971 resultados para Master and servant.


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Amongst thematic networks, strategic laboratories and master and doctorate scholarships awarded by the National Program of Nanotechnology, an actor of great relevance can be distinguished due to its relative absence: the lay people, once more relegated to a secondary agent in Brazilian democracy, although citizens’ views have been increasingly recognized all over the world as an indispensable factor to the science and technology public policies which are intended to be democratic. Whereas Europe and United States have incorporated public values and feelings in the policy planning, Brazil is still waiting for opportunities of public participation in the definition of research guidelines. This paper examines contemporaneous demands of science communication to the strengthening of citizenship, aiming to offer contributions to a debate directed to question the present arrangement — of antidemocratic indifference towards the public — adopted in the formulation of public policies in Brazil.

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Pós-graduação em Agronomia (Ciência do Solo) - FCAV

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Resultado de levantamento exaustivo - que localizou 71 estudos - das teses e das dissertações produzidas no Brasil, entre 1993 e 2007, sobre as diferenças de desempenho escolar entre os sexos, este artigo enfoca 21 trabalhos cujos achados nos pareceram mais relevantes. São pesquisas predominantemente qualitativas e que abordam, principalmente, as séries iniciais do Ensino Fundamental de escolas públicas em diferentes regiões do País, tanto em áreas urbanas como rurais. Permitem afirmar alguma homogeneidade na cultura escolar, em especial nessas séries, no que tange às opiniões das professoras, reafirmando diferenças de comportamento entre meninos e meninas e atribuindo essas diferenças à socialização familiar. São escassas as pesquisas que incorporam as falas das crianças e escassos os estudos sobre as camadas médias. Do ponto de vista teórico, poucas pesquisas articulam o gênero a outros determinantes sociais e raras demonstram uma apreensão complexa das relações de gênero no campo simbólico, para além da interação homem- mulher.

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Descrizione, tema e obiettivi della ricerca La ricerca si propone lo studio delle possibili influenze che la teoria di Aldo Rossi ha avuto sulla pratica progettuale nella Penisola Iberica, intende quindi affrontare i caratteri fondamentali della teoria che sta alla base di un metodo progettuale ed in particolar modo porre l'attenzione alle nuove costruzioni quando queste si confrontano con le città storiche. Ha come oggetto principale lo studio dei documenti, saggi e scritti riguardanti il tema della costruzione all'interno delle città storiche. Dallo studio di testi selezionati di Aldo Rossi sulla città si vuole concentrare l'attenzione sull'influenza che tale teoria ha avuto nei progetti della Penisola Iberica, studiare come è stata recepita e trasmessa successivamente, attraverso gli scritti di autori spagnoli e come ha visto un suo concretizzarsi poi nei progetti di nuove costruzioni all'interno delle città storiche. Si intende restringere il campo su un periodo ed un luogo precisi, Spagna e Portogallo a partire dagli anni Settanta, tramite la lettura di un importante evento che ha ufficializzato il contatto dell'architetto italiano con la Penisola Iberica, quale il Seminario di Santiago de Compostela tenutosi nel 1976. Al Seminario parteciparono numerosi architetti che si confrontarono su di un progetto per la città di Santiago e furono invitati personaggi di fama internazionale a tenere lezioni introduttive sul tema di dibattito in merito al progetto e alla città storica. Il Seminario di Santiago si colloca in un periodo storico cruciale per la Penisola Iberica, nel 1974 cade il regime salazarista in Portogallo e nel 1975 cade il regime franchista in Spagna ed è quindi di rilevante importanza capire il legame tra l'architettura e la nuova situazione politica. Dallo studio degli interventi, dei progetti che furono prodotti durante il Seminario, della relazione tra questo evento ed il periodo storico in cui esso va contestualizzato, si intende giungere alla individuazione delle tracce della reale presenza di tale eredità. Presupposti metodologici. Percorso e strumenti di ricerca La ricerca può quindi essere articolata in distinte fasi corrispondenti per lo più ai capitoli in cui si articola la tesi: una prima fase con carattere prevalentemente storica, di ricerca del materiale per poter definire il contesto in cui si sviluppano poi le vicende oggetto della tesi; una seconda fase di impronta teorica, ossia di ricerca bibliografica del materiale e delle testimonianze che provvedono alla definizione della reale presenza di effetti scaturiti dai contatti tra Rossi e la Penisola Iberica, per andare a costruire una eredità ; una terza fase che entra nel merito della composizione attraverso lo studio e la verifica delle prime due parti, tramite l'analisi grafica applicata ad uno specifico esempio architettonico selezionato; una quarta fase dove il punto di vista viene ribaltato e si indaga l'influenza dei luoghi visitati e dei contatti intrattenuti con alcuni personaggi della Penisola Iberica sull'architettura di Rossi, ricercandone i riferimenti. La ricerca è stata condotta attraverso lo studio di alcuni eventi selezionati nel corso degli anni che si sono mostrati significativi per l'indagine, per la risonanza che hanno avuto sulla storia dell'architettura della Penisola. A questo scopo si sono utilizzati principalmente tre strumenti: lo studio dei documenti, le pubblicazioni e le riviste prodotte in Spagna, gli scritti di Aldo Rossi in merito, e la testimonianza diretta attraverso interviste di personaggi chiave. La ricerca ha prodotto un testo suddiviso per capitoli che rispetta l'organizzazione in fasi di lavoro. A seguito di determinate condizioni storiche e politiche, studiate nella ricerca a supporto della tesi espressa, nella Penisola Iberica si è verificato il diffondersi della necessità e del desiderio di guardare e prendere a riferimento l'architettura europea e in particolar modo quella italiana. Il periodo sul quale viene focalizzata l'attenzione ha inizio negli anni Sessanta, gli ultimi prima della caduta delle dittature, scenario dei primi viaggi di Aldo Rossi nella Penisola Iberica. Questi primi contatti pongono le basi per intense e significative relazioni future. Attraverso l'approfondimento e la studio dei materiali relativi all'oggetto della tesi, si è cercato di mettere in luce il contesto culturale, l'attenzione e l'interesse per l'apertura di un dibattito intorno all'architettura, non solo a livello nazionale, ma europeo. Ciò ha evidenziato il desiderio di innescare un meccanismo di discussione e scambio di idee, facendo leva sull'importanza dello sviluppo e ricerca di una base teorica comune che rende coerente i lavori prodotti nel panorama architettonico iberico, seppur ottenendo risultati che si differenziano gli uni dagli altri. E' emerso un forte interesse per il discorso teorico sull'architettura, trasmissibile e comunicabile, che diventa punto di partenza per un metodo progettuale. Ciò ha reso palese una condivisione di intenti e l'assunzione della teoria di Aldo Rossi, acquisita, diffusa e discussa, attraverso la pubblicazione dei suoi saggi, la conoscenza diretta con l'architetto e la sua architettura, conferenze, seminari, come base teorica su cui fondare il proprio sapere architettonico ed il processo metodologico progettuale da applicare di volta in volta negli interventi concreti. Si è giunti così alla definizione di determinati eventi che hanno permesso di entrare nel profondo della questione e di sondare la relazione tra Rossi e la Penisola Iberica, il materiale fornito dallo studio di tali episodi, quali il I SIAC, la diffusione della rivista "2C. Construccion de la Ciudad", la Coleccion Arquitectura y Critica di Gustavo Gili, hanno poi dato impulso per il reperimento di una rete di ulteriori riferimenti. E' stato possibile quindi individuare un gruppo di architetti spagnoli, che si identificano come allievi del maestro Rossi, impegnato per altro in quegli anni nella formazione di una Scuola e di un insegnamento, che non viene recepito tanto nelle forme, piuttosto nei contenuti. I punti su cui si fondano le connessioni tra l'analisi urbana e il progetto architettonico si centrano attorno due temi di base che riprendono la teoria esposta da Rossi nel saggio L'architettura della città : - relazione tra l'area-studio e la città nella sua globalità, - relazione tra la tipologia edificatoria e gli aspetti morfologici. La ricerca presentata ha visto nelle sue successive fasi di approfondimento, come si è detto, lo sviluppo parallelo di più tematiche. Nell'affrontare ciascuna fase è stato necessario, di volta in volta, operare una verifica delle tappe percorse precedentemente, per mantenere costante il filo del discorso col lavoro svolto e ritrovare, durante lo svolgimento stesso della ricerca, gli elementi di connessione tra i diversi episodi analizzati. Tale operazione ha messo in luce talvolta nodi della ricerca rimasti in sospeso che richiedevano un ulteriore approfondimento o talvolta solo una rivisitazione per renderne possibile un più proficuo collegamento con la rete di informazioni accumulate. La ricerca ha percorso strade diverse che corrono parallele, per quanto riguarda il periodo preso in analisi: - i testi sulla storia dell'architettura spagnola e la situazione contestuale agli anni Settanta - il materiale riguardante il I SIAC - le interviste ai partecipanti al I SIAC - le traduzioni di Gustavo Gili nella Coleccion Arquitectura y Critica - la rivista "2C. Construccion de la Ciudad" Esse hanno portato alla luce una notevole quantità di tematiche, attraverso le quali, queste strade vengono ad intrecciarsi e a coincidere, verificando l'una la veridicità dell'altra e rafforzandone il valore delle affermazioni. Esposizione sintetica dei principali contenuti esposti dalla ricerca Andiamo ora a vedere brevemente i contenuti dei singoli capitoli. Nel primo capitolo Anni Settanta. Periodo di transizione per la Penisola Iberica si è cercato di dare un contesto storico agli eventi studiati successivamente, andando ad evidenziare gli elementi chiave che permettono di rintracciare la presenza della predisposizione ad un cambiamento culturale. La fase di passaggio da una condizione di chiusura rispetto alle contaminazioni provenienti dall'esterno, che caratterizza Spagna e Portogallo negli anni Sessanta, lascia il posto ad un graduale abbandono della situazione di isolamento venutasi a creare intorno al Paese a causa del regime dittatoriale, fino a giungere all'apertura e all'interesse nei confronti degli apporti culturali esterni. E' in questo contesto che si gettano le basi per la realizzazione del I Seminario Internazionale di Architettura Contemporanea a Santiago de Compostela, del 1976, diretto da Aldo Rossi e organizzato da César Portela e Salvador Tarragó, di cui tratta il capitolo secondo. Questo è uno degli eventi rintracciati nella storia delle relazioni tra Rossi e la Penisola Iberica, attraverso il quale è stato possibile constatare la presenza di uno scambio culturale e l'importazione in Spagna delle teorie di Aldo Rossi. Organizzato all'indomani della caduta del franchismo, ne conserva una reminescenza formale. Il capitolo è organizzato in tre parti, la prima si occupa della ricostruzione dei momenti salienti del Seminario Proyecto y ciudad historica, dagli interventi di architetti di fama internazionale, quali lo stesso Aldo Rossi, Carlo Aymonino, James Stirling, Oswald Mathias Ungers e molti altri, che si confrontano sul tema delle città storiche, alle giornate seminariali dedicate all’elaborazione di un progetto per cinque aree individuate all’interno di Santiago de Compostela e quindi dell’applicazione alla pratica progettuale dell’inscindibile base teorica esposta. Segue la seconda parte dello stesso capitolo riguardante La selezione di interviste ai partecipanti al Seminario. Esso contiene la raccolta dei colloqui avuti con alcuni dei personaggi che presero parte al Seminario e attraverso le loro parole si è cercato di approfondire la materia, in particolar modo andando ad evidenziare l’ambiente culturale in cui nacque l’idea del Seminario, il ruolo avuto nella diffusione della teoria di Aldo Rossi in Spagna e la ripercussione che ebbe nella pratica costruttiva. Le diverse interviste, seppur rivolte a persone che oggi vivono in contesti distanti e che in seguito a questa esperienza collettiva hanno intrapreso strade diverse, hanno fatto emergere aspetti comuni, tale unanimità ha dato ancor più importanza al valore di testimonianza offerta. L’elemento che risulta più evidente è il lascito teorico, di molto prevalente rispetto a quello progettuale che si è andato mescolando di volta in volta con la tradizione e l’esperienza dei cosiddetti allievi di Aldo Rossi. Negli stessi anni comincia a farsi strada l’importanza del confronto e del dibattito circa i temi architettonici e nel capitolo La fortuna critica della teoria di Aldo Rossi nella Penisola Iberica è stato affrontato proprio questo rinnovato interesse per la teoria che in quegli anni si stava diffondendo. Si è portato avanti lo studio delle pubblicazioni di Gustavo Gili nella Coleccion Arquitectura y Critica che, a partire dalla fine degli anni Sessanta, pubblica e traduce in lingua spagnola i più importanti saggi di architettura, tra i quali La arquitectura de la ciudad di Aldo Rossi, nel 1971, e Comlejidad y contradiccion en arquitectura di Robert Venturi nel 1972. Entrambi fondamentali per il modo di affrontare determinate tematiche di cui sempre più in quegli anni si stava interessando la cultura architettonica iberica, diventando così ¬ testi di riferimento anche nelle scuole. Le tracce dell’influenza di Rossi sulla Penisola Iberica si sono poi ricercate nella rivista “2C. Construccion de la Ciudad” individuata come strumento di espressione di una teoria condivisa. Con la nascita nel 1972 a Barcellona di questa rivista viene portato avanti l’impegno di promuovere la Tendenza, facendo riferimento all’opera e alle idee di Rossi ed altri architetti europei, mirando inoltre al recupero di un ruolo privilegiato dell’architettura catalana. A questo proposito sono emersi due fondamentali aspetti che hanno legittimato l’indagine e lo studio di questa fonte: - la diffusione della cultura architettonica, il controllo ideologico e di informazione operato dal lavoro compiuto dalla rivista; - la documentazione circa i criteri di scelta della redazione a proposito del materiale pubblicato. E’ infatti attraverso le pubblicazioni di “2C. Construccion de la Ciudad” che è stato possibile il ritrovamento delle notizie sulla mostra Arquitectura y razionalismo. Aldo Rossi + 21 arquitectos españoles, che accomuna in un’unica esposizione le opere del maestro e di ventuno giovani allievi che hanno recepito e condiviso la teoria espressa ne “L’architettura della città”. Tale mostra viene poi riproposta nella Sezione Internazionale di Architettura della XV Triennale di Milano, la quale dedica un Padiglione col titolo Barcelona, tres epocas tres propuestas. Dalla disamina dei progetti presentati è emerso un interessante caso di confronto tra le Viviendas para gitanos di César Portela e la Casa Bay di Borgo Ticino di Aldo Rossi, di cui si è occupato l’ultimo paragrafo di questo capitolo. Nel corso degli studi è poi emerso un interessante risvolto della ricerca che, capovolgendone l’oggetto stesso, ne ha approfondito gli aspetti cercando di scavare più in profondità nell’analisi della reciproca influenza tra la cultura iberica e Aldo Rossi, questa parte, sviscerata nell’ultimo capitolo, La Penisola Iberica nel “magazzino della memoria” di Aldo Rossi, ha preso il posto di quello che inizialmente doveva presentarsi come il risvolto progettuale della tesi. Era previsto infatti, al termine dello studio dell’influenza di Aldo Rossi sulla Penisola Iberica, un capitolo che concentrava l’attenzione sulla produzione progettuale. A seguito dell’emergere di un’influenza di carattere prettamente teorica, che ha sicuramente modificato la pratica dal punto di vista delle scelte architettoniche, senza però rendersi esplicita dal punto di vista formale, si è preferito, anche per la difficoltà di individuare un solo esempio rappresentativo di quanto espresso, sostituire quest’ultima parte con lo studio dell’altra faccia della medaglia, ossia l’importanza che a sua volta ha avuto la cultura iberica nella formazione della collezione dei riferimenti di Aldo Rossi. L’articolarsi della tesi in fasi distinte, strettamente connesse tra loro da un filo conduttore, ha reso necessari successivi aggiustamenti nel percorso intrapreso, dettati dall’emergere durante la ricerca di nuovi elementi di indagine. Si è pertanto resa esplicita la ricercata eredità di Aldo Rossi, configurandosi però prevalentemente come un’influenza teorica che ha preso le sfumature del contesto e dell’esperienza personale di chi se ne è fatto ricevente, diventandone così un continuatore attraverso il proprio percorso autonomo o collettivo intrapreso in seguito. Come suggerisce José Charters Monteiro, l’eredità di Rossi può essere letta attraverso tre aspetti su cui si basa la sua lezione: la biografia, la teoria dell’architettura, l’opera. In particolar modo per quanto riguarda la Penisola Iberica si può parlare dell’individuazione di un insegnamento riferito alla seconda categoria, i suoi libri di testo, le sue partecipazioni, le traduzioni. Questo è un lascito che rende possibile la continuazione di un dibattito in merito ai temi della teoria dell’architettura, della sue finalità e delle concrete applicazioni nelle opere, che ha permesso il verificarsi di una apertura mentale che mette in relazione l’architettura con altre discipline umanistiche e scientifiche, dalla politica, alla sociologia, comprendendo l’arte, le città la morfologia, la topografia, mediate e messe in relazione proprio attraverso l’architettura.

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Il processo di riforma a carattere europeo che ha condotto alla nascita di uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore ha conosciuto diverse tappe fondamentali, fra cui, per esempio, la ripartizione in cicli e l’adozione dei crediti ECTS. Una di queste tappe, ossia il passaggio da una pianificazione della didattica basata sui contenuti ad una basata sui risultati dell’apprendimento, ricopre un ruolo di primo piano nel presente progetto di dottorato. Lo studio qui descritto ha esaminato, da un punto di vista sintattico e semantico, un campione di obiettivi e risultati dell’apprendimento di insegnamenti di alcuni corsi di laurea di primo e secondo ciclo, delle scienze umanistiche, in Austria, Germania, Italia e Regno Unito. L’obiettivo del progetto è proporre uno schema per una classificazione a faccette di obiettivi dell’apprendimento denominato FLOC. Tale schema è adottato per classificare gli obiettivi dell’apprendimento di quattro contesti linguistico-culturali (nei paesi summenzionati), dando vita a FLOC-AT, FLOC-DE, FLOC-IT e FLOC-EN. Queste quattro classificazioni forniscono inoltre il contesto per un’analisi contrastiva multilingue fra unità di obiettivi di apprendimento.

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Bluetooth wireless technology is a robust short-range communications system designed for low power (10 meter range) and low cost. It operates in the 2.4 GHz Industrial Scientific Medical (ISM) band and it employs two techniques for minimizing interference: a frequency hopping scheme which nominally splits the 2.400 - 2.485 GHz band in 79 frequency channels and a time division duplex (TDD) scheme which is used to switch to a new frequency channel on 625 μs boundaries. During normal operation a Bluetooth device will be active on a different frequency channel every 625 μs, thus minimizing the chances of continuous interference impacting the performance of the system. The smallest unit of a Bluetooth network is called a piconet, and can have a maximum of eight nodes. Bluetooth devices must assume one of two roles within a piconet, master or slave, where the master governs quality of service and the frequency hopping schedule within the piconet and the slave follows the master’s schedule. A piconet must have a single master and up to 7 active slaves. By allowing devices to have roles in multiple piconets through time multiplexing, i.e. slave/slave or master/slave, the Bluetooth technology allows for interconnecting multiple piconets into larger networks called scatternets. The Bluetooth technology is explored in the context of enabling ad-hoc networks. The Bluetooth specification provides flexibility in the scatternet formation protocol, outlining only the mechanisms necessary for future protocol implementations. A new protocol for scatternet formation and maintenance - mscat - is presented and its performance is evaluated using a Bluetooth simulator. The free variables manipulated in this study include device activity and the probabilities of devices performing discovery procedures. The relationship between the role a device has in the scatternet and it’s probability of performing discovery was examined and related to the scatternet topology formed. The results show that mscat creates dense network topologies for networks of 30, 50 and 70 nodes. The mscat protocol results in approximately a 33% increase in slaves/piconet and a reduction of approximately 12.5% of average roles/node. For 50 node scenarios the set of parameters which creates the best determined outcome is unconnected node inquiry probability (UP) = 10%, master node inquiry probability (MP) = 80% and slave inquiry probability (SP) = 40%. The mscat protocol extends the Bluetooth specification for formation and maintenance of scatternets in an ad-hoc network.

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What's known on the subject? and What does the study add? The EndoSew® prototype was first tested in a porcine model several years ago. The investigators found it both simple to master and reliable, its greatest advantage being a 2.4-fold time saving compared with straight laparoscopic suturing. In addition to that publication, there is a single case report describing the performance of an open EndoSew® suture to close parts (16 cm) of an ileal neobladder. The time for suturing the 16 cm ileum was 25 min, which is in line with our experience. The knowledge on this subject is limited to these two publications. We report on the first consecutive series of ileal conduits performed in humans using the novel prototype sewing device EndoSew®. The study shows that the beginning and the end of the suture process represent the critical procedural steps. It also shows that, overall, the prototype sewing machine has the potential to facilitate the intracorporeal suturing required in reconstructive urology for construction of urinary diversions. Objective To evaluate the feasibility and safety of the novel prototype sewing device EndoSew® in placing an extracorporeal resorbable running suture for ileal conduits. Patients and Methods We conducted a prospective single-centre pilot study of 10 consecutive patients undergoing ileal conduit, in whom the proximal end of the ileal conduit was closed extracorporeally using an EndoSew® running suture. The primary endpoint was the safety of the device and the feasibility of the sewing procedure which was defined as a complete watertight running suture line accomplished by EndoSew® only. Watertightness was assessed using methylene blue intraoperatively and by loopography on postoperative days 7 and 14. Secondary endpoints were the time requirements and complications ≤30 days after surgery. Results A complete EndoSew® running suture was feasible in nine patients; the suture had to be abandoned in one patient because of mechanical failure. In three patients, two additional single freehand stitches were needed to anchor the thread and to seal tiny leaks. Consequently, all suture lines in 6/10 patients were watertight with EndoSew® suturing alone and in 10/10 patients after additional freehand stitches. The median (range) sewing time was 5.5 (3–10) min and the median (range) suture length was 4.5 (2–5.5) cm. There were no suture-related complications. Conclusions The EndoSew® procedure is both feasible and safe. After additional freehand stitches in four patients all sutures were watertight. With further technical refinements, EndoSew® has the potential to facilitate the intracorporeal construction of urinary diversions.

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La relación entre pretendientes, nobles y servidores resulta muy compleja en Odisea. Dentro del expandido mundo doméstico que el poema presenta no se halla una respuesta clara para la presencia de los pretendientes, como tampoco para el rol social desempeñado por algunos servidores cuya característica definitoria es haber sido nobles y expresar en la actualidad una prueba fehaciente de las variaciones de la fortuna. Tal es el caso de Euriclea y Eumeo. El trabajo propone la discusión de la elaboración de los límites entre una clase social y otra, así como la constitución de las fronteras entre ellas, para interpretar la forma en que se articulan en el poema la situación social de personajes menores con la adhesión al héroe protagonista.

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La relación entre pretendientes, nobles y servidores resulta muy compleja en Odisea. Dentro del expandido mundo doméstico que el poema presenta no se halla una respuesta clara para la presencia de los pretendientes, como tampoco para el rol social desempeñado por algunos servidores cuya característica definitoria es haber sido nobles y expresar en la actualidad una prueba fehaciente de las variaciones de la fortuna. Tal es el caso de Euriclea y Eumeo. El trabajo propone la discusión de la elaboración de los límites entre una clase social y otra, así como la constitución de las fronteras entre ellas, para interpretar la forma en que se articulan en el poema la situación social de personajes menores con la adhesión al héroe protagonista.

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La relación entre pretendientes, nobles y servidores resulta muy compleja en Odisea. Dentro del expandido mundo doméstico que el poema presenta no se halla una respuesta clara para la presencia de los pretendientes, como tampoco para el rol social desempeñado por algunos servidores cuya característica definitoria es haber sido nobles y expresar en la actualidad una prueba fehaciente de las variaciones de la fortuna. Tal es el caso de Euriclea y Eumeo. El trabajo propone la discusión de la elaboración de los límites entre una clase social y otra, así como la constitución de las fronteras entre ellas, para interpretar la forma en que se articulan en el poema la situación social de personajes menores con la adhesión al héroe protagonista.

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El objetivo de este Proyecto Fin de Carrera es abordar el análisis del capítulo de conclusiones de tesis de ingeniería de telecomunicación a partir de un corpus comparable en inglés y español. A través del léxico podrán conocerse las expresiones típicas y la estructura de capítulo de conclusiones, tanto en inglés como en español. Para empezar este Proyecto, se ha compilado los corpus que se quieren comparar, en total se ha digitalizado tres corpus, uno con 24 conclusiones de tesis doctorales en español, otro con el mismo número de capítulos de conclusiones de tesis doctorales en inglés (PhD) y por último un corpus de conclusiones de tesis de fin de máster y de grado. El primer análisis que se ha realizado es el de la estructura de las conclusiones a partir de los títulos y subtítulos del capítulo. Se han comparado los títulos más utilizados y se han comentado las coincidencias y diferencias entre los corpus. La estructura vista a través de los subtítulos, se ha comparado con la propuesta por la autora Glasman-Deal (2011) en trabajos académicos de investigación, principalmente en artículos de investigación. La siguiente parte del Proyecto se ha centrado en el estudio del léxico, para ello nos hemos ayudado de la herramienta informática Wordsmith tools de la que se han explicado sus herramientas y funciones más útiles para este trabajo entre ellas el plot, que informa número de archivos en la que aparece cada palabra en el corpus. Las palabras con mayor plot son las más usadas por todos los doctorandos cuando escriben el capítulo de conclusiones .Se han elaborado unas pirámides donde se han colocado las palabras propias del género académico de las tesis por orden de uso. Las más usadas, con mayor plot, en la base y según se asciende aparecen las que tienen menor plot, con el fin de ver de una forma gráfica el peso que tiene cada palabra en el corpus. El siguiente paso del análisis del léxico ha tenido el objetivo de diferenciar los contextos de uso de las palabras incluidas en las pirámides. Se ha diferenciado entre los usos de las palabras dependiendo de su denotación académica o técnica. Esta comparación ha permitido comprobar que dentro del mismo corpus un sustantivo como contribuciones tiene connotación positiva o negativa dependiendo del contexto. Con los ejemplos aportados por los corpus se proporciona una base para el análisis lingüístico, centrado en los sustantivos, en este trabajo. Para finalizar el Proyecto, se ha implementado una base de datos con los resultados obtenidos del análisis de los sustantivos en la que se pueden ver las palabras que corresponden a cada nivel de la pirámide y ejemplos del uso de estas palabras. The aim of this Project is to analyze the concluding chapter of PhD thesis in the field of telecommunication engineering by means of a comparable corpus in English and Spanish. Through the lexis we will be able to capture useful expressions and the typical structure of the chapter in these specialized thesis, either in English and Spanish. To start with, three corpora have been compiled. The first one consists of 24 concluding chapters of PhD thesis in Spanish; the second, is made up of the same number of chapters of PhD thesis in the English language; and finally, 24 further chapters of Master and Degree thesis in English were digitalized and prepared for lexis analysis. Second, the study of the structure of the chapter of conclusions has been carried out. In this part the most common titles in the chapter of conclusions have been analysed and compared so as to find differences and similarities between the two languages compared. Moreover, the structure found through the subtitles in the conclusions of the thesis has been compared with the structure proposed by Glasman-Deal (2011) in her book Science Research Writing. Third, the study has been focused on the lexis of each corpus. These corpora have been treated with a lexis analyser called Wordsmith tools. The variables of frequency and plot have been applied to withdraw the most widely used nouns from the list of all the words found in any of the corpus. A pyramidal structure has been designed in order to show the academic or gender nouns - the ones usually found in the concluding chapter of thesis – nouns with a higher plot in the corpus. Two different types of context have been found for these nouns: technical and academic denotation. To show the difference in use of these nouns, arranged examples of contexts are given for each of the words studied. Finally, a database has been implemented to arrange the results of the lexis study. In this database the most significant examples of each noun are shown.

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Wireless teleoperation of field robots for maintenance, inspection and rescue missions is often performed in environments with low wireless connectivity, caused by signal losses from the environment and distance from the wireless transmitters. Various studies from the literature have addressed these problems with time-delay robust control systems and multi-hop wireless relay networks. However, such approaches do not solve the issue of how to present wireless data to the operator to avoid losing control of the robot. Despite the fact that teleoperation for maintenance often already involves haptic devices, no studies look at the possibility of using this existing feedback to aid operators in navigating within areas of variable wireless connectivity. We propose a method to incorporate haptic information into the velocity control of an omnidirectional robot to augment the operators perception of wireless signal strength in the remote environment. In this paper we introduce a mapping between wireless signal strength from multiple receivers to the force feedback of a 6 Degree of Freedom haptic master and evaluate the proposed approach using experimental data and randomly generated wireless maps

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The aim of this work is an approach using multisensor remote sensing techniques to recognize the potential remains and recreate the original landscape of three archaeological sites. We investigate the spectral characteristics of the reflectance parameter and emissivity in the pattern recognition of archaeological materials in several hyperspectral scenes of the prehispanic site in Palmar Sur (Costa Rica), the Jarama Valley site and the celtiberian city of Segeda in Spain. Spectral ranges of the visible-near infrared (VNIR), shortwave infrared (SWIR) and thermal infrared (TIR) from hyperspectral data cubes of HyMAP, AHS, MASTER and ATM have been used. Several experiments on natural scenarios of Costa Rica and Spain of different complexity, have been designed. Spectral patterns and thermal anomalies have been calculated as evidences of buried remains and change detection. First results, land cover change analyses and their consequences in the digital heritage registration are discussed.

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El proyecto consiste en el diseño y estudio de un software cuyas prestaciones estén orientadas a gestionar una simulación de un sistema de radar. El prototipo de este entorno de simulación se ha realizado en el lenguaje Matlab debido a que inicialmente se considera el más adecuado para el tratamiento de las señales que los sistemas de radar manejan para realizar sus cálculos. Se ha escogido como modelo el software desarrollado por la compañía SAP para gestionar los E.R.P.s de grandes empresas. El motivo es que es un software cuyo diseño y funcionalidad es especialmente adecuado para la gestión ordenada de una cantidad grande de datos diversos de forma integrada. Diseñar e implementar el propio entorno es una tarea de enorme complejidad y que requerirá el esfuerzo de una cantidad importante de personas; por lo que este proyecto se ha limitado, a un prototipo básico con una serie de características mínimas; así como a indicar y dejar preparado el camino por el que deberán transcurrir las futuras agregaciones de funcionalidad o mejoras. Funcionalmente, esto es, independientemente de la implementación específica con la que se construya el entorno de simulación, se ha considerado dividir las características y prestaciones ofrecidas por el sistema en bloques. Estos bloques agruparán los componentes relacionados con un aspecto específico de la simulación, por ejemplo, el bloque 1, es el asignado a todo lo relacionado con el blanco a detectar. El usuario del entorno de simulación interactuará con el sistema ejecutando lo que se llaman transacciones, que son agrupaciones lógicas de datos a introducir/consultar en el sistema relacionados y que se pueden ejecutar de forma independiente. Un ejemplo de transacción es la que permite mantener una trayectoria de un blanco junto con sus parámetros, pero también puede ser una transacción la aplicación que permite por ejemplo, gestionar los usuarios con acceso al entorno. Es decir, las transacciones son el componente mínimo a partir del cual el usuario puede interactuar con el sistema. La interfaz gráfica que se le ofrecerá al usuario, está basada en modos, que se pueden considerar “ventanas” independientes entre sí dentro de las cuáles el usuario ejecuta sus transacciones. El usuario podrá trabajar con cuantos modos en paralelo desee y cambiar según desee entre ellos. La programación del software se ha realizado utilizando la metodología de orientación a objetos y se ha intentado maximizar la reutilización del código así como la configurabilidad de su funcionalidad. Una característica importante que se ha incorporado para garantizar la integridad de los datos es un diccionario sintáctico. Para permitir la persistencia de los datos entre sesiones del usuario se ha implementado una base de datos virtual (que se prevé se reemplace por una real), que permite manejar, tablas, campos clave, etc. con el fin de guardar todos los datos del entorno, tanto los de configuración que solo serían responsabilidad de los administradores/desarrolladores como los datos maestros y transaccionales que serían gestionados por los usuarios finales del entorno de simulación. ABSTRACT. This end-of-degree project comprises the design, study and implementation of a software based application able to simulate the various aspects and performance of a radar system. A blueprint for this application has been constructed upon the Matlab programming language. This is due to the fact that initially it was thought to be the one most suitable to the complex signals radar systems usually process; but it has proven to be less than adequate for all the other core processes the simulation environment must provide users with. The software’s design has been based on another existing software which is the one developed by the SAP company for managing enterprises, a software categorized (and considered the paradigm of) as E.R.P. software (E.R.P. stands for Enterprise Resource Planning). This software has been selected as a model because is very well suited (its basic features) for working in an orderly fashion with a pretty good quantity of data of very diverse characteristics, and for doing it in a way which protects the integrity of the data. To design and construct the simulation environment with all its potential features is a pretty hard task and requires a great amount of effort and work to be dedicated to its accomplishment. Due to this, the scope of this end-of-degree project has been focused to design and construct a very basic prototype with minimal features, but which way future developments and upgrades to the systems features should go has also been pointed. In a purely functional approach, i.e. disregarding completely the specific implementation which accomplishes the simulation features, the different parts or aspects of the simulation system have been divided and classified into blocks. The blocks will gather together and comprise the various components related with a specific aspect of the simulation landscape, for example, block number one will be the one dealing with all the features related to the radars system target. The user interaction with the system will be based on the execution of so called transactions, which essentially consist on bunches of information which logically belong together and can thus be managed together. A good example, could be a transaction which permits to maintain a series of specifications for target’s paths; but it could also be something completely unrelated with the radar system itself as for example, the management of the users who can access the system. Transactions will be thus the minimum unit of interaction of users with the system. The graphic interface provided to the user will be mode based, which can be considered something akin to a set of independent windows which are able on their own to sustain the execution of an independent transaction. The user ideally should be able to work with as many modes simultaneously as he wants to, switching his focus between them at will. The approach to the software construction has been based on the object based paradigm. An effort has been made to maximize the code’s reutilization and also in maximizing its customizing, i.e., same sets of code able to perform different tasks based on configuration data. An important feature incorporated to the software has been a data dictionary (a syntactic one) which helps guarantee data integrity. Another important feature that allow to maintain data persistency between user sessions, is a virtual relational data base (which should in future times become a real data base) which allows to store data in tables. The data store in this tables comprises both the system’s configuration data (which administrators and developers will maintain) and also master and transactional data whose maintenance will be the end users task.