, cephalic peduncle and cirrus, but differs from other species of the genus in the number of testes, which is 44 on average per proglottis, and by having apical sucker measuring 95-175 mu m in length. Additional data on the distribution and morphology of the microtriches and a detailed description of the female reproductive system are also provided in this study.
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Este estudo tem por objetivo analisar a atuação do Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social (BNDES) em projetos de preservação do patrimônio edificado brasileiro. Para tanto, é traçada a trajetória de apoio à cultura percorrida pelo BNDES ao longo dos anos, com ênfase nos projetos selecionados no âmbito da Lei Rouanet no período de 1997 a 2007. O resultado é um panorama histórico que explica em que momento – e de que forma – a cultura entrou na pauta de discussão do BNDES e, mais precisamente, como, dentro do campo cultural, ocorreu a opção responsável por transformar o BNDES, maior banco de desenvolvimento da América Latina, no principal patrocinador de ações de restauração, conservação e adaptação do patrimônio nacional.
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O presente trabalho será desenvolvido em uma quadra urbana no centro da cidade de Roma que compreende o Complexo da Crypta Balbi em cujo espaço é possível realizar uma leitura do ponto de vista arquitetônico e urbano ao longo da história e ver refletida a cidade ao longo de seu desenvolvimento através de vestígios arqueológicos do início da formação de Roma (III a.C.) até construções do século XIX . O trabalho visa a restauração e reabilitação do Complexo, mais especificamente das edificações localizadas na Via del Delfini a fim de abrigar um edifício de uso público assim como a requalificação do espaço aberto no interior do quarteirão permitindo sua integração com o entorno imediato e com os edifícios da quadra
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La ricerca presentata è un’ampia esplorazione delle possibili applicazioni di concetti, metodi e procedure della Fuzzy Logic all’Ingegneria dei Materiali. Tale nuovo approccio è giustificato dalla inadeguatezza dei risultati conseguiti con i soli metodi tradizionali riguardo alla reologia ed alla durabilità, all’utilizzo di dati di laboratorio nella progettazione e alla necessità di usare un linguaggio (informatizzabile) che consenta una valutazione congiunta degli aspetti tecnici, culturali, economici, paesaggistici della progettazione. – In particolare, la Fuzzy Logic permette di affrontare in modo razionale l’aleatorietà delle variabili e dei dati che, nel settore specifico dei materiali in opera nel costruito dei Beni Culturali, non possono essere trattati con i metodi statistici ordinari. – La scelta di concentrare l’attenzione su materiali e strutture in opera in siti archeologici discende non solo dall’interesse culturale ed economico connesso ai sempre più numerosi interventi in questo nuovo settore di pertinenza dell’Ingegneria dei Materiali, ma anche dal fatto che, in tali contesti, i termini della rappresentatività dei campionamenti, della complessità delle interazioni tra le variabili (fisiche e non), del tempo e quindi della durabilità sono evidenti ed esasperati. – Nell’ambito di questa ricerca si è anche condotto un ampio lavoro sperimentale di laboratorio per l’acquisizione dei dati utilizzati nelle procedure di modellazione fuzzy (fuzzy modeling). In tali situazioni si è operato secondo protocolli sperimentali standard: acquisizione della composizione mineralogica tramite diffrazione di raggi X (XRD), definizione della tessitura microstrutturale con osservazioni microscopiche (OM, SEM) e porosimetria tramite intrusione forzata di mercurio (MIP), determinazioni fisiche quali la velocità di propagazione degli ultrasuoni e rotoviscosimetria, misure tecnologiche di resistenza meccanica a compressione uniassiale, lavorabilità, ecc. – Nell’elaborazione dei dati e nella modellazione in termini fuzzy, la ricerca è articolata su tre livelli: a. quello dei singoli fenomeni chimico-fisici, di natura complessa, che non hanno trovato, a tutt’oggi, una trattazione soddisfacente e di generale consenso; le applicazioni riguardano la reologia delle dispersioni ad alto tenore di solido in acqua (calci, cementi, malte, calcestruzzi SCC), la correlazione della resistenza a compressione, la gelività dei materiali porosi ed alcuni aspetti della durabilità del calcestruzzo armato; b. quello della modellazione della durabilità dei materiali alla scala del sito archeologico; le applicazioni presentate riguardano i centri di cultura nuragica di Su Monte-Sorradile, GennaMaria-Villanovaforru e Is Paras-Isili; c. quello della scelta strategica costituita dalla selezione del miglior progetto di conservazione considerando gli aspetti connessi all’Ingegneria dei Materiali congiuntamente a quelli culturali, paesaggistici ed economici; le applicazioni hanno riguardato due importanti monumenti (Anfiteatro e Terme a Mare) del sito Romano di Nora-Pula.
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Trasparenze presentate a lezione. Si consiglia agli studenti di stamparne una copia prima della lezione e di portarla con sé onde riportare su di essa ulteriori annotazioni.