219 resultados para Viaggio Settentrionale
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A translation of K. G. T. Winkler's German version of the "Voyage dantesque" in Ampère's "La Grèce, Rome et Dante," which was published under title "Mein Weg in Dante's Fusstapfen nach J. J. Ampère bearbeitet von Theodor Hell.
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Appendici: 1. Del doversi scrivere e stampare costantemente Dante Allighieri con doppia elle e non altrimenti ... (signed: F. Scolari).--Compendio della cronologia scaligera (signed: G.M. [i.e. Giovanni Mazzocchi])--3. Delle memorie trivigiane che trovansi nella Divina commedia, lettera dell'abate d. Giuseppe Polanzani ...
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"Letto nell' Acc. rom. di archeologia il giorno 3o. novembre 1826."
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v.1., fasc.1. Relazione preliminare ed elencho delle Stazioni / di A. Senna -- fasc.2. Sulla struttura di alcune larve (Pelagosphæra) di Sipunculidi / di A. Senna -- fasc.3. Larve pelagiche di Attiniari / di A. Senna -- fasc.4. Molluschi. pt.I. Cefalopodi planctonici / di R. Issel -- fasc.5. Anellidi. pt.I. Tomopteridi / di D. Rosa -- v.2., fasc.1. Ctenofori / del A. Ghigi --fasc.2. Molluschi. pt.II. Eteropodi / di R. Issel -- fasc.3. Anellidi. pt.II. Alciopidi e Fillodocidi / di L. Granata -- fasc.4. Molluschi. pt.III. Pteropodi / di R. Issel -- fasc.5. Chetognati / di V. Baldasseroni -- fasc.6. Crostacei. pt.I. Ostracodi / di L. Granata -- fasc.7. Crostacei. pt.II. Eufausiacei / di G. Colosi.
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The Cervarola Sandstones Formation (CSF), Aquitanian-Burdigalian in age, was deposited in an elongate, NW-stretched foredeep basin formed in front of the growing Northern Apennines orogenic wedge. The stratigraphic succession of the CSF, in the same way of other Apennine foredeep deposits, records the progressive closure of the basin due to the propagation of thrust fronts toward north-east, i.e. toward the outer and shallower foreland ramp. This process produce a complex foredeep characterized by synsedimentary structural highs and depocenters that can strongly influence the lateral and vertical turbidite facies distribution. Of consequence the main aim of this work is to describe and discuss this influence on the basis of a new high-resolution stratigraphic framework performed by measuring ten stratigraphic logs, for a total thickness of about 2000m, between the Secchia and Scoltenna Valleys (30km apart). In particular, the relationship between the turbidite sedimentation and the ongoing tectonic activity during the foredeep evolution has been describe through various stratigraphic cross sections oriented parallel and perpendicular to the main tectonic structures. On the basis of the high resolution physical stratigraphy of the studied succession, we propose a facies tract and an evolutionary model for the Cervarola Sandstones in the studied area. Thanks to these results and the analogies with others foredeep deposits of the northern Apennines, such as the Marnoso-arenacea Formation, the Cervarola basin has been interpreted as a highly confined foredeep controlled by an intense synsedimentary tectonic activity. The most important evidences supporting this hypothesis are: 1) the upward increase, in the studied stratigraphic succession (about 1000m thick), of sandstone/mudstone ratio, grain sizes and Ophiomorpha-type trace fossils testifying the high degree of flow deceleration related to the progressive closure and uplift of the foredeep. 2) the occurrence in the upper part of the stratigraphic succession of coarse-grained massive sandstones overlain by tractive structures such as megaripples and traction carpets passing downcurrent into fine-grained laminated contained-reflected beds. This facies tract is interpreted as related to deceleration and decoupling of bipartite flows with the deposition of the basal dense flows and bypass of the upper turbulent flows. 3) the widespread occurrence of contained reflected beds related to morphological obstacles created by tectonic structures parallel and perpendicular to the basin axis (see for example the Pievepelago line). 4) occurrence of intra-formational slumps, constituted by highly deformed portion of fine-grained succession, indicating a syn-sedimentary tectonic activity of the tectonic structures able to destabilize the margins of the basin. These types of deposits increase towards the upper part of the stratigraphic succession (see points 1 and 2) 5) the impressive lateral facies changes between intrabasinal topographic highs characterized by fine-grained and thin sandstone beds and marlstones and depocenters characterized by thick to very thick coarse-grained massive sandstones. 6) the common occurrence of amalgamation surfaces, flow impact structures and mud-draped scours related to sudden deceleration of the turbidite flows induced by the structurally-controlled confinement and morphological irregularities. In conclusion, the CSF has many analogies with the facies associations occurring in other tectonically-controlled foredeeps such as those of Marnoso-arenacea Formation (northern Italy) and Annot Sandstones (southern France) showing how thrust fronts and transversal structures moving towards the foreland, were able to produce a segmented foredeep that can strongly influence the turbidity current deposition.
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Notas críticas y exegéticas sobre el capítulo 166 (Antonio Diógenes, Las maravillas de más allá de Tule) de la Biblioteca de Focio.
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Come nascono le emozioni? Come modificano il nostro organismo? Perché nell'epoca moderna non siamo più in grado do condividere il nostro stato emotivo? Ecco alcune domande alle quali Laura Esquivel risponde mediante El libro de las emociones. Leggendolo sarà come fare un viaggio virtuale attraverso il magico, e al contempo, complesso mondo emotivo. L’autrice ci prende per mano e ci guida in un percorso che accenderà la nostra curiosità consentendoci di ampliare il nostro bagaglio culturale. Dalla scienza alla storia, dalla letteratura al cinema, Laura Esquivel ci farà da cicerone alla scoperta, anzi alla riscoperta della parte più intima e nascosta dell’essere umano. Grazie a questo cammino, capiremo che ritornando a prenderci cura del nostro lato irrazionale per antonomasia, potremmo forse, finalmente, abbattere egoismo, individualismo, competizione, arcigni nemici della condivisione e dello stare insieme. Questo elaborato ha come oggetto El libro de las emociones, saggio della scrittrice messicana Laura Esquivel. Nella prima parte, dopo una breve introduzione e una concisa presentazione dell’autrice, questa tesi si propone di analizzare il suddetto saggio e il proprio paratesto; successivamente vi è la mia personale proposta di traduzione del primo capitolo dell’opera e il commento alla proposta di traduzione. Infine, chiudono l’elaborato la scheda di presentazione editoriale de El libro de las emociones e le conclusioni.
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Viaggiare da un punto all'altro dell'universo muovendosi in uno spazio-tempo piatto richiede tempi talmente colossali da risultare impossibile per la nostra razza; pertanto, un viaggio interstellare potrebbe essere realizzato solo per mezzo di topologie relativistiche in grado di accorciare la distanza fra i punti dell'universo. Dopo aver dato una serie di motivazioni per cui i buchi neri ed il ponte di Einstein-Rosen non sono adatti ad essere impiegati viene introdotta una particolare classe di soluzioni, presentata per la prima volta da Michael S. Morris e Kip S. Thorne, delle equazioni di Einstein: essa descrive wormholes i quali, almeno in linea di principio, risultano attraversabili dagli esseri umani in quanto non presentano un orizzonte degli eventi sulla gola. Quest'ultima proprietà, insieme alle equazioni di campo di Einstein, pone dei vincoli piuttosto estremi sul tipo di materiale in grado di dar luogo alla curvatura spazio-temporale del wormhole: nella gola del wormhole la materia deve possedere una tensione radiale di enorme intensità, dell'ordine di quella presente nel centro delle stelle di neutroni più massive per gole con un raggio di appena qualche kilometro. Inoltre, questa tensione dev'essere maggiore della densità di energia del materiale: ad oggi non si conosce alcun materiale con quest'ultima proprietà, la quale viola entrambe le "condizioni sull'energia" alla base di teoremi molto importanti e verificati della relatività generale. L'esistenza di questa materia non può essere esclusa a priori, visto che non esiste prova sperimentale o matematica della sua irrealisticità fisica, ma non essendo mai stata osservata è importante assicurarsi di impiegarne il meno possibile nel wormhole: questo ci porterà a mostrare che i wormholes in cui il materiale esotico presenta una densità di energia negativa per gli osservatori statici sono i più adatti al viaggio interstellare.
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Scale ca. 1:21,500,000.
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Scale ca. 1:40,000,000.
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Il progetto di tesi consiste nella progettazione e nell'implementazione di una applicazione mobile Android nativa per la generazione automatica di itinerari di viaggio in base ad alcuni dati inseriti in input dall'utente. La app è costituita da una serie di activity di raccolta dati in cui viene chiesto all'utente di inserire le sue preferenze in quanto a destinazione, periodo, modalità di viaggio ed altre informazioni. Completata questa fase viene attivato l'algoritmo che genera gli itinerari elaborando i dati raccolti. L'itinerario, che rappresenta il risultato ottenuto dall'algoritmo, è diviso in giorni ed ogni giorno di viaggio contiene i luoghi da visitare in ordine ottimizzato, con la possibilità di usufruire di ulteriori servizi di indicazioni stradali e visualizzazione su mappe. L'intero progetto è stato implementato in Java con l'ambiente di sviluppo Android Studio.
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Il presente lavoro si propone di chiarire la natura sfaccettata dell’esilio e i suoi risvolti su chi lo sperimenta. Volontario o subìto, l’esilio può essere motivato da svariate ragioni: una patria afflitta dal flagello della povertà o della guerra, un’invasione coloniale, la volontà di rifugiarsi nel vuoto lasciato dalla mancanza di una persona importante, o l’illusione di ridefinire i contorni del proprio io, sbiaditi in un contesto di convivenza con il multiculturalismo e il multilinguismo. Qualsiasi forma di esilio si prenda in considerazione, il soggetto coinvolto dovrà fare i conti con situazioni complesse, come lo sfruttamento e il disprezzo degli invasori o degli ospitanti , o il rifiuto - innaturale - di una parte della propria identità che, nei casi più gravi, può sfociare in una chiusura in se stessi tale da provocare mutismo. Esiste, tuttavia, il modo per trasformare il “trauma dell’esilio” nella “terapia dell’esilio”: la chiave per riuscirci è scrivere e, in particolare, scrivere in lingua straniera. Tramite quest’arma pacifica, infatti, si può sfruttare una lingua largamente conosciuta per diffondere messaggi di contestazione contro regimi politici basati sulla sopraffazione dell’altro; inoltre, scrivere in lingua straniera può essere l’antidoto contro il congelamento delle proprie origini, poiché usare un codice espressivo diverso da quello del proprio subconscio può aiutare ad ammettere con più facilità il proprio dramma interiore e a risolverlo. Degni di menzione sono i “giocolieri” dell’autotraduzione, che, destreggiandosi costantemente tra due sistemi linguistico-culturali distinti, non solo regalano a se stessi la possibilità di ripristinare un dialogo sereno tra le diversi componenti della loro identità, ma fanno dono a ciascun individuo della speranza in un mondo meno discriminatorio, sorretto da pilastri quali la tolleranza e la convivenza pacifica con l’Altro.
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La Grecia e la Cina, per quanto distanti geograficamente e culturalmente, hanno svolto entrambe un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura mondiale, in occidente una e in oriente l’altra. Uno dei linguaggi che ha accumunato queste due civiltà è il teatro. L’elaborato pone a confronto il teatro greco e il teatro cinese attraverso un’analisi che, partendo dalle origini, si sofferma sull’etimologia della parola teatro nelle due lingue e sull’evoluzione di quest’arte nelle due culture, per poi passare attraverso gli elementi caratterizzanti lo spettacolo, quali le tematiche trattate, i personaggi e gli oggetti di scena utilizzati, fino a giungere al ruolo svolto dagli artisti e dal teatro all’interno delle due civiltà e al recente punto d’incontro tra tragedia greca e dramma cinese.