970 resultados para Shangri-La (Aircraft carrier)
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Camptothecin, (CPT) is a pentacyclic alkaloid isolated for the first time from the Chinese tree Camptotheca acuminata, and which has soon attracted the attention of medicinal chemists and pharmacologists due to its promising anti-cancer activity against the most aggressive histo-types. So far, most of the synthesized camptothecin analogues are A and B ring modified compounds, which have been prepared via synthetic or semi-synthetic routes. To the best of our knowledge, a very limited number of C, D, or E ring modified analogues of CPT have been reported; moreover, the few derivatives known from the literature showed a reduced or no biological activity. This dissertation presents synthetic studies on camptothecin new derivatives along with the development of a new and general semi-synthetic methodology to obtain a large variety of analogues. We report here the semi-synthesis of a new family of 5-substituted CPT's, along with their biological activity evaluation, which will be compared with reference compounds. The use of carrier-linked prodrugs has emerged as a useful strategy to overcome some of the drawbacks related with the use of the parent drug, such as low solubility, membrane permeability properties, low oral absorption, instability, toxicity, and nontargeting. Herein we report CPT-prodrugs synthesized via ring opening of the lactone moiety as 17-O-acyl camptothecin tripartate conjugates, which bear a polyamine side chain with different architectures, as the carriers. Moreover, we found that the replacement of the oxygen atom with sulphur on the piridone D-ring, dramatically improves the potency of the novel 16a-thio-camptothecin derivatives, opening new possibilities in the modelling of this class of compounds.
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Il presente lavoro si articola in due parti, la prima delle quali affronta il tema della responsabilità del vettore aereo internazionale, la seconda quello della responsabilità del vettore marittimo internazionale. Nella prima parte vi è un primo capitolo dedicato ad un inquadramento della disciplina normativa internazionale in materia di responsabilità del vettore aereo, dalla Convenzione dell’Aja del 1955 alla Convenzione di Montreal del 1999; il secondo capitolo è rivolto ad una disamina delle varie ipotesi di responsabilità del vettore, con particolare riferimento a quella per i sinistri alla persona del passeggero; il terzo capitolo costituisce un approfondimento sulla risarcibilità del danno psichico nella Convenzione di Montreal. Quanto alla seconda parte dell’elaborato, il quarto capitolo descrive la normativa vigente in materia di trasporto marittimo internazionale di persone e cose, mentre i due capitoli successivi trattano, rispettivamente, le varie ipotesi di responsabilità del vettore nel trasporto marittimo di persone e di merci ai sensi della Convenzione di Atene e delle Regole di Rotterdam. Il lavoro si chiude con alcune considerazioni conclusive.
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La ricerca ha ad oggetto l’analisi della disciplina della responsabilità del vettore terrestre di merci per conto terzi ed i riflessi che detta disciplina ha avuto modo di svilupparsi nel mercato assicurativo. L’attenzione è stata rivolta al contratto di trasporto di cose in generale, seguendone la disciplina codicistica e le evoluzioni legislative intervenute. Particolare rilievo assume la novella apportata all’art. 1696 c.c., introdotta dall’art. 10 del Dlgs. 286/2005, grazie alla quale l’ordinamento italiano ha potuto codificare il limite di indennizzo dovuto dal vettore nell’ipotesi di colpa lieve, L’introduzione del limite legale di indennizzo per le ipotesi di responsabilità per perdita o avaria della merce trasportata ha generato nel mondo assicurativo interessanti reazioni. L’elaborato esamina anche l’evoluzione giurisprudenziale formatisi in tema di responsabilità vettoriale, evidenziando il crescente rigore imposto dalla giurisprudenza fondato sul principio del receptum. Tale fenomeno ha visto immediata reazione nel mercato assicurativo il quale, sulla base di testi contrattuali non dissimili tra le diverse compagnie di assicurazioni operanti sul mercato domestico e che traevano origine dai formulari approvati dall’ANIA, ha seguito l’evoluzione giurisprudenziale apportando significative restrizioni al rischio tipico previsto dalle coperture della responsabilità civile vettoriale. La ricerca si è poi focalizzata sull’esame delle più comuni clausole contemplate dalle polizze di assicurazioni di responsabilità civile e sul loro significato alla luce delle disposizioni di legge in materia. Tale analisi riveste preminente interesse poiché consente di verificare in concreto come l’assicurazione possa effettivamente costituire per l’impresa di trasporto non tanto un costo bensì una opportunità di risparmio da un lato ed un modello comportamentale, sebbene indotto, dall’altro lato per il raggiungimento di quei canoni di diligenza che qualsiasi operatore del settore dovrebbe tenere durante l’esecuzione del trasporto ed il cui venir meno determina, come detto, sensibili effetti pregiudizievoli di carattere economico.
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Lo studio della deidrogenazione catalitica di idrocarburi affronta uno dei problemi principali per l'applicazione delle fuel cells in aeromobili. La conversione di miscele di idrocarburi in H2 può essere eseguita in loco, evitando le difficoltà di stoccaggio dell'idrogeno: l'H2 prodotto è privo di CO e CO2 e può essere alimentato direttamente alle celle a combustibile per dare energia ai sistemi ausiliari, mentre i prodotti deidrogenati, mantenendo le loro originali caratteristiche possono essere riutilizzati come carburante. In questo un lavoro è stato effettuato uno studio approfondito sulla deidrogenazione parziale (PDH) di diverse miscele di idrocarburi e carburante avio JetA1 desolforato utilizzando Pt-Sn/Al2O3, con l'obiettivo di mettere in luce i principali parametri (condizioni di reazione e composizione di catalizzatore) coinvolti nel processo di deidrogenazione. Inoltre, la PDH di miscele idrocarburiche e di Jet-A1 ha evidenziato che il problema principale in questa reazione è la disattivazione del catalizzatore, a causa della formazione di residui carboniosi e dell’avvelenamento da zolfo. Il meccanismo di disattivazione da residui carboniosi è stato studiato a fondo, essendo uno dei principali fattori che influenzano la vita del catalizzatore e di conseguenza l'applicabilità processo. Alimentando molecole modello separatamente, è stato possibile discriminare le classi di composti che sono coinvolti principalmente nella produzione di H2 o nell’avvelenamento del catalizzatore. Una riduzione parziale della velocità di disattivazione è stata ottenuta modulando l'acidità del catalizzatore al fine di ottimizzare le condizioni di reazione. I catalizzatori Pt-Sn modificati hanno mostrato ottimi risultati in termini di attività, ma soffrono di una disattivazione rapida in presenza di zolfo. Così, la sfida finale di questa ricerca era sviluppare un sistema catalitico in grado di lavorare in condizioni reali con carburante ad alto tenore di zolfo, in questo campo sono stati studiati due nuove classi di materiali: Ni e Co fosfuri supportati su SiO2 e catalizzatori Pd-Pt/Al2O3.
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Un noto centro di ricerca europea ha recentemente modificato un jet convenzionale di classe CS-25 in una piattaforma scientifica. Durante il processo di certificazione delle modifiche, l’impatto delle stesse sulle prestazioni è stato studiato in modo esaustivo. Per lo studio delle qualità di volo, i piloti collaudatori hanno sviluppato una procedura di certificazione ad hoc che consiste in test qualitativi separati della stabilità longitudinale, laterale e direzionale. L’obiettivo della tesi è analizzare i dati di volo, registrati durante i test di collaudo, con l'obiettivo di estrarre informazioni di carattere quantitativo circa la stabilità longitudinale del velivolo modificato. In primo luogo sono state analizzate tre diverse modifiche apportate all’aeromobile e successivamente i risultati sono stati messi a confronto per capirne l’influenza sulle qualità di volo dell’aeromobile. Le derivate aerodinamiche sono state stimate utilizzando la cosiddetta “identificazione dei parametri”, che mira a replicare le variabili registrate durante i test di volo, variando un dato insieme di coefficienti all’interno del modello linearizzato della dinamica dell’aeromobile. L'identificazione del modo di corto periodo ha consentito l'estrazione dei suoi parametri caratteristici, quali il rapporto di smorzamento e la frequenza naturale. La procedura ha consentito inoltre di calcolare il cosiddetto “Control Anticipation Parameter” (CAP), parametro caratterizzante delle qualità di volo di un aeroplano. I risultati ottenuti sono stati messi a confronto con i requisiti prescritti dalla normativa MIL-STD-1797-A, risultando conformi al livello più alto di qualità di volo.
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El costo del transporte de los productos forestales reviste gran importancia en la rentabilidad de la actividad, incidiendo directamente en el precio percibido por el productor. Ante esta situación sería de utilidad, para el productor y para el transportista, conocer cuál sería el recorrido óptimo desde el lugar de partida (ej. lote del productor) hasta el lugar de destino (ej. acopiador). En consecuencia, se propone comprobar la factibilidad de utilizar el entorno de los Sistemas de Información Geográfica (SIG) en la determinación, de manera rápida y con exactitud, del camino óptimo entre un lote forestal y el aserradero.
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Se aborda el estudio de los atributos tipo de contenido, tipo de medio y tipo de soporte definidos por el código de catalogación Resource Description and Access (RDA) para solucionar los problemas que presentaba la lista de términos utilizadas para registrar la designación general de material (DGM) en las Anglo American Cataloging Rules (AACR). Los términos eran ambiguos combinando aspectos referidos al contenido y clase de material del recurso. Se parte de una exhaustiva revisión bibliográfica y del estudio de los documentos que se generaron en el proceso de elaboración del nuevo código. Se menciona el trabajo conjunto entre el Joint Steering Committee (JSC) y el estándar ONIX para el establecimiento de criterios que permitieron definir estos tres atributos, así como el aporte del modelo FRBR en la definición de los mismos. Se presentan ejemplos de registros bibliográficos donde se utilizan estos tres atributos en formato MARC21, ISBD consolidada a partir de la definición del área 0 y en el esquema de metadatos Dublin Core. Se finaliza destacando la necesidad de continuar con investigaciones que permitan concluir sobre la adecuación de estos tres atributos a las necesidades de los catalogadores, usuarios y a la realidad tecnológica
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Este artículo analiza la situación de las parroquias segovianas de mediados del siglo XV a partir del documento de una visita pastoral donde se asienta el estado de conservación de las iglesias, la conducta de los curas párrocos y las opiniones campesinas vinculadas a esto. Se analiza también el rol que desempeña el visitador en tanto portador de la ideología emanada de la Iglesia como institución, al tiempo que imbuido de la lógica de la comunidad campesina de la que generalmente procede. El contexto general de esta visita pastoral es la reforma eclesiástica general del siglo XIV, que trató de revertir la crisis de la Iglesia
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Se aborda el estudio de los atributos tipo de contenido, tipo de medio y tipo de soporte definidos por el código de catalogación Resource Description and Access (RDA) para solucionar los problemas que presentaba la lista de términos utilizadas para registrar la designación general de material (DGM) en las Anglo American Cataloging Rules (AACR). Los términos eran ambiguos combinando aspectos referidos al contenido y clase de material del recurso. Se parte de una exhaustiva revisión bibliográfica y del estudio de los documentos que se generaron en el proceso de elaboración del nuevo código. Se menciona el trabajo conjunto entre el Joint Steering Committee (JSC) y el estándar ONIX para el establecimiento de criterios que permitieron definir estos tres atributos, así como el aporte del modelo FRBR en la definición de los mismos. Se presentan ejemplos de registros bibliográficos donde se utilizan estos tres atributos en formato MARC21, ISBD consolidada a partir de la definición del área 0 y en el esquema de metadatos Dublin Core. Se finaliza destacando la necesidad de continuar con investigaciones que permitan concluir sobre la adecuación de estos tres atributos a las necesidades de los catalogadores, usuarios y a la realidad tecnológica
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Este artículo analiza la situación de las parroquias segovianas de mediados del siglo XV a partir del documento de una visita pastoral donde se asienta el estado de conservación de las iglesias, la conducta de los curas párrocos y las opiniones campesinas vinculadas a esto. Se analiza también el rol que desempeña el visitador en tanto portador de la ideología emanada de la Iglesia como institución, al tiempo que imbuido de la lógica de la comunidad campesina de la que generalmente procede. El contexto general de esta visita pastoral es la reforma eclesiástica general del siglo XIV, que trató de revertir la crisis de la Iglesia
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Este artículo analiza la situación de las parroquias segovianas de mediados del siglo XV a partir del documento de una visita pastoral donde se asienta el estado de conservación de las iglesias, la conducta de los curas párrocos y las opiniones campesinas vinculadas a esto. Se analiza también el rol que desempeña el visitador en tanto portador de la ideología emanada de la Iglesia como institución, al tiempo que imbuido de la lógica de la comunidad campesina de la que generalmente procede. El contexto general de esta visita pastoral es la reforma eclesiástica general del siglo XIV, que trató de revertir la crisis de la Iglesia
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Se aborda el estudio de los atributos tipo de contenido, tipo de medio y tipo de soporte definidos por el código de catalogación Resource Description and Access (RDA) para solucionar los problemas que presentaba la lista de términos utilizadas para registrar la designación general de material (DGM) en las Anglo American Cataloging Rules (AACR). Los términos eran ambiguos combinando aspectos referidos al contenido y clase de material del recurso. Se parte de una exhaustiva revisión bibliográfica y del estudio de los documentos que se generaron en el proceso de elaboración del nuevo código. Se menciona el trabajo conjunto entre el Joint Steering Committee (JSC) y el estándar ONIX para el establecimiento de criterios que permitieron definir estos tres atributos, así como el aporte del modelo FRBR en la definición de los mismos. Se presentan ejemplos de registros bibliográficos donde se utilizan estos tres atributos en formato MARC21, ISBD consolidada a partir de la definición del área 0 y en el esquema de metadatos Dublin Core. Se finaliza destacando la necesidad de continuar con investigaciones que permitan concluir sobre la adecuación de estos tres atributos a las necesidades de los catalogadores, usuarios y a la realidad tecnológica
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Se plantea la posible demanda en un futuro del transporte de grandes plataformas petrolíferas semisumergibles de más de 70.000 t de peso, para perforaciones a más de 10.000 pies de profundidad. Estudia la estabilidad de buques Heavy Lift Carrier con mangas atípicas, capaces de transportar estas cargas, y en algunos casos sobresaliendo por sus amuras. Para esto se: 1. Estudia y genera posibles carenas, su compartimentación y lastre para la inmersión o emersión de la cubierta de intemperie, a más de 10 m de profundidad para tomar o dejar la carga, optimizando el proceso. 2. Analiza la estabilidad del buque tanto en inmersión/emersión y navegación, con máximas cargas y con altos centros de gravedad, y establece ábacos de estabilidad límite en función de los parámetros del buque. 3. Plantea la corrección de estabilidad excesiva del buque en condiciones de navegación para evitar las excesivas aceleraciones. Los resultados obtenidos aportan ábacos que permiten, en función de los parámetros carga a transportar (Zg max) - Peso Carga), elegir el buque más adecuado, capaz de efectuar la inmersión, emersión, y navegación, y plantea acciones futuras de investigación. ABSTRACT This work raises the potential demand in the future, to transport large semisubmersible oil rigs over 70,000 tonnes of weight for drilling to 10,000 feet deep. Study vessel stability Heavy Lift Carrier with atypical breadths capable of carrying these burdens, and in some cases standing out for their bows. 1. Examines possible hulls, their partitioning and ballast for immersion or emersion of the weather deck, more than 10 m deep to take –loading (lifting) - or leave (off- loading). 2. Analyzes the stability of the vessel both immersion / emersion and navigation, with maximum loads with high centers of gravity and stability limit states abacus according to the parameters of the ship. 3. Correction raises the stability of the ship over navigation to prevent excessive accelerations. The results allow, in terms of cargo transport parameters (Zg max) - Weight Load), choosing the most suitable vessel capable of carrying out the immersion, emersion, and navigation, and suggests future research activities.