1000 resultados para Museo archeologico nazionale (Naples, Italie) -- Collections archéologiques
Resumo:
Fin dai primi approcci alla città dell'Aquila, quando ancora non la conoscevamo e attraverso libri e articoli in rete cercavamo di capire la sua storia e la sua identità, abbiamo riconosciuto chiaramente quanto fosse importante la sua università. Le testimonianze precedenti il sisma parlavano di una città universitaria con quasi 30000 iscritti in continua crescita, viva e attiva, una città giovane; quelle posteriori il 6 aprile 2009 invece erano le richieste di aiuto da parte di docenti e fuorisede che si rifiutavano di abbandonare quello che per loro era diventato un importante punto di riferimento per la loro vita e la loro formazione. Forse anche perchè noi stesse studentesse, abbiamo fin da subito sentito il dovere di occuparci di questo angoscioso problema, da un lato per essere solidali verso i nostri sfortunati colleghi, dall'altro per non permettere un ulteriore abbandono dell'ateneo aquilano da parte di altri studenti. Lo slogan apparso sui cartelloni di alcuni studenti aquilani durante una manifestazione fatta per sensibilizzare la popolazione sulla loro situazione palesa il loro attaccamento alla città e la loro volontà di continuare a farne parte e partecipare alla sua ricostruzione: "Noi siamo il cuore de L'Aquila". L’Università dell’Aquila vuole tornare nel centro storico. A confermare questa volontà, più volte espressa, c’è l’acquisizione della vecchia struttura dell’ospedale San Salvatore nei pressi della Fontana Luminosa, dove verrà realizzato il nuovo polo umanistico. La nuova sede di Lettere e filosofia, situata nella parte più nuova dell’ex complesso ospedaliero sarà aperta per il prossimo anno accademico e nell'ultima porzione di struttura acquistata si insedierà anche la facoltà di Scienze della formazione. “L’Università deve tornare nel centro storico - ha affermato il rettore Ferdinando di Orio nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa - perché deve tornare a rappresentare ciò che L’Aquila è, ovvero una città universitaria”. Da qui un percorso di studio che partendo dalla storia della città e della sua università ci ha portato fino alla scelta dell'area, secondo noi la più adatta ad ospitare servizi per gli studenti universitari e permettere un tempestivo approccio al problema. Un'area che si è rivelata piena di potenzialità e per noi possibile punto di riferimento per la rinascita del centro storico aquilano. Dagli studi preliminari svolti è infatti emerso che l'area di progetto è attualmente poco sfruttata benchè la sua posizione sia assolutamente favorevole. Importante è per esempio la vicinanza alla stazione ferroviaria, usata da studenti fuori sede soprattutto della conca aquilana, professori e ospiti che devono raggiungere la città. Il piazzale della stazione ferroviaria, assieme alla via XX Settembre sono poi importanti fermate del servizio urbano ed extraurbano pubblico che collegano l'area con l'università, l'ospedale, e l'autostazione di Collemaggio. Altrettanto rilevante è parsa la prossimità dell'area al centro storico ed il fatto che si presenti agibile nella quasi sua totalità il che permette di poter pensare ad un intervento di ricostruzione tempestivo. Oltre alle mura storiche, la zona di progetto si trova nelle immediate vicinanze di altre due importanti emergenze: la Fontana delle 99 cannelle, uno dei più importanti e più significativi monumenti dell’Aquila e l'edificio dell'ex-mattatoio, struttura di archeologia industriale nella quale il Comune ha scelto di localizzare temporaneamente il Museo Nazionale d'Abruzzo. Attraverso la realizzazione di questo importante spazio espositivo insieme con il restauro della Fontana delle novantanove Cannelle e della Porta Rivera a cura del FAI, sarà possibile ripristinare un polo di attrazione culturale e monumentale. L’operazione assume inoltre un valore simbolico, poiché viene effettuato in un luogo di primaria importanza, legato all’origine stessa della città, che farà da battistrada per la riappropriazione del centro storico. Noi ci affianchiamo quindi a questo importante intervento e alle ultime direttive segnalate dal Comune e dall'Ateneo che dimostrano la loro volontà di riappropriarsi del centro storico, localizzando nell'area i servizi che dopo il sisma risultano necessari affinché gli studenti possano continuare i loro studi nella città e andando a potenziare il sistema museale già presente per creare un importante polo didattico e culturale.
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Il mio lavoro di Tesi prende in considerazione la possibilità di riportare alla vita un antico luogo che ha smarrito il suo senso nella città contemporanea. Si tratta dell’area della vasca dello Hauz-i-Shamsi,suggestiva per il legame forte con l’elemento acqua. Il tema progettuale è quello di mantenere questa zona come fonte attrattiva turistica poiché sede del Museo della città di Delhi, riconnettendolo con le altre aree di interesse e con i villaggi circostanti, diventando insieme al parco archeologico di Mehrauli un grande luogo socio culturale della collettività. Risulta evidente di conseguenza, che l'architettura dell'edificio collettivo, o più semplicemente edificio pubblico, si lega indissolubilmente alla vita civile e al suo sviluppo. In tal senso l'analisi storica è il primo momento di un lavoro che tende a definirsi nell'ambito più propriamente disciplinare, progettuale, attraverso l'analisi del ruolo urbano di tali edifici. Per questo motivo i capitoli sono così suddivisi: nel primo si riportano brevi cenni sulla storia dell’India, per poi concentrarsi sulla storia delle evoluzioni urbane di Delhi fino ad arrivare alla progettazione nel XX secolo di Nuova Delhi, esempio di città di fondazione. Nel secondo capitolo si riporta un’analisi dell’area di Mehrauli con un breve elenco dei principali monumenti, fondamentali per capire l’importanza del Parco archeologico, luogo indicato come Patrimonio dell’UNESCO. Ritengo che il viaggio in India sia per un architetto un’esperienza travolgente: non a caso questa tappa ha segnato profondamente le opere e il lavoro di due maestri quali Louis I. Kahn e Le Corbusier. Ho dedicato, infatti, il terzo capitolo ad alcune considerazioni su quest’argomento. Il quarto capitolo vuole essere un’analisi delle principali architetture indiane quali padiglioni, moschee, templi sacri. Nella cultura indiana l’architettura è legata alle religioni del paese e credo che si possano capire le architetture solo dopo aver compreso la complessità del panorama religioso. Si sono analizzati anche i principi compositivi in particolare il ruolo delle geometrie sia nelle architetture tipiche, sia nella pianificazione delle città di fondazione. Il quinto capitolo è un approfondimento sul rapporto architettura-acqua. Prima con brevi cenni e foto suggestive sul rapporto nella storia dell’architettura, poi con spiegazioni sul ruolo sacro dell’acqua in India. Il sesto capitolo, infine, è un approfondimento sul progetto del Museo della città di Delhi.
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El objetivo principal de este proyecto es la realización de un sistema, que permita a través de alguna herramienta accesible a cualquier usuario, poder interactuar con una base de datos que contenga un catálogo bien documentado de los objetos disponibles en el Museo Histórico de la Informática (MHI) perteneciente a la Escuela Técnica Superior de Ingenieros Informáticos (ETSIINF) de la Universidad Politécnica de Madrid (UPM). Hasta el momento, no existía inventario alguno, por lo que la contribución del trabajo que aquí se presenta, supone un gran avance en la organización de los fondos del Museo. Ello contribuirá al desarrollo del objetivo principal del MHI, que es la difusión de la historia de la informática, mediante un medio de los más usados hoy en día, internet. El trabajo realizado se presenta a lo largo de 10 capítulos. En los que se muestran, el análisis del problema, los requisitos y las distintas alternativas posibles de solución, así como la solución adoptada y su desarrollo, tanto en el diseño de la base de datos como de sitio Web que hace posible la visualización e interacción de la información. En el primer capítulo, se puede encontrar una breve introducción del proyecto. Se indican los objetivos, la motivación y el alcance del mismo. En el segundo capítulo, se muestran los requisitos del problema, se analizan las tecnologías, herramientas y lenguajes disponibles para diseñar bases de datos, y se propone la elección de una de las tecnologías, teniendo en cuenta las limitaciones del entorno en el cual se va a implantar la solución. En el tercer capítulo, se diseña la solución propuesta para el sistema. Primero se muestra el diseño de bajo nivel, que serán los cimientos y posteriormente se explica el diseño de alto nivel. Finalmente, se introduce el conjunto de pruebas que el sistema tendrá que pasar para garantizar su correcto funcionamiento. El cuarto capítulo, muestra todas las tecnologías, herramientas, lenguajes y plantillas utilizadas para la implementación de la WEB. Mientras que en el capítulo cinco, se pueden ver los resultados de las pruebas realizadas. En el capítulo seis, se evalúan los costes económicos de realización de proyecto y se presenta la agenda de actividades y tareas llevadas a cabo para su desarrollo. El séptimo capítulo, resume las contribuciones técnicas del proyecto tratadas en los capítulos anteriores, así como las conclusiones personales. Mientras que, el capítulo ocho, apunta una serie de trabajos futuros que se podrían realizarse utilizando como base este proyecto. El capítulo nueve contiene las referencias de la información que se han consultado y que se citan en el texto, y el décimo complementa este proceso de información, incluyendo un glosario de términos técnicos. El contenido de la memoria concluye con el manual de usuario para la administración de la base de datos, que se incluye en forma de anexo.---ABSTRACT---The main goal of this project is the development of a system that would allow through some accessible tool for any user to interact with a database that contains a well-documented objects available in the Computer History Museum's (MHI) catalog, which belongs to the School of Computer Engineers (ETSIINF) of the Polytechnic University of Madrid (UPM). So far, there was no inventory, so the contribution of the work presented here, is a breakthrough in the organization of the Museum's collections. This will contribute to the development of the main goal of the MHI, which is the diffusion of computer history, by means of the most used today, internet. The work is presented along 10 chapters. Which show the analysis of the problem, requirements, the different possible solutions and the solution adopted and its development, both in the design of the database and Web site, which enables the visualization and interaction of the information. In the first chapter, a brief introduction of the project is found. Objectives, motivation and scope of the project are specified. In the second chapter, the requirements of the problem are shown. Technologies, tools and languages available to design databases are analysed, and the choice of a technology is proposed, taking into account the limitations of the environment in which it will to implement the solution. In the third chapter, the proposed system solution is designed. First, low-level design, which will be the foundation of the project, is shown, and then the high-level design is explained. Finally, test suite, which the system will have to past to ensure their proper functioning, are introduced. The fourth chapter shows all technologies, tools, languages and templates used to implement the WEB. While in chapter five, the results of the tests are shown. The economic costs of development the project are evaluated in chapter six, and the schedule of activities and tasks carried out for this development are shown. The seventh chapter summarizes the technical contributions of the project discussed in previous chapters, as well as personal conclusions. While the eighth chapter, suggests future works that could be made, based on this project. Ninth chapter contains references to information that have been consulted and cited in the text, and the tenth chapter includes a glossary of technical terms, to complement that process of information. Finally an annex includes a user manual for managing the database.
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Series 2 called new series.
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Imprint date from manuscript note on Getty Research Institute copy.
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According to a manuscript note in the Getty Research Institute copy, only 12 copies of this book were printed.
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Pieter Bruegel the Elder; 2 ft. 9 55/64 in. x 2 ft. 9 15/32 in.; oil on canvas
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Imprint covered by label: Éditions Geores Crès & cie ... Paris (6e)
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"Ouvrage couronné par l'Académie des beaux arts."
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1. Naples et Rome -- 2. Florence et Venise.
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t. 1. Naples et Rome.-- t. 2. Florence et Venise.