988 resultados para primavera araba, rivoluzione tunisina


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi di ricerca si propone di esaminare due tipologie della canzone sociale nel XIX secolo, ed in particolare attorno al 1848. Lo studio del canto nei contesti presi in esame (l’Italia e la Francia) viene analizzato attraverso due piste di ricerca parallele tra loro. Da una parte si è utilizzato il concetto di sociabilité per conoscere i luoghi di produzione e di diffusione del canto (l’importanza della strada, dell’osteria, delle goguette parigine, degli chansonniers des rues e dei cantastorie) e le circostanze di utilizzazione della canzone (la canzone in quanto forma d’espressione orale ma anche come scrittura murale, foglio volante e volantino). Dall’altra l’analisi si è focalizzata sui contenuti dei testi musicali per mette in luce le differenti tematiche, le immagini linguistiche e le figure retoriche cantate dall’artigiano-operaio per far emergere le differenze dell’idea di nazione tra i due contesti presi in esame. L’attenzione posta alla comparazione condurrà all’evidenziazione di punti di contatto tra le due nazioni. Il canto, infatti, costituisce un terreno privilegiato per comprendere l’immagine dell’“altro”: quale immagine possedevano i lavoratori francesi dell’Italia risorgimentale? E gli artigiani italiani come percepivano la nazione francese? Il canto viene analizzato non solamente come un “testo” ma anche come una “pratica sociale”. Queste operazioni permetteranno di sondare più in profondità la funzione sociale svolta dalla canzone all’interno della cultura popolare e la sua importanza in quanto forma d’espressione e vettore di politicizzazione. La duplice utilizzazione del canto, in quanto “testo” e “pratica”, consente di inserire la ricerca all’interno di un filone storiografico che dalla storia sociale si muove a quella culturale. La canzone sociale rappresenta un fertile terreno di ricerca, non solamente all’interno di un singolo territorio nazionale, ma possiede un prezioso valore euristico in funzione comparativa.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nell'ambito di un'indagine sull'identità del rivoluzionario nel XIX secolo, calata tra gli attivisti coinvolti nella Comune di Parigi, si è trattato di selezionare quelle autobiografie scritte e pubblicate da comunardi come parte integrante della loro attività politica, e così porre il problema del rapporto tra pratica autobiografica e rivoluzione, ovvero chiarire le condizioni del passage au récit, la scelta autobiografica e insieme la mise en intrigue tra esperienze individuali e rivoluzione. Questa ricerca si presenta dunque come un lavoro sulle pratiche autobiografiche all'interno delle pratiche di attivismo politico, ovvero più specificamente sulla relazione tra autobiografia e rivoluzione. In altri termini si analizza il modo in cui i rivoluzionari narravano la loro identità in pubblico, perché lo avessero fatto e cosa veicolavo in termini di stili di vita e convinzioni particolari. In quanto rivoluzionari, l'autobiografia diviene fonte e parte di ciò che essi reputavano in quel momento la propria traiettoria rivoluzionaria, la narrazione di quella che in quel momento ritenevano comunicare al pubblico come propria identità narrativa. La ricerca si articola in tre momenti. Nel primo capitolo analizzo le biografie, o meglio un piccolo gruppo tra la massa di biografie di comunardi edite all'indomani della Comune da parte della pubblicistica tanto ostile quanto partigiana della Comune. Queste narrazioni biografiche diffuse nei mesi successivi alla repressione della rivoluzione comunalista consentono di affrontare una delle condizioni fondamentali del passage au récit autobiografico che si manifesterà solo posteriormente. Il secondo e il terzo capitolo sono dedicati a due progetti autobiografici di diversa natura: la trilogia autobiografica di Jules Vallès (1879, 1881, 1886) e le Mémoires di Louise Michel (1886).

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Lo spagnolo si differenzia dalle altre lingue romanze per la sua abbondanza di arabismi; anche se la lingua spagnola si è sviluppata sulla base del latino volgare, il suo secondo elemento più caratterizzante è la presenza di un importante corpus lessico di origine araba. Tale è stato il risultato della convivenza di arabi e cristiani (ed ebrei) nella penisola iberica, durata più di ottocento anni. Quando i musulmani sbarcarono in Spagna (anno 711 d.C.) il latino e la sua cultura erano privi di dinamicità e bellezza, mentre la civiltà araba potente era in piena espansione, soprattutto tra i secoli IX e XII. I conquistati non poterono opporsi: l’arabo divenne la lingua del potere e gli abitanti della penisola sotto il dominio musulmano dovettero apprenderla. Ovviamente si conservava l’uso del latino nella scrittura e in ambito famigliare, ma gran parte della popolazione era pronta ad aprirsi alla lingua dei conquistatori, ricca di nuove sonorità, simbolo di esotica bellezza, ma soprattutto , lingua portatrice di conoscenza e sapere. L’arabo divenne quindi lingua veicolare tra le due comunità, sia in ambito politico-amministrativo sia in ambito culturale e scientifico.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nell’elaborato finale che conclude il mio percorso di studio presso la Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione di Forlì ho deciso di porre l’attenzione sulla letteratura araba per l’infanzia, in particolare sulla produzione letteraria ad essa legata ad opera dello scrittore siriano Zakariyya Tamer, mediante una serie di proposte di traduzione di racconti brevi. Tali racconti sono presenti all'interno di una delle sue raccolte intitolata “Limadha sakata al-nahr”, la quale ho avuto la fortuna di trovare nella libreria dell’Istituto del Mondo Arabo di Parigi. La scelta dell’autore sul quale focalizzare l’attenzione è stata fortunatamente guidata dall’aiuto del mio relatore, il professor Ahmad Addous, poiché essendo ancora profondamente inesperta per quanto riguarda il panorama letterario arabo, avrei avuto grande difficoltà nello scegliere un genere appropriato alle mie conoscenze linguistiche da collegare successivamente a un autore emblematico. Grazie allo stile utilizzato da Tamer nei suoi racconti brevi rivolti ad un pubblico di giovanissimi, mi è stato possibile tradurre, sebbene con qualche difficoltà a volte, i racconti riportati nelle pagine che seguono.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Questo elaborato finale intende proporre un’analisi delle traduzioni in lingua italiana e in lingua araba del fumetto “Le mille e un’ora di Asterix”. La mia analisi include un breve excursus sulla serie di Asterix il Gallico, con particolare attenzione alle edizioni in traduzione, e alla storia del fumetto nei paesi arabi del Medio Oriente nell’ultimo secolo; seguono cenni biografici su Alba Avesini, traduttrice in italiano, e sul traduttore per l’arabo Jamal Chehayed. Infine, il tema centrale della tesi si articola in: analisi del titolo; analisi dei nomi dei protagonisti di questo episodio; rassegna di scelte traduttive commentate in parallelo con il fumetto originale in lingua francese.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Questo lavoro nasce dalla mia curiosità di comprendere le vicende che hanno sconvolto Hong Kong da settembre 2014 fino ad oggi con l’obiettivo di cogliere le cause principali che hanno innescato le proteste degli abitanti dell’isola. Il mio elaborato è composto da due capitoli: il primo, riguardante la storia di Hong Kong, ne ripercorre tutte le fasi principali: dalla scoperta dell’isola da parte delle navi inglesi fino alla cosiddetta “Rivoluzione degli Ombrelli”, passando per il 1997, anno in cui Hong Kong ritorna alla Cina; il secondo capitolo è dedicato all’analisi terminologica condotta su un corpus di 177,671 token e 15,832 types creato il 5 Maggio 2015 utilizzando i software BootCat e Antconc. L’analisi terminologica ha come scopo quello di analizzare espressioni e termini riguardanti le proteste di Hong Kong, scoppiate il 28 Settembre 2014, per osservare in che modo il linguaggio politico e i simboli della protesta abbiano condizionato la percezione di questi avvenimenti da parte dell’opinione pubblica cinese ed internazionale. Infine, ho organizzato i termini più significativi in schede terminologiche che ho inserito nell’appendice. Gli obiettivi del mio elaborato sono quelli di presentare le recenti rivolte di Hong Kong che, a mio avviso, non hanno avuto una grande risonanza nel nostro paese, cercando di approfondirne gli aspetti più salienti. Inoltre ho scelto di trattare questo argomento perché analizzare le relazioni tra la Cina e una delle proprie “aree periferiche” permette di osservare la politica, la società e la cultura cinese da un punto di vista affascinante e inusuale.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Unter dem Titel »Kanon und Hysterie« vertrete ich die These, dass bei den Spitzenstücken die öffentliche Rezeption eines Werkes zusammen mit dem Verhalten der Forschung in fast irrationale Verhaltensweisen abgleitet, die hier provisorisch mit dem nicht klinisch-pathologisch gemeinten Begriff der ›Hysterie‹ umschrieben werden. Das zeigt sich etwa dann, wenn sowohl von der Forschung als auch in der öffentlichen Wahrnehmung die Erkenntnisse der Quellenkritik sowie der Gattungs- und Funktionsgeschichte ebenso wie die der politischen Ikonographie sowie auch Fragen klassischer Inhaltsdeutung beinahe vollkommen ignoriert werden. Fallbeispiele für den Vortrag sind Sandro Botticellis Primavera, Leonardo da Vincis Mona Lisa und Michelangelos Deckenfresko in der Sixtinischen Kapelle.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Welsch (Projektbearbeiter): Darstellung der (stadt)römischen Revolution 1848/49. Von dem italienischen Wirtschaftshistoriker Demarco

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La extranjería y el afán apátrida de Patricio Pron dialoga con el argumento borgeano de una condición autoral cuya fuente de autenticidad argentina estriba en el libre manejo de las tradiciones foráneas ("El escritor argentino y la tradición"). En la novela, El comienzo de la primavera la propuesta de Pron del trabajo con la historia, los debates y las vicisitudes culturales alemanas, la mirada extranjera sobre estos temas, más la entonación de una lengua española neutra permite pensar en una reconfiguración respecto a las relaciones literarias con la cultura extranjera. Este replanteo se basa en una escritura donde lo central es la distancia y ajenidad respecto a tradiciones y lenguas. Pron no simplemente escribe desde la posición de extranjero, sino despliega un conjunto de operaciones que legitiman y elevan este lugar. ¿Cuáles son las estrategias que pone en juego para esta legitimación? ¿Qué presupuestos subyacen a esta operación? En el caso de Pron no se trata simplemente de la actualización del derecho a la falsificación y el robo por parte de alguien ligado una tradición considerada periférica (la reformulación de Piglia de las afirmaciones de Borges), sino, más bien, de la construcción del lugar de enunciación del extranjero como una ubicación privilegiada desde la que se puede decir más y mejor

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Fil: Bilmes, Julián. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La noción de patria se torna más concreta cuando uno está fuera de su país. A un autor es inevitable que la escritura se vuelva hacia el país que lo exilió. Mientras estaba en España, Mario Benedetti escribió 'Primavera con una esquina rota' cuyos dramas de los personajes se desarrollan en dos tipos de exilio: el de Santiago en la penal Libertad y de sus familiares en un país que no era Uruguay. El autor, a través de la narrativa recompone, en cierta medida, los sentimientos que afloran a las gentes que se van, la desesperación, la lejanía, la dictadura siempre presente, la distancia que no les permite olvidarla y los imágenes de su amado paisito. La perspectiva benedittiana de un Montevideo desde Madrid está presente también en otro libro, 'Andamios'. El desconcierto y la memoria concurren con los recuerdos y la vuelta a un país que no es más el mismo, pero, sigue siendo el mismo, éste es el drama que también cada uruguayo exiliado tuvo que enfrentarse al volver. A lo largo de sus exilios personales, se produjo la gesta de Andamios. Un desexilio, quizás...