657 resultados para Mortalité infanto-juvénile


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Obiettivi. Lo scopo di questo studio è di confrontare la mortalità e l’incidenza per tutte le cause, tutti i tumori, tumori specifici e per le cause non neoplastiche, in una coorte dei lavoratori impiegati nel cantiere navale di Monfalcone (GO) tra il 1974 e il 1994, con quella della popolazione generale della regione FVG e d’Italia. L’obiettivo è eseguire tali confronti considerando il livello di esposizione ad amianto, la durata di esposizione (in anni) precedente al 1985, il periodo di prima assunzione, quali principali indicatori di esposizione occupazionale ad asbesto. Obiettivo secondario è quello di contribuire alla conoscenza circa la correlazione tra esposizione ad asbesto e l’incidenza di tumori nelle principali sedi digestive. Metodi. Tramite metodo indiretto sono stati calcolati SIR (periodo 1995-2009) e SMR (periodo 1995-2012) per tumore maligno della pleura, tumore di trachea bronchi e polmone, per tutti i tumori e per malattie non neoplastiche. È stato condotto uno studio caso- controllo nested per la stima degli gli ORs rispettivamente per tumore maligno della pleura e del polmone. Sono stati applicati modelli di Poisson per la stima degli IRRs riguardanti le principali sedi digestive, utilizzando quali variabili esplicative: a) il rischio di esposizione ad asbesto legato alla mansione e b) il numero di anni di esposizione precedenti al 1985. Risultati. Nell’intera coorte (5582 uomini) gli SMR indicavano un eccesso di mortalità per tumore maligno della pleura incrementato rispettivamente di circa 7 volte (SMR= 7,03; IC95% 5,61-8,79) e di poco più di 14 volte (SMR= 14,20; IC95% 11,33-17,75) rispettivamente quando il confronto è stato fatto con la popolazione standard del FVG e dell’Italia. L’aumento della mortalità per tumore maligno della pleura risulta fortemente aumentato in tutte le stratificazioni. Gli SMR per il tumore di trachea, bronchi e polmone sono risultati essere prossimi all'unità quando le analisi sono state eseguite nell’intera coorte, mentre risultano aumentati in modo significativo rispetto alla popolazione generale quando calcolati nei soggetti a rischio medio e assunti presso i cantieri navali di Monfalcone prima del 1974 (SMR= 1,38 95%CI 1,00-1,85) e nei soggetti classificati a rischio medio e assunti nel periodo 1985-1994 (SMR= 4,88 95%CI 1,00-14,25). Analogamente, nell’intera coorte, i SIR per tumore maligno della pleura calcolati nell’intera coorte erano aumentati di oltre 7 volte (SIR= 7,65; IC95% 6,19-9,49), mentre l’incidenza del tumore di trachea bronchi e polmone non vede incrementi rispetto alla popolazione di riferimento. Coloro che hanno avuto una durata di esposizione maggiore di 30 anni prima del 1985 dimostrano un aumento dell’incidenza di tumore di trachea, bronchi e polmone (SIR=1,34 IC95% 1,00-1,77), statisticamente significativo, così come per coloro che son stati classificati a rischio medio di esposizione e assunti precedentemente al 1974 (SIR=1,46 IC95% 1,06-1,95) e per coloro che sono stati classificati ad alto rischio e assunti nel periodo 1985-1994 (SIR=5,68 IC95% 1,17-16,60). Nell’intera coorte si registra un significativo aumento di incidenza di tumore dello stomaco in coloro classificati a alto rischio (SIR= 1,47 IC95% 1,05-2,00), mentre l’incidenza di tumore del pancreas vede un incremento dell’incidenza in coloro classificati a medio rischio di esposizione ad asbesto (SIR= 2,21 IC95% 1,21-3,72). Il sottogruppo le cui informazioni risultavano mancanti mostrano un incremento del SIR, borderline ma non significativo, per tumore del colon-retto (SIR= 1,29 IC95% 0,94-1,73). Emerge un significativo aumento dell’incidenza del tumore dello stomaco in coloro con un periodo di esposizione precedente al 1985 compreso tra 10 e 20 anni (SIR= 1,71 IC95% 1,12-2,49). Anche i SIR per il tumore del pancreas vedono un incremento statisticamente significativo in coloro che hanno una durata di esposizione precedente al 1985 inferiore a 10 anni e maggiore di 30: rispettivamente i SIR sono stati di 2,23 (IC95% 1,07-4,10) e 2,57 (IC95% 1,53-4,07). I risultati relativi ai confronti interni non mostrano significatività statistica. Conclusioni. I risultati indicano che nella coorte degli uomini ex- lavoratori dei cantieri navali di Monfalcone vi era un incremento forte e statisticamente significativo della mortalità e dell’incidenza di tumore maligno della pleura rispetto sia alla popolazione generale del FVG sia a quella dell’Italia. Eccessi di mortalità ed incidenza sono stati rilevati talvolta anche per il tumore di trachea, bronchi e polmone, quando le analisi sono state condotte stratificando la coorte in gruppi omogenei di rischio. Il più elevato eccesso rispetto all’atteso sia della mortalità per tumore maligno della pleura e del tumore del polmone, che dell’incidenza, si osservava nei lavoratori con mansioni a rischio medio, seguito dal gruppo con mansioni a rischio elevato. I Risultati riguardanti l’incidenza dei tumori delle principali sedi digestive ha visto nell’intera coorte un aumento significativo dei SIR per tumore dello stomaco e del pancreas, anche quando condotti per sottogruppi. Tuttavia le stime relative agli outcome diversi dal tumore maligno della pleura e del tumore del polmone devono essere interpretate con cautela. Le associazioni positive riscontrate tramite confronti interni non presentano significatività statistica.

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La promoción de una buena salud psicológica infanto-juevenil constituye un objetivo prioritario según lo señalado la Unión Europea en el Informe sobre Salud Mental (2009) y el Pacto Europeo para la Salud Mental y el Bienestar (2008). Al realizar una revisión bibliográfica acerca de los distintos estudios realizados en torno a los trastornos interiorizados en la infancia (ansiedad y depresión), se puede señalar que las investigaciones sobre el comportamiento infantil distan mucho de alcanzar el nivel que se ha obtenido con adultos. A su vez, gran parte de los estudios llevados a cabo con población infantil se han realizado con muestras clínicas. Se ha demostrado que estos trastornos ejercen un impacto negativo importante a lo largo de la vida de las personas,en cuanto a su calidad de vida, sus relaciones tanto interpersonales como académicas o laborales, dando cuenta de problemas conyugales y financieros en pacientes con trastorno de pánico, limitaciones de diversa índole en pacientes con trastorno obsesivo-compulsivo y las altas tasas de divorcio y discapacidad en pacientes con trastorno de ansiedad generalizada (Olantunji, Cisler y Tolin, 2010). Esto no deja de llamar la atención considerando aquellos estudios que refieren que los trastornos de ansiedad desarrollados en la infancia constituyen factores de riesgo para desarrollar trastornos psiquiátricos en la edad adulta. Así por ejemplo, Lewinsohn et al. (2008) realizaron un estudio retrospectivo con una muestra de 816 sujetos menores de 30 años, en el que encontraron que el trastorno de ansiedad por separación (TAS) aumenta la probabilidad de desarrollar trastornos mentales en la adultez temprana en un 78,6%, señalando como conclusión que la detección y prestación de una intervención preventiva en la infancia y en la adolescencia podría reducir el riesgo de presentar una psicopatología en el futuro.

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La epilepsia es una enfermedad desconocida por el público en general, una enfermedad "invisible" para la sociedad, con implicaciones psicosociales, sociales, educativas, laborales y económicas que reducen la calidad de vida de los niñ@s y jóvenes con epilepsia, y la de sus familias. En su página web, la Organización Mundial de la Salud (OMS) y sus asociados reconocen que la epilepsia es un importante problema de salud pública. La OMS, la Liga Internacional contra la Epilepsia y la Oficina Internacional para la Epilepsia están llevando a cabo una campaña mundial para mejorar la información y la sensibilización acerca de la epilepsia y fortalecer las medidas públicas y privadas para mejorar la atención y reducir el impacto de la enfermedad. Estudiar la comunicación de la epilepsia en niños y adolescentes y sus consecuencias entre los agentes que interactúan en su convivencia, es una cuestión necesaria para conocer y entender la dimensión que alcanza esta enfermedad. El trabajo que presentamos persigue introducirnos en las carencias y las limitaciones con las que las familias con hij@s epilépticos se encuentran para informar a la sociedad sobre la patología y adaptar los mensajes que satisfagan las necesidades de cada uno de los públicos afectados. El desarrollo de un grupo de discusión y la aplicación de la encuesta nos permite poner de manifiesto que, la información que se difunde sobre la epilepsia arrastra el todavía irremediable estigma social que atolla actitudes afirmativas en el entorno de la enfermedad infanto-juvenil”. La corroboración de la hipótesis nos lleva a proponer un programa de relaciones públicas cuya estrategia sea la visibilidad y la sensibilización de la enfermedad, como aportación principal del estudio.

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El presente trabajo se enmarca en un proyecto de investigación en proceso de elaboración, que trata sobre la política de las orquestas infanto juveniles en la Ciudad Autónoma de Buenos Aires y en la Provincia de Buenos Aires, dirigidas a la población de niños y jóvenes en situación de empobrecimiento. Nos proponemos abordar la relación entre lo culto y lo popular, y analizar los dispositivos de producción, reproducción, distinción, y diferenciación que podemos encontrar en los contenidos de las relaciones sociales en dicho espacio. Para la caracterización del vínculo entre lo culto y lo popular se tendrá en cuenta la situación actual del capitalismo global, el rol del Estado, su tratamiento de la cuestión social, así como las prácticas y representaciones de quienes llevan a cabo el proyecto. El abordaje es cualitativo, está basado en la revisión y análisis de bibliografía específica, e incluye resultados preliminares del trabajo de campo efectuado en el marco de la investigación

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In the case of Brazilian Psychiatric Reformation, mental health juvenile reveals itself as a great challenge, with major gaps in terms of needs, services and actions on mental illness in children and adolescents. This research is a qualitative study of descriptive and exploratory, having to analyze the actions and practices of mental health juvenile articulated between the Psychosocial Care Center juvenile (Caps i) and the basic care in Natal-RN, and specific, identify the limits and possibilities for an important precedent of the care network. After submission to the Research Ethics Committee (CEP) of the University Hospital Onofre Lopes (HUOL) of the Federal University of Rio Grande do Norte (UFRN) obtained approval contained in opinion number 777.067 / 2014. For the data collection, it was initially carried out a documentary research in the Municipal Health Department of Christmas about the phenomenon under study, and subsequently, applied semi-structured interviews with the subjects of the research, which were workers Caps i of Natal-RN. The analysis was woven as the thematic analysis technique, understood within the method of content analysis. The results and discussions were organized by categories and subcategories, namely: CATEGORY 1: Limits and weaknesses in the linkage between the Caps i and basic care, with the subcategories: 1.1 Lack of specialized services and devices articulators in network, 1.2 The diversity of situations in the demand juvenile assisted; CATEGORY 2: possibilities for an effective network, with the subcategory: 2.1 Intersectoral collaboration as a strategy for solving attention. The analysis revealed that the integration and coordination of mental health services juvenile and primary care in the city of Natal-RN, has incipient initiatives and/or inadequate for the resolvability intersectoral, where the devices of attention to health involved cannot establish bonds effective and long-lasting in the perspective of co-responsibility and sharing of care. On the other hand, it appears that the existing shares and practiced, configure an exercise in approximation to the dialog between mental health juvenile and basic care. It is highlighted that the shared care and the establishment of intersectoral collaboration within and outside of the health sector is possibility of facilitating the necessary dialog between the services and professionals involved, thus, enabling a better prospect of resolvability of the Network of Psychosocial Care for the youth in reality being investigated.

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Mémoire numérisé par la Direction des bibliothèques de l'Université de Montréal.

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Mémoire numérisé par la Direction des bibliothèques de l'Université de Montréal.

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En esta presentación se intentará plantear, desde una perspectiva pluralista, algunos problemas derivados del intento de desarrollar dimensiones propias de un estudio cualitativo sobre el deporte federado en la Ciudad de la Plata, Berisso y Ensenada. La complejidad metodológica de esta propuesta se da en el hecho de tener como antecedente un estudio que se ocupó de relevar datos de tipo cuantitativo. En consecuencia, buena parte del esfuerzo también estará centrado en dejar plateado un debate que hay detrás de las objeciones que este tipo de estudio podría tener, no sólo en el plano de lo metodológico; sino que también en el epistemológico. Otra parte del trabajo estará centrada en la justificación del salto cualitativo sobre la base de un estudio cuantitativo

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Un aspecto silenciado con frecuencia en las investigaciones suele ser el capítulo destinado a reconocer, enumerar e inventariar las dificultades atravesadas en el proceso investigativo. No pasa de ser, muchas veces, más que un campo a llenar en un informe al solo efecto de cumplir con un requisito. Creemos, no obstante, que es altamente útil reconocer y advertir sobre estas dificultades. En nuestro caso, esta evidencia es de suma importancia pues en breve tiempo estaremos desarrollando un proyecto de similares características en otras tres regiones del país y esta experiencia previa constituye un capital valioso que permitirá ahorrar tiempo, esfuerzo y recursos materiales, además de transmitir consejos valiosos a los estudiantes que participarán del proyecto

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En esta ponencia pondremos a consideración los datos cuantitativos obtenidos a lo largo de dieciocho meses de relevamiento. Se trata de datos "puros", en el sentido de no estar "contaminados" con interpretaciones. Sostenemos estaironía pues no hay "pureza" posible en ninguna investigación: qué y cómo contar, a través de qué tipo de tablas o gráficos presentar la información, cuáles son los límites del objeto y, finalmente, para qué queremos saber lo que hoy que hoy sabemos, sólo reconoce como norte el propio interés. No obstante, autolimitarnos a contar casos uno por uno con un afán más parecido al de un empecinado coleccionista nos ayudó a guardar una distancia con el objeto que hoynos produce cierta sorpresa. Así, las reflexiones son de escaso vuelo teórico, bien "pegadas" a los datos