234 resultados para CAD3D-BIM
Resumo:
In questa tesi si propone una metodologia per il trasferimento interattivo semiautomatico di dati da modelli geometrici semantici sviluppati in ambiente BIM a modelli strutturali supportati da analisi per elementi finiti. Il caso della Rocca estense di San Felice sul Panaro, gravemente danneggiata dagli eventi sismici del 2012, è utilizzato come caso di studio applicativo. La metodologia prevede in prima battuta la modellazione di elementi speciali BIM quali contenitori locali dei dati semantici definiti mediante regioni nello spazio del modello che individuano particolari condizioni fisiche individuate mediante la definizione di opportuni metadati. Successivamente, tali informazioni vengono processate automaticamente, mediante uno script integrato in ambiente BIM, rendendole compatibili con i set di dati che tipicamente vengono trasmessi in input per analisi ad elementi finiti. Tali operazioni permettono quindi la generazione di un modello strutturale che recepisce direttamente le attribuzioni semantiche del modello geometrico iniziale. Nell'elaborato sono inoltre discusse alcune metodologie alternative per la generazione del modello agli elementi finiti, partendo da diverse definizioni geometriche in ambiente BIM.
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The aim of this thesis is to use the developments, advantages and applications of "Building Information Modelling" (BIM) with emphasis on the discipline of structural design for steel building located in Perugia. BIM was mainly considered as a new way of planning, constructing and operating buildings or infrastructures. It has been found to offer greater opportunities for increased efficiency, optimization of resources and generally better management throughout the life cycle of a facility. BIM increases the digitalization of processes and offers integrated and collaborative technologies for design, construction and operation. To understand BIM and its benefits, one must consider all phases of a project. Higher initial design costs often lead to lower construction and operation costs. Creating data-rich digital models helps to better predict and coordinate the construction phases and operation of a building. One of the main limitations identified in the implementation of BIM is the lack of knowledge and qualified professionals. Certain disciplines such as structural and mechanical design depend on whether the main contractor, owner, general contractor or architect need to use or apply BIM to their projects. The existence of a supporting or mandatory BIM guideline may then eventually lead to its adoption. To test the potential of the BIM adoption in the steel design process, some models were developed taking advantage of a largely diffuse authoring software (Autodesk Revit), to produce construction drawings and also material schedule that were needed in order to estimate quantities and features of a real steel building. Once the model has been built the whole process has been analyzed and then compared with the traditional design process of steel structure. Many relevant aspect in term of clearness and also in time spent were shown and lead to final conclusions about the benefits from BIM methodology.
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In questa tesi ho analizzato il passaggio dall'ambiente BIM a quello FEM di un impalcato da ponte a travata precompressa, identificando criteri e applicando una metodologia che hanno consentito lo sviluppo di un modello FEM utilizzabile per l'analisi strutturale. Nella tesi si descrive l'opera e il suo dimensionamento, con l'analisi statica e le verifiche strutturali eseguite sia a mano sia sul modello in ambiente FEM importato dall'ambiente BIM. Oltre a ciò, viene modellata l'opera nella sua interezza ed inserita in un contesto reale. La tesi discute l'interoperabilità tra i due software evidenziando vantaggi (modello geometrico di partenza in ambiente FEM, trasferimento di informazioni inserite in ambiente BIM, riduzione dei tempi di modellazione e inserimento proprietà dei materiali e caratteristiche degli oggetti, inserimento armature di precompressione) e criticità (implementazione manuale di alcuni elementi nel modello geometrico, perdita di alcune informazioni, definizione di alcuni parametri, limitata interoperabilità FEM-BIM) della metodologia applicata.
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Nel seguente elaborato di tesi è stato approfondito il tema dell’interoperabilità da software BIM a FEM nell’ambito degli edifici a parete in legno. L’utilizzo di programmi di Building Information Modeling si è affermato in maniera crescente nel mondo delle costruzioni. Infatti, la possibilità di costruire modelli tridimensionali della struttura, che associano ad ogni elemento presente nell’opera tutte le informazioni utili ai fini della sua, realizzazione (quali geometrie, costi, proprietà meccaniche, fasi d’impiego, ecc..) permette di accorciare notevolmente il tempo di progettazione e costruzione, diminuendo gli errori dovuti alla trasmissione dei dati tra le varie figure professionali. Nel campo delle costruzioni, l’elemento “parete in legno” non è ancora presente all’interno dei principali software BIM. Per questo motivo, è stato necessario, per lo svolgimento del presente progetto di tesi, uno studio dei principali parametri meccanici descrittivi del reale comportamento in opera delle pareti in legno. Tali parametri sono stati calcolati secondo i due principali metodi esistenti nell’ambito delle costruzioni in legno: il metodo fenomenologico e il metodo per componenti. Nel primo caso, l’influenza sul comportamento delle pareti da parte delle connessioni metalliche viene calcolata sotto forma di parametri meccanici equivalenti. Nel secondo metodo, invece, il comportamento in opera della parete risulta essere la conseguenza dell’interazione tra la rigidezza della parete stessa e quella delle connessioni, che vengono modellate come dei vincoli equivalenti. Al fine di validare i risultati ottenuti, si è proceduto ad applicare i parametri equivalenti a due casi studio. Il primo caso è rappresentato da una parete semplice (3.2m x 3.75m) sottoposta ad una forza concentrata in sommità. Successivamente è stato studiato il caso di un edificio a parete di legno di tre piani, sottoposto ai carichi di un edificio adibito a civile abitazione.
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La Tesi presenta un metodo per valutare il livello di reversibilità e circolarità dei componenti edili. Il concetto cardine dello studio è il Design for Disassembly (DfD), definibile come un approccio alla progettazione di organismi edilizi secondo criteri costruttivi volti a facilitare successivi cambiamenti e smantellamenti (completi o parziali), consentendo il riutilizzo dei componenti, al fine di ridurre l’impatto ambientale degli interventi. Attualmente, diverse ricerche in ambito scientifico si dedicano all’approfondimento di questa tematica, correlandola ad altri concetti come la metodologia del Building Information Modeling (BIM), che consente di digitalizzare il processo progettuale, la sua realizzazione e la sua gestione attraverso modelli. Dopo l’analisi dello stato dell’arte, il lavoro è giunto alla definizione di un insieme di parametri idonei per essere introdotti in un modello informativo, in grado di rappresentare la circolarità del componente in termini di DfD. Per ogni elemento del componente analizzato viene assegnato un valore numerico (variabile da 0,1 a 1) a ogni parametro. Tramite l’utilizzo di una formula elaborata nell’ambito di precedenti ricerche svolte dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, opportunamente modificata, si ottiene un indice sintetico finale denominato “Express Building Circularity Indicators” (EBCI). Il metodo di analisi proposto come strumento a supporto del processo progettuale è stato validato tramite l’applicazione a diverse soluzioni di facciata per l’efficientamento energetico di un fabbricato selezionato come caso di studio italiano dal progetto Europeo Horizon 2020 "DRIVE 0 – Driving decarbonization of the EU building stock by enhancing a consumer centred and locally based circular renovation process". I risultati ottenuti hanno consentito di verificare la replicabilità del processo digitalizzato a diverse soluzioni costruttive e l’affidabilità del metodo di valutazione del grado di circolarità.
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The effects of PLC and Pkc inhibitors on Aspergillus nidulans depend on the carbon source. PLC inhibitors Spm and C48/80 delayed the first nuclear division in cultures growing on glucose, but stimulated it in media supplemented with pectin. Less intense were these effects on the mutant transformed with PLC-A gene rupture (AP27). Neomycin also delayed the germination in cultures growing on glucose or pectin; however, on glucose, the nuclear division was inhibited whereas in pectin it was stimulated. These effects were minor in AP27. The effects of Ro-31-8425 and BIM (both Pkc inhibitors) were also opposite for cultures growing on glucose or pectin. On glucose cultures of both strains BIM delayed germination and the first nuclear division, whereas on pectin both parameters were stimulated. Opposite effects were also detected when the cultures were growing on glucose or pectin in the presence of Ro-31-8425.
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Described in this article is a novel device that facilitates study of the cross-sectional anatomy of the human head. In designing our device, we aimed to protect sections of the head from the destructive action of handling during anatomy laboratory while also ensuring excellent visualization of the anatomic structures. We used an electric saw to create 15-mm sections of three cadaver heads in the three traditional anatomic planes and inserted each section into a thin, perforated display box made of transparent acrylic material. The thin display boxes with head sections are kept in anatomical order in a larger transparent acrylic storage box containing formaldehyde solution, which preserves the specimens but also permits direct observation of the structures and their anatomic relationships to each other. This box-within-box design allows students to easily view sections of a head in its anatomical position as well as to examine internal structures by manipulating individual display boxes without altering the integrity of the preparations. This methodology for demonstrating cross-section anatomy allows efficient use of cadaveric material and technician time while also giving learners the best possible handling and visualization of complex anatomic structures. Our approach to teaching cross-sectional anatomy of the head can be applied to any part of human body, and the value of our device design will only increase as more complicated understandings of cross-sectional anatomy are required by advances and proliferation of imaging technology. Anat Sci Educ 3: 141-143, 2010. (C) 2010 American Association of Anatomists.
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A publica????o apresenta o relato das 20 experi??ncias premiadas no 10?? Concurso Inova????o na Gest??o P??blica Federal e ?? uma importante fonte de refer??ncia de solu????es concretas para problemas enfrentados no dia-a-dia da administra????o p??blica. Nesta publica????o, o leitor encontrar?? iniciativas inovadoras nas seguintes ??reas: articula????o de parcerias, avalia????o de desempenho institucional, avalia????o e monitoramento de pol??ticas p??blicas, estabelecimento de padr??es de atendimento de servi??os, gerenciamento de pessoas e capacita????o, gerenciamento de informa????es, implementa????o de melhoria cont??nua, planejamento e gest??o estrat??gica, simplifica????o e agiliza????o de procedimentos
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Dissertação para obtenção do grau de Mestre em Engenharia Civil
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Dissertação apresentada na Faculdade de Ciências e Tecnologia da Universidade Nova de Lisboa para obtenção do grau de Mestre em Engenharia Civil – perfil de Construção
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Dissertação apresentada na Faculdade de Ciências e Tecnologia da Universidade Nova de Lisboa para obtenção do grau de Mestre em Engenharia Civil-Perfil de Construção
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Congresso Construção 2012 - 4º Congresso Nacional/17, 18 e 19 Dezembro
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Magazine Digital eUAU - Março 2011
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This dissertation is aimed at helping organizations that implemented a Business Intelligence (BI) system without documenting to identify the reasons for the indicators choice either in the conception phase of the project or other. The example taken to present the methodology is a fictitious case study of an organization named BestBread. The aim of this dissertation is to demonstrate not only the necessary indicators in a report but also to describe why they are needed through a business goal representation. This dissertation approach focus mainly in using two methodologies, a simplified notation of the Business Intelligence model (BIM) and a systematic approach that aims to justify BI indicators through modelling report goals. This approach provides guidance to organizations that already implemented a BI tool by presenting a method to compare intuitive and systematic selection of indicators with the BI system existing indicators. The approach is applicable to define in a report its significant indicators. The steps needed to be executed are the following: 1- Model business goals; 2- Select indicators through an intuitive perspective; 3- Verify the indicators existence identified in the intuitive perspective; 4- Select indicators through a systematic perspective; 5- Verify the indicators existence identified in the systematic perspective; 6- Make a global comparison. The dissertation approach allowed an easier way to identify and explain the purpose of indicators to be used in a report. Also, the methodology presented could help the BI deployment phase to be quicker since users would be able to visualise through the representations the evaluation that the indicators could evoke in their business goals. Therefore, it could improve the use of the BI tool, its acceptance and maybe even users’ satisfaction with the tool.
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Dissertação de mestrado em Construção e Reabilitação Sustentáveis