1000 resultados para INCREMENTO DE PRODUCCION
Resumo:
Questa relazione finale è incentrata sul lavoro sperimentale richiesto dalla collaborazione con l’azienda Natural Salumi ed ha come obiettivo principale quello di verifica dei parametri qualitativi e compositivi di una nuova tipologia di salume in fase di studio. L’azienda ha infatti messo a punto un nuovo “prodotto funzionale” addizionando componenti aventi attività nutraceutica al salame ottenuto da sole parti magre di suino (tipo NaturalFetta) e si propone di arricchire il proprio prodotto con acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 (da olio di semi di lino), noti per gli effetti benefici esercitati sulla salute umana. Sul prodotto di nuova formulazione si effettueranno sia la determinazione della percentuale lipidica mediante metodo ufficiale Soxhlet ed automatizzato Soxtec, al fine di individuare il quantitativo totale della parte grassa, che una caratterizzazione del profilo quali-quantitativo in acidi grassi, fondamentale per verificare la conformità con i requisiti indicati dal Reg. 1924/06 (e successivi come il Reg. UE 432/2012) previsti per le indicazioni da inserire in etichetta (claims) per i prodotti arricchiti con acidi grassi polinsaturi (PUFA). La determinazione del profilo in acidi grassi e, nello specifico, del contenuto in acido -linolenico, sarà realizzata mediante gascromatografia previa estrazione della frazione lipidica dei salumi con metodo di Folch modificato, che prevede un'estrazione solido-liquido. La concentrazione di acido alfa-linolenico sarà inoltre monitorata durante tutto il periodo di shelf-life del prodotto (45 gg) al fine di valutare eventuali variazioni durante la conservazione. Per soddisfare quest’ultima finalità, le analisi saranno eseguite sia all’inizio (T0) che alla fine (T1) della vita commerciale del prodotto. Le stesse analisi verranno inoltre condotte sia sul prodotto a formulazione classica che su un prodotto del tutto simile, commercializzato da un’altra azienda e considerato come leader di mercato. In relazione ad un possibile aumento di ossidabilità della frazione lipidica, sarà realizzato un controllo dei parametri chimici, qualitativi e compositivi, con particolare riferimento ai prodotti di ossidazione del colesterolo (date le loro implicazioni in ambito biomedico). La maggiore presenza in formulazione di acidi grassi polinsaturi potrebbe infatti favorire un incremento dei COPs (Cholesterol Oxidation Products), che saranno separati, identificati e quantificati mediante la procedura SPE/GC-MS (estrazione e purificazione in fase solida accoppiata ad analisi gascromatografica con rivelazione mediante spettrometria di massa).
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Questo elaborato nasce da uno stage presso lo stabilimento Bonfiglioli Trasmital S.p.A. di Forlì, un’azienda manifatturiera specializzata nella produzione, costruzione e distribuzione di motoriduttori di velocità, sistemi di azionamento e motoriduttori epicicloidali applicati nel campo industriale, dell’automazione, delle macchine movimento terra e nell’ambito delle energie alternative. Il progetto ha lo scopo di aumentare la disponibilità di un impianto di tempra ad induzione. La scelta di tale impianto quale oggetto dell’attività, proviene da un’analisi delle ore di disponibilità perse per inefficienza, nell’anno 2012, in tutto il reparto di lavorazione meccanica dello stabilimento produttivo di Forlì e dall’analisi dell’OEE (Overall equipment effectiveness), indicatore principale per stabilire l’efficienza di un impianto. Analizzando la natura delle perdite del macchinario, tipicamente guasti, micro fermate e setup, si è deciso di applicare le tecniche di TPM e dello SMED: il TPM (Total Productive Maintenance) persegue l’obiettivo di migliorare la produttività degli impianti e la loro efficacia, grazie alla riduzione delle cause di perdita ricercando il miglioramento continuo del processo di produzione e della qualità, mentre lo SMED (Single-Minute Exchange of Die) è una metodologia volta alla riduzione dei tempi di cambio produzione; la grande innovazione di tale teoria risiede nella possibilità di ridurre fortemente i tempi impiegati per effettuare un’operazione di setup con un solo digit ossia in un lasso di tempo inferiore a dieci minuti.
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La presenza di un magazzino utensili automatico è, al giorno d’oggi, un “must” per qualsiasi centro di lavoro a controllo numerico, in qualunque settore di applicazione, compreso il mondo delle macchine per la lavorazione del legno. Tali dispositivi influenzano in modo importante la produttività e la flessibilità delle macchine su cui vengono installati. In un mercato altamente competitivo e costantemente alla ricerca dell’eccellenza prestazionale, risulta fondamentale offrire soluzioni sempre aggiornate e innovative, senza perdere di vista il target di costo prefissato. Obiettivo di questa tesi è analizzare in ogni suo aspetto un processo di sviluppo di un magazzino utensili automatico a catena di nuova concezione di produzione del Gruppo SCM, destinato a centri di lavoro CNC per la lavorazione del legno. Tale sviluppo è finalizzato a ottenere un prodotto che vada ad ampliare l’offerta e ad incrementare le prestazioni rispetto alle soluzioni attualmente in listino. L’intera trattazione è frutto della collaborazione con l’ufficio tecnico SCM con sede a Rimini. Inizialmente sono descritte la tipologia e la gamma delle macchine su cui viene installato il magazzino, oggetto di questa tesi. Segue una descrizione dell’analisi concettuale da cui nascono i parametri e i principi guida dell’intero sviluppo. Nel terzo capitolo è presentata l’attuale soluzione proposta da SCM, in termini di struttura e di prestazioni, e nel quarto è esposta l’analisi funzionale dei costi dell’attuale soluzione e il raggiungimento del costo obiettivo della soluzione ridotta. Nel quinto capitolo è presentata la caratterizzazione dello stato dell’arte della pinza d’afferraggio utensili e il processo di sviluppo d’incremento prestazionale.
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Progettazione meccanica di un impianto di trigenerazione ed studio di un'ipotesi di potenziamento mediante tecnologia ORC.
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El presente trabajo tiene por objeto evaluar la uniformidad del riego por goteo en las zonas de regadío de las cuencas de los ríos Mendoza y Tunuyán (zonas Alta y Baja), de la provincia de Mendoza, Argentina. Las evaluaciones -en 17 propiedades- permitieron determinar: coeficientes de uniformidad, salinidad del agua de riego y del suelo en cabeza, medio y pie de la subunidad de riego, y en el bulbo húmedo e interfilar en dos estratos del perfil del suelo (0,10‑0,30 m y 0,30-0,50 m). Se determinó, además, la textura del suelo y su posible relación con los niveles de salinidad de la rizósfera. Se estimó que el 18% de las subunidades de riego evaluadas presentan un coeficiente de uniformidad por debajo del rango recomendable y que en el 94% de las propiedades existen diferencias significativas entre caudales medios registrados entre subunidades y entre sectores de operación de riego. Se encontraron diferencias significativas en la salinidad del extracto de saturación, en la sodicidad y en la concentración del anión cloruro, al comparar el suelo extraído del bulbo de mojado respecto del interfilar. Asimismo, los resultados muestran que no existen diferencias significativas de esas variables en las distintas profundidades de suelo analizadas. El aumento de la salinidad resultó en función del lugar de muestreo (bulbo o interfilar), la calidad del agua de riego y la textura del suelo. La variación de sodicidad, en cambio, dependió del lugar de muestreo (bulbo o interfilar) y del contenido de bicarbonatos en el suelo. Los resultados indican la importancia de realizar evaluaciones rutinarias del comportamiento de los sistemas de riego en términos de uniformidad y salinización inducida.
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En materia laboral, con relación al empleo digno, Argentina asumió desde el 2004 un camino que busca volver a la protección de los empleados. Actualmente el Gobierno nacional señala que constituyen objetivos prioritarios dar solución a la problemática vinculada con la seguridad y la salud de los trabajadores y promover el trabajo decente. Para el logro de tales cometidos, consideran necesario redoblar los esfuerzos. Esto se vio reflejado con la política con la que se declaró el año 2011 como el de Promoción de Trabajo Decente, de la Salud y la Seguridad de los Trabajadores. Para lograr avanzar en la mejora de la cultura preventiva, reforzar los Organismos nacionales de inspección y control, e in crementar la cooperación y colaboración regional en la materia. Esto tiene relación con la situación que en la actualidad se está desarrollando, la creciente tasa de judicialidad y la preocupación por parte de las empresas. Para lo cual debería existir una política laboral coherente, que hasta ahora no se hace presente, logrando formar una verdadera "industria del juicio". Sin un sistema que proteja efectivamente a las empresas de los riesgos de un juicio, implica afrontar grandes costos. Esto afecta tanto a grandes corporaciones, como a pequeñas y medianas empresas. Con la diferencia que en las primeras, cuentan con mayores recursos para defenderse. Por lo que con este trabajo nos propusimos analizar las principales causas que dan origen a dicho aumento de litigios, entre las cuales encontramos el despido laboral, ya sea con o sin justa causa; el trabajo informal y los accidentes y enfermedades laborales. Además analizamos si existen tratamientos legislativos sobre cada una de estas causales y si los mismos son adecuados. Los costos relacionados en que tendríamos que afrontar en caso de padecerlos y el impacto de los mismos en la economía de las empresas.
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El presente trabajo tiene como objetivo principal la aplicación de la herramienta de balance de Carbono (EX –ACT, FAO 2012), cuyo fin es proporcionar estimaciones ex-ante sobre el impacto de la mitigación de proyectos de desarrollo agrícolas o forestales, estimando el balance de Carbono (C) neto proveniente de las emisiones de gases de efecto invernadero (GEI) y de la secuestración de C. Para esto se utilizó como área de estudio la superficie cultivada con vid dentro de los oasis de regadío de la provincia de Mendoza y una propuesta de proyecto que consiste en aumentar la superficie de cultivo forestal de álamos como cortinas cortavientos acompañando los cultivos de vid. La herramienta muestra que en las condiciones actuales, con el tipo de manejo que se realiza sobre el cultivo de vid, este en su conjunto es una fuente de gases de efecto invernadero, a pesar de ser vegetación. Dicho resultado es producto del número y la cantidad de insumos utilizados en el manejo convencional de la vid. Cuando se integra a esta situación la propuesta del cultivo de álamos, el resultado final cambia, pasando a ser el sistema en su conjunto, un sumidero de gases de efecto invernadero. La razón principal del cambio es que el aumento de superficie forestal tiene un bajo consumo de insumos generadores de emisiones, lo cual hace que disminuya la cantidad de insumos por hectárea de cultivo. En vistas de los resultados se considera que la viabilidad del proyecto se dará siempre y cuando existan cambios a nivel provincial que permitan, por ejemplo hacer más eficiente la distribución de agua para poder hacer uso de la misma en mayor superficie de cultivos.
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La iniciativa local desarrollada para el Incremento del acceso y disponibilidad al aborto con medicamentos modernos, fue financiada con recursos de CLACAI, el objetivo principal fue que el Instituto de Salud Popular-INSAP, introduzca una nueva metodología de tratamiento médico con mifepristona, en proveedores de salud, de 3 Ciudades del Perú los cuales fueron seleccionados, capacitados y apoyados en los seguimientos mejorando sus competencias para el uso del tratamiento. Estos a su vez han logrado incluirlos en sus atenciones
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El presente trabajo es un macro ciclo de cinco meses que se realizó en la ACADEMIA DE FUTBOL ARNOLDO IGUARAN con niños en edades de los 6 a los 8 años pertenecientes al Municipio de La Villa de San Diego de Ubaté, Colombia; el objetivo principal fue determinar Incidencia de la aplicación de un programa de futbol, en actividades que se basan en el incremento de las unidades motoras activas, utilizando como herramienta un adecuado entrenamiento de la fuerza de tipo neuromuscular, haciendo énfasis en las acciones intermitentes y fundamental mente donde el niño este obligado a desarrollar fuerza y a entrenar con sobre cargas significativas
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El presente trabajo es un macro ciclo de cinco meses que se realizó en la ACADEMIA DE FUTBOL ARNOLDO IGUARAN con niños en edades de los 6 a los 8 años pertenecientes al Municipio de La Villa de San Diego de Ubaté, Colombia; el objetivo principal fue determinar Incidencia de la aplicación de un programa de futbol, en actividades que se basan en el incremento de las unidades motoras activas, utilizando como herramienta un adecuado entrenamiento de la fuerza de tipo neuromuscular, haciendo énfasis en las acciones intermitentes y fundamental mente donde el niño este obligado a desarrollar fuerza y a entrenar con sobre cargas significativas
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El presente trabajo es un macro ciclo de cinco meses que se realizó en la ACADEMIA DE FUTBOL ARNOLDO IGUARAN con niños en edades de los 6 a los 8 años pertenecientes al Municipio de La Villa de San Diego de Ubaté, Colombia; el objetivo principal fue determinar Incidencia de la aplicación de un programa de futbol, en actividades que se basan en el incremento de las unidades motoras activas, utilizando como herramienta un adecuado entrenamiento de la fuerza de tipo neuromuscular, haciendo énfasis en las acciones intermitentes y fundamental mente donde el niño este obligado a desarrollar fuerza y a entrenar con sobre cargas significativas