987 resultados para Kovero, Camilla
Resumo:
Nella mia tesi di dottorato mi concentro sul poema di Lucrezia Marinelli, L'Enrico, ovvero Bisanzio acquistato, pubblicato a Venezia nel 1635, indagando le strategie messe in atto dall'autrice per rivisitare il genere epico in un'ottica di riscatto femminile. Rispetto al canone epico e, in particolare, al modello di riferimento - la Gerusalemme liberata del Tasso - le vicende nodali sono, infatti, riscritte da un punto di vista chiaramente femminile. Pur occupandomi principalmente dell'opera di Marinelli, in alcuni casi nel corso del mio lavoro propongo dei confronti con altri poemi epici e cavallereschi prodotti da donne - in particolare I tredici canti del Floridoro di Moderata Fonte (1581) - volti a mostrare come le scrittrici avessero degli intenti comuni, dialogando in maniera critica con i modelli maschili da cui, tuttavia, traggono ispirazione. Nei primi capitoli del mio lavoro prendo in esame alcuni personaggi tradizionali dell'epica (le guerriere, la maga, ...) presenti ne L'Enrico e ne ripercorro gli episodi topici (le sortite notturne, l'eroe sull'isola, ...) dimostrando come, pur inserendosi coerentemente nel genere epico, siano caratterizzati in modo sostanzialmente diverso rispetto alla precedente tradizione maschile. Il primo capitolo si concentra sulle figure di guerriere, le quali presentano - rispetto ai precedenti modelli - differenze notevoli: non si lasciano coinvolgere in vicende amorose e non finiscono per essere sottomesse o uccise da un uomo, mantenendo così coerentemente intatti i valori di forza e indipendenza. Neppure la maga sull'isola - presa in esame nel capitolo dedicato alle Altre figure di donne idealizzate - è coinvolta in vicende sentimentali o caratterizzata sensualmente. L'autrice la rappresenta, non alla stregua di una tentatrice al servizio delle forze del male, ma come una donna colta, casta e disposta ad aiutare il cavaliere naufragato sulla sua isola. Nello stesso capitolo sono indagate anche altre figure femminili idealizzate, per taluni aspetti meno innovative, ma ugualmente interessanti: la Vergine, la personificazione di Venezia e la Musa. Queste rappresentazioni dal carattere iconico, presentano, infatti, diverse caratteristiche in comune con i personaggi più attivi del poema, le guerriere e la maga. Il capitolo Delle pene e delle tragedie amorose è dedicato all'amore e ai suoi esiti tragici. Le figure di donna coinvolte sono le madri, le mogli e Idillia, in cui è riconoscibile il personaggio topico della "damigella in difficoltà". Queste protagoniste, destinate a soffrire perché abbandonate dall'uomo che amano - il quale sente più forte il richiamo della guerra rispetto a quello dell'amore - servono da exempla, dimostrando che attaccamento affettivo e dipendenza conducono inesorabilmente all'infelicità. Rispetto al canone epico Marinelli riscatta alcune figure femminili, permettendo alle sue guerriere di prendersi la rivincita, vendicando la morte di eroine quali Camilla e Clorinda. Conseguentemente, alcuni guerrieri sono destinati a morire per mano di una donna. Nel quarto capitolo, mi concentro proprio su La sconfitta degli eroi, mettendo in luce come l'autrice proponga una sua personale regola del contrappasso, volta a cambiare (e addirittura invertire) le sorti dei personaggi che animano il suo poema. Questi aspetti risultano essere ancora più significativi se confrontati con l'opera - data alle stampe per la prima volta nel 1600 - intitolata Nobiltà et eccellenza delle donne. In questo trattato Marinelli sosteneva la superiorità del genere femminile su quello maschile. Alcune delle posizioni assunte nello scritto giovanile sono confermate dai personaggi e dalle vicende che animano l'Enrico. Confronti puntuali fra trattato e poema epico sono effettuati nell'ultimo capitolo del mio lavoro, sottolineando come fra le due opere vi siano delle affinità volte a confermare l'eccellenza delle donne.
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The Zeman Barn (86-00028) is an early twentieth-century example of a gothic roofed barn and is part of the Zeman Farmstead located along U.S. Highway 30 in Otter Creek Township (Township 38N, Range 14W), Tama County, Iowa (Figures 1 and 2). The farmstead was initially evaluated in a reconnaissance architectural survey conducted in 1998 by The Louis Berger Group, Inc (Berger). An intensive architectural survey of the property by Berger’s Principal Architectural Historian, Martha H. Bowers, evaluated the farmstead as not being eligible for listing in the National Register of Historic Places (National Register) but noted that the barn appears to be eligible for listing in the National Register under Criterion C (Bowers 1998). At the request of the Iowa Department of Transportation, Berger completed the recordation project to provide a documentary record of the Zeman Barn in accordance with the guidelines set forth by the Iowa State Historic Preservation Office regarding historic property studies for barns. Background research for this project was conducted in September 2008 and April 2009. The property was inspected and photographed in May 2008. Information on the property was gathered through background research, interviews with Zeman family members, field investigation, and photo documentation. Historical maps of the project area were used to collect data necessary for developing regional and local historic contexts. The research for this report was conducted at the Tama County Courthouse and the Tama County Historical Museum Genealogical Library, both in Toledo. Much of the background research for the project was conducted by Camilla Deiber and Michael Dulle. Ms. Deiber also prepared the photographic documentation, plan drawings, and the graphics used in this report. Mr. Roger L. Ciuffo conducted interviews with Zeman family members and wrote this report.
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Summary: Tail-biting in pigs is a matter of environment
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O objetivo deste trabalho foi avaliar a eficiência da solarização e da biofumigação, sob diferentes condições de aplicação, no controle da murcha-bacteriana do tomateiro no campo, e determinar os efeitos dessas técnicas nas características químicas e microbiológicas do solo. A solarização foi feita por períodos de dois, quatro e seis meses e a biofumigação foi feita por meio da incorporação de 2 e 5% de cama-de-frango ao solo. O trabalho foi realizado em área infestada com Ralstonia solanacearum. Não houve interação entre a solarização e a biofumigação no controle da doença. Apenas a solarização, por quatro meses, e a biofumigação com 5% de cama-de-frango reduziram, significativamente, a incidência da murcha-bacteriana do tomateiro no campo. A solarização provocou redução nos teores de sódio e potássio do solo, apenas aos quatro e seis meses de solarização, e não provocou alterações significativas nas outras características químicas avaliadas. Houve redução na biomassa e na respiração microbianas em decorrência da solarização, com posterior elevação da respiração aos 60 dias após a solarização. A biofumigação elevou os teores de nutrientes no solo, a biomassa e a respiração microbiana. A solarização, por quatro meses, e a biofumigação com adição de cama-de-frango 5% v/v são eficientes na redução da incidência de R. solanacearum em áreas com alta infestação.
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Summary: Effects of human-animal relationship on welfare and productivity in cattle and pigs : a review
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Kirja-arvio
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Kirja-arvio
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O objetivo desse trabalho foi avaliar a ação das enzimas celulase e β-galactosidase em relação à perda de firmeza dessas cultivares de mamões 'Gran Golden' e 'Golden' devido a relatos de uma perda de firmeza diferenciada entre as cvs. Os frutos foram armazenados a 25ºC e analisados diariamente quanto à firmeza da polpa e à atividade enzimática da celulase e β-galactosidase durante 8 dias. Os resultados de firmeza da polpa e atividade enzimática foram submetidos às análises de correlação e regressão. No 4º dia pós-colheita os mamões 'Golden' apresentaram firmeza média de 60,6 N e os 'Gran Golden' 31,1 N e a um aumento da atividade da celulase e da β-galactosidase. Os dados gerados neste trabalho sugerem que as enzimas celulase e β-galactosidase atuam diferentemente no processo de perda de firmeza dos frutos das cultivares Goldene Gran Golden. Aantecipaçãonaperdade firmezade 'Gran Golden' pode estar relacionada com a maior atividade dessas enzimas.
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The occurrence of green skin and soft pulp in 'Golden' papaya fruit during certain seasons has been reported by farmers in the northern of the state of Espirito Santo, Brazil. The objective of this study was to characterize and determine the occurrence of this disorder, which was referred as "early softening disorder". Fruits were harvested weekly for 11 months (from September to July). The fruits were stored at 10°C, and then fruit flesh firmness and skin color were analyzed. The results of the firmness test were submitted to regression analysis assuming a linear trendline. The slope of the curve was called the 'softening index' (SI). Fruits with early softening are characterized by a loss of firmness in less than 10 days, even when stored under refrigeration. Although softened, the skin of the fruit remains partially green. Fruits with the disorder occurred more frequently from mid-summer to mid-autumn (February to May). It is not possible to distinguish early softening disorder fruits from those without the disorder by skin color and flesh firmness analysis at the time of the harvest.