173 resultados para monopolio
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La trattazione inizia con l’analisi del concetto di “servizio” per focalizzarsi quindi sulla categoria dei “servizi pubblici”, nell’evoluzione dell’interpretazione dottrinale, fra concezione soggettiva e oggettiva, e sulle tipologie di servizio, con specifico riguardo a quelli aventi rilevanza nazionale. L’esposizione si suddivide dunque in due sezioni, rispettando la ripartizione del titolo. La prima parte è dedicata all’esame dei “ruoli”, ovvero delle parti coinvolte, a diverso titolo, in un rapporto di pubblico servizio: il “ruolo contrattuale”, rispetto al quale è stata esaminata la posizione dell’erogatore del servizio, da un lato, e dell’utente, dall’altro lato; il “ruolo di controllo”, esercitato dalle autorità amministrative indipendenti (Authorities); infine il “ruolo giurisdizionale”, dedicato alla complessa questione del riparto di giurisdizione in materia di servizi pubblici, fra giudice ordinario e giudice amministrativo, alla luce della nota sentenza della Corte Costituzionale, n. 204/2004. La seconda parte della tesi riguarda, invece, l’analisi dei “modelli contrattuali”, ovvero delle tipologie di contratto che vengono in rilievo in materia di servizi pubblici, astrattamente ascrivibili a tre distinti “gradi”. Il primo grado è rappresentato dal “contratto di servizio”, stipulato fra l’autorità pubblica che affida in gestione il servizio ed il soggetto, pubblico o privato, che se ne fa carico; l’affidamento può avere forma “diretta”, cioè prescindere da una procedura di gara (ipotesi della cd. “gestione diretta in economia” o del cd. “affidamento in house providing”) o “indiretta” (nel qual caso trova applicazione la normativa sugli appalti pubblici e le concessioni). Al secondo grado vi è il “codice di rete”, figura contrattuale che presuppone un la presenza di un servizio “a rete”. Il servizio a rete implica la presenza di una struttura o infrastruttura, concreta o astratta, ed una relazione reciproca fra gli elementi della stessa che convergono in vista della realizzazione di uno scopo e coinvolge tradizionalmente i servizi rispetto ai quali sussiste una situazione di monopolio naturale (trasporti, energia elettrica, gas, telecomunicazioni), caratterizzati dall’inopportunità pratica ed economica di creare una nuova rete. Di conseguenza, la possibilità di erogare il servizio, per gli operatori non titolari della rete, è rimessa alla stipulazione di un contratto (cd. “codice di rete) con il titolare della stessa, avente per oggetto la regolazione dello sfruttamento della rete, dietro pagamento di un corrispettivo economico. Il terzo grado è rappresentato dal “contratto di utenza”, le cui parti sono erogatore del servizio ed utente e la cui analisi è stata necessariamente preceduta dall’analisi del “rapporto di utenza”: quest’ultimo ha subito infatti una radicale trasformazione, nel corso degli ultimi decenni, soprattutto in seguito ai processi di liberalizzazione e privatizzazione che hanno coinvolto il settore de quo e condotto alla ricerca di nuovi strumenti di tutela dell’interesse generale, sotteso ad ogni pubblico servizio, contribuendo a conferire nuovo e preponderante interesse per l’utente, anche attraverso l’introduzione e l’applicazione di normative specifiche (in primis, quella in tema di clausole vessatorie e quella relativa alle azioni a tutela del consumatore-utente, oggi confluite nel codice del consumo). Per l’esame di ciascun argomento si è fatto costante riferimento alla normativa ed agli orientamenti comunitari; inoltre, si è scelto di prendere in considerazione, dopo l’esame generale delle principali tematiche sopramenzionate, il caso specifico del servizio radiotelevisivo.
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L'obiettivo principale della tesi è lo sviluppo di un modello empirico previsivo di breve periodo che sia in grado di offrire previsioni precise ed affidabili dei consumi di energia elettrica su base oraria del mercato italiano. Questo modello riassume le conoscenze acquisite e l'esperienza fatta durante la mia attuale attività lavorativa presso il Romagna Energia S.C.p.A., uno dei maggiori player italiani del mercato energetico. Durante l'ultimo ventennio vi sono stati drastici cambiamenti alla struttura del mercato elettrico in tutto il mondo. Nella maggior parte dei paesi industrializzati il settore dell'energia elettrica ha modificato la sua originale conformazione di monopolio in mercato competitivo liberalizzato, dove i consumatori hanno la libertà di scegliere il proprio fornitore. La modellazione e la previsione della serie storica dei consumi di energia elettrica hanno quindi assunto un ruolo molto importante nel mercato, sia per i policy makers che per gli operatori. Basandosi sulla letteratura già esistente, sfruttando le conoscenze acquisite 'sul campo' ed alcune intuizioni, si è analizzata e sviluppata una struttura modellistica di tipo triangolare, del tutto innovativa in questo ambito di ricerca, suggerita proprio dal meccanismo fisico attraverso il quale l'energia elettrica viene prodotta e consumata nell'arco delle 24 ore. Questo schema triangolare può essere visto come un particolare modello VARMA e possiede una duplice utilità, dal punto di vista interpretativo del fenomeno da una parte, e previsivo dall'altra. Vengono inoltre introdotti nuovi leading indicators legati a fattori meteorologici, con l'intento di migliorare le performance previsive dello stesso. Utilizzando quindi la serie storica dei consumi di energia elettrica italiana, dall'1 Marzo 2010 al 30 Marzo 2012, sono stati stimati i parametri del modello dello schema previsivo proposto e valutati i risultati previsivi per il periodo dall'1 Aprile 2012 al 30 Aprile 2012, confrontandoli con quelli forniti da fonti ufficiali.
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Ci si propone di ottimizzare un piccolo motore bicilindrico per uso aeronautico e di trovare una soluzione adeguata per equilibrare il motore stesso. Il propulsore è un motore bicilindrico quattro tempi 500 cc, di derivazione motociclistica, convertito al campo aeronautico. L’installazione del motore sarà nel futuro rivolta agli aeromobili ultraleggeri. Visti i pesi massimi al decollo imposti dalle regolamentazione, dobbiamo far si che il motore sia il più leggero possibile. Lo studio in questione si suddivide in due parti fondamentali: la valutazione di quale sia la soluzione migliore per costruire un motore bicilindrico, con cilindri in linea o in tandem, e la riprogettazione dei cilindri, della testata, dell’albero motore e del sistema di equilibratura utilizzando come software di disegno SolidWorks. Lo studio è nato dalla volontà di progettare un piccolo motore in grado di essere concorrenziale in termini di affidabilità e di prestazioni con i maggiori produttori di motori per ultraleggeri, l’azienda austriaca Rotax che detiene di monopolio, Jabiru, HKS ed altre marche meno importanti.
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Riconosciuto il problema dell’accesso ai farmaci come un problema di giustizia globale, la dissertazione, da un lato, è incentrata sullo studio dei diritti umani e sul diritto alla salute da una prospettiva giusfilosofica e, dall’altro, è finalizzata ad analizzare la disciplina brevettuale internazionale, sia approfondendo gli interessi realmente in gioco, sia studiando la struttura economica del brevetto stesso. Si è cercato quindi di guardare a tali interessi da una nuova prospettiva, ipotizzando una gerarchia di valori che sia completa e coerente con gli obiettivi che la dottrina, la giurisprudenza, nonché il diritto internazionale formalmente enunciano. Il progetto di ricerca vuole, in definitiva, arrivare a proporre nuove soluzioni giuridiche al problema dell’accesso ai farmaci. La dissertazione svolge pertanto uno studio critico della proposta di Thomas Pogge, di natura politica e giuridica e sorretta da istanze filosofiche, volta alla soluzione del problema dell’accesso ai farmaci, i.e. l’Health Impact Fund (HIF). Proposta che pone radicalmente in discussione, anche concretamente, il dogma del monopolio concesso con la privativa quale ricompensa per i costi di R&D sostenuti dai titolari dei brevetti e che pone, invece, l’accento sull’effettivo impatto sulla salute globale di ogni singola invenzione. Analizzandone approfonditamente gli aspetti più rilevanti, si passano poi in rassegna, criticamente, le proposte, alternative o di riforma, del sistema di proprietà intellettuale, volte al miglioramento dell’accesso ai farmaci; a tal proposito, si propone quindi una riforma transitoria della disciplina brevettuale, c.d. Trading Time for Space (TTS), che prevede un allungamento temporale dell’esclusiva brevettuale (Time) in cambio della vendita da parte del titolare della privativa del farmaco ad un prezzo accessibile nei Paesi in via di sviluppo (Space).
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El trabajo analiza parte de la producción bibliográfica de Amin en dos etapas. La primera comprende obras de la década de 1960 y 1970, donde se analiza las características del sistema mundial capitalista a lo largo de sus diferentes faces desde su génesis. La segunda etapa comprende parte de sus obras a partir de la década de 1990, analizando la última etapa del sistema capitalista mundial. A lo largo de ambas partes se analiza las condiciones políticas y económicas que determinan la posición de los países periféricos en el sistema capitalista mundial.
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La teoría microeconómica ha demostrado que el mecanismo de mercado, en presencia de monopolio natural, no nos lleva a un óptimo paretiano de primera preferencia, apareciendo así, la necesidad de la intervención del Estado. Esto ha dado origen a dos diferentes posturas sobre quien debe prestar el servicio: por un lado se encuentran los que establecen que debe ser prestado por el Estado y por otro, que debe ser concesionado a una empresa privada. En los últimos tiempos, los servicios públicos en Argentina fueron prestados principalmente por empresas estatales. Luego, en los 90, dentro de la reforma del Estado, se declaró la privatización total de las actividades de generación, transporte, distribución y comercialización de energía eléctrica prestada por la empresa Servicios Eléctricos, regulada por la Ley Nº 24.065. En tal caso se hace imprescindible el rol del “inversor", que aporta el capital para las inversiones y la gestión necesarias para el funcionamiento de la empresa prestataria. En este trabajo se tratarán los aspectos económicos principales, que se tienen en cuenta a la hora de tomar decisiones. Con tal objetivo se tomará el caso particular de la empresa distribuidora y comercializadora norte (EDENOR S.A) de la cual se hará una breve descripción, para luego continuar con un análisis fundamental y técnico, herramientas muy valiosas a la hora de determinar el desempeño económico de una empresa.
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En la presente investigación se desarrolla el caso particular de una empresa regional. Se la estudia principalmente en los períodos iniciales como un microemprendimiento y su evolución. Se describe su historia, sus problemáticas y crecimiento hasta la actualidad, cómo ha logrado convertirse de una pequeña empresa a una mediana. En la investigación se muestra el efecto negativo que produce la inflación en el crecimiento del microemprendimiento (ME). Se describe la problemática focalizada primordialmente en la inflación, como así también otros modos de aumentos de precios en la materia prima, tales como la monopolización del mercado y el elevado número de intermediarios en las negociaciones de compra.
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El vínculo estrecho entre historia y literatura ha sido objeto de consideración desde hace mucho tiempo, tanto desde la teoría literaria como desde la propia teoría de la historia. Dado que el conocimiento historiográfico se expresa en la forma de un relato, desde los inicios de la moderna ciencia histórica se ha insistido en su carácter diferencial, frente al campo más amplio de los relatos "literarios". La pretensión de verdad que le es característica al texto historiográfico expresaría así un rasgo propio de la historia como ciencia que no compartiría con la literatura, en la medida en que en esta última esa pretensión estaría suspendida. A los análisis que han mostrado que, en cuanto discurso, la historiografía comparte los mismos rasgos estructurales que otros relatos (comúnmente considerados "ficcionales") deben sumarse otras consideraciones por parte de aquellos escritores que se han interesado en abordar "literariamente" el pasado. Estaríamos frente a la propuesta de una comprensión alternativa de los hechos "históricos", resultado en parte importante del punto de vista asumido por el escritor en su búsqueda de disputar a la ciencia historiográfica el monopolio de la voz que da cuenta del pasado. Me concentraré en este trabajo en el análisis de dos textos "ficcionales" que abordan hechos históricos, con el objeto de mostrar cómo el tratamiento literario del pasado pone en evidencia las limitaciones de la comprensión histórica tal como ésta es tradicionalmente entendida. El análisis se concentrará en La revolución es un sueño eterno (A. Rivera) y "Esa mujer" (R. Walsh)
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Globalización de la economía; generalización del neoliberalismo como sistema de ideas económicas hegemónico; internacionalización del capital económico, financiero y productivo; transnacionalización de las economías; extranjerización de las principales fuentes económico-productivas; monopolio de la explotación de los principales recursos estratégicos; monopolio del sistema financiero global; integración de las diferentes sociedades en una única economía de mercado global; no son procesos espontáneos, no es el devenir de un desarrollo natural ni automático ocurrido a partir de cambios socioeconómicos o geopolíticos evolutivos, no es el convencimiento general sobre un destino común o un proceso hacia el cual se dirigen las sociedades de manera natural
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Numerosas investigaciones coinciden en caracterizar a los movimientos sociales como un nuevo actor social portador de una potencialidad autonómica sobre la que podría fundarse un orden social diferente. Las estrategias de lucha que despliegan se comprenden en el marco de los diversas perspectivas políticas que asumen los colectivos. El trabajo analiza el modo en que se materializan las pretensiones de autonomía de los movimientos en su vinculación con el Estado, en las experiencias educativas que organizan: cómo se posicionan respecto del poder estatal en la construcción de un proyecto educativo (y social) autónomo y en la disputa respecto del monopolio de la violencia simbólica. El escrito presenta los resultados de una investigación en curso. Partimos de una clasificación de los movimientos según sus concepciones acerca de la autonomía ?y su expresión en el ámbito educativo? para avanzar luego en un estudio en profundidad sobre casos seleccionados. Nos centraremos aquí en las experiencias educativas dentro de dos tipos de movimientos: aquellos que se integran a las estructuras estatales (Barrios de Pie), y aquellos que reciben recursos del Estado y los autogestionan (Movimiento Nacional de Empresas Recuperadas y Frente Popular Darío Santillán)
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Frente a la elaboradísima teoría del delito que la doctrina jurídica ha levantado a lo largo de tres siglos, pareciera que el derecho penal se ha transformado en patrimonio exclusivo de la corporación de los expertos en derecho. Términos técnicos sofisticados y a veces intencionalmente oscurecidos, construcciones sistemáticas dotadas de criterios sutiles, argumentos retóricos de uso frecuente aunque muchas veces falaces, constituyen el arsenal de quienes pretenden el monopolio del conocimiento y la aplicación de la ley penal. Se trata de un esfuerzo que conduce a neutralizar el valor político de la decisión judicial y que busca tecnificar lo que primariamente es un bien accesible a todos, principalmente a aquellos a quienes se les impone su normatividad. La consecuencia es la 'alienación del derecho', haciendo del ciudadano un extranjero frente a su propia ley. En el presente trabajo nos proponemos analizar la figura del juicio por jurado en Córdoba, ya que nos encontramos ante una nueva institución que conjuga dos raíces culturales distintas. El carácter mixto del nuevo tipo de tribunal es motivo de una indisimulable tensión que estimamos merece una reflexión detenida. A partir de la observación de algunos juicios, nos preguntamos en qué medida el garantismo se ve lesionado o por el contrario, beneficiado, con la incorporación de los ciudadanos y ciudadanas al estrado judicial
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Desde mediados de la década del cincuenta hasta la última dictadura militar, el país vivió un período de gran conflictividad social y política. Particularmente desde el "Cordobazo" de 1969, diversos sectores de la sociedad argentina protagonizaron un intenso proceso de activación y politización dando lugar a un conjunto de movimientos de oposición de diverso orden que ha sido denominado "nueva izquierda". Las organizaciones armadas, al desafiar el monopolio estatal de la violencia legítima y establecer diversos lazos con el movimiento de protesta más amplio, fueron uno de los actores destacados en este proceso. ;Entre ellas, las "Fuerzas Armadas Revolucionarias" (FAR) condensan varias problemáticas de relevancia en el período: el proceso de "peronización" de numerosos sectores de izquierda, la legitimación de la violencia como forma de intervención política y la opción por la lucha armada como modalidad específica de ponerla en práctica. La presente investigación se propone analizar la experiencia de las FAR desde una perspectiva sociopolítica considerando el período que va desde 1970, en que la organización se presentó públicamente, hasta el año 1973, cuando dejó de funcionar de modo autónomo para fusionarse con "Montoneros". El análisis se realizará articulando dos ejes centrales: el proceso de identificación de las FAR con el peronismo y su estructura y dinámica de funcionamiento como organización político-militar urbana, indagando los modos en que concibió e intentó viabilizar vínculos con sectores más amplios de la sociedad, particularmente con aquellos que buscaba movilizar. Para ello se utilizará una estrategia metodológica cualitativa basada en el relevamiento de fuentes escritas (diarios y revistas de alcance nacional, publicaciones y documentos producidos por las FAR y por otros actores que se hayan referido a ellos) y la realización de entrevistas en profundidad a ex-miembros de la organización
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El campo de la educación física en la actualidad, muestra desarrollos significativos a nivel de sus fundamentos teóricos, conceptuales y metodológicos, así como una gran diversificación de sus campos de intervención. Sin embargo, y no podría ser de otra manera, el proceso de constitución de este campo de saber, ha sido y es motivo de grandes debates académicos. Con la ponencia se pretende con la ayuda de la historiografía de la educación física presentar un análisis sobre el problema epistemológico de su identidad, especificidad y autonomía, tomando como referencia denominada "crisis de la educación física", movimiento que hace visible el proceso de constitución de un campo de saber donde varios discursos y prácticas, luchan por el monopolio de la autoridad científica, en procura de una nueva identidad disciplinar y profesional a partir de la tensión que genera el dialogo con profesionales de otros campos de saber. Se trata de problemas de tipo epistemológico que deben ser investigados para alimentar los debates académicos y evitar los desvaríos o modismos de la lógica del mercado y los intereses de otros campos de saber y poder, que sustentan en muchas ocasiones, la creación de leyes y programas de formación profesional y formas de trabajo, en una sociedad marcada por el espectáculo y el consumo y un campo de saber con mucha confusión y dispersión en la discusión académica y falta de autonomía relativa del campo
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El propósito general de nuestro trabajo es ofrecer un análisis del lugar que ocupó la voluntad divina en el corpus leibniziano. Lo voluminoso de la obra de Leibniz, sus dificultades de datación, la virtud grafómana de nuestro filósofo y el modo apretado en que trabó un concepto con otro, han llevado a una gran dispersión interpretativa que, por lo general, no se ha detenido a analizar de manera lo suficientemente "autónoma" el rol preponderante que Leibniz fue otorgando a esa facultad. La prevalencia de las "interpretaciones intelectualistas" en la literatura secundaria tiende a desdibujar el protagonismo que sucesivamente adquiriría la voluntad divina en el plan de una fundamentación de la teodicea leibniziana. La conciliación de los atributos de Dios con la existencia del mal en el mundo surgió tempranamente de la necesidad de combatir el sofisma que responsabiliza a Dios por las faltas y sufrimientos humanos. La voluntad estuvo en el centro de la cuestión desde los primeros años de la década de 1670. No obstante, el fuerte intelectualismo de esta primera época parece haber sellado las claves de un cuasi monopolio interpretativo que arroja a la voluntad al lugar segundón que le deja el entendimiento
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Desde mediados de la década del cincuenta hasta la última dictadura militar, la Argentina vivió un período de gran conflictividad social y política. Particularmente desde el Cordobazo de 1969, amplios sectores de la clase trabajadora, el campo cultural, la iglesia y el movimiento estudiantil protagonizaron un intenso proceso de politización, dando lugar a un conjunto de movimientos de oposición de diverso orden. Las organizaciones armadas, al desafiar el monopolio estatal de la violencia legítima y establecer diversos lazos con el movimiento de protesta social más amplio, fueron uno de los actores destacados de ese proceso. Entre ellas, las 'Fuerzas Armadas Revolucionarias' [FAR] condensan varias problemáticas de relevancia en el período: el proceso de identificación con el peronismo de numerosos sectores de izquierda, la reivindicación de la violencia como forma de intervención política y la opción por la lucha armada como modalidad específica de ponerla en práctica. Pese a su importancia, hasta el momento no se había realizado ningún trabajo académico específico sobre esta organización. La presente tesis analiza los orígenes y el desarrollo de las FAR considerando el período que va desde los primeros sesenta, en que comenzaron a perfilarse sus grupos fundadores, hasta las elecciones presidenciales del 11 de marzo de 1973. Desde entonces no sólo cambia notablemente la dinámica política nacional, sino que la realidad de la organización ya está signada por el proceso de fusión con Montoneros, que fue anunciada de modo público en octubre de ese año. El problema de investigación articula dos ejes analíticos. Por un lado, el proceso de identificación de las FAR con el peronismo, cuyos antecedentes se remontan a las sucesivas reinterpretaciones realizadas por sus grupos fundadores sobre el fenómeno. El segundo, con su dinámica de funcionamiento como organización político-militar de actuación nacional y urbana, gestada al calor de los cambios de estrategias que se plantearon aquellos grupos fundadores para lograr el proceso de liberación nacional y social que impulsaban. Ambas líneas de análisis implican, además, adentrarse en los modos en que la organización concibió sus vínculos con sectores más amplios de la sociedad, particularmente con aquellos que buscaba movilizar. Para realizar la tesis se apeló a una estrategia metodológica cualitativa. Se relevaron fuentes escritas [diarios y revistas de alcance nacional, documentos de las FAR y de otras organizaciones con que se vincularon] y se realizaron entrevistas semiestructuradas a ex-miembros de la organización